
Il disegno in alto spiega bene l'enorme differenza tra un diffusore direttivo (magari a tromba) ed uno omnidirezionale, o emidirezionale (come sono la gran parte dei diffusori convenzionali, che impiegano trasduttori piccoli rispetto alle lunghezze d'onda che emettono...).
In pratica il diffusore NON direttivo favorisce l'instaurarsi di riflessioni dalle pareti più vicine (linea a puntini), che arrivano all'ascoltatore da direzioni simili a quella di provenienza dell'emissione primaria, confondendosi con essa e tuttavia risultando perfettamente udibili per le conseguenze delle enfasi e cancellazioni per interferenza di fase...
Il diffusore direttivo, invece, attiva solo i percorsi di riflessione che vanno a rimbalzare sulla parete di fondo e sul quella laterale opposta rispetto al diffusore che emette... MA IN QUESTO MODO IL RITARDO RISPETTO ALL'EMISSIONE PRIMARIA è MOLTO MAGGIORE, e l'intensità è anche assai minore (specie segli arredi sono di tipo diffondente...).
Scatta quindi in pieno l'attenuazione per "Effetto Haas", per cui l'ascoltatore percepisce una maggiore nitidezza dell'immagine sonora, che si staglia esattamente come se le riflessioni fossero attenuate dall'assorbimento dei rivestimenti delle pareti di esattamente quei 10 dB che sono il normale risultato dell'Effetto Haas...
Immaginate quale risparmio si consegua in tal modo, evitando di dover trattare le pareti che non siano la sola parate posteriore... a parità di sensazione all'ascolto...!!!
Segue
F.C.