L'interfacciamento dei componenti vintage

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Paolo51
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L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Paolo51 » lunedì 17 settembre 2012, 11:29

L’IMPORTANZA DELL’INTERFACCIAMENTO FRA FINALE E PREAMPLIFICATORE E’ BASILARE PER UNA RESA MUSICALE CORRETTA E OTTIMALE.
QUESTA REGOLA VALE ANCHE PER GLI OLD VINTAGE HI-FI

Quando si allestisce un impianto hi-fi occorre fare molta attenzione all’interfacciamento fra i vari componenti utilizzati. Bella scoperta dirà qualcuno !
Eppure proprio questa problematica, cioè combinare insieme i vari pezzi e cercare di farli funzionare a dovere ottenendo una buona restituzione del messaggio musicale, alle volte non viene presa in “seria” considerazione. Voglio dire che molti appassionati di musica, alla perenne ricerca del componente hi-fi più blasonato o di quello che va più di moda (in merito soprattutto ai preamplificatori ed ai finali di potenza) non si accorgono che con l'interfacciamento di pre o finali di marchi diversi con caratteristiche diverse non sempre si ottengono ottimi risultati.
E’ così ed è sempre stato così e questa riflessione naturalmente vale anche per gli apparecchi Old Vintage Hi-fi, che non lavorano al meglio se presentano parametri elettrici e circuitazioni differenti fra di loro.
Mi capita spesso di parlare con tanti appassionati che hanno o sono alla ricerca di componenti valvolari vintage i quali mi chiedono che cosa sarebbe meglio collegare con il preamplificatore X oppure con il finale Y. Molti di loro sono attratti dalle notevoli qualità musicali per esempio di un MARANTZ 7-C oppure di una coppia di QUAD II e pensano che la loro combinazione possa sortire sonorità del massimo livello. Invece alle volte non è così (anche se…in alcuni casi, si) perché gli apparecchi hi-fi, specialmente negli cinquanta e sessanta, venivano costruiti in maniera tale da poter offrire prestazioni ottimali se appartenenti alla stessa ditta. Esistevano ditte costruttrici di elettroniche che spaziavano dalle unità di controlllo ai finali di potenza, dai tuners ai giradischi; la loro filosofia era perciò quella di presentare prodotti completi e con il massimo standard qualitativo.

Anche in epoca attuale ci sono marchi che offrono linee di componenti dalla A alla Z ma troviamo sul mercato anche ditte specializzate in questo o quell’apparecchio hi-fi. Quindi, ritornando ai nostri vintage, i finali QUAD II funzionavano perfettamente con il loro pre dedicato QUAD 22, i finali RADFORD STA – 15 e STA – 25 con il loro pre RADFORD SC-22, i finali LEAK TL-12 Plus o LEAK STEREO 20 con il loro pre LEAK VARISLOPE STEREO e così via.
Addirittura la LEAK non cambiò mai fin dalle sue prime produzioni nessun parametro elettrico in tutti i suoi apparecchi, e di pre e finali ne costruì tanti!
Per esempio la sensibilità degli amplificatori Leak è stata sempre dell’ordine dei 125 mVolts e tutti i vari preamplificatori costruiti nel tempo potevano ottimamente essere interfacciati con qualsiasi finale della Casa inglese.
Questo è molto importante perché ancora oggi possiamo con soddisfazione collegare i vari modelli Leak fra di loro ed ottenere performance eccellenti, senza problemi e perciò senza intervenire nella loro circuitazione elettrica. Inserire invece un preamplificatore QUAD ad un finale LEAK oppure un preamplificatore RADFORD ad un finale ARMSTRONG può creare diverse problematiche, non solo per via delle impedenze e sensibilità di ingresso o di uscita degli apparecchi ma anche per via della alimentazione dei vari pre, che nella maggior parte dei casi veniva prelevata direttamente dai loro finali tramite cavetto dedicato.

