Trattamenti acustici: tipi e risultati
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Trattamenti acustici: tipi e risultati
Più o meno una settimana fa abbiamo affrontato il problema dei trattamenti acustici "modaioli" e della loro scarsa efficacia, anzi del loro effetto addirittura deleterio sull'acustica degli ambienti domestici. Trovate tutto qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... =13&t=9905
Ora proviamo insieme ad approfondire la materia, pacatamente e senza polemiche.
Partiamo da una constatazione semplice, anzi banale: i nostri normali ambienti domestici presentano problemi acustici completamente diversi in gamma bassa o sul resto dello spettro audio. Diciamo che in gamma bassa sono normalmente disastrosi, mentre al di sopra di 2-300 Hz entrano in gioco i normali arredi (tendaggi, divani, librerie, ecc...) che assorbono e diffondono quanto basta. Quindi la necessità di trattare le frequenze al di sopra delle medio-basse si presenta solo e soltanto nel caso di ambienti poco arredati, cioé vuoti. Visti i costi di tende e librerie Ikea, in questi casi conviene ricorrere a questo tipo di arredi, spendendo pochissimo ed ottenendo risultati a volte ineccepibili.
In particolare l'impiego di librerie parzialmente ed irregolarmente riempite (di libri, ma non solo...) ottiene il duplice effetto di diffondere ed assorbire, anche a frequenze un'ottava inferiori rispetto a quelle dei costosi pannelli diffrattori (p.es. i QRD). A proposito di questi, notate nell'immagine qui sotto come il loro effetto diventa eguale rispetto a quello di una normale parete riflettente al di sotto di una frequenza relativamente alta (565 Hz in questo caso).
Il vero problema nell'impiego dei pannelli diffrattori commerciali, come quelli appena citati, sta nel fatto che essi sono costruiti solidamente, per cui sono rigidi e non assorbono affatto in gamma bassa, dove invece occorrerebbe molto assorbimento.
Se volete distinguere il trattamento eseguito da un vero professionista da quello messo insieme leggendo depliant di assorbitori, fate caso al rapporto tra assorbitori/diffusori efficaci sui bassi e quelli per la gamma medio-alta ed alta. Il dilettante allo sbaraglio impiegherà pochi dei primi e molti degli altri, come abbiamo già visto nel thread di una settimana fa.
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F.C.
Ora proviamo insieme ad approfondire la materia, pacatamente e senza polemiche.
Partiamo da una constatazione semplice, anzi banale: i nostri normali ambienti domestici presentano problemi acustici completamente diversi in gamma bassa o sul resto dello spettro audio. Diciamo che in gamma bassa sono normalmente disastrosi, mentre al di sopra di 2-300 Hz entrano in gioco i normali arredi (tendaggi, divani, librerie, ecc...) che assorbono e diffondono quanto basta. Quindi la necessità di trattare le frequenze al di sopra delle medio-basse si presenta solo e soltanto nel caso di ambienti poco arredati, cioé vuoti. Visti i costi di tende e librerie Ikea, in questi casi conviene ricorrere a questo tipo di arredi, spendendo pochissimo ed ottenendo risultati a volte ineccepibili.
In particolare l'impiego di librerie parzialmente ed irregolarmente riempite (di libri, ma non solo...) ottiene il duplice effetto di diffondere ed assorbire, anche a frequenze un'ottava inferiori rispetto a quelle dei costosi pannelli diffrattori (p.es. i QRD). A proposito di questi, notate nell'immagine qui sotto come il loro effetto diventa eguale rispetto a quello di una normale parete riflettente al di sotto di una frequenza relativamente alta (565 Hz in questo caso).
Il vero problema nell'impiego dei pannelli diffrattori commerciali, come quelli appena citati, sta nel fatto che essi sono costruiti solidamente, per cui sono rigidi e non assorbono affatto in gamma bassa, dove invece occorrerebbe molto assorbimento.
Se volete distinguere il trattamento eseguito da un vero professionista da quello messo insieme leggendo depliant di assorbitori, fate caso al rapporto tra assorbitori/diffusori efficaci sui bassi e quelli per la gamma medio-alta ed alta. Il dilettante allo sbaraglio impiegherà pochi dei primi e molti degli altri, come abbiamo già visto nel thread di una settimana fa.
