Molto probabilmente questo è il punto in cui dobbiamo aspettarci i maggiori progressi, in questi anni ed in quelli a venire.michele.rossini ha scritto: ↑venerdì 22 novembre 2019, 11:01Interfacciamento diffusori/elettroniche : non è forse uno degli argomenti più rognosi per chi mette insieme da se un impianto ?
Ma è sbagliato quel "da sé", nel senso che la possibilità che un appassionato riesca dove per decenni non sono riusciti nemmeno dei bravi professionisti, io la vedo vicina allo zero assoluto.
Questa è un'esperienza che ho fatto anche io, più volte. Al punto che ho sempre odiato gli ampli Pro proprio per questa loro bizzarria comportamentale. Solo da alcuni anni a questa parte credo di aver capito i meccanismi più reconditi che spiegano il fenomeno, vedi qui sotto.Prendiamo gli amplificatori, io negli ultimi anni che avevo l'impianto usavo sempre gli ampli pro su consiglio di persone che
sono anche qui sul forum (qualcuno possiede probabilmente anche dei diffusori avuti da me) e soprattutto su consiglio di Giussani.
Devo dire che avendo avuto quasi sempre i suoi diffusori andavano bene
su altri diffusori ad esempio i TOWER su cui li ho provai li faceva urlare come pochi...
Io non solo lo faccio, ma sono anche solito regalare ampli e crossover ai miei clienti, in modo che a casa loro siano sicuri di riascoltare proprio lo stesso suono...Dico questo : chi progetta diffusori non dovrebbe dire teoricamente che tipologia di amplificatore va bene
per quel diffusore ?
Proprio ieri uno di loro mi ha telefonato, per dirmi che -avendo sostituito DAC e Pre- ora ascolta peggio. Era un impianto per il quale io avevo calibrato su misura anche il crossover passivo a monte dei finali... Comunque nulla di irrimediabile: perlomeno sappiamo dove nasce il problema.
Venti anni fa avrei detto che sbagliava, ma oggi mi sento in dovere di dargli pienamente ragione. Ma non è una semplice questione di prese sul trasformatore d'uscita..C'è un noto "auto-costruttore" italiano, quello che ha realizzato il sub più grande del mondo che afferma
che teoricamente il matching tra ampli/diffusore deve essere progettato ad hoc o meglio : "Tra un amplificatore
ed un diffusore esiste solo una combinazione perfetta ! ".
Per combinazione (semplificando) credo intendesse l'impedenza di uscita dell' amplificatore : non a caso dotava i suoi amplificatori
di "trafo di uscita" con N combinazioni possibili.
Non so dire se queste sue affermazioni siano vere , le prendo , almeno io come un punto di vista.
A quest'ultima parte risponderò nel prossimo post, tra pochi minuti.Va da sè che un pò di maggiore approfondimento sull' interfacciamento andrebbe fatto ,
altrimenti spesso come ho visto si casca nella ragnatela di spese folli e su consigli dati da gente
che dice robe che non stanno ne in cielo ne in terra.
Saluti
F.C.