Due-tre giorni fa mi sono trovato al centro di una vivacissima polemica, su un Gruppo FB.
Due forumers dai nick improbabili (Bollito Misto alla Milanese e Save Private Brian) mi hanno indirizzato critiche feroci ed il solito invito a "stare buono ed a cuccia"... Ed io ho replicato come al solito, poco diplomaticamente.
Questa mattina, acceso il PC, mi sono trovato a leggere un post decisemente sorprendente: quello qui sotto...
Dedico a Bollito Misto alla Milanese questo thread, in cui gli/vi racconto cosa poteva essere l'HiFi italiana se ci fosse stato meno arroccamento su posizioni di potere personale e più disponibilità a recepire le innovazioni, specie quelle nate in Italia stessa, già dalla fine degli anni '70.
Se questo non è accaduto è solo in minima parte per colpa degli appassionati (che -è vero- sono esterofili... fin troppo...), ma è soprattutto "merito" della presenza nel settore di due "mammasantissima", entrambi progettisti di diffusori ed insieme ammanicatissimi con le riviste più vendute ed autorevoli. Si deve alla loro accorta politica di potere se è stata operata una selezione atta a far emergere figure di scarsa competenza e fantasia, mentre i veri competenti erano -mediaticamente parlando- ignorati o persino considerati nemici da eliminare.
Poiché uno dei "mammasantissima" è morto da dieci anni e l'altro è stato di recente (e finalmente) licenziato, mi asterrò dal fare i loro nomi: tanto li conoscete tutti. Comunque è troppo tardi per rimediare al danno che hanno fatto, a VOI appassionati.
Ma non è questo l'argomento di questo thread.
Lo è invece una serie di "scoperte" che avrebbero potuto innalzare il livello della progettazione dei diffusori non solo in Italia, ma anche all'estero: e per una volta saremmo stati noi a spiegare agli altri "come si fa".
Inizio a raccontarvi, con il prossimo Post.
Segue
F.C.
Meglio tardi che mai
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Re: Meglio tardi che mai
Partiamo da qualcosa di familiare per molti di voi qui sul Forum: le trombe di seconda generazione.
Si tratta di trombe il cui condotto (e non solo) è studiato per ottenere la minima distorsione da nonlinearità dell'aria, senza nulla perdere in termini di linearità di risposta e di dispersione, anzi.
La JBL afferma di averle "scoperte" nel 1998, ma io le ho impiegate fin dai miei primi progetti degli anni fine '70 (come il Mostro di Stereoplay, dove sono di seconda generazione sia le trombe dei medio-bassi che quelle dei medio-alti). A rigore, la Klangfilm ne ha realizzate ben prima, ma della loro esistenza si è saputo solo nel Terzo Millennio, trattandosi di apparati per impiego nei cinema tedeschi e quindi ignorati dalla stampa di settore nostrana ed inglese.
Se se ne fosse potuto parlare, senza i veti dei "mammasantissima", oggi voi appassionati avreste un'ampia disponibilità di diffusori con gamma alta a tromba che "non suonano da trombe", ma replicano le migliori qualità dei diffusori elettrostatici (distorsione incredibilmente bassa e grandissima naturalezza di emissione).
Guardate le trombe di questi Monitor da Studio: sono del 1982 e permettono di ascoltare con la stessa risposta per un'area d'ascolto vastissima, a confronto con quella delle "solite trombe" impiegate in quegli anni. E poi davvero "non suonano da trombe", perché non hanno alcuna nasalità né quel classico degrado del suono causato dalle risonanze create dalle riflessioni tra bocca e gola, così facilmente riconoscibile all'ascolto.
Oggi -2024- alcune aziende dell'Hi-Fi propongono trombe di seconda generazione, ma con esiti differenti... C'è infatti chi le sa usare, come la JBL nei suoi monitor (vedi immagine qui sotto) e chi invece, come la Klipsch, le impiega senza porre in essere le dovute accortezze a livello di progettazione dei driver e del filtro di crossover, per cui ottengono il risultato diametralmente opposto, vale a dire quello di AUMENTARE la distorsione, in gamma media... (vedi: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9011 )
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F.C.
Si tratta di trombe il cui condotto (e non solo) è studiato per ottenere la minima distorsione da nonlinearità dell'aria, senza nulla perdere in termini di linearità di risposta e di dispersione, anzi.