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Scartati -in quanto inutili- i pannelli diffrattori (sostituiti da librerie, tendaggi ed altri arredi...), passiamo ora alle due categorie fondamentali di materiali fonoassorbenti: quelli porosi e quelli risonanti. I pannelli risonanti li tratteremo però dal prossimo post in avanti.
Gli assorbenti porosi (dalla lana di vetro alla melammina, passando per poliuretano espanso ed Edilfiber) assorbono convertendo l'energia acustica in calore. E per far questo è necessario abbiano un certo spessore, comparabile con le lunghezze d'onda che devono assorbire. Una cosa facile per le frequenze medie ed alte, ma quando si passa alla gamma medio-bassa son dolori. Osservate con attenzione i due grafici qui sotto, che mostrano come il coefficiente di assorbimento crolli al di sotto di 2-300 Hz, vale a dire proprio alle frequenze alle quali avremmo bisogno di maggiore assorbimento.
Non solo, ma provate per un attimo ad immaginare il suono di un ambiente trattato solo con pannelli di questo tipo, vale a dire porosi. L'ambiente suonerebbe cupo e poverissimi di medie ed alte, mentre le risonanze e i rimbombi in gamma bassa resterebbero elevati al punto di far scattare i meccanismi di compressione (contrazione dei muscoli stapedio e tensore del timpano)... con gli effetti che vi lascio immaginare... Un incubo, qualitativamente parlando.
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F.C.
Gli assorbenti porosi (dalla lana di vetro alla melammina, passando per poliuretano espanso ed Edilfiber) assorbono convertendo l'energia acustica in calore. E per far questo è necessario abbiano un certo spessore, comparabile con le lunghezze d'onda che devono assorbire. Una cosa facile per le frequenze medie ed alte, ma quando si passa alla gamma medio-bassa son dolori. Osservate con attenzione i due grafici qui sotto, che mostrano come il coefficiente di assorbimento crolli al di sotto di 2-300 Hz, vale a dire proprio alle frequenze alle quali avremmo bisogno di maggiore assorbimento.
Non solo, ma provate per un attimo ad immaginare il suono di un ambiente trattato solo con pannelli di questo tipo, vale a dire porosi. L'ambiente suonerebbe cupo e poverissimi di medie ed alte, mentre le risonanze e i rimbombi in gamma bassa resterebbero elevati al punto di far scattare i meccanismi di compressione (contrazione dei muscoli stapedio e tensore del timpano)... con gli effetti che vi lascio immaginare... Un incubo, qualitativamente parlando.
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Ora passiamo agli assorbitori per basse frequenze, facendo subito una chiara distinzione di merito, tra quelli che godono di specifiche serie e quelli "da arredo", i quali ultimi si trovano nei vari cataloghi sul Web...
Per darvi un'idea di quali siano le specifiche serie, vi riporterò qui di seguito il risultati delle misurazioni pubblicati dalla inglese BBC negli anni '90: un esempio leggendario di serietà ed insieme di lucidità nell'analizzare e spiegare. La pubblicazione è la RD 1992/10, sul progetto degli assorbitori modulari.
Partiamo da un grafico (della BBC) che ci mostra i coefficienti di assorbimento di vari tipi di pannelli, modulari. L'A3 è quello che impiega materiale poroso, per cui assorbe solo a frequenze superiori a 180-250 Hz. Il pannelli A2 -spessi 18 cm.- arrivano fino a 120 Hz circa, mentre per assorbire fino a circa 80 Hz occorrono pannelli di spessore quasi doppio (29 cm. !), qui denominati D2.
Ora fermiamoci per un attimo a ragionare. La BBC -negli anni '90 e prima- aveva certamente un Reparto Ricerca di assoluta eccellenza. Lo sanno bene quelli di voi che apprezzano i monitor Rogers LS 3/5a, sostanzialmente imbattuti, nella loro categoria di ingombro. Quindi possiamo ragionevolmente dedurre che, se ci fosse stato modo di ottenere assorbimenti in gamma bassa fino a frequenze inferiori ad 80 Hz e con assorbitori di minore profondità, di certo ci sarebbero arrivati. Ed infatti... nei prossimi post vedremo quello che è "lo stato dell'Arte" raggiunto appunto nei Reparto Ricerca della BBC.
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F.C.
Per darvi un'idea di quali siano le specifiche serie, vi riporterò qui di seguito il risultati delle misurazioni pubblicati dalla inglese BBC negli anni '90: un esempio leggendario di serietà ed insieme di lucidità nell'analizzare e spiegare. La pubblicazione è la RD 1992/10, sul progetto degli assorbitori modulari.
