beh il vecchio amico di liceo ha scoperto casualmente la tua risposta...
potevi almeno avvisarmi avrei letto prima il 3d
grazie dei preziosi consigli e complimenti per i nuovo forum.
Potrei suggerire un giro in qualche vecchio studio di registrazione?
credo sareste molto sorpresi del set up e dei risultati,
Ritengo che l'ascolto riprodotto e l'ascolto diretto comparato alla musica dal vivo
(incisioni) sia la chiave di volta.
Consideriamo che in studio la registrazione è monofonica e che la gran parte dei dischi jazz e blues
è registrata in questa modalità, è abbastanza frequente trovare una profonda diversità di veduta tra chi
segue la musica (sul palco) e chi la ascolta seduto distante
in questo caso chi è sul palco sente direttamente cosa è suonato mentre chi ascolta godendosi lo spettacolo ha il diritto ad una ricostruzione
il più fedele possibile della scena tramite l'amplificazione, anche se amplificare significa aumentare spesso anche la reale dimensione sonora degli strumenti
la potenza è direttamente proporzionale a cosa si desidera ascoltare, un fiato una chitarra o un contrabbasso
hanno una dimensione ben definita se li avete di fianco mentre suonate
e certamente non è immediato per chi ascolta avvertire se l'amplificazione abbia ricostruito una scena diversa con strumenti non corrispondenti alle proprie
dimensioni sonore, spero di aver portato un momento di riflessione
Marco
JBL 4333A ed amplificazione
Moderatore: F.Calabrese
-
- Messaggi: 3
- Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 21:02
Re: JBL 4333A ed amplificazione
Grazie Marco e benvenutopapatango61 ha scritto:beh il vecchio amico di liceo ha scoperto casualmente la tua risposta...
potevi almeno avvisarmi avrei letto prima il 3d
grazie dei preziosi consigli e complimenti per i nuovo forum.
Beh, molti di noi hanno già dato, quindi poche sorprese, e poi al giorno d'oggi basta fare un breve giro in rete. Negli studi hanno spesso utilizzato elettroniche relativamente potenti (compatibilmente coi limiti di tenuta, elevati per l'epoca, ma irrisori rispetto ai monitor passivi attuali, delle 43xx). Aggiungiamo che ormai da anni i sistemi passivi classici (Urei, JBL, Tannoy & co) sono quasi scomparsi (giusto qualche far field monitor di cospicue dimensioni, in qualche studio, come le mie 215), ed ovunque imperano sistemi attivi,. Insomma, gli studi che ancor oggi usano (anno 2012) sistemi come le casse oggetto del 3D in assoluto appaiono una sempre più una rarità...
Potrei suggerire un giro in qualche vecchio studio di registrazione?
credo sareste molto sorpresi del set up e dei risultati,....
Certo, e ti ringraziamo, per quanto i suggerimenti miei (e di altri) derivino da un uso attuale (le mie 4333A le ho avute fino al 2007 o giù di lì), casalingo, con i più svariati generi. Quindi, ripetendomi: biamplificare attivamente ove possibile, e limitarsi, per i tubi di piccola potenza, al pilotaggio delle vie alte. Sui 2231 meglio uno stato solido, moderno, con elevato smorzamento.
dimensioni sonore, spero di aver portato un momento di riflessione
Marco
-
- Messaggi: 3
- Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 21:02
Re: JBL 4333A ed amplificazione
ciao e grazie
a presto
Marco
a presto
Marco