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da F.Calabrese » venerdì 17 agosto 2012, 0:17
So di stare per scrivere una cosa che vi spiazzerà in molti... ma mi sembra doveroso farlo, a questo punto...
Tantissimi anni fa lessi di un esperimento condotto nientemeno che da Harry Olson, in cui si fece suonare un'Orchestra nel Tanglewood Shed (un Auditorium gigantesco...) e poi si fece ascoltare la registrazione, se ricordo con dodici ampli a valvole da 40 Watt ed altrettanti diffusori RCA LC-1. I commenti dell'epoca furono di una sostanziale eguaglianza tra originale e riprodotto...
Alla prima lettura, questo esperimento mi strappò un sorriso...
Anni dopo amplificai vari strumenti, tra cui un violino a solo, all'interno del PalaEur, con un sistema a tromba particolarmente sofisticato (con trombe coniche disegnate sulla copertura dei singoli settori del pubblico)...
E quel violino lo ricordo ancora benissimo... sembrava lì...!
Nove anni dopo fu la volta dell'amplificazione dell'Orchestra Sinfonica della Rai, all'interno della Basilica di San Petronio, una delle cinque chiese più vaste in Italia... e con un Tempo di Riverbero di ben 11 secondi...! L'impianto, che impiegava bassi direttivi per la prima volta in Italia, era stato suddiviso in sei sezioni, disposte lungo i 140 metri di lunghezza della cattedrale...
Ebbene... in quella occasione era possibile ascoltare l'Orchestra... poi la prima sezione di impianto con ancora l'Orchestra... poi la seconda e le terza sezione di impianto, a distanze di 56 e 90 metri dai musicisti, per cui il segnale originale si poteva considerare inesistente... Ed accidenti... suonava nello stesso modo... in tutte e tre le posizioni...!
Infine l'esperienza più inquietante, perché condotta con microfoni da 10 Euro e quattro diffusori in plastica, due vie attivi...
In una chiesa sconsacrata, a Napoli, amplicammo una piccola orchestra di strumenti antichi, più Norma Winstone... (lei sì, amplificata con un microfono Shure SM-63... almeno...). Ebbene, fin dalle prove i musicisti si alternavano tra la sala ed il loro strumento, ascoltando stupefatti la naturalezza con cui venivano emessi in sala gli altri strumenti...
Nemmeno a dirlo... il concerto fu memorabile, nonostante la povertà dei mezzi a disposizione...
In due parole: con i mezzi giusti e con le tecniche più avanzate, è oggi perfettamente possibile amplificare una compagine orchestrale senza che sia possibile individuare difetti e/o diversità tra l'emissione dello strumento e quella del diffusore...
Ma dimenticatevi che questo lo possano fare i ragazzi di qualsiasi Service (le società che noleggiano impianti audio Pro, di qualsiasi potenza...).
Chi ha in mano il know-how per cose del genere fa benissimo a tenerselo ben stretto, tanto più che la massima parte dei fonici non capirebbe l'impiego di pratiche che loro considererebbero eretiche o, quanto meno, strambe...!
Gli artisti -purtroppo- instaurano spesso rapporti di amicizia e collaborazione con fonici di ignoranza tecnica belluina...
...e per questo non si sognano nemmeno la notte di impiegare tecnologie diverse da quelle conosciute ed accettate da questi "soggetti di fiducia" !
Il momento di crisi attuale non invita a fare promozione o investimenti... né a me né ad altri... Forse in futuro...!
Saluti
F.C.