Partiamo da un grafico (della BBC) che ci mostra i coefficienti di assorbimento di vari tipi di pannelli, modulari. L'A3 è quello che impiega materiale poroso, per cui assorbe solo a frequenze superiori a 180-250 Hz. Il pannelli A2 -spessi 18 cm.- arrivano fino a 120 Hz circa, mentre per assorbire fino a circa 80 Hz occorrono pannelli di spessore quasi doppio (29 cm. !), qui denominati D2.
Ora fermiamoci per un attimo a ragionare. La BBC -negli anni '90 e prima- aveva certamente un Reparto Ricerca di assoluta eccellenza. Lo sanno bene quelli di voi che apprezzano i monitor Rogers LS 3/5a, sostanzialmente imbattuti, nella loro categoria di ingombro. Quindi possiamo ragionevolmente dedurre che, se ci fosse stato modo di ottenere assorbimenti in gamma bassa fino a frequenze inferiori ad 80 Hz e con assorbitori di minore profondità, di certo ci sarebbero arrivati. Ed infatti... nei prossimi post vedremo quello che è "lo stato dell'Arte" raggiunto appunto nei Reparto Ricerca della BBC.
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
E' interessante osservare il percorso deduttivo seguito dai ricercatori della BBC.
Come prima cosa, infatti, realizzano e misurano un assorbitore basato sulla risonanza di un condotto (come quello di un diffusore bass-reflex) e quella qui sotto è la curva del coefficiente di assorbimento, misurata sui primi esemplari, costruiti con pannelli leggeri e quindi risonanti...
NO... non va bene... perché l'assorbimento alla frequenza di accordo (45 Hz) è minimo, mentre l'assorbitore risulta più efficace ad alcune frequenze più alte, che però saranno le stesse per tutti gli assorbitori, in quanto costruiti con gli stessi pannelli flessibili e con le stesse dimensioni. Nulla di impiegabile per un trattamento acustico serio.
Molto migliore, invece, è l'assorbimento rilevato su prototipi costruiti con pannelli molto più rigidi e pesanti... come possiamo vedere qui sotto.
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F.C.
Come prima cosa, infatti, realizzano e misurano un assorbitore basato sulla risonanza di un condotto (come quello di un diffusore bass-reflex) e quella qui sotto è la curva del coefficiente di assorbimento, misurata sui primi esemplari, costruiti con pannelli leggeri e quindi risonanti...
NO... non va bene... perché l'assorbimento alla frequenza di accordo (45 Hz) è minimo, mentre l'assorbitore risulta più efficace ad alcune frequenze più alte, che però saranno le stesse per tutti gli assorbitori, in quanto costruiti con gli stessi pannelli flessibili e con le stesse dimensioni. Nulla di impiegabile per un trattamento acustico serio.
Molto migliore, invece, è l'assorbimento rilevato su prototipi costruiti con pannelli molto più rigidi e pesanti... come possiamo vedere qui sotto.
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
C'è però un grosso problema, con i risonatori a cavità e condotto... ed è il fatto che dal condotto fuoriesce lo spolvero della lana di vetro interna, per non parlare del meraviglioso nido per insetti che queste cavità protette potrebbero diventare...
A questo punto viene spontaneo ricorrere all'impiego di griglie o di tessuti tesi... salvo scoprire che questo annulla del tutto l'efficaia dell'assorbitore alla sua frequenza di risonanza fondamentale... Come bene si vede nel grafico qui sotto.
Abbiamo appreso una nozione a dir poco preziosa: qualsiasi tessuto posto davanti ad un condotto risonante, COMPRESI I CONDOTTI REFLEX DEI DIFFUSORI, ne annulla praticamente l'efficacia...
A questo punto i ricercatori della BBC si sono giustamente rivolti verso l'altra possibile alternativa progettuale ai risonatori a cavità: gli assorbitori a membrana.
Ne parliamo nel prossimo post.
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F.C.
A questo punto viene spontaneo ricorrere all'impiego di griglie o di tessuti tesi... salvo scoprire che questo annulla del tutto l'efficaia dell'assorbitore alla sua frequenza di risonanza fondamentale... Come bene si vede nel grafico qui sotto.
