...L'efficienza è un valore calcolato in base ai parametri dell'altoparlante, secondo la formula che segue (che è un'ottima approssimazione):
η° = 4π^2 * Fs^3 * Vas / c^3 * Qes (c è la velocità del suono)...
Sulla base di questa conversione è divenuto di uso corrente in elettroacustica definire l'efficienza in dB, misurando la sensibilità a 1W/1m.
Certo, miliardi di pagine e miliardi di post sugli argomenti "efficienza", "sensibilita'", "rendimento"... miliardi di epiteti... miliardi di supposizioni... tutto questo originato per quale motivo?...
Vuoi definirla a tuo piacimento efficienza?...fallo, purché non asserisci che l'efficienza è data da quella formula poiché non la troverai in nessun testo di elettroacustica.
la discussione può proseguire in modo costruttivo senza, mi auguro, insulti da ambo le parti.
Per discutere in modo costruttivo occorre avere una faccia, vale a dire un nome e cognome, dietro alla quale vi sia un curriculum culturale e lavorativo: mi sembra ovvio. Come è ovvia la battuta sulla partita a scacchi con un piccione...
Partiamo dal concetto di "efficienza" dedotto dalla formuletta di Thiele/Small: è chiaro che i "dilettanti allo sbaraglio" credono che questa sia rispettata da qualsiasi trasduttore, dimenticando che essa è basata su un paio di presupposti (comportamento pistonico ed impedenza di radiazione insignificante) che sono rispettati solo per l'estremo inferiore della risposta. Se infatti andaste a cercare nei cataloghi di woofers, scoprireste che ve ne sono moltissimi che hanno parametri di T/S che producono come risultato la stessa efficienza, ma le loro risposte in frequenza possono salire o meno all'aumentare della frequenza oltre la ristretta banda definita dalla formuletta... Proprio per questo le specifiche più "antiche" (Altec/JBL/EV) erano basate su misure con rumore filtrato per bande (100-500 Hz per i woofers, più alte per i mediobassi o i coni da chitarra). Andate pure a controllare.
Quindi l'affermazione "sulla base di questa conversione" è di applicazione limitata al solo caso di diffusoli collocati a filo parete o in una libreria piena, ed anche in questo caso per frequenze inferiori a 150-200 Hz. Come dire per un diffusore su trecento.
Quanto al motivo per cui fate tante discussioni spaccando il capello in quattro... beh... solo un oligofrenico può non aver capito che l'intento è un misto di diffamazione spicciola e di "dissuasione" dal criticare gli amici pataccari, che beneficiano del vostro anonimato o scrivono con uno dei vostri nick.
Infine passiamo al caso specifico:
io ho semplicemente descritto una procedura di calcolo, che permette di dimensionare un impianto a partire dalla conoscenza del valore di potenza al quale clippa l'ampli, tradotto in deciBel SPL di Picco utilizzando il dato "SPL/1W/1m", e che questa procedura sia ineccepibile lo dimostra il fatto che il Manuale JBL afferma che la impiegano i "
qualified sound contractors" (e -presumibilmente- non i dilettanti allo sbaraglio...).
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Infine, quanto al fatto che io definisca il dato "SPL/1W/1m" come "rendimento" o "efficienza", è semplicemente perché è dagli anni '70 che le riviste definiscono egualmente la maggiore o minore sensibilità di diffusori e trasduttori. Ed oltre alle riviste lo fanno i maggiori fabbricanti di diffusori e trasduttori, COME SAPETE BENE TUTTI (eppure continuate a fare i saputelli che insegnano al mondo). Quanto ai pochi fabbricanti che aggiungono l'efficienza percentuale, dovreste sapere (se non foste dilettanti allo sbaraglio) che questa è appunto definita dalla formuletta di T/S e quindi valida per quei ristretti casi, uno su trecento, appunto.
Mi fermo per farvi riflettere sulla pochezza del vostro operare, da anonimi diffamatori.
Saluti
F.C.