Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

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Moderatore: F.Calabrese

bobgraw
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da bobgraw » martedì 28 marzo 2023, 18:43

Il sarto ha scritto:
martedì 28 marzo 2023, 15:45
Perdonate l'ignoranza suprema.... se usassi un crossover esterno dovrei bypassare quello dei diffusori?
Perché un crossover esterno dovrebbe darmi tagli più corretti di quelli previsti dal costruttore?
Non riesco a darmi una spiegazione, grazie!
A parte le ultime battute, puoi utilizzare un crossover esterno in due modi.

Il primo è quello di sostituire il crossover interno dei diffusori, te lo sconsiglio perchè, è vero che potenzialmente è foriero di grandi risultati ma devi sapere esattamente cosa stai facendo se non vuoi fare danni sia fisici (ai driver, specie medi e tweeter) sia acustici (ovvero ottenere solo risultati pessimi).

Il secondo modo è quello che già ti hanno consigliato poco sopra: lo inserisci tra pre e finali, imposti un taglio grossomodo alla frequenza di accordo del reflex delle tue casse e così i tuoi attuali finali piloteranno le casse al di sopra di quella frequenza con l'uscita 1 o high del cross elettronico. Poi vai con l'uscita 2 o low del cross elettronico direttamente verso il/i subwoofer, dato che quasi certamente saranno sub amplificati detti "attivi" di quelli che si trovano oggi in commercio.

A questo punto non ti rimane che posizionare correttamente (ossia in angolo o parete oppure molto vicino al punto di ascolto) i/il sub e posizionare alla distanza che vuoi dalle pareti i diffusori principali, tanto ormai non emettendo frequenze basse, saranno molto meno soggetti alle nefaste riflessioni dovute alle pareti, di cui Fabrizio ci ha spiegato i perchè e i per come già tantissime volte.

Otterrai moltissimi vantaggi, tra cui minore distorsione su tutte le gamme, la facilità di pilotaggio che metterà al massimo agio il tuo finale, nell'acustica ambientale che risponderà in modo completamente diverso da prima.

Tutto detto in modo molto, molto maccheronico, giusto per far comprendere il discorso di massima e vedere se si illumina la lampadina :)

lucaesse
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da lucaesse » martedì 28 marzo 2023, 20:49

Tola, va che a fare certe cose si diventa ciechi! :o

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: 8-)

tola
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da tola » martedì 28 marzo 2023, 20:51

F.Calabrese ha scritto:
martedì 28 marzo 2023, 17:52
tola ha scritto:
martedì 28 marzo 2023, 17:43
ma i crossover devono fare quello che dicono o molto di più??.... vera la seconda :) . ho dato un'occhiata dentro a Nessie ,dovrebbe essere vuoto.... :shock: :shock:
E' un segreto... mi raccomando...!!! :D


Saluti
F.C.
Certo, poi non ci capisco una mazza, le hai riempite come un uovo, avevi un po’ di componenti che ti avanzavano di la verità

lucaesse
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da lucaesse » martedì 28 marzo 2023, 21:50

purtroppo al momento ho pochissimo tempo, non riesco a intervenire nelle discussioni, ma ogni tanto almeno una lettura rapida al forum riesco a darla.

La faccenda di che x-over usare la vedrei da punti di vista diversi.

Abbiamo x-over passivi vs attivi; se attivi analogici vs digitali. Non è impensabile usare una configurazione mista, filtraggio in parte attivo e in parte passivo.



Quali sono le possibili motivazioni per la scelta dei cross attivi, dal punto di vista realizzazione degli incroci?

Il tipo passivo subisce i capricci del carico (curva di impedenza degli altoparlanti) e difficilmente raggiunge pendenze elevate. Sono problemi che un progettista molto (ma molto) capace può superare ma il costo dei filtri tende all'esagerato. Quanto alla variazione dinamica dell'impedenza degli altoparlanti, bhe c'è poco da fare: il filtro passivo subisce, non può essere progettato per dare il medesimo responso su carichi diversi. Certo, a seconda dell'abilità del progettista incasserà meglio o peggio.

Il tipo attivo l'altoparlante non lo vede proprio e molto più facilmente può raggiungere pendenze elevate. Da questo punto di vista è migliore. Io propendo sicuramente per il digitale, per due ragioni:

il cross-over che promette un certo tipo di taglio, con unica regolazione la frequenza di incrocio e i livelli delle vie, non funziona se non per puro culo. Avete voglia a usare un incrocio LR 24dB/oct. (come scritto sull'apparecchio) alla frequenza che meglio vi pare: il risultato sarà un LR 24 solo se gli altoparlanti sono perfettamente lineari anche per alcune ottave sopra e sotto l'incrocio oltre che allineati temporalmente. Entrambe le condizioni non sono mai verificate e l'incrocio cessa di essere LR per diventare CVV (come viene viene). Inoltre vi resta un problemino: anche nella banda in cui deve funzionare un altoparlante difficilmente sarà lineare. Normalmente è equalizzato dal filtro passivo, quello attivo se ne guarda bene. Tocca aggiungere un'equalizzazione; per realizzarla a volte è opportuno agire sulla singola via, a valle del cross-over, quindi vi servono più equalizzatori che saranno preferibilmente dei parametrici.

