Un pizzico di buonumore

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Un pizzico di buonumore

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 13 gennaio 2011, 23:28

Chi mi aiuta a ritrovare il numero di VHF con queste perle di saggezza...???
"Invece capita che si tratti del primo cavo di alimentazione che mi fa riscontrare effetti oggettivamente drammatici (e misuro le parole) alla sua inclusione o esclusione dall’impianto. Soprattutto se collegato alle amplificazioni (ai finali, ma anche ai preamplificatori, anche se, avendone uno solo, preferisco tenerlo sul finale) sembra una cura di vitamine. Ma non nel senso di una modifica sostanziale dell’equilibrio degli oggetti a cui viene connesso; nel senso che l’effetto sembra essere quello di rendere più solido, distinguibile, affermato quel che già c’è in termini di estensione verso le basse frequenze, di focalizzazione, di silenzio, di presenza; e questo senza far diminuire in minima parte la sensazione di aria e delicatezza, che anzi, proprio grazie ai vantaggi sulla silenziosità complessiva, se ne trovano esaltati.

La prima sensazione, dopo averlo collegato casualmente ad un preamplificatore al posto di un altro cavo di buon livello, è stata quasi disorientante. L’apparecchio pareva essersi dato una lucidata, aver deciso di impegnarsi di più, di fare per la prima volta sentire tutto ciò di cui era in grado. La cosa mi ha preso in contropiede, date le mie precedenti esperienze coi cavi di alimentazione (se si eccettua lo Shunyata che ho provato parecchio tempo fa, che comunque non ricordo così sconvolgente come effetto).

Mi chiedo se una catena interamente cablata con i cavi di alimentazione White Gold Infinito possa essere eccessiva. Non lo so; credo che anche il costruttore preveda la possibilità di un "mix’n’match" fra le due gamme superiori (Sublimis e Infinito) per ottenere l’equilibrio voluto"
L'autore dovrebbe essere Igor Zamberlan, che non mancherò mai occasione di invitare qui...

Saluti
F.C.

Gabriele
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da Gabriele » giovedì 13 gennaio 2011, 23:46

Ma dici questo?
http://www.videohifi.com/25_cavi.htm

(non li conosco affatto, ho usato SanGoogle) :)


- Diamine. La "caratterizzazione ottonizzante" di quel cavo mi lascia basito.. :shock:

F.Calabrese
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 gennaio 2011, 0:00

Grazie, Gabriele...

Meno male che il resto è meno "pirotecnico"...

Certo che ce ne vuole, di fantasia...!

Saluti
F.C:

Gabriele
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da Gabriele » venerdì 14 gennaio 2011, 0:12

Che poi, su un cavo audio ci può stare una recensione, mi fanno impazzire i termini utilizzati per definire le eventuali differenze, ma ci può anche stare.
Quello che veramente è apocrifo per me è il cavo di alimentazione, come sottolineavi tu.
Ma davvero mi si vuol far passare il fatto che condurre nel migliore dei modi la tensione nell' ULTIMO METRO dia risultati di qualsivoglia genere nella riproduzione?? Bisogna ignorare che quella corrente è passata prima per le canaline del nostro appartamento, attraverso probabilmente svariati "mammut" e collegamenti, e prima ancora attraverso un cablaggio "non propriamente audiofilo" dalla più vicina cabina dell' enel??
Ok, obbietterete che un'impianto serio ha, tra la presa e le elettroniche ups, filtri e quant'altro, ma veramente, mi sembra inverosimile che l'ultimo metro..
Mah.

Certo che fà proprio "audiofilo", un pò come il tappo del serbatoio in fibra di carbonio, che non serve a una cippa, ma fà molto "tamarro" :) Forse da questo punto di vista ha un senso!

antani
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da antani » venerdì 14 gennaio 2011, 8:58

Scommetto che se lo apriamo, ci troviamo dentro il solito cavo cinese (anche perché il 100% dei cavi è prodotto in Cina).
Ciao
Matteo

F.Calabrese
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 gennaio 2011, 10:11

Gabriele ha scritto:...Ma davvero mi si vuol far passare il fatto che condurre nel migliore dei modi la tensione nell' ULTIMO METRO dia risultati di qualsivoglia genere nella riproduzione?? ...
Il bello della questione è che, se proprio coloro che sostengono di aver udito differenze cambiando l'ultimo metro della linea di alimentazione avessero percepito correttamente... questo vorrebbe dire che l'ampli che utilizzano è clamorosamente mal progettato, specie per quanto riguarda la sezione di alimentazione...!!! Spiego meglio.

In un ampli ben progettato, il segnale audio dovrebbe circolare tra i circuiti attivi, il carico (vale a dire il diffusore) e richiudersi nella parte più a valle dell'alimentazione, e mai e poi mai dovrebbe arrivare alla spina d'ingresso...

Questo perché, ovviamente, ciò vorrebbe dire che è possibile il percorso inverso, vale a dire dalla spina ai diffusori...!

Ed infatti esistono ampli che si possono considerare ben isolati dalla rete: p.es. i finali a valvole in Push Pull in Classe-A con alimentatori fortemente induttivi. E, chissà perché, sono anche gli ampli caratterizzati dalla migliore risoluzione con i segnali a basso livello.