P.P.

costino175
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da costino175 » mercoledì 19 settembre 2012, 14:05

Sono da tempo interessato al Leak Stereo 20, ma mi ha sempre frenato il problema del preamplificatore. Dovrei abbbandonare il mio eccellente Audio M2 con ottimo ingresso phono per un Varislope dal cui ingresso phono non potrei avere prestazioni altrettanto buone, oppure per un pre passivo (ovvio senza phono) o un Croft (quasi impossibile da trovare. A questo punto mi viene in mente l'Audio Innovations 200, preamplificatore con ottimo ingresso phono e ingressi ad alto livello passivi (l'avevo provato molti anni fa e ricordo che avevo scoperto questa caratteristica sentendo suonare il lettore CD a pre spento). Qualcuno ha elementi per dire se potrebbe essere abbinabile allo Stereo 20 con successo?

Paolo51
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Paolo51 » mercoledì 19 settembre 2012, 17:09

costino175 ha scritto:Sono da tempo interessato al Leak Stereo 20, ma mi ha sempre frenato il problema del preamplificatore. Dovrei abbbandonare il mio eccellente Audio M2 con ottimo ingresso phono per un Varislope dal cui ingresso phono non potrei avere prestazioni altrettanto buone, oppure per un pre passivo (ovvio senza phono) o un Croft (quasi impossibile da trovare. A questo punto mi viene in mente l'Audio Innovations 200, preamplificatore con ottimo ingresso phono e ingressi ad alto livello passivi (l'avevo provato molti anni fa e ricordo che avevo scoperto questa caratteristica sentendo suonare il lettore CD a pre spento). Qualcuno ha elementi per dire se potrebbe essere abbinabile allo Stereo 20 con successo?
L' Audio Innovations 200 è un ottimo pre che potrebbe interfacciarsi bene con il Leak Stereo 20. E' un pre "ibrido" nel senso che ha due sezioni ben distinte, quella PHONO interamente a valvole e quella LINEA che è passiva.
All'epoca, nel 1990-1993, veniva venduto con il suo finale siglato sempre A.I.200 con un push-pull di EL84 per una potenza massima di 12 watts.
Con questo pre potresti risolvere il problema: sezione molto buona Phono per il giradischi e sezione passiva per CDP,che altro non è che un potenziometro ed un selettore.
Anche il CROFT (Micro-Super-Micro) è un ottimo pre e bene si adatta ai Leak. Prove con questo pre ne ho fatte diverse.

Ho rivalvolato alcuni anni fa l' AI.200 e l'ho ascoltato con alcuni miei finali, i risultati erano positivi.

C'è da dire comunque che con un pre Leak, Varislope oppure Point-Stereo, si ottengono responsi eccellenti proprio sulla LINEA, secondo me migliori in assoluto che con l'Audio Innovations 200. Per quanto riguarda invece il giradischi, occorre dotarsi di un buon pre PHONO, ad esempio un CREEK OBH-15 ( ingresso MM 3,5 mVolt,47 koHM,220 pf, uscita 250 mVolt - ingresso MC 0,5 mVolt, uscita 250 mVolt ).
P.Paolo

Paolo51
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Paolo51 » venerdì 21 settembre 2012, 11:33

Qualche ottimo interfacciamento che esalti sia le prestazioni del pre che quelle del finale:

- LEAK VARISLOPE STEREO + LEAK STEREO 20
- LEAK VARISLOPE III (pre monofonico) + LEAK TL 12 PLUS
- QUAD 22 + QUAD II
- RADFORD SC-22 + RADFORD STA-15 III
- MARANTZ 7 + MARANTZ 8 B
- MARANTZ 7 + LEAK TL 12 POINT-ONE
- MARANTZ 7 + LEAK TL 25 PLUS
- MARANTZ 7 + QUAD II
- DYNACO PAS 3-X + DYNACO MARK III
- DYNACO PAS 3-X + DYNACO STEREO 70
- DYNACO PAS 3-X + RADFORD STA-25 III

P.P.

