Bellissimi ricordi
Moderatore: F.Calabrese
Re: Bellissimi ricordi
Era da un pò che volevo recuperare l'articolo con le Klipschorn. Poi il 3d errare è umano... mi ha suggerito di rivedere tutta la serie.
La rivista è dell' 83, quando ormai le case degli appassionati erano colonizzate da diffusori piuttosto compatti. Mi incuriosiva vedere come era considerata una cassa di ben altro impegno, ma anche di ben maggiore respiro nella riproduzione. Una cassa che arrivava da un'epoca precedente, da prima della comparsa delle A.R.3 (nella mia capoccia le AR3 fanno da spartiacque tra 2 epoche quasi come la Honda CB750 Four lo fa nel motociclismo, non so se veramente ha un senso).
La maggior parte dei possessori di impianti hi-fi di inizio anni '80, all'inizio dei '60 non avrebbero potuto permettersi alcunché. La riduzione di dimensioni e costi rappresenta quindi un fatto positivo, ma anche una notevole rinuncia. La klipschorn, se apprezzata, avrebbe dovuto ricordare a tutti che c'è un mondo di senzazioni sonore che attraverso un paio di bookshelf in sospensione pneumatica non riesce a passare. In questo ruolo mi sembrano le più credibili, grazie alla longevità e al non essere prodotte da aziende votate essenzialmente al professionale, come EV o JBL (anche se le Paragon sono un capolavoro).
Siccome poco dopo arrivò la moda dei mini, non mi immaginavo che le K-horn ottenessero recensioni positive. Buffa concomitanza: nel medesimo fascicolo esordisce Ultrasuono, la rivista nella rivista per gli "ascoltoni".
Invece entrambi i giornalisti ne parlano bene, evidenziando pochi difetti ed entrambi sottolineando il senso di maggior realismo reso possibile dalla superiore capacità dinamica. Evidentemente il mercato aveva preso tutt'altra direzione, anche per i benestanti.
Devo dire che in queste prove ci sono vari spunti interessanti, conto di rileggerle con attenzione. Se interessa posto le cose più sfiziose, man mano che procedo. Scusate la scarsa qualità delle foto.
La rivista è dell' 83, quando ormai le case degli appassionati erano colonizzate da diffusori piuttosto compatti. Mi incuriosiva vedere come era considerata una cassa di ben altro impegno, ma anche di ben maggiore respiro nella riproduzione. Una cassa che arrivava da un'epoca precedente, da prima della comparsa delle A.R.3 (nella mia capoccia le AR3 fanno da spartiacque tra 2 epoche quasi come la Honda CB750 Four lo fa nel motociclismo, non so se veramente ha un senso).
La maggior parte dei possessori di impianti hi-fi di inizio anni '80, all'inizio dei '60 non avrebbero potuto permettersi alcunché. La riduzione di dimensioni e costi rappresenta quindi un fatto positivo, ma anche una notevole rinuncia. La klipschorn, se apprezzata, avrebbe dovuto ricordare a tutti che c'è un mondo di senzazioni sonore che attraverso un paio di bookshelf in sospensione pneumatica non riesce a passare. In questo ruolo mi sembrano le più credibili, grazie alla longevità e al non essere prodotte da aziende votate essenzialmente al professionale, come EV o JBL (anche se le Paragon sono un capolavoro).
Siccome poco dopo arrivò la moda dei mini, non mi immaginavo che le K-horn ottenessero recensioni positive. Buffa concomitanza: nel medesimo fascicolo esordisce Ultrasuono, la rivista nella rivista per gli "ascoltoni".
Invece entrambi i giornalisti ne parlano bene, evidenziando pochi difetti ed entrambi sottolineando il senso di maggior realismo reso possibile dalla superiore capacità dinamica. Evidentemente il mercato aveva preso tutt'altra direzione, anche per i benestanti.
Devo dire che in queste prove ci sono vari spunti interessanti, conto di rileggerle con attenzione. Se interessa posto le cose più sfiziose, man mano che procedo. Scusate la scarsa qualità delle foto.
Re: Bellissimi ricordi
Il recente cambio di proprietà ha riacceso l'attenzione verso B&W.
Riattivo questo 3D visto che tra le casse esaminate c'è la 801, direi la capostipite dell'intera gamma di diffusori costosi della B&W moderna.
Nel n°127 di suono è messa a confronto con le Klipschorn: la serie di articoli si chiama "i giganti del suono", le 801 non stanno su uno scaffale, ma tra le due non c'è dubbio che quelle grosse siano le Klipsch.