La JBL afferma di averle "scoperte" nel 1998, ma io le ho impiegate fin dai miei primi progetti degli anni fine '70 (come il Mostro di Stereoplay, dove sono di seconda generazione sia le trombe dei medio-bassi che quelle dei medio-alti). A rigore, la Klangfilm ne ha realizzate ben prima, ma della loro esistenza si è saputo solo nel Terzo Millennio, trattandosi di apparati per impiego nei cinema tedeschi e quindi ignorati dalla stampa di settore nostrana ed inglese.
Se se ne fosse potuto parlare, senza i veti dei "mammasantissima", oggi voi appassionati avreste un'ampia disponibilità di diffusori con gamma alta a tromba che "non suonano da trombe", ma replicano le migliori qualità dei diffusori elettrostatici (distorsione incredibilmente bassa e grandissima naturalezza di emissione).
Guardate le trombe di questi Monitor da Studio: sono del 1982 e permettono di ascoltare con la stessa risposta per un'area d'ascolto vastissima, a confronto con quella delle "solite trombe" impiegate in quegli anni. E poi davvero "non suonano da trombe", perché non hanno alcuna nasalità né quel classico degrado del suono causato dalle risonanze create dalle riflessioni tra bocca e gola, così facilmente riconoscibile all'ascolto.
Oggi -2024- alcune aziende dell'Hi-Fi propongono trombe di seconda generazione, ma con esiti differenti... C'è infatti chi le sa usare, come la JBL nei suoi monitor (vedi immagine qui sotto) e chi invece, come la Klipsch, le impiega senza porre in essere le dovute accortezze a livello di progettazione dei driver e del filtro di crossover, per cui ottengono il risultato diametralmente opposto, vale a dire quello di AUMENTARE la distorsione, in gamma media... (vedi: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9011 )
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Re: Meglio tardi che mai
Nel Mostro di Stereoplay erano presenti innovazioni ben oltre la presenza delle prime trombe di seconda generazione per i medio-bassi e per i medi.
La configurazione con bocche cilindriche in angolo resta a tutt'oggi la più efficace per interfacciare al meglio l'emissione delle prime due vie con qualsiasi ambiente, anche non acusticamente trattato. PERO' NON SE NE E' MAI POTUTO PARLARE... perché ai "mammasantissima" dava fastidio...
Qui potete vedere quanto estremi siano i risultati di quel tipo di impianto... https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=7697
Rifletteteci... Quanti impianti "top" -anche costosissimi- potrebbero tener testa ad un impianto con questi vantaggi di base...? NESSUNO...!
Ora esaminiamo insieme le conseguenze del fatto che, mentre le riviste (italiane e non) hanno strombazzato per anni su impianti a tromba di progetto vetusto e discutibile, come le varie Altec A7 ecc., TUTTI i recensori tecnici SI SONO GUARDATI BENE dal nominare anche una sola volta il Mostro di Stereoplay, e non a caso... Il solo Paolo Viappiani -un vero signore- dedicò un paio di righe ai medio-bassi di quell'impianto, segnalandone l'originalità del condotto, che in una dimensione si espandeva, contraendosi nell'altra. Esattamente come la "grande invenzione" del V-Dosc, nel 1992, che diede il via agli impianti Line Array.
Se gli espertoni italici avessero anche solo nominato il Mostro, gli appassionati avrebbero capito già allora quanto sbagliati sono tutti quei diffusori che impiegano moncherini di trombe lunghi mezzo metro (che in realtà caricano -e male- solo sopra 120-150 Hz), evitando di riempire negozi ed abitazioni con repliche di diffusori (non solo Altec, ma anche Tannoy, Vitavox...) ormai obsoleti e superati cento volte dalle alternative più moderne.
Il Mostro apriva una strada allora sconosciuta: quella degli impianti con una gamma media totalmente indistorta ed emessa con una naturalezza che la faceva dilagare limpidissima, anche a livelli in cui nell'ambiente "tirava vento", letteralmente. La gamma bassa del Mostro era talmente nitida ed articolata che un musicista che aveva un suo studio mi chiedeva di ascoltarci i master, per la verifica finale, appunto per poter valutare una gamma -quella bassa- che TUTTI gli altri diffusori riproducevano smembrata, lunga, disarticolata.
Ancora oggi, se cliccate sul web alla ricerca di impianti a tromba del massimo livello, non ne troverete alcuno con trombe dei bassi così lunghe ed efficienti, ma soprattutto con i medi che non cambiano di risposta al minimo spostamento della testa dell'ascoltatore. Le misure confermano: la presenza negli ALTRI medio-bassi di Higher Order Modes (*), fa sì che le riflessioni si generino già all'interno delle trombe, creando interferenze a livello di risposta, come bene si vede in questa risposta di una Tannoy Autograph... (notate gli orrori a 2,4 e 5 KHz...)
