Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

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SuperFunk
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Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#1 Messaggio da SuperFunk » lunedì 7 febbraio 2011, 1:13

Non so se questo è il titolo migliore.
Chiederei agli esperti di aiutarci a capire le differenze tra trombe e guide d'onda, le varie differenze tra i profili, e il campo di utilizzo consigliato per ciascuna tromba e w.g.. Se è possibile, anche la loro classificazione in termini di generazione (I, II, o III)
Giusto per nominarne qualcuna: esponenziale, iperbolica, conica, voight, constant directivity (ev), tractrix, mantaray (altec), multiple entry horn, hughes (peavey), bi-radial (jbl), geddes' oblate spheroid, kugelwellen (avantgarde), le cleach, buttcheek (jbl), econowave (jbl), bullet (turbosound), iwata...

Rompo il ghiaccio con un link, dal quale cito anche una una parte in risposta alla mia prima domanda:
http://aa.peavey.com/downloads/pdf/qwp1.pdf

Horns versus Waveguides:
Originally, a horn was generally used to increase the acoustic output of a transducer by providing improved loading as compared to directly coupling the transducer to the open environment.
As stated by Harry Olsen in Acoustical Engineering, “The principal virtue of a horn resides in the
possibility of presenting practically any value of acoustical impedance to the sound generator.”
As a side benefit, it provided some directivity control to the dispersion of acoustical energy.
Today’s so-called “waveguides” are horns with the directional characteristics being the prime
design criteria over optimum driver loading. This is due to the fact that today’s compression
drivers are very efficient and have a much higher power-handling capability than in past
decades. This allows the designer to pay more attention to the directional characteristics
than the loading of the driver in newer horn designs.
Francesco
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antani
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#2 Messaggio da antani » lunedì 7 febbraio 2011, 10:40

Direi che il paper della Peavey che hai linkato è già un esempio di chiarezza espositiva, anche se non copre le nuove tipologie di trombe ed evidenzia (come è normale) la tipologia di tromba prodotta da loro.

A parte la differenza, secondo me solo accademica, fra tromba e guida d'onda, vorrei rimarcare ciò che anche Hughes evidenzia: la ricerca in questo campo si è ormai da decenni spostata dall' "efficienza a tutti i costi" alla "qualità di riproduzione". Questo è ovviamente un bene, in particolare per la riproduzione domestica, dove non sono richieste pressioni sonore da concerto, ma dove viceversa c'è molta attenzione alla qualità.

Perché parliamoci molto chiaro: le trombe malsuonanti sono piuttosto comuni, anzi direi sono la normalità, ed è a causa di questo che le trombe non hanno mai fatto presa in hi fi (oltre che per le dimensioni).

Ma che significa qualità di riproduzione? Direi che su questo negli ultimi anni c'è stata una certa convergenza di opinioni. Mi permetto di citare l'opinione di Roy F. Allison sulle caratteristiche che dovrebbe avere il "diffusore perfetto", sintetica quanto incisiva:

" Flatness of power response over the widest possible frequency range, and uniform dispersion of that power into the solid angle of radiation. Low distortion at available radiated power. Efficiency adequate for the intended use. Convenience of placement in the domestic environment."

In particolare vorrei porre l'attenzione sugli aspetti di controllo della dispersione, che dovrebbe essere il più possibile costante fuori asse per ogni frequenza. E' per inseguire questo importantissimo obiettivo che negli ultimi anni si osservano sempre più "guide d'onda" e sempre meno "trombe".
Ciao
Matteo

dufay
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#3 Messaggio da dufay » lunedì 7 febbraio 2011, 11:57

importantissimo obiettivo che negli ultimi anni si osservano sempre più "guide d'onda" e sempre meno "trombe"
Dai e dai, allarga allarga... arriveranno alle "non trombe" scoprendo che esistono da sempre... :D ;) :o

F.Calabrese
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#4 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 7 febbraio 2011, 12:06

dufay ha scritto:
importantissimo obiettivo che negli ultimi anni si osservano sempre più "guide d'onda" e sempre meno "trombe"
Dai e dai, allarga allarga... arriveranno alle "non trombe" scoprendo che esistono da sempre... :D ;) :o
Caro Dufay ed amici bassoefficientisti...

Voi non immaginate nemmeno quali orizzonti e quali lande inesplorate esistano in questo campo... :D

Giustamente... finché si riescono a vendere oggetti come le Magico, a quelle cifre... noi sostenitori dell'Alta Efficienza siamo sempre lì lì per fare la figura dei cretini... :oops:

Io ripropongo di classificare i diffusori in due grandi famiglie: i sistemi risonanti e quelli a trasformazione acustica (a banda larga). Così ci capiamo meglio.

