Leonida ha scritto:Aquila non capit muscas.
"Aquila non capit muscas è una locuzione della lingua latina che tradotta letteralmente significa l'aquila non cattura le mosche. In senso figurato, l'espressione indica che chi è in alto e potente non si cura di confrontarsi con piccoli obiettivi o piccole persone".
In aperta contraddizione con quanto presunto dal detto latino, aquile che inseguono, aggrediscono e tentano di sminuire o annientare prede che con assoluta certezza, hanno in precedenza identificato come mosche.
Evidentemente dovrà trattarsi di una mutazione biologica che avrà alterato i caratteri della specie.
Io ricorro spesso al paragone con l'hobby della Fotografia. Ed in questo caso è quanto mai azzeccato.
Chi è appassionato di Fotografia sa bene che esistono apparecchi costosissimi (diciamo solo per altospendenti), come Leica, Hasselblad ed ora Phase One, che però hanno prestazioni tecniche indiscutibili, anche quando non sono rigorosamente proporzionate al loro prezzo.
I fotografi professionisti ottengono eccellenti risultati anche da apparecchi meno blasonati (Sony, Nikon, Fuji, ecc...), ma sanno scegliere tra le ottiche disponibili quelle che hanno veramente una "marcia in più".
Nessun appassionato di Fotografia si permetterebbe mai di scrivere che un Apo-Summicron Leitz va bene quanto lo zoom di plastichina a corredo della sua compatta... Mentre noi tutti sappiamo bene che -in campo Hifi- aleggia sempre il sottinteso che "ogni scarrafone è bello a mamma sua" (specie se costa due spicci...). Vedi in proposito il nostro recente thread: viewtopic.php?f=5&t=8900
Ecco... la vera grande differenza che separa gli appassionati di Fotografia da quelli di HiFi è che questi ultimi riversano nelle loro scelte una poderosa dose di "vorrei-ma-non-posso", che a sua volta comporta la necessità di sospendere le facoltà logiche, PER NON AMMETTERE LA REALTA'.
Ora arriviamo al nostro caso del giorno, che è quello di un paio (almeno) di pseudo esperti che si sono incautamente lanciati in una guerra mediatica senza quartiere, pur trovandosi in serissime difficoltà fin dalle prime battute. Al loro posto, delle persone intelligenti si sarebbero ritirate col minimo clamore e da parecchio.
Invece questi cosa fanno...? Ebbene... come alcuni prima di loro (vedi il caso E. Frattaroli), pensano bene di giocare la partita sino in fondo, pensando che i loro lettori siano così stupidi o uterinamente faziosi da non capire... E magari hanno pure ragione nel farlo.
Il caso è interessante perché è tutt'altro che un caso isolato.
Tu -Leonida- ricorderai forse in casa di quale appassionato noi ci siamo incontrati. Ebbene costui aveva investito (direi "dilapidato") una cifra non indifferente per elettroniche e diffusori semplicemente demenziali... Cito ad esempio i medio-bassi privi di sospensioni, per cui avevano una risposta che sembrava il letto di un fachiro povero di chiodi... ed una distorsione da record assoluto... (per non parlare del decadimento, che suonava come quello di un campanaccio). Eppure c'erano appassionati adoranti e nemmeno quando le mie misure e le varie discussioni hanno portato alla luce la pochezza del tutto questi hanno smesso di credergli...! (uno ha ricopiato proprio quel mid-basso !!!).
Però attenzione... Questo appassionato era comunque una persona intelligente, per cui si è defilato, contando sul naturale oblio...
Invece, nel caso di cui parliamo oggi, l'oblio viene escluso proprio dai due sfigatissimi che più ne beneficierebbero. E così sia !
Quindi non si tratta di dare o meno la caccia alle mosche, ma di far capire agli appassionati che chissà quanti di loro si sono messi in casa i diffusori progettati da uno che -ad un passo dalla pensione- ancora non sa quale sia il meccanismo grazie al quale i diffusori a tromba sono più efficienti rispetto a quelli a radiazione diretta, INDIPENDENTEMENTE DALLA DIRETTIVITA'.
Si tratta di far capire agli appassionati che i titolari di certe Aziende si rivolgono a progettisti anche più ignoranti di questo... ed alle mostre abbiamo ascoltato insieme gli orrori che ne conseguono.
Tu ed altri mi avete tante volte invitato a partecipare alle mostre oppure a confronti di vario tipo. Ed io ho aperto la mia porta a decine e decine di appassionati, che hanno ascoltato oggetti sempre di livello estremo, tuttavia in rari casi riferendo di sensazioni del tutto al di fuori del reale contesto di ascolto.
Ecco... il mio esperimento di questi ultimi tempi è proprio quello di osservare e cercare di capire fino a qual punto certi appassionati sono disposti a spegnere il cervello, dinanzi a qualcosa che non ha certo il fascino e le curve di una bella creatura in carne ed ossa...
Perché se le prestazioni tecniche non contano quanto la laccatura (o lo sconto dal Listino), per quale motivo io dovrei perder tempo -come sto facendo in questi giorni- a disegnare piccole meraviglie tecnologiche...?
Domani spero di trovare il tempo di postare le curve di risposta del mio primo diffusore commissionato (del 1978) e dei primi modelli HiFi, di un anno o due dopo... e vedrai che ancora oggi potrebbero fare a strisce quasi qualsiasi concorrente. Perché dunque perder tempo con gli Aleandri o i Paragon...???
Sarei curioso di conoscere il tuo parere sull'intera questione, caro Leonida.
Saluti
F.C.
P.S.: Per non appesantire troppo questo singolo post, non ho parlato di pataccari. Ma nei prossimi lo farò.