Alexsandro
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Alexsandro » martedì 2 ottobre 2012, 1:35

Salve a tutti,ciao Pier Paolo (grazie di avermi invitato) trovo sempre molto interessanti e ben fatti i tuoi articoli. Prima mi presento dato che è la prima volta che scrivo in questo forum. Mi chiamo Alessandro, vivo a Bologna e sono un appassionato Vintagista da qualche anno dopo aver avuto la fortuna di poter ascoltare degli impianti valvolari anni '50 a casa di Pier Paolo. Non sono un tecnico o appassionato "smanettone" di valvole, anzi di elettronica ne capisco poco o niente, ma come tutti gli appassionati di musica, ero alla ricerca di un impianto stereo che potesse esprimere una sonorità a me consona e alla portata delle mie tasche. Ho avuto vari stereo dal mio primo Akai di metà anni 70, casse B&W dm2 serie 2. Genesis con il tweeter rovesciato anni 80, finale stereo Inglese Musical Fidelity A 3.2 dual mono (suonava molto bene) pre Klimo Merlin, e poi ho provato, ascoltato molti impianti anche costosi. A Bologna andavo ad ascoltare prima da Borsari, poi Altra Fedeltà, poi c'erano altri negozi tipo Minnella ecc. adesso c'è la Comet, suono e comunicazione a Budrio e pochi altri. Finchè un bel giorno sono rimasto letteralmente "fulminato" all'ascolto di un impianto vintage, in particolare: finale Leak Stereo 20 con pre Varislope Stereo e casse celestion Ditton 44 il tutto collegato ad un lettore Marantz Cd 6000 ose. Avevo trovato finalmente il mio suono...e in un attimo, ho venduto l'impianto che avevo e ho preso un' impianto vintage della Leak come sopra descritto con casse celestion ditton 15 e giradischi Garrard 401, con grande soddisfazione, spesa modesta e soprattutto grande sonorità!
Alessandro

Paolo51
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Paolo51 » martedì 2 ottobre 2012, 9:48

Alexsandro ha scritto:Salve a tutti,ciao Pier Paolo (grazie di avermi invitato) trovo sempre molto interessanti e ben fatti i tuoi articoli. Prima mi presento dato che è la prima volta che scrivo in questo forum. Mi chiamo Alessandro, vivo a Bologna e sono un appassionato Vintagista da qualche anno dopo aver avuto la fortuna di poter ascoltare degli impianti valvolari anni '50 a casa di Pier Paolo. Non sono un tecnico o appassionato "smanettone" di valvole, anzi di elettronica ne capisco poco o niente, ma come tutti gli appassionati di musica, ero alla ricerca di un impianto stereo che potesse esprimere una sonorità a me consona e alla portata delle mie tasche. Ho avuto vari stereo dal mio primo Akai di metà anni 70, casse B&W dm2 serie 2. Genesis con il tweeter rovesciato anni 80, finale stereo Inglese Musical Fidelity A 3.2 dual mono (suonava molto bene) pre Klimo Merlin, e poi ho provato, ascoltato molti impianti anche costosi. A Bologna andavo ad ascoltare prima da Borsari, poi Altra Fedeltà, poi c'erano altri negozi tipo Minnella ecc. adesso c'è la Comet, suono e comunicazione a Budrio e pochi altri. Finchè un bel giorno sono rimasto letteralmente "fulminato" all'ascolto di un impianto vintage, in particolare: finale Leak Stereo 20 con pre Varislope Stereo e casse celestion Ditton 44 il tutto collegato ad un lettore Marantz Cd 6000 ose. Avevo trovato finalmente il mio suono...e in un attimo, ho venduto l'impianto che avevo e ho preso un' impianto vintage della Leak come sopra descritto con casse celestion ditton 15 e giradischi Garrard 401, con grande soddisfazione, spesa modesta e soprattutto grande sonorità!
Benvenuto Alessandro !