Chiaro che un sistema digitale, che integra la funzione di eq. è molto meglio. Ma per l'arrangista (e non solo) preziosa la possibilità di ridurre al minimo la zona di sovrapposizione delle vie - almeno se l'incrocio è un po' a casso limita i danni - e i 48 dB/oct. tipico sugli apparecchi digitali in analogico non li vedete a costi ragionevoli. Se ancora non basta, il digitale vi permette di inserire ritardi. Questo è fondamentale: se vogliamo emanciparci dalla cassa "tutta d'un pezzo" e collocare medio-bassi e sub dove è meglio, la gestione dei tempi di arrivo ci deve essere.

Il cross-over digitale non è migliore lui, consente un sistema complessivamente migliore.



Dal punto di vista degli ampli, apparente nota dolente del cross attivo per costo e complessità, la multiamplificazione consente la specializzazione.

Faccenda molto interessante se l'alternativa fossero pesanti attenuazioni o se preferite tipologie diverse di ampli per gamme diverse. Pensate a un due vie con TW a tromba e medio-basso in radiazione diretta, multiamplificare richiederà un ampli molto piccolo per il TW che è sicuramente efficientissimo, si potrà spendere poco o adottare ampli non alla nostra portata a gamma intera (tutti pensiamo a un valvolare in classe-A, o c'è chi ha gusti diversi?). Oppure se pensate i classe-D vadano bene sui bassi ma non sul resto della gamma (ma sicuri sicuri?), classe D per WF o subWF, da lì in su classe AB: spendereste meno che con un singolo ampli in AB che lavora a gamma intera.


Utenti non adatti alla multiamplificatori: adoratori dei cavi dorati e pitonati, visto che il loro numero aumenta notevolmente. Nel caso avete due possibilità: la psicoanalisi e la mono-amplificazione.

Utenti che devono passare alla multiamplificazione: adoratori del fattore di smorzamento. L'eliminazione delle bobine in serie al WF, avendo l'accortezza di piazzare gli ampli (monofonici, ovvio!) ad un palmo dalla cassa, consentirà di apprezzare i vantaggi dell'impedenza tendente a zero con 6 decimali. Evitare i confronti, però. Se scopriste di non distinguere un DF di 10 da uno pari a 1000, potreste rimanerci molto male. E succederebbe, garantito!

Luca

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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 marzo 2023, 0:28

lucaesse ha scritto:
martedì 28 marzo 2023, 21:50
... Quanto alla variazione dinamica dell'impedenza degli altoparlanti, bhe c'è poco da fare: il filtro passivo subisce, non può essere progettato per dare il medesimo responso su carichi diversi...
Ti rendi conto di aver appena scritto qualcosa (vero...) che va oltre le conoscenze del 99 per cento dei cosiddetti "esperti" e sicuramente oltre quanto sanno tanti "progettisti"...???

Grazie per essere qui.

Saluti
F.C.

Teo Marini
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da Teo Marini » mercoledì 29 marzo 2023, 12:13

viewtopic.php?f=5&t=9731&start=70#p163767
QUOTONE!!!

Clap, clap. clap per l'intervento di bobgraw. ;)

Il sarto
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da Il sarto » mercoledì 29 marzo 2023, 19:21

Grazie Bobgraw per la spiegazione.
Ora è più chiaro.

lucaesse
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da lucaesse » venerdì 31 marzo 2023, 20:07

Fabrizio sempre troppo buono: il concetto in sé è semplice, altra cosa è capire quanto incida in uno specifico progetto e minimizzare i danni.

Sarto, ma mo passi alla multi amp? Lo sai che dovrai raccontarci tutto, vero?

Buon fine settimana a tutti.

Luca

Il sarto
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da Il sarto » venerdì 31 marzo 2023, 20:57

Mah, essenzialmente mi piace capire cosa mi sto perdendo... Se anche c'è una cosa che ancora non mi è chiara...
Questo """espediente""" funziona solo con diffusori che non hanno crossover interno giusto? Altrimenti non si spiega... Il crossover divide il segnale in due (?) frequenze (la terza è data in pasto al subwoofer mi pare di capire) dal crossover si va a due finali mono per canale e da qui verso i diffusori che se hanno il crossover mischiano di nuovo tutto.
Cosa non ho capito?

michele.rossini
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Re: Acustica ambientale: strumenti, risorse per il fai da te.

Messaggio da michele.rossini » sabato 1 aprile 2023, 19:41

Il sarto ha scritto:
venerdì 31 marzo 2023, 20:57
Mah, essenzialmente mi piace capire cosa mi sto perdendo... Se anche c'è una cosa che ancora non mi è chiara...
Cosa non ho capito?
Credo come é stato detto che l argomento é vasto.
Io preferirei un video dove mostri a, b , c e a mio avviso si fa prima.

Saluto
Michele

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