AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)
-
- Messaggi: 41632
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Premetto che stasera questo thread ritornerà "normale", avendo dimostrato (con le reazioni, ma soprattutto con le "non-reazioni") che una certa Hi-Fi-giocattolara è sempre pimpante ed in gran forma.
Quanto ai Classe-D mi permetto di osservare che all'interno di essi convivono altissime frequenze emesse a livelli elevatissimi, insieme a frequenze audio che dovrebbero presentare livelli minimi comparabili con il rumore di fondo (termico) delle migliori elettroniche fisicamente realizzabili... Mi sembra una situazione pericolosetta.
Altra cosa sarebbe implementare un finale in feedforward con la "parte bruta" in Classe-D e l'ampli di correzione ben isolato e schermato (=distante) e, soprattutto, progettato con idee chiarissime sul punto "risoluzione"...
Ma questo ampli non esiste, ad oggi.
E se anche esistesse (p.es. quello di Stochino esiste...) ci sarebbe sempre la bovina mandria di adoratori dei pannelloni frontali spessi e spazzolati a decretarne l'insuccesso...
Peccato !!!
A stasera
F.C.
Quanto ai Classe-D mi permetto di osservare che all'interno di essi convivono altissime frequenze emesse a livelli elevatissimi, insieme a frequenze audio che dovrebbero presentare livelli minimi comparabili con il rumore di fondo (termico) delle migliori elettroniche fisicamente realizzabili... Mi sembra una situazione pericolosetta.
Altra cosa sarebbe implementare un finale in feedforward con la "parte bruta" in Classe-D e l'ampli di correzione ben isolato e schermato (=distante) e, soprattutto, progettato con idee chiarissime sul punto "risoluzione"...
Ma questo ampli non esiste, ad oggi.
E se anche esistesse (p.es. quello di Stochino esiste...) ci sarebbe sempre la bovina mandria di adoratori dei pannelloni frontali spessi e spazzolati a decretarne l'insuccesso...
Peccato !!!
A stasera
F.C.
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
>>< Credo di dovere associarmi a Calabrese...e per quando riguarda la classe D quoto e sottoscrivo...molti ampli moderni sono la rievocazione di vecchi schemi, poi associano ad essi controlli del volume aste discreti, mega-condensatori ed altro...di contorno...negli integrati è ancora peggio...spesso manca la connessione bilanciata...spesso neppure il potenziometro con invio della manopola sulla parte line-in, ma si vedono i connettori flat che servono il potenziometro; no comment!
Il controllo in corrente della sezione driver e finali è fondamentale...Nella mia testa, penso all'ipotesi di realizzare componenti specifici in campo audio, mi riferisco a Transistors e Mosfet che non hanno bisogno di controreazione nel campo audio, con il minimalismo delle componenti parassite con un piedino in + per corrente di pilotaggio. Probabilmente il mercato, non è così invitante da spingere i costruttori in tale direzione: Sanken, Motorola, Toschiba.
Provate a trovarmi due Mosfet o Transistors uguali, dello stesso lotto...bisogna scartarne 100....per averne 2...io sono per la filiera corta, uno stadio per-in differenziale con segna ad alto livello e pilotaggio dei finali...
Il controllo in corrente della sezione driver e finali è fondamentale...Nella mia testa, penso all'ipotesi di realizzare componenti specifici in campo audio, mi riferisco a Transistors e Mosfet che non hanno bisogno di controreazione nel campo audio, con il minimalismo delle componenti parassite con un piedino in + per corrente di pilotaggio. Probabilmente il mercato, non è così invitante da spingere i costruttori in tale direzione: Sanken, Motorola, Toschiba.
Provate a trovarmi due Mosfet o Transistors uguali, dello stesso lotto...bisogna scartarne 100....per averne 2...io sono per la filiera corta, uno stadio per-in differenziale con segna ad alto livello e pilotaggio dei finali...
-
- Messaggi: 41632
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Ho riportato all'attenzione questo vecchio thread per far comprendere a Daniele Capuano che qui certi argomenti si trattano da sempre...
