AES Italiana: speranza e mistero...

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F.Calabrese
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Re: AES Italiana: speranza e mistero...

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 27 gennaio 2025, 16:29

oblomov ha scritto:
lunedì 27 gennaio 2025, 15:51
http://www..............
??? :?
ed anche... :?
audiosciencereview.com
Everything you wanted to know about Line Arrays
( but we're afraid to ask )
https://www......................
Come temevo... Tante belle immagini, ma assolutamente nulla di significativo. :o

Spiego meglio: la semplice proposizione di un grafico di ETC rilevato con uno sweep 20-20.000 Hz non significa quasi nulla, perché quel che si vede è l'andamento temporale relativo all'ultima ottava in alto, o poco più.

Occorre filtrare digitalmente la risposta all'impulso per poter osservare cosa accade a frequenze importanti, come sono quelle più energetiche, vale a dire nella banda tra 50-80 Hz e 200-250 Hz.

MA QUESTO NON LO FA NESSUNO.

Il dubbio è tra l'ipotesi che non lo facciano per semplice ignoranza, oppure per conclamata malafede( cioé per nascondere le magagne dei Line Array in ambienti coperti), oppure per semplice servilismo rispetto agli interessi ed alle mode commerciali.

Io non ho una risposta, ma se proprio dovessi rispondere scriverei che lo fanno per autolesionismo professionale (una forma di disistima, in effetti).


Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: AES Italiana: speranza e mistero...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 gennaio 2025, 15:12

...
Domanda, ma con i line array non è possibile fare via software come quelli che usano una miriade di antenne radio per orientare i fasci di radiofrequenza in direzioni diverse o concentrarlo in un punto specifico usando opportunamente ritardi di emissione a seconda del driver che che viene pilotato dal suo finale? Oppure non viene usato alcun sistema di "orientamento" via software e si butta dentro il segnale alla membro di segugio nei diffusori e vada come vada l'importante è fare casino?...
Per rispondere a questa domanda basterebbe pochissimo: una semplice riflessione !

Immaginate un Line Array disposto (per comodità di analisi) con tutti i diffusori che lo compongono impilati l'uno sopra l'altro, ed immaginate di applicare dei ritardi alle singole emissioni, in modo di puntare il fascio complessivo (come appunto si fa con i radar Phased Array).

Per alcune frequenze (tipicamente in gamma media...) questa soluzione sarà valida ed efficace.

Alle frequenze inferiori -però- la lunghezza della linea verticale sarà insufficiente, per cui il fascio di emissione punterà diversamente...

Alle frequenze più alte, infine, ci saranno inevitabili problemi di cancellazioni per qualsiasi posizione di ascolto che non sia quell'unica alla quale il sistema è ritardato correttamente. (esattamente come accade anche quando non si applicano ritardi).

Il ragionamento da fare sarebbe stato semplicissimo: i radar phased array lavorano ad UNA singola frequenza, o comunque per un ristretto numero di frequenze, vicine tra loro.
Al contrario, i Line Array per impiego audio Pro lavorano con frequenze le cui lunghezze d'onda variano dai diversi metri (in gamma bassa) ai pochissimi centimetri (in gamma altissima)... Però l'intero array ha la stessa dimensione verticale...!!!

Continuando a ragionare, vi accorgereste che tutti questi ragionamenti interessano la sola dispersione verticale, mentre quella orizzontale resta inalterabile (mediante delay) e necessariamente assai diversa tra le due gamme, alta e bassa, per gli stessi motivi di cui sopra, vale a dire per l'enorme differenza nei valori di lunghezze d'onda trattate.

Ma quello che occorre maggiormente controllare, negli impieghi P.A. di alto ed altissimo livello, è proprio la dispersione orizzontale: per esempio per evitare la sovrapposizione tra più emissioni, dalla quale derivano effetti di filtraggio a pettine...

Segue
F.C.

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Re: AES Italiana: speranza e mistero...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 29 gennaio 2025, 15:28

il sig. Fabrizio Calabrese ci spiega perchè i line array non possono funzionare (per la sonorizzazione di grandi spazi).
Secondo il sig. Fabrizio Calabrese tutti quelli che usano line array sbagliano...
Non sono il solo a spiegare queste cose. Anche gli stessi progettisti di Line Array, come Ureda o Urban, hanno spiegato in dettaglio il comportamento dei Line Array in ampi e dettagliati articoli comparsi sul Journal of Audio Engineering Society già negli anni '90. Ovviamente nei depliant pubblicati dalle case costruttrici dei Line Array si leggono cose ben diverse... ED I TECNICI AUDIO PRO CREDONO PIU' AI DEPLIANT CHE AL JOURNAL OF AES... (che raramente riescono a capire, se pur provano a leggerlo)
...Sempre secondo il sig. Fabrizio Calabrese l'unico che conosce i metodi corretti di sonorizzazzione è...il sig. Fabrizio Calabrese.
Ammettiamo che sia vero.
Il mistero è: come mai le tecniche proposte dal sig. Fabrizio Calabrese non vengono utilizzate?
Semplicissimo... Il fatto è che il sottoscritto non ha mai perso UN minuto del suo tempo a cercare di spiegare a chi NON VUOL CAPIRE, magari perché è stato mazzettato da qualche casa costruttrice (ci hanno provato anche con me, per cui ne sono assolutamente certo).
Se avete dei dubbi sulla competenza e/o sull'onestà intellettuale di questi personaggi, basta che li invitiate a scrivere qui -a difesa delle loro convinzioni- oppure su qualche social. Vedrete che se la daranno a gambe levate, come è accaduto a suo tempo su ZioForum... Oppure si inalbereranno... Ma state pur tranquilli che NON PROPORRANNO ALCUN RAGIONAMENTO tecnico o logico.

Volete fare anche voi il "test del deficiente-oppure-disonesto"...?

Ebbene... guardate con attenzione questa immagine qui sotto. La freccia indica le due unità basso, ciascuna delle quali conteneva al suo interno UN woofer da 10"/25cm. (qualche volta mi sono sbagliato, indicando 12"/32cm., ma il diametro del tubo è di 5 mm minore ed il cestello sporgente si vedrebbe...). Ora mettetevi nei panni di un fonico, che ascolta un'Orchestra di 75 elementi, emessa senza alcuna distorsione fino a 90 metri di distanza, con un totale di soli DODICI woofers da 10"/25 cm. per la gamma bassa... NON CORRERESTE DAL PROGETTISTA A CHIEDERGLI DEL MIRACOLO...??? E non gli chiedereste di progettare un grande impianto ??? Leggete di seguito il commento di uno degli orchestrali, almeno lui intellettualmente onesto.
S_Petronio_RD.jpg
S_Petronio_RD.jpg (988.13 KiB) Visto 942 volte
Camarillo_BrilloRD.jpg
Camarillo_BrilloRD.jpg (115.82 KiB) Visto 942 volte

Quel che manca -in Italia ma anche altrove, in campo Audio Pro- è l'onestà intellettuale o la banale capacità di fare semplici ragionamenti logici.

Tutto qui.


Saluti
F.C.

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