(*)Gli Higher Order Modes sono risonanze causate da onde che percorrono la tromba non logitudinalmente, ma secondo traiettorie varie, angolate. Si formano nelle trombe di grandi dimensioni (rispetto alle lunghezze d'onda emesse) e quando le pareti sono fortemente divergenti. Sono udibilissime all'ascolto.
ATTENZIONE ad un punto importante: con i bassi a tromba del Mostro e con una loro sezione duplicata posta alle spalle degli ascoltatori, sarebbe possibile cancellare attivamente tutte le risonanze in gamma bassa, ottenendo la resa più vicina alla perfezione che si possa oggi ipotizzare. Nulla di lontanamente paragonabile con quegli accrocchi da fiera che pur si vedono nei costosissimi impianti di Aries Cerat, Acapella, Cessaro ed Avantgarde (ovviamente nei modelli "top").
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F.C.
La configurazione con bocche cilindriche in angolo resta a tutt'oggi la più efficace per interfacciare al meglio l'emissione delle prime due vie con qualsiasi ambiente, anche non acusticamente trattato. PERO' NON SE NE E' MAI POTUTO PARLARE... perché ai "mammasantissima" dava fastidio...
Qui potete vedere quanto estremi siano i risultati di quel tipo di impianto... https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=6&t=7697
Rifletteteci... Quanti impianti "top" -anche costosissimi- potrebbero tener testa ad un impianto con questi vantaggi di base...? NESSUNO...!
Ora esaminiamo insieme le conseguenze del fatto che, mentre le riviste (italiane e non) hanno strombazzato per anni su impianti a tromba di progetto vetusto e discutibile, come le varie Altec A7 ecc., TUTTI i recensori tecnici SI SONO GUARDATI BENE dal nominare anche una sola volta il Mostro di Stereoplay, e non a caso... Il solo Paolo Viappiani -un vero signore- dedicò un paio di righe ai medio-bassi di quell'impianto, segnalandone l'originalità del condotto, che in una dimensione si espandeva, contraendosi nell'altra. Esattamente come la "grande invenzione" del V-Dosc, nel 1992, che diede il via agli impianti Line Array.
Se gli espertoni italici avessero anche solo nominato il Mostro, gli appassionati avrebbero capito già allora quanto sbagliati sono tutti quei diffusori che impiegano moncherini di trombe lunghi mezzo metro (che in realtà caricano -e male- solo sopra 120-150 Hz), evitando di riempire negozi ed abitazioni con repliche di diffusori (non solo Altec, ma anche Tannoy, Vitavox...) ormai obsoleti e superati cento volte dalle alternative più moderne.
Il Mostro apriva una strada allora sconosciuta: quella degli impianti con una gamma media totalmente indistorta ed emessa con una naturalezza che la faceva dilagare limpidissima, anche a livelli in cui nell'ambiente "tirava vento", letteralmente. La gamma bassa del Mostro era talmente nitida ed articolata che un musicista che aveva un suo studio mi chiedeva di ascoltarci i master, per la verifica finale, appunto per poter valutare una gamma -quella bassa- che TUTTI gli altri diffusori riproducevano smembrata, lunga, disarticolata.
Ancora oggi, se cliccate sul web alla ricerca di impianti a tromba del massimo livello, non ne troverete alcuno con trombe dei bassi così lunghe ed efficienti, ma soprattutto con i medi che non cambiano di risposta al minimo spostamento della testa dell'ascoltatore. Le misure confermano: la presenza negli ALTRI medio-bassi di Higher Order Modes (*), fa sì che le riflessioni si generino già all'interno delle trombe, creando interferenze a livello di risposta, come bene si vede in questa risposta di una Tannoy Autograph... (notate gli orrori a 2,4 e 5 KHz...)
(*)Gli Higher Order Modes sono risonanze causate da onde che percorrono la tromba non logitudinalmente, ma secondo traiettorie varie, angolate. Si formano nelle trombe di grandi dimensioni (rispetto alle lunghezze d'onda emesse) e quando le pareti sono fortemente divergenti. Sono udibilissime all'ascolto.
ATTENZIONE ad un punto importante: con i bassi a tromba del Mostro e con una loro sezione duplicata posta alle spalle degli ascoltatori, sarebbe possibile cancellare attivamente tutte le risonanze in gamma bassa, ottenendo la resa più vicina alla perfezione che si possa oggi ipotizzare. Nulla di lontanamente paragonabile con quegli accrocchi da fiera che pur si vedono nei costosissimi impianti di Aries Cerat, Acapella, Cessaro ed Avantgarde (ovviamente nei modelli "top").