All'estremo opposto esistono alcuni ampli professionali nei quali il segnale audio fa flottare gli avvolgimenti secondari dei trasformatori di alimentazione... In questi ampli esiste un palese accoppiamento capacitivo tra la rete ed i circuiti. Sono ampli che, di necessità, sono molto usati in ambito cinematografico (e, talvolta, per le discoteche...), per cui ne ho una lunga esperienza. Posso confermare che dal punto di vista della risoluzione a basso livello fanno orrore e schifo oltre ogni immaginazione.

Dunque... se notate qualche differenza -cambiando l'ultimo metro della linea di alimentazione di rete-
Beh... affrettatevi a sbarazzarvi del finale che avete...!!!

Saluti
F.C.

P.S.: Consentitemi l'annotazione: questo Forum è nato appunto per consentire di affermare queste ovvietà logiche senza timore di censure o altro... Chiunque ne abbia da segnalare di simili, lo faccia !!!

intrepido
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da intrepido » venerdì 14 gennaio 2011, 12:28

F.Calabrese ha scritto: In un ampli ben progettato, il segnale audio dovrebbe circolare tra i circuiti attivi, il carico (vale a dire il diffusore) e richiudersi nella parte più a valle dell'alimentazione, e mai e poi mai dovrebbe arrivare alla spina d'ingresso...

Questo perché, ovviamente, ciò vorrebbe dire che è possibile il percorso inverso, vale a dire dalla spina ai diffusori...!

Ed infatti esistono ampli che si possono considerare ben isolati dalla rete: p.es. i finali a valvole in Push Pull in Classe-A con alimentatori fortemente induttivi. E, chissà perché, sono anche gli ampli caratterizzati dalla migliore risoluzione con i segnali a basso livello.

All'estremo opposto esistono alcuni ampli professionali nei quali il segnale audio fa flottare gli avvolgimenti secondari dei trasformatori di alimentazione... In questi ampli esiste un palese accoppiamento capacitivo tra la rete ed i circuiti. Sono ampli che, di necessità, sono molto usati in ambito cinematografico (e, talvolta, per le discoteche...), per cui ne ho una lunga esperienza. Posso confermare che dal punto di vista della risoluzione a basso livello fanno orrore e schifo oltre ogni immaginazione.

Saluti
F.C.
...però tu sei sponsor della soluzione pc in luogo della meccanica, dove altro che alimentazione induttiva...
Nella sorgente il problema lo consideri minore o riponi tutte le tue speranze nel filtraggio passivo da trasformatore che usi prima di entrare nel Behringer?

PS: adesso devo pure accollami l' onere di fare l' anti-Calabrese!

F.Calabrese
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 gennaio 2011, 12:33

intrepido ha scritto:...però tu sei sponsor della soluzione pc in luogo della meccanica, dove altro che alimentazione induttiva...
Nella sorgente il problema lo consideri minore o riponi tutte le tue speranze nel filtraggio passivo da trasformatore di ingresso che usi nel Behringer?

PS: adesso devo pure accollarmi l' onere di fare l' anti-Calabrese!
Benvenuto nella nuova veste... ma hai preso una simpatica paperaccia...

L'ingresso del mio Behringer riceve una stringa di segnali digitali, che, come è noto, hanno livelli stabili e tutt'altro che contenuti. La linea è per giunta bilanciata e ad impedenza ottimale...

E poi il mio impianto è volutamente una provocazione, proprio per le attuali elettroniche, che però conto di sostituire con qualcosa di assolutamente più impegnativo, non appena consegnato l'impianto di Aleandro. Se suona così con queste elettroniche da poco... immaginati !

Saluti con simpatia
Fabrizio

intrepido
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da intrepido » venerdì 14 gennaio 2011, 12:39

F.Calabrese ha scritto: Benvenuto nella nuova veste... ma hai preso una simpatica paperaccia...

L'ingresso del mio Behringer riceve una stringa di segnali digitali, che, come è noto, hanno livelli stabili e tutt'altro che contenuti. La linea è per giunta bilanciata e ad impedenza ottimale...

E poi il mio impianto è volutamente una provocazione, proprio per le attuali elettroniche, che però conto di sostituire con qualcosa di assolutamente più impegnativo, non appena consegnato l'impianto di Aleandro. Se suona così con queste elettroniche da poco... immaginati !

Saluti con simpatia
Fabrizio
Scusa Fabrizio,
la mia obiezione non era sul tuo impianto; rimango solo perplesso quando si parla di soluzioni col pc in luogo della meccanica che tutte le cautele che erano considerate d' obbligo con sorgenti CD/SACD di medio livello (con i multiformato era diverso e la situazione si sta aggravando con le sorgenti BR) siano bellamente trascurate o comunque sottaciute. Già la tua precisazione qui sopra cambia il quadro.

F.Calabrese
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Re: Un pizzico di buonumore

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 14 gennaio 2011, 15:48

intrepido ha scritto:...Già la tua precisazione qui sopra cambia il quadro.
Approfitto dell'occasione per spiegare meglio il concetto.

In un sistema dotato di PC, da questo apparatro viene trasmessa soltanto una stringa di dati in formato digitale, fatta di zeri e di "uno" situati a potenziali decisamente lontani tra loro e con poche possibilità di errori per contaminazione con segnali inquinanti. Questo tanto più quando si trasmette su linee bilanciate e schermate, e di impedenza corretta.

La qualità degli alimentatori diventa un problema (piccolo) solo a livello dei convertitori D/A o (problema assai più grande) quando si vanno ad osservare gli alimentatori dei finali.

Saluti
F.C.

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