drews ha scritto: ↑mercoledì 22 gennaio 2020, 10:47
Ma dai Fabrizio, I pannelli non lavorano da soli...
Andrea... mi dispiacerebbe doverti trattare da ignaro e fazioso, perché in fondo sei uno che ha ancora il coraggio di scrivere... ma per favore...
RAGIONA !!!
Quando un'onda sonora incide su una parete di un certo materiale, la quota che viene riflessa è tanto maggiore quanto più l'impedenza acustica di quel materiale è diversa da quella dell'aria. Per esempio l'onda penetra facilmente nei materiali porosi, dove viene appunto assorbita per conversione in energia termica, lungo il percorso. Diversamente -nel caso di pannelli rigidi- la massima parte dell'energia viene rimandata indietro, nell'ambiente.
Ora (ri)osserva bene i pannelli impiegati nell'ambiente di Rocco, e vedrai che la loro struttura è pesante ed assolutamente rigida. Nel loro caso, infatti, sono i dislivelli a creare riflessioni sfalsate nel tempo, che indirizzano perciò la riflessione in un numero di direzioni, diffondendo.
Lo scrive lo stesso fabbricante dei pannelli, quando parla di assorbimento minimo... (quando scrive: "The wooden QRD-734 (...) contribute minimal absorbption"...)
Peraltro, la tua ipotesi che tutto quel bailamme di pannelli sia montato elasticamente viene esclusa dal fatto che la stanza è fonoisolata... ed il fonoisolamento si perderebbe in gran parte qualora i rivestimenti -vibrando- propagassero la loro energia alla cavità retrostante (che è chiusa con pannelli di cartongesso, assai più leggeri e meno rigidi).
Ora per favore dimmi... cosa te ne viene a difendere una soluzione progettuale che sa di semplice arredo (vedi la scelta sbagliata degli assorbitori per le basse, perché quelli efficaci erano meno belli...) ???
Possibile che uno come te non riesca a ragionare, osservando che i diffrattori a sequenze sono efficaci SOLO E SOLTANTO per una banda di frequenze le cui lunghezze d'onda sono paragonabili alle diverse profondità degli incavi, MENTRE SONO DEL TUTTO INEFFICACI A FREQUENZE PIU' BASSE...??? (tant'è che nello Studio di Peter Gabriel vi sono diffrattori profondi due metri, in vetro)
Guarda che queste cose le ha scritte a suo tempo proprio Peter d'Antonio, sul JAES, con tanto di grafici di misure effettuate con un Techron TEF-10, che confermano perfettamente l'assunto.
Quindi per favore... smettila di difendere l'indifendibile...!
Saluti
F.C.