Che ne dici di discuterne ?

Saluti
F.C.

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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#5 Messaggio da queledsasol » lunedì 7 febbraio 2011, 12:10

F.Calabrese ha scritto:
Io ripropongo di classificare i diffusori in due grandi famiglie: i sistemi risonanti e quelli a trasformazione acustica (a banda larga). Così ci capiamo meglio.

Che ne dici di discuterne ?

Saluti
F.C.
OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...............FINALMENTE......................Questa è la vera divisione tra i due mondi,non quella tra bassa e alta efficenza (si possono fare diffusori ad alta efficenza senza utilizzare le trombe).

Ciao, ;)

antani
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#6 Messaggio da antani » lunedì 7 febbraio 2011, 12:20

Boh, a me sembra che non abbia senso nè la divisione alta/bassa efficienza, nè la divisione fra sistemi risonanti e non risonanti.

Purtroppo noto che tendono a formarsi delle specie di "fazioni", come se fosse importante il mezzo (la tecnica utilizzata) e non il fine (la riproduzione di qualità).

Capisco che sia molto umano (ognuno promuove ciò che conosce meglio), ma sicuramente è limitante. Personalmente io sono disponibile ad utilizzare qualunque tecnologia, purché se ne dimostri la performance. Ritengo poi che "il diffusore perfetto" probabilmente è un mix fra più tecnologie, a seconda della frequenza.
Ciao
Matteo

dufay
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#7 Messaggio da dufay » lunedì 7 febbraio 2011, 12:27

Boh, a me sembra che non abbia senso nè la divisione alta/bassa efficienza, nè la divisione fra sistemi risonanti e non risonanti.
Neppure per me... Io le divisioni le faccio solo tra bensuonanti e non bensuonanti...

F.Calabrese
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#8 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 7 febbraio 2011, 12:28

SuperFunk ha scritto:Non so se questo è il titolo migliore.
Chiederei agli esperti di aiutarci a capire le differenze tra trombe e guide d'onda, le varie differenze tra i profili, e il campo di utilizzo consigliato per ciascuna tromba e w.g.. Se è possibile, anche la loro classificazione in termini di generazione (I, II, o III)...
Accipicchia che domanda !!! E se la risposta fosse semplice semplice ??? :D --- :D --- :D

Provo ad azzardarla.

Il tipo di profilo di un condotto utilizzato come trasformatore d'impedenza acustica (che è la vera funzione di una tromba) è stato ed è rimasto importante fino a che non si è diffusa la progettazione mediante simulazione al PC.

Premesso che anch'io trovo che trombe e guide d'onda siano praticamente sinonimi... è però vero che l'enfasi sulle caratteristiche di controllo della direttività è un'acquisizione recente ed interessantissima.

Le vecchie trombe, come le Iwata (per capirci...), avevano infatti un difetto micidiale: avevano una dispersione che variava in funzione della frequenza, E NON NECESSARIAMENTE IN MODO MONOTONICO... Accadeva infatti che ad una minima dispersione in gamma alta ed altissima (conica, 20-30 gradi ?) seguisse un allargamento dell'angolo di irradiazione fino a 120 X 80/90 gradi (H/V) in gamma media, per poi ritrovarsi con un angolo più ristretto (p.es. 40-50 gradi) in prossimità della frequenza di taglio inferiore... Insomma un diffusore che, sebbene allineato per una risposta lineare in asse, suonerà colorato (e diversamente) a seconda dell'ambiente in cui lo si colloca e della posizione relativa delle pareti.

Capisco che questa sia stata definita "Alta Fedeltà da giostrai"... Perché lo è, davvero ! (ha ragione Dufay !). :D

Oggi un vero progettista di trombe non impiega più quei profili, o la loro versione simmetrica (Spherical Horns), ma parte appunto dal profilo necessario per ottenere la dispersione più costante possibile al variare della frequenza... IL CHE è POSSIBILE PER DIVERSE OTTAVE, CON UN BUON PROGETTO (p.es. la OSWG citata nel thread parallelo).

Il caricamento alle basse frequenze viene quindi simulato ed ottimizzato modificando l'espansione del tratto più interno della tromba, quello più vicino alla gola. Questa è in effetti l'unica differenza tra le trombe Oblate Sferoidali di E. Geddes e la versione Peavey...