Abbiamo appreso una nozione a dir poco preziosa: qualsiasi tessuto posto davanti ad un condotto risonante, COMPRESI I CONDOTTI REFLEX DEI DIFFUSORI, ne annulla praticamente l'efficacia...
A questo punto i ricercatori della BBC si sono giustamente rivolti verso l'altra possibile alternativa progettuale ai risonatori a cavità: gli assorbitori a membrana.
Ne parliamo nel prossimo post.
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Il risultato ottenuto nei laboratori di ricerca della BBC è interessante, come possiamo vedere dalle (serissime) misure qui sotto...
Con grandissima onestà intellettuale, i ricercatori della BBC ammettono che l'efficacia di questo tipo di assorbenti è piuttosto limitata, sia per quanto riguarda l'estensione verso il basso della loro efficacia (sotto 50 Hz), sia per la stesa larghezza di banda conseguibile.
Vedremo che -in altre pubblicazioni BBC- verrà studiata anche la dimensione minima alla quale questi pannelli sono efficaci.
Accade infatti che -esattamente come per i woofers- de superfici troppo piccole abbiano un'impedenza acustica talmente diversa da quella dell'aria da riflettere tutta l'energia che vi incide (salvo la ristrettissima banda in cui le reattanze in gioco provano a compensare).
I risonatori a cavità agiscono con un meccanismo diversissimo, per cui possono essere efficaci anche con condotti di piccolo diametro, ma qui è il volume della loro cavità a dover essere cospicuo, se si vuole che la loro efficacia si estenda a bande di più di uno o due Hertz...
Mi fermo per un attimo, per darvi il tempo di riflettere, per poi proseguire con gli approfondimenti.
Saluti
F.C.
Con grandissima onestà intellettuale, i ricercatori della BBC ammettono che l'efficacia di questo tipo di assorbenti è piuttosto limitata, sia per quanto riguarda l'estensione verso il basso della loro efficacia (sotto 50 Hz), sia per la stesa larghezza di banda conseguibile.
Vedremo che -in altre pubblicazioni BBC- verrà studiata anche la dimensione minima alla quale questi pannelli sono efficaci.
Accade infatti che -esattamente come per i woofers- de superfici troppo piccole abbiano un'impedenza acustica talmente diversa da quella dell'aria da riflettere tutta l'energia che vi incide (salvo la ristrettissima banda in cui le reattanze in gioco provano a compensare).
I risonatori a cavità agiscono con un meccanismo diversissimo, per cui possono essere efficaci anche con condotti di piccolo diametro, ma qui è il volume della loro cavità a dover essere cospicuo, se si vuole che la loro efficacia si estenda a bande di più di uno o due Hertz...
Mi fermo per un attimo, per darvi il tempo di riflettere, per poi proseguire con gli approfondimenti.
Saluti
F.C.
Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Qui c'e' il documento citato da Fabrizio The design of a modular absorber for very low frequencies
Segnalo anche questo: A Modular Wideband Sound Absorber
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Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Grazie...!lucadita ha scritto: ↑venerdì 3 maggio 2024, 23:49Qui c'e' il documento citato da Fabrizio The design of a modular absorber for very low frequencies
Segnalo anche questo: A Modular Wideband Sound Absorber
Fantastici... vero...???
(Altri tempi, eppure non così tanti anni fa...)
Saluti
F.C.
Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
Altro thread interessantissimo, sempre grazie...siamo pronti.F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 3 maggio 2024, 12:52Mi fermo per un attimo, per darvi il tempo di riflettere, per poi proseguire con gli approfondimenti.
Re: Trattamenti acustici: tipi e risultati
I pannelli quadratici sono gli unici accorgimenti che si possono usare per trattare il soffitto che alrimenti sarebbe una grossa parete riflettente.
Mi avete fatto capire che intorno ai diffusori le librerie sono la scelta migliore.
I tubetraps, non mi convincono ma l'idea che possano eliminare un po l'influenza degli angoli mi intriga.
I pannelli li ho trovati inutili, o almeno la mia sordità mi impedisce di sentire miglioramenti.
Ciao!
Mi avete fatto capire che intorno ai diffusori le librerie sono la scelta migliore.
I tubetraps, non mi convincono ma l'idea che possano eliminare un po l'influenza degli angoli mi intriga.
I pannelli li ho trovati inutili, o almeno la mia sordità mi impedisce di sentire miglioramenti.
Ciao!