Benvenuto in questo forum dove si può parlare, discutere ed informarsi sul mondo vintage.
Il tuo percorso dimostra come sia una cosa importante e valida l'esperienza di ascolto. Hai provato,ascoltato, ti sei incuriosito per trovare un "suono" a te più consono, a quello che la tua sensibilità e cultura musicale ti chiedeva.

Mi ricordo la prima volta che mi sei venuto a trovare ed all'espressione meravigliata quando hai ascoltato un impianto vintage classico. Era un'espressione di grande stupore e quasi,quasi di incredulità.
Aspetto i tuoi interventi e la tua testimonianza ed esperienza di ascolto.

Un grande abbraccio,

Ciao,
P.Paolo

Alexsandro
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Alexsandro » mercoledì 3 ottobre 2012, 23:38

Adesso mi devo ancora riprendere dalla musicalità dell' impianto che ho in studio, che tu conosci molto bene: Pre Leak Varislope Stereo, finali Leak TL10, Lettore cd Philips 104 e casse Tannoy Lancaster Monitor Gold 15". L'impianto, interfacciato con le Lancaster, in questo tipo di ambiente molto difficile, perchè molto spazioso, soffitti alti e molta distanza dalle pareti laterali, riesce comunque ad esprimere una musicalità molto definita, cristallina e con dei medi bassi di una naturalezza a dir poco commovente, soprattutto le voci umane sono riprodotte in maniera perfetta.
Alessandro

Alexsandro
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Alexsandro » mercoledì 3 ottobre 2012, 23:43

Ecco la foto dell'impianto
Allegati
image.jpg
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Alessandro

Paolo51
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Paolo51 » venerdì 5 ottobre 2012, 9:30

Alexsandro ha scritto:Adesso mi devo ancora riprendere dalla musicalità dell' impianto che ho in studio, che tu conosci molto bene: Pre Leak Varislope Stereo, finali Leak TL10, Lettore cd Philips 104 e casse Tannoy Lancaster Monitor Gold 15". L'impianto, interfacciato con le Lancaster, in questo tipo di ambiente molto difficile, perchè molto spazioso, soffitti alti e molta distanza dalle pareti laterali, riesce comunque ad esprimere una musicalità molto definita, cristallina e con dei medi bassi di una naturalezza a dir poco commovente, soprattutto le voci umane sono riprodotte in maniera perfetta.
Caro Alessandro, grazie per aver inserito la foto del tuo impianto. Invito anche gli altri utenti del forum a postare le immagini dei loro amati apparecchi. Sempre se lo vogliono...

Che dire dei 10 watts dei due mono Leak TL 10 P.O.?
Semplicemente una musicalità da brivido, veri watt per veri appassionati!
In quanto alle Tannoy, equilibrio e naturalezza infiniti.

Ciao, P.Paolo

Alexsandro
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Re: L'interfacciamento dei componenti vintage

Messaggio da Alexsandro » venerdì 5 ottobre 2012, 22:28

Riguardo le Tannoy Lancaster, mi è capitato di leggere su vari forum di appassionati smanettoni che le ricablano completamente con dei cavi grossi come funi da marinaio sostituendo completamente tutti componenti dei crossover, scollegando i regolatori degli alti e dei medi perchè poco audiofilo. Altri addirittura buttano letteralmente le casse originali (di vero legno) per costruirne altre e rimontarci i monitor gold, magari per collegarci un finale a stato solido da 300w. Secondo me solo il fatto di deturpare un oggetto che ha fatto la storia dell'audio, che è stato concepito dagli ingegneri della Tannoy negli anni 60 (avendo sicuramente parametri e materiali diversi da quelli di adesso) lo trovo proprio uno scempio di cattivo gusto. E qui torniamo proprio all'interfacciamento dei componenti vintage.... se queste casse non vi piacciono o non suonano bene con il vostro super impianto, lasciatele stare, non compratele o almeno non distruggetele!
Alessandro

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