Leonida/Scardamaglia ha ragione

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Moderatore: F.Calabrese

stereosound
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da stereosound » martedì 4 novembre 2014, 14:55

Michele ha scritto:
stereosound ha scritto:
Michele ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=w-ztaaFhpPE

Saluti
Michele
Se fuori sintonia!
Per ragioni di tempo non posso scendere nei dettagli !
Se però esprimi le tue certezze se ne può anche parlare!

Sai com'è, non ho ancora capito di che si parla.....

Saluti
Michele
Appunto...mi sembrava di aver inteso correttamente dicendo che sei fuori sintonia!
Upharsin

F.Calabrese
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 novembre 2014, 16:11

leonida ha scritto:...
In conclusione: il suono percepito, vivo o riprodotto, a causa di una precisa fenomenologia, non risulta essere lo stesso esistente in quella situazione, ma una versione percepita sostanzialmente in modo alterato dall'ascoltatore, ed assolutamente non paragonabile alla qualità di quanto avrebbe dovuto percepire.
La qualità percepita, rispetto alla qualità e quantità di informazioni potenziali, mi risulta essere ben inferiore a quella del formato mp3.
Sto affermando che , non per sua colpa, ma a causa di precisi fenomeni, il cervello elabora le informazioni sonore con una qualità inferiore all'MP3.
Ovviamente per poterlo affermare devo avere la possibilità di confrontare le due versioni. Dovrò quindi essere in grado di ottenere tutt'altro risultato da quello apparente, intervenendo sull'origine dei fenomeni distorcenti senza, pertanto, alcun cambiamento elettroacustico nel sistema di riproduzione.

Giuseppe Scardamaglia
Semplicemente da incorniciare... !!!

Con queste parole hai finalmente trovato una definizione incredibilmente precisa delle capacità discriminanti -all'ascolto- dell'appassionato medio...!!!

Infatti quel che dici è provato dal fatto che quasi tutti gli appassionati inesperti confondono facilmente un originale 16 Bit/44,1 KHz con la versione MP3-Pro, a 320 KBits/s.

Però è anche vero che ascoltatori esperti, come tanti di noi, riescono facilmente a riconoscere la differenza tra un File 16 Bit/44,1 KHz ed uno 24 Bit /96 KHz... anche quando quest'ultimo è il prodotto di un semplice ricampionamento del primo.

Quindi è arrivato il momento di ammettere la "sordità-molto-relativa" di certi appassionati, che per questo riescono a non accorgersi delle distorsioni enormi e delle profonde alterazioni di risposta tipiche dei diffusori "domestici", specie dei "Tower". Non facciamone una colpa, ma una semplice constatazione.

A riprova: avete notato quanto raramente gli appassionati postino recensioni dettagliate...? (Paura di sbagliare ???)

Leonida. tu sai bene che nel profondo io sono convinto che molte delle tue osservazioni siano geniali. Quel che non mi convince, il più delle volte, è dove vadano a parare... ;)

Comunque complimenti.

Saluti
F.C.

Alfredo Di Pietro
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da Alfredo Di Pietro