In gamma medio-bassa e bassa, dove le dimensioni delle trombe sono piccole rispetto alle lunghezze d'onda emesse, il controllo della direttività viene comunque perduto, e non rimane che ottimizzare il profilo del condotto per ottenere il massimo rendimento e/o la minima distorsione.

Chi sostiene la differenza tra condotti esponenzali, iperbolici, tractrix e conici, farebbe bene ad osservare con attenzione quanto più importanti siano le caratteristiche del trasduttore e la corretta scelta della superficie di gola (che appunto va calibrata in funzione del peso dell'equipaggio mobile e del profilo del cono). Non a caso oggi non si parla più di "profili", ma della singola "guida d'onda"...

Ce ne sarebbe da scrivere per ore, ma io devo uscire: ne riaparliamo stasera.

Per ora vi lancio uno spunto: sono anni che osservo il diffondersi, tra gli appassionati di Hi-Fi, dei profili intrinsecamente meno performanti, come le Iwata o le Spherical Horns o quelli di J.M. Le Cleach... Come è potutto accadere questo ???

La cosa è spiegabile, ma è sorprendente confrontare quel che è accaduto in campo Hi-Fi con quanto parallelamente accadeva in campo Pro... dove le idee sono state sempre assai più chiare (e l'esperienza enorme...).

A stasera
F.C.

F.Calabrese
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#9 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 7 febbraio 2011, 12:34

antani ha scritto:Boh, a me sembra che non abbia senso nè la divisione alta/bassa efficienza, nè la divisione fra sistemi risonanti e non risonanti.

Purtroppo noto che tendono a formarsi delle specie di "fazioni", come se fosse importante il mezzo (la tecnica utilizzata) e non il fine (la riproduzione di qualità).

Capisco che sia molto umano (ognuno promuove ciò che conosce meglio), ma sicuramente è limitante. Personalmente io sono disponibile ad utilizzare qualunque tecnologia, purché se ne dimostri la performance. Ritengo poi che "il diffusore perfetto" probabilmente è un mix fra più tecnologie, a seconda della frequenza.
@Antani e Dufay

Il "fattore umano" esiste ed è in effetti determinante.

Perchè se ci limitassimo ai fattori tecnici, allora la semplice differenza tra diffusori risonanti (a carico acustico reattivo, se così ci si capisce meglio) e non-risonanti (a carico acustico prevalentemente resistivo...) sarebbe tale da far scartare completamente la prima soluzione per qualsiasi diffusore che non fosse di fascia economica. Ed invece abbiamo oggetti come le Sonus Faber ex Fenice, le Dynaudio Consequence, le Focal Grand Utopia, le JBL Everest... e così via.

E' vero che il possibile "diffusore perfetto" potrebbe e dovrebbe essere un mix tra tecnologie diverse, ma il problema è eliminare dall'elenco quelle di provata inefficacia (la chiamiamo: "perversione"...???).

Saluti
F.C.

antani
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Re: Trombe e guide d'onda: differenze tra i profili

#10 Messaggio da antani » lunedì 7 febbraio 2011, 12:47

F.Calabrese ha scritto:...E' vero che il possibile "diffusore perfetto" potrebbe e dovrebbe essere un mix tra tecnologie diverse, ma il problema è eliminare dall'elenco quelle di provata inefficacia (la chiamiamo: "perversione"...???)...
Fabrizio, il problema è sempre lo stesso. Pretendi di classificare le tecnologie fra buone e non buone, quando invece una tecnologia è buona solo in relazione all'utilizzo.

Ti faccio alcuni esempi.

Prendiamo la tanto vituperata (da te) sospensione pneumatica. Sicuramente non è una configurazione efficiente. Tuttavia è semplice, poco ingombrante, piuttosto lineare in frequenza e con buone caratteristiche di risposta ai transienti. Se ragioni solamente in termini di SPL, sicuramente non è la scelta giusta. Se pensi invece anche ad altri parametri, potrebbe diventarlo.

Vediamo invece le trombe. Alta efficienza. Però: ingombro elevato, scarsa linearità in frequenza, per molti profili, alta distorsione da non linearità dell'aria, alte diffrazioni e risonanze interne che possono sporcare il suono in modo udibile, direttività variabile, complessità di gestione delle frequenze di incrocio (crossover complessi), difficoltà costruttiva e di personalizzazione, difficoltà di simulazione.

Da che parte pesa la bilancia?
Ciao
Matteo

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