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F.Calabrese
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#1 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 22 aprile 2024, 10:11

C'è un'immagine che ho utilizzato più di tutte le altre, per spiegare come mai i diffusori tower e da stand siano affetti da così gravi problemi in termini di interfacciamento con gli ambienti: è quella qui sotto, tratta dal Journal of Audio Engineering Society, del 1974.

Allison1974_Normal.jpg
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La didascalia spiega che, allontanando un diffusore dalla parete posteriore e da quella laterale (e dal pavimento) non si risolve alcun problema di risposta in gamma bassa, ma si spostano picchi e buche (direi voragini...) a frequenze diverse. E tutto questo produce conseguenze orribili all'ascolto.

Molti anni dopo, l'allora progettista alla B&W -Glyn Adams- riformulò matematicamente la questione, arrivando alle stesse conclusioni.

AdamsGlyn-1.jpg
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Che le riflessioni dalle tre pareti più vicine al diffusore siano determinanti per l'equilibrio timbrico lo conferma una semplice osservazione logica: sono le uniche riflessioni di ampiezza praticamente identica all'onda diretta emessa dal diffusore. E questo significa che quando arrivano in controfase cancellano del tutto l'emissione, non solo a quella frequenza, ma per un'ampia banda di frequenze circostanti.
Le riflessioni dalle altre tre pareti arrivano comunque attenuate, per cui non sono sicuramente in grado di reintegrare l'energia perduta. Nel prossimo post la conferma.

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F.C.

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Re: Il post più famoso

#2 Messaggio da F.Calabrese » lunedì 22 aprile 2024, 10:23

Osservate con la massima attenzione i due grafici che seguono: sono il decadimento in ambiente prodotto da due diffusori tower (Dynaudio Evidence) collocati bene distanti dalle pareti e misurati da una posizione d'ascolto relativamente vicina (meno di tre metri). Quindi una situazione teoricamente ottimale: ed invece...

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Notate che, passando dalle curve iniziali (in alto) cioé dall'arrivo diretto, alle curve in basso, rilevate dopo centinaia di millisecondi, vale a dire dopo numerose riflessioni, l'andamento della risposta resta lo stesso, specie in corrispondenza del gran buco in gamma bassa prodotto appunto dalle primissime riflessioni.

Siamo dinanzi ad un'evidenza schiacciante ed incontrovertibile.

Eppure molti appassionati sono così inesperti o suggestionati da non avvertire orrori come questi, all'ascolto.


Saluti
F.C.

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