Digitale OFF

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Marcello Croce
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Digitale OFF

#1 Messaggio da Marcello Croce » lunedì 14 novembre 2011, 23:02

Il digitale è stato ED E' la rovina della musica.
Ne dubitate ancora?
Passate pure i prossimi 10 anni a chiedervi perchè il 192/96, 48, 24 32 16 e mezzo, convertitore succ inglub, 1 bit, 2 bit 3 bit, 50 bit, tanto le cose non possono cambiare.
Il nastro suona meglio di qualunque cosa (l'ho detto, anzi l'ho scritto su Alta Fedeltà nel 1985 leggetelo pure qui: http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 073f564612 molti se ne accorgono solo adesso.
E con tutti i suoi problemi, iIl disco analogico suona meglio di moltissime conversioni ordinarie qualsiasi, senza scomodare le masterizzazioni di fantasia.
Che vogliamo aggiungere?

Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

SuperFunk
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Re: Digitale OFF

#2 Messaggio da SuperFunk » lunedì 14 novembre 2011, 23:12

Marcello Croce ha scritto: Che vogliamo aggiungere?
Per me un panino nutella e acciughe e un tamarindo, grazie.
Francesco
You can walk a mile on my shoes, but you can't dance a step on my feet

bigjump
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Re: Digitale OFF

#3 Messaggio da bigjump » lunedì 14 novembre 2011, 23:44

Anche il Betamax era meglio del VHS.....ma i porno erano tutti su VHS.....

queledsasol
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Re: Digitale OFF

#4 Messaggio da queledsasol » lunedì 14 novembre 2011, 23:50

Marcello Croce ha scritto:Il digitale è stato ED E' la rovina della musica.
Ne dubitate ancora?
Passate pure i prossimi 10 anni a chiedervi perchè il 192/96, 48, 24 32 16 e mezzo, convertitore succ inglub, 1 bit, 2 bit 3 bit, 50 bit, tanto le cose non possono cambiare.
Il nastro suona meglio di qualunque cosa (l'ho detto, anzi l'ho scritto su Alta Fedeltà nel 1985 leggetelo pure qui: http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 435&type=1), molti se ne accorgono solo adesso.
E con tutti i suoi problemi, iIl disco analogico suona meglio di moltissime conversioni ordinarie qualsiasi, senza scomodare le masterizzazioni di fantasia.
Che vogliamo aggiungere?

Marcello Croce
Sarei tentato ad andare oltre al Quotarti..........ma poi potrebbero pensare male per cui mi astengo;in linea di massima hai perfettamente ragione a mio parere........MA....credi e detto da me che non ho (salvo per un piccolo periodo)amato il digitale..........non è tutta colpa del digitale (anche nella sua forma peggiore il CD)ci sono cose dalla mia esperienza quotidiana che mi fanno ritenere che questo sistema abbia doti ancora inespresse......puo' sembrare strano che dopo quasi
30 anni di digitale io dica questo.....ma sinceramente ve lo voglio pacatamente dire.

Ciao, ;)

SuperFunk
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Re: Digitale OFF

#5 Messaggio da SuperFunk » martedì 15 novembre 2011, 0:00

Mah... io ci sto provando ad avvicinarmi al digitale... ma il massimo che ho fatto è stato prendermi un mp3 portatile.
Fondamentalmente credo che bisogna scegliere secondo i gusti musicali, ovvero, se si predilige la musica vecchiotta, forse è meglio il vinile e lo spulciare tra fiere e mercatini.. se si vogliono ascoltare i prodotti post anni 80, il cd... se si trova un modo per scaricare tutto ag@@@is e su qualità credibile...........
Francesco
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bigjump
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Re: Digitale OFF

#6 Messaggio da bigjump » martedì 15 novembre 2011, 0:27

Che senso ha possedere anche il miglior R/R se poi non ho software?
E che senso ha utilizzare un LP come supporto per una registrazione che all'origine è digitale?

Quindi, se uno vuole ascoltare musica, magari aprendo un po' i suoi orizzonti ascoltando anche musica prodotta dopo gli anni 80, non credo abbia alternative al digitale

queledsasol
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Re: Digitale OFF

#7 Messaggio da queledsasol » martedì 15 novembre 2011, 0:31

bigjump ha scritto:Che senza ha possedere anche il miglior R/R se poi non ho software?
E che senso ha utilizzare un LP come supporto per una registrazione che all'origine è digitale?

