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Domanda, ma con i line array non è possibile fare via software come quelli che usano una miriade di antenne radio per orientare i fasci di radiofrequenza in direzioni diverse o concentrarlo in un punto specifico usando opportunamente ritardi di emissione a seconda del driver che che viene pilotato dal suo finale? Oppure non viene usato alcun sistema di "orientamento" via software e si butta dentro il segnale alla membro di segugio nei diffusori e vada come vada l'importante è fare casino?...
Per rispondere a questa domanda basterebbe pochissimo: una semplice riflessione !
Immaginate un Line Array disposto (per comodità di analisi) con tutti i diffusori che lo compongono impilati l'uno sopra l'altro, ed immaginate di applicare dei ritardi alle singole emissioni, in modo di puntare il fascio complessivo (come appunto si fa con i radar Phased Array).
Per alcune frequenze (tipicamente in gamma media...) questa soluzione sarà valida ed efficace.
Alle frequenze inferiori -però- la lunghezza della linea verticale sarà insufficiente, per cui il fascio di emissione punterà diversamente...
Alle frequenze più alte, infine, ci saranno inevitabili problemi di cancellazioni per qualsiasi posizione di ascolto che non sia quell'unica alla quale il sistema è ritardato correttamente. (esattamente come accade anche quando non si applicano ritardi).
Il ragionamento da fare sarebbe stato semplicissimo: i radar phased array lavorano ad UNA singola frequenza, o comunque per un ristretto numero di frequenze, vicine tra loro.
Al contrario, i Line Array per impiego audio Pro lavorano con frequenze le cui lunghezze d'onda variano dai diversi metri (in gamma bassa) ai pochissimi centimetri (in gamma altissima)... Però l'intero array ha la stessa dimensione verticale...!!!
Continuando a ragionare, vi accorgereste che tutti questi ragionamenti interessano la sola dispersione verticale, mentre quella orizzontale resta inalterabile (mediante delay) e necessariamente assai diversa tra le due gamme, alta e bassa, per gli stessi motivi di cui sopra, vale a dire per l'enorme differenza nei valori di lunghezze d'onda trattate.
Ma quello che occorre maggiormente controllare, negli impieghi P.A. di alto ed altissimo livello, è proprio la dispersione orizzontale: per esempio per evitare la sovrapposizione tra più emissioni, dalla quale derivano effetti di filtraggio a pettine...
Segue
F.C.