...ed ecco il mio concetto nell'altro threade sui bassi ad angolo con i satelliti disposti a dovere...Paolo Eugeni ha scritto:Bisognerebbe mettere il woofer in angolo...peccato che sia tutt'uno con le vie superiori,per cui...F.Calabrese ha scritto:Con certi bestioni, le collocazioni adatte a rilvere il problema possono essere impraticabili !!!sfabio ha scritto:Quindi non sono i diffusori in sé ma il loro rapporto con l'ambiente a creare il problema, è quindi lecito pensare che una migliore collocazione in ambiente (magari anche con le giuste caratteristiche sonore) risolverebbe il problema?
Saluti
F.C.
ma com'è
Moderatore: F.Calabrese
Re: ma com'è
Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.sfabio ha scritto:Io sono solito immaginare le onde sonore come le onde causate da un sasso gettato nell'acqua di un lago, la frequenza non è la dimensione del cerchio, ma la distanza fra i cerchi concentrici. Balza subito all'occhio che un ostacolo (posto anche solo a pochi centimetri dal punto d'origine dell'onda) riceverà tutte le onde, e non solamente quelle di dimensione inferiore alla distanza che lo separa dal punto di origine.wiking ha scritto: Non so quanto sia stato bravo a spiegare un fenomeno che certamente non è di immediata fruizione.
Cosa ne pensate, è un esempio valido o si tratta di una c@@ta?
Fabio
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.
Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio...

Re: ma com'è
Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....
Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti
Vero! io ormai sono abituato ad assimilare la lunghezza d'onda alla frequenza che la produce perchè mi è comodo per "visualizzare" ritardi e prime riflessioni in autowiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.



Ciao
Fabio
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Re: ma com'è
Confesso che non vorrei fare pasticci unendo i thread...wiking ha scritto:Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....







Saluti
F.C.
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Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti
C'entra qualcosa la teoria dei battimenti?wiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.
Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio...
Re: la bufala dei bassi "impossibili" in piccoli ambienti
no, quello è un fenomeno che appartiene a due suoni vicinissimi come f, ed a come essi vengono percepiti dal ns orecchiosguillipippo ha scritto:C'entra qualcosa la teoria dei battimenti?wiking ha scritto:
Buona esemplificazione, Fabio, con la precisazione che la distanza tra i cerchi è assimilabile alla lungh d'onda, non alla f.
Riporto più o meno integralmente una delle definizioni più chiare di lunghezza d'onda, tratta da un articolo universitario di audiologia, ritrovabile con poche differenze anche in rete: la lunghezza d’onda è la distanza tra punti corrispondenti di due onde pressorie consecutive, ovvero la distanza tra due punti in fase tra loro, come possono essere, nel caso del suono, due successive bande di compressione o di rarefazione: rappresenta quindi la distanza alla quale la curva pressoria si ripete.
Personalmente voglio aggiungere, ad integrazione ed esemplificazione di quanto ho scritto prima, in un post più sopra, che la vibrazione delle particelle costituenti il mezzo non è certo limitata, temporalmente e spazialmente, ai due punti corrispondenti delle onde consecutive, ma avviene lungo tutto lo sviluppo dell'onda.
Come si intuisce anche dal tuo tipo di esempio...

Re: ma com'è
Scusa Fabrizio, non mi sono spiegato: volevo semplicemente chiederti se ritenenevi di dedicare all'argomento in questione (udibilità delle f basse in ambienti piccoli) un 3D apposito, separandolo da qs, e trasferendovi i post significativi.F.Calabrese ha scritto:Confesso che non vorrei fare pasticci unendo i thread...wiking ha scritto:Si stanno sviluppando due 3D in uno, non so se sia il caso, Fabrizio, di riunire quelli relativi alla "udibilità delle f basse in ambienti piccoli" in altro 3D apposito....---
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Saluti
F.C.
Re: ma com'è
Ho cercato di trovare la migliore posizione possibile che nel mio caso è a 1,5 m dal muro posteriore e uno a 80 cm dal quello laterale e l'altro a 1,1 m (qua sono obbligato dall'arredamentoUn dipolo ben posizionato può essere immune da questo difetto...!

In basso grossi buchi non ne ho ma ne ho uno a 170Hz "enorme". Giocando con la frequenza di taglio tra i woofer e i medi (che presentano buchi a frequenze leggermente diverse per via delle posizioni diverse rispetto alla parete posteriore) sono riuscito ad attenuare questo buco di molto e con l'aiuto del DRC alla fine il buco è davvero stretto e "ininfluente". Per la mia ignoranza penso sia meglio avere un buco a 200Hz che a 50Hz.
Penso anch'io che la soluzione sub + satelliti lasci molto margine di azione e la cosa, al contrario di quello che ci fanno credere, non dovrebbe essere da sottovalutare proprio per niente.
Ciao.