Il progetto 801 viene presentato come diffusore monitor da studio o per ascolto domestico molto sofisticato. L'articolo è accompagnato da un'intervista a John Bowers corredata di foto con strumentazione da studio e 801 bene in mostra. Personalmente credo che 'sta storia dell'uso monitor fosse pura pubblicità. Però nella foto si nota un librone che parrebbe essere uno spartito; in merito F.C. potrebbe aggiungere una molto interessante nota di colore.
Riattivo questo 3D visto che tra le casse esaminate c'è la 801, direi la capostipite dell'intera gamma di diffusori costosi della B&W moderna.
Nel n°127 di suono è messa a confronto con le Klipschorn: la serie di articoli si chiama "i giganti del suono", le 801 non stanno su uno scaffale, ma tra le due non c'è dubbio che quelle grosse siano le Klipsch.
Il progetto 801 viene presentato come diffusore monitor da studio o per ascolto domestico molto sofisticato. L'articolo è accompagnato da un'intervista a John Bowers corredata di foto con strumentazione da studio e 801 bene in mostra. Personalmente credo che 'sta storia dell'uso monitor fosse pura pubblicità. Però nella foto si nota un librone che parrebbe essere uno spartito; in merito F.C. potrebbe aggiungere una molto interessante nota di colore.
Re: Bellissimi ricordi
Cominciamo dai risultati; ecco le principali misure :
notate la sensibilità (scrivono efficienza, ma non è corretto) di soli 83dB e la risposta in frequenza estremamente corretta. Questa (siamo a inizio anni 80) era sicuramente un obiettivo e un vanto di B&W.
notate la sensibilità (scrivono efficienza, ma non è corretto) di soli 83dB e la risposta in frequenza estremamente corretta. Questa (siamo a inizio anni 80) era sicuramente un obiettivo e un vanto di B&W.
Re: Bellissimi ricordi
Il WF è in sospensione pneumatica e scende in basso, è un 12" con cono plastico.
Il medio ha la tipica membrana gialla da 15cm; riproduce la gamma 400Hz – 3,5KHz, praticamente l'intera gamma telefonica ed è sicuramente fondamentale nel definire il suono della cassa.
Il TW è da circa 1" con magnete in alnico che gli permette un ingombro poco superiore al diametro della membrana. Se avete la passione per la eliminazione (sperata) delle rifrazioni mediante riduzione del pannello frontale qui avete una soluzione radicale, per me molto più coerente rispetto ad un TW con flangia da 10-12cm montato su un pannello da 15cm.
Il medio ha la tipica membrana gialla da 15cm; riproduce la gamma 400Hz – 3,5KHz, praticamente l'intera gamma telefonica ed è sicuramente fondamentale nel definire il suono della cassa.
Il TW è da circa 1" con magnete in alnico che gli permette un ingombro poco superiore al diametro della membrana. Se avete la passione per la eliminazione (sperata) delle rifrazioni mediante riduzione del pannello frontale qui avete una soluzione radicale, per me molto più coerente rispetto ad un TW con flangia da 10-12cm montato su un pannello da 15cm.
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Re: Bellissimi ricordi
Questo è il filtro che permette quella bella risposta anecoica:
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Re: Bellissimi ricordi
All'epoca la B&W si faceva vanto progettare usando il computer. Sicuramente il filtro è complesso e fa il suo mestiere, sembra decisamente più sofisticato di quelli che utilizzano attualmente.
Cella del WF con topologia del 4° ordine, idem quella del TW. Il WF ha in serie un condensatore da 1000 microF.
Il mid sembra tagliato in basso con un 4° ordine ed in alto da un 2° ordine. I filtri non sono topologicamente in cascata, ma sono realizzati con i componenti dei passa alto e passa basso "raggruppati". Notare la peculiarità della disposizione dei condensatori: strana quella del 4,8 microF (che sembra lavorare in concerto con quello da 2,2 nel definire il passa basso) posto dopo quello da 63 micro in serie al segnale. Capire il perché di una simile disposizione va molto oltre le mie capacità.
Il TW non è attenuato (in realtà ci sono dei controlli non riportati nello schema, ma il discorso non cambia). Il componente è considerato di elevato pregio ma ha un'efficienza veramente scarsa! Riceve tutta la potenza che l'ampli eroga nella sua gamma e buon per lui che il filtro è del 4° ordine.
Il medio ha 6 Ohm in serie, quindi è decisamente il più efficiente del gruppo. Se dovessi ascoltarne uno di questi altoparlanti non avrei dubbi: questo è il più interessante
Il montaggio di medio e TW nella tipica "testa" sopra la cassa dei bassi definisce l'impostazione che B&W non ha più abbandonato. Le attuali hanno solo la cassa dei bassi più snella (non è un vantaggio) e l'estetica più ricercata, ma la sostanza è esattamente quella di 40 anni fa.