Saluti
ADMIN
Saluti
ADMIN
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Non posso fare altro che condividere l'analisi di Fabrizio,,.,.e prevedere la catastrofe dei prodotti goinfiati nel prezzo di 20 volte ....scopiazzati dai soliti schemi.I... ma la novità maggiore e più destabilizzante sarà la (prossima, inevitabile...) introduzione dei DAC 24 Bit/192 KHz direttamente all'ingresso di finali progettati utilizzando in pieno la simmetria delle uscite dei moderni DAC.
Già molto si muove a livello PRO, ma lì il DAC è visto come "uno stadio in più", per cui si perdono i vantaggi in termini di riduzione della complessità circuitale cui io alludo.
Immaginatevi un finale SS come un D2S pilotato direttamente dalle uscite differenziali di un DAC ad altissima risoluzione...
Oppure immaginate un Push-Pull di 845/211 con uno, massimo due stadi intermedi...
Ricordatevi che il migliore ingresso analogico sbilanciato ha comunque molto più rumore e meno risoluzione del migliore analogico bilanciato, il quale a sua volta soccombe miseramente ad un 24 Bit su SPDIF o, meglio, AES-EBU...!
Quel giorno tutti i Mac/Accu/ML diverranno ferraglia prima del tramontare del sole...
Saluti
Io la vedo così, DAC - valvoline, e finali.
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Dac,valvoline,finali può andare bene se mi permette di continuare l'ascolto dei miei dischi (LP) in quanto la cosa più importante è il continuare a godere della musica che ti piace nella maniera migliore che l'appassionato si possa permettere!
-
- Messaggi: 4163
- Iscritto il: domenica 11 agosto 2013, 9:37
Re: Dulcis in fundo
per la verità ci sarebbe il Quad 405 che utilizza la tecnologia FeedForward . In kit preferire il modello II che presenta tutte le migliorie necessarie al buon suono. E chi ha avuto la fortuna di ascoltare un Quad 405-2 su delle Kef da 4 ohm sa bene che è un ampli definitivoF.Calabrese ha scritto:Ed infine ecco l'idea più antica, di un anno più anziana del Feedback...vale a dire il Feedforward...!!!
Semplice e geniale... è l'unica tecnica che permette di ipotizzare l'ANNULLAMENTO TOTALE DELLA DISTORSIONE...
immagine
Il come è spiegato qui sopra: si compara il segnale in uscita da un ampli con quello di ingresso e si riporta la distorsione ricavata in uscita, ma in controfase (vale a dire sul terminale opposto del trasduttore...).
Et voilà, la distorsione scompare (finché l'ampli correttore ce la fa...).
Segue
F.C:
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Un regalo per tutti: l'articolo originale dell'ampli di Stochino(incluso schema elettrico e spiegazione completa del suo funzionamento): http://hifisonix.com/wordpress/wp-conte ... no-ff1.pdf
ps: se qualcuno decidesse di copiarlo e farci un ampli da commercializzare... farebbe un favore al mondo dell'audio.
ps: se qualcuno decidesse di copiarlo e farci un ampli da commercializzare... farebbe un favore al mondo dell'audio.
-
- Messaggi: 41632
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Ti assicuro che per copiare quell'ampli ci vuole uno che ne sappia progettare uno identico...Luchino ha scritto:Un regalo per tutti: l'articolo originale dell'ampli di Stochino(incluso schema elettrico e spiegazione completa del suo funzionamento): http://hifisonix.com/wordpress/wp-conte ... no-ff1.pdf
ps: se qualcuno decidesse di copiarlo e farci un ampli da commercializzare... farebbe un favore al mondo dell'audio.
Saluti
F.C.
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Bè se uno non riesce a farne uno identico avendo lo schema a blocchi e le spiegazioni...
-
- Messaggi: 4163
- Iscritto il: domenica 11 agosto 2013, 9:37
Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
ci sono vari tipologie di autocostruttori .Luchino ha scritto:Bè se uno non riesce a farne uno identico avendo lo schema a blocchi e le spiegazioni...
Il primo step è degli assemblatori per i quali è necessario avere tutto a disposizione compreso il circuito stampato già realizzato forato e serigrafato .
Il secondo tipo è quello che è capace di copiare una basetta di circuito stampato a partire dal disegno dello stesso .
Il terzo tipo è quello che lo realizza ex novo guardando il solo schema elettrico creando da solo il layout .
In genere solo questa terza tipologia è abbastanza addentro nella teoria e potrebbe progettare schemi anche di una certa complessità