Quindi, se uno vuole ascoltare musica, magari aprendo un po' i suoi orizzonti ascoltando anche musica prodotta dopo gli anni 80, non credo abbia alternative al digitale
E qui in larga misura hai ragione..........e sfoderi un buonsenso olimpico......ma rimane il punto di cercare di sentire bene sto benedetto/maledetto digitale...... :D :D :D .

Ciao, ;)

F.Calabrese
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Re: Digitale OFF

#8 Messaggio da F.Calabrese » martedì 15 novembre 2011, 0:45

Io non la vedrei così drammatica, la situazione...!

Giorni fa, a casa di un amico appassionato, abbiamo ascoltato a confronto tre finali dell'Ottava Sinfonia di Mahler: dei quali uno era stato registrato da me (in mono...) con il microfono del fonometro, mentre gli altri due erano le versioni EMI e Decca (come si dice a Roma: "mica pizza e fichi...!").

Ebbene, nonostante la mia ripresa fosse (di necessità) registrata a circa 40 metri dall'orchestra e dai tre cori, aveva non una, ma due o tre "marce in più" rispetto alle due edizioni in CD, smanettate a livelli quasi caricaturali...

Questo ci deve far riflettere: come fa un mono -pieno di riverberazione e di colpi di tosse- a tener testa ai "prodotti" delle maggiori etichette del pianeta...???

Prima di condannare il digitale, assicuriamoci di aver appeso a piedi in sù coloro che ne hanno fatto motivo di personale dispregio nei confronti di noi appassionati... vale a dire i fonici del "mastering"...
Ovviamente per il solo tempo necessario a far sputar loro le DOVEROSE scuse...!!!

E poi che vadano in pace (a zappare !!!).

Saluti
F.C.

P.S.: Quando lo capiremo, tutti insieme (me compreso...) che NON HA SENSO COMPARARE UNA REGISTRAZIONE ANALOGICA NON COMPRESSA CON UN CD O DVD DIGITALE COMPRESSO FINO AD AVERE 15 dB DI DINAMICA...???

SuperFunk
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Re: Digitale OFF

#9 Messaggio da SuperFunk » martedì 15 novembre 2011, 0:53

bigjump ha scritto: Quindi, se uno vuole ascoltare musica, prodotta dopo gli anni 80, non credo abbia alternative al digitale
E non credo abbia finezze da chiedergli...
Nel senso, IMHO non c'è bisogno di andare a cercare tutte queste raffinatezze in riproduzione, se questi prodotti sono stati incisi con un megamix di compressori, effetti vari e pasticciamenti sulla forma d'onda già martoriata...
Ovviamente è una polemica su registrazioni e masterizzazioni, la sai la storia di "death magnetic" dei metallica???
E' solo un esempio, indipendentemente dalla qualità artistica e dal gusto personale.
Francesco
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Marcello Croce
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Re: Digitale OFF