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Re: Meglio tardi che mai
Come potete leggere, dalle date dei post, io avevo preparato questo thread già parecchie settimane fa.
Lo metto in linea solo oggi, perché ho notato che durante questa estate si è quasi completamente fermato il dibattito sul Web a proposito di HiFi.
Tutti in vacanza...? O forse sempre meno interessati...? Il dubbio è concreto.
Conto di proseguire il thread con altri post, per cui lo blocco qui.
Saluti
F.C.
Lo metto in linea solo oggi, perché ho notato che durante questa estate si è quasi completamente fermato il dibattito sul Web a proposito di HiFi.
Tutti in vacanza...? O forse sempre meno interessati...? Il dubbio è concreto.
Conto di proseguire il thread con altri post, per cui lo blocco qui.
Saluti
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Re: Meglio tardi che mai
Un'altra delle innovazioni finite nei cassetti è quella dei BASSI DIRETTIVI.
Già di per sé un dipolo permette di abbassare di 5 dB il livello del campo riverberato nell'ambiente d'ascolto. E' esattamente come trattare le pareti, ma un trattamento passivo efficace fino alle più basse frequenze sarebbe costosissimo ed ingombrante, tanto da essere impensabile in ambiti domestici.
Due dipoli leggermente sfalsati ed opportunamente ritardati permettono di eliminare il lobo posteriore, aumentando il rapporto tra emissione diretta e campo riverberato fino a 9 (nove !!!) deciBel.
Ma i soliti "dipoli-tavola-col-buco" NON permettono di adottare queste configurazioni, anche perché alle bassissime frequenze sono assolutamente inefficienti. Ne abbiamo parlato di recente, qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9960
Ma una soluzione esiste: efficientissima (fino a 109 dB/1W/1m., tenendo conto della direttività) e compattissima. E' quella impiegata per la mia sonorizzazione dell'Orchestra Sinfonica della RAI nella Basilica di San Petronio, nel 2000, cioé 24 anni fa. Qui sotto la foto, con la freccia che indica i due dipoli per i bassi, talmente potenti da riprodurre un'orchestra 1:1 con appena due coni da 10"/25cm. per ciascuna delle sei sezioni... (!!!) Attenzione: la freccia è nera e si intravede (male) sul bordo sinistro della foto...
E qui sotto il commento di uno degli orchestrali su "come suonava"...
Se di quell'evento se ne fosse parlato, sulle riviste o sui forum (p.es. quello di VideoHiFi), forse qualche fortunato appassionato avrebbe in casa un sistema in grado di riprodurre le basse quasi come all'aperto, con una dinamica semplicemente leggendaria...
Ed invece...
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F.C.
Già di per sé un dipolo permette di abbassare di 5 dB il livello del campo riverberato nell'ambiente d'ascolto. E' esattamente come trattare le pareti, ma un trattamento passivo efficace fino alle più basse frequenze sarebbe costosissimo ed ingombrante, tanto da essere impensabile in ambiti domestici.
Due dipoli leggermente sfalsati ed opportunamente ritardati permettono di eliminare il lobo posteriore, aumentando il rapporto tra emissione diretta e campo riverberato fino a 9 (nove !!!) deciBel.
Ma i soliti "dipoli-tavola-col-buco" NON permettono di adottare queste configurazioni, anche perché alle bassissime frequenze sono assolutamente inefficienti. Ne abbiamo parlato di recente, qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9960
Ma una soluzione esiste: efficientissima (fino a 109 dB/1W/1m., tenendo conto della direttività) e compattissima. E' quella impiegata per la mia sonorizzazione dell'Orchestra Sinfonica della RAI nella Basilica di San Petronio, nel 2000, cioé 24 anni fa. Qui sotto la foto, con la freccia che indica i due dipoli per i bassi, talmente potenti da riprodurre un'orchestra 1:1 con appena due coni da 10"/25cm. per ciascuna delle sei sezioni... (!!!) Attenzione: la freccia è nera e si intravede (male) sul bordo sinistro della foto...
E qui sotto il commento di uno degli orchestrali su "come suonava"...
Se di quell'evento se ne fosse parlato, sulle riviste o sui forum (p.es. quello di VideoHiFi), forse qualche fortunato appassionato avrebbe in casa un sistema in grado di riprodurre le basse quasi come all'aperto, con una dinamica semplicemente leggendaria...
Ed invece...
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Re: Meglio tardi che mai
C'E' MOLTO ANCORA...
...vi assicuro...!
DATEMI IL TEMPO DI POSTARLO, POCO ALLA VOLTA.
Saluti
F.C.
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Saluti
F.C.