Cella del WF con topologia del 4° ordine, idem quella del TW. Il WF ha in serie un condensatore da 1000 microF.
Il mid sembra tagliato in basso con un 4° ordine ed in alto da un 2° ordine. I filtri non sono topologicamente in cascata, ma sono realizzati con i componenti dei passa alto e passa basso "raggruppati". Notare la peculiarità della disposizione dei condensatori: strana quella del 4,8 microF (che sembra lavorare in concerto con quello da 2,2 nel definire il passa basso) posto dopo quello da 63 micro in serie al segnale. Capire il perché di una simile disposizione va molto oltre le mie capacità.
Il TW non è attenuato (in realtà ci sono dei controlli non riportati nello schema, ma il discorso non cambia). Il componente è considerato di elevato pregio ma ha un'efficienza veramente scarsa! Riceve tutta la potenza che l'ampli eroga nella sua gamma e buon per lui che il filtro è del 4° ordine.
Il medio ha 6 Ohm in serie, quindi è decisamente il più efficiente del gruppo. Se dovessi ascoltarne uno di questi altoparlanti non avrei dubbi: questo è il più interessante
Il montaggio di medio e TW nella tipica "testa" sopra la cassa dei bassi definisce l'impostazione che B&W non ha più abbandonato. Le attuali hanno solo la cassa dei bassi più snella (non è un vantaggio) e l'estetica più ricercata, ma la sostanza è esattamente quella di 40 anni fa.
Re: Bellissimi ricordi
Ecco il confronto del funzionamento con e senza il condensatora in serie al WF
In gamma audio non cambia nulla, se avevate in mente astuti giochi per aumentare il basso profondo eravate fuori strada, parrebbe che i tecnici volessero solo proteggere il WF da segnali subsonici (o da ampli andati in fumo?)
In gamma audio non cambia nulla, se avevate in mente astuti giochi per aumentare il basso profondo eravate fuori strada, parrebbe che i tecnici volessero solo proteggere il WF da segnali subsonici (o da ampli andati in fumo?)
Re: Bellissimi ricordi
L'impedenza:
sui bassi e mediobassi non scherza. Forse la fase non è troppo cattiva, ma non è certo un carico leggero.
Eventuali critiche alla bassa sensibilità trovano maggior vigore: l'efficienza è proprio deficitaria. Picco della risonanza molto basso (circa 12 ohm) intorno ai 35Hz, cioè in basso.
Sicuramente una cassa impegnativa per l'amplificatore!
sui bassi e mediobassi non scherza. Forse la fase non è troppo cattiva, ma non è certo un carico leggero.
Eventuali critiche alla bassa sensibilità trovano maggior vigore: l'efficienza è proprio deficitaria. Picco della risonanza molto basso (circa 12 ohm) intorno ai 35Hz, cioè in basso.
Sicuramente una cassa impegnativa per l'amplificatore!
Re: Bellissimi ricordi
Questi sono i parametri (alcuni) del WF
risonanza effettiva sotto i 15Hz! Per ottenerla servono sospensioni molto morbide (VAS 530 litri, infatti) ma anche massa notevole. Per scendere si è certamente sacrificato molto l'efficienza, ma temo anche la risposta ai mediobassi.
risonanza effettiva sotto i 15Hz! Per ottenerla servono sospensioni molto morbide (VAS 530 litri, infatti) ma anche massa notevole. Per scendere si è certamente sacrificato molto l'efficienza, ma temo anche la risposta ai mediobassi.
Re: Bellissimi ricordi
Ecco quanta potenza ci potete buttare dentro:
nemmeno male, in basso sembra difendersi (ma non ricordo se il grafico tiene conto della risposta in frequenza o meno) il WF ha effettivamente una buona escursione. Però vi servono una valangata di watt per un volume comunque non impressionante.
Siamo nell'83, immaginate il costo di un'amplificazione adeguata (per quelli che apprezzano certe cose a volume adeguato: The Wall è del '79...).
nota per i più giovani: la linea retta dalle medie in su è data dal limite dell'ampli. Sono 400W; all'epoca per la maggior parte degli appassionati 100W erano un sogno (di solito irraggiungibile) da impianto definitivo.
nemmeno male, in basso sembra difendersi (ma non ricordo se il grafico tiene conto della risposta in frequenza o meno) il WF ha effettivamente una buona escursione. Però vi servono una valangata di watt per un volume comunque non impressionante.
Siamo nell'83, immaginate il costo di un'amplificazione adeguata (per quelli che apprezzano certe cose a volume adeguato: The Wall è del '79...).
nota per i più giovani: la linea retta dalle medie in su è data dal limite dell'ampli. Sono 400W; all'epoca per la maggior parte degli appassionati 100W erano un sogno (di solito irraggiungibile) da impianto definitivo.