#10 Messaggio da Marcello Croce » martedì 15 novembre 2011, 2:08

Tutto quanto condivisibile quello che dite, puro buonsenso e ci mancherebbe altro.
Si faceva tanto per parlare in generale della qualità dei supporti e dei formati.
Ho avuto occasione di acquisire in analogico, con i vecchi multitraccia su 2", e mixare in analogico su 1/4" e 1/2": a volte è venuto fuori qualcosa di buono, a volte no, di certo non per colpa del registratore.
Ho avuto qualche occasione di acquisire in analogico su 2" e mixare su DAT: a volte è venuta fuori buona musica, più spesso no.
Ho avuto qualche occasione di acquisire in digitale sul Mitsubishi 850, e mixare su analogico 1/2" e contemporaneamente su DAT: per questo il DAT è morto subito, in ambito professionale e nessuno ne sente la mancanza.
Ho avuto molte occasioni di acquisire in digitale su ADAT e mixare su DAT: navigazione con mare in tempesta nelle Bocche di Bonifacio.
Ho avuto molte occasione di mixare direttamente su CD, ed addirittura MiniDisc o ProTools, o nastro analogico direttamente fuori dal banco, senza passaggi intermedi: per me è più facile tenere tutto sotto controllo, assai più che nel doppio passaggio, ed ottenere esattamente quello che si desidera INDIPENDENTEMENTE DAL FORMATO CHE SI UTILIZZA: a quel punto la "qualità teorica" del formato perde una buona parte del suo significato, perchè il fonico trova facilemte il modo di compensare il tutto, ed anche il digitale funziona bene.
Ma sto parlando di musicisti in carne ed ossa in un processo di prima acquisizione.
E' sui trasferimenti, le copie, che emergono le maggiori sorprese.
Le copie su Minidisc, su DAT o CD da masters analogici ed anche da volgari LP, mostrano di solito risultati dubbi, senza che si riesca a combinare molto per rendere il processo del tutto "TRASPARENTE", e neppure capire il perchè di questa palese "MODESTA FEDELTA". Io mi sono fatto, nel tempo, una mia idea, e ritengo che, stante la gran quantità di CD scadenti derivati da registrazioni analogiche, c'è stato e c'è qualche GROSSO problema nel processo che non è stato del tutto compreso ed acquisito dai tecnici.
Ci sono dei risvolti nel digitale del tutto oscuri, perchè, in un contesto di riversamento, il risultato è talvolta imprevedibile e, diciamolo, non fa una gran bella impressione.
E questo, fra i miei colleghi, lo sanno tutti e non da ieri.
Per tentare di ovviare a questi problemi sono nate, tempo fa, le sale di MASTERING, che si propongono di "ottimizzare il prodotto finale" pur trasfigurandolo, ma almeno dietro comando di artisti, produttori ed etichette, che pagano ed autorizzano ciò che viene fuori.
Da quando esistono i mixer digitali, il problema si è ulteriormente aggravato: il mixer digitale, non importa se un giocattolino come lo Yamaha 01V od una portaerei come lo Yamaha PM1D, richiede una cura tutta particolare per ottenere lo standard qualitativo proprio di un buon analogico di medio prezzo.
Che vuol dire tutto ciò?
Vuol dire che le due tecnologie funzionano in modo DIVERSO: diverso dal punto di vista dell' operatore a cui richiedono di pensare in modo diverso, agire in modo diverso, ascoltare in modo diverso.
La maggior parte delle aree di diversità le conosciamo, ma alcune ci sfuggono ancora, e l' alta risoluzione digitale pur mitigando qualche asprezza di troppo, non ha ancora risolto tutte queste questioni.
Conosciamo la compressione del nastro analogico ed il rumore del nastro, conosciamo le magagne di risoluzione del digitale a basso livello, etc, etc. ma dopo circa 30 anni, sembra ormai un fatto acquisito che NON SI PUO' PASSARE DA UN FORMATO ALL' ALTRO SENZA ACCETTARE CONSISTENTI "DEFORMAZIONI" DI CIO' CHE SI SENTE.
Il che, in un registratore che si auspica fedele ed accurato, o in un media che presuppone lo stesso, determina un problema.

La questione si presta a molteplici considerazioni a seconda del punto di vista da cui la si guarda.
Dal punto di vista degli artisti, il digitale ha costituito un' opportunità di espressione altrimenti negata: con questi, le case discografiche speravano di moltiplicare il business n volte.
Dal punto di vista delle case discografiche, il digitale ha significato, nel tempo, la rovina economica.
Dal punto di vista del tecnico del suono, il digitale significa un problema in più con cui confrontarsi, non facile da gestire, forse meno difficile dell' analogico, ma di sicuro più limitato e monotonico nei risultati.
Dal punto di vista del fruitore di musica, il digitale ha costituito un moltiplicarsi dell' offerta ed anche un opportunità di acquisire musica senza pagarla..
In nessuno di questi casi, aspetti di miglioramento qualitativo del media, hanno avuto, nonostante i proclami, il benchè minimo gioco: alcuni problemi sono stati risolti, ma altri, assai meno gestibili, sono stati introdotti.
Così all' appassionato, se ha a cuore una qualche idea di FEDELTA' ALL 'ORIGINALE, non resta che attrezzarsi per riprodurre qualsiasi cosa abbia interesse ad ascoltare possibilmente nella forma NATIVA.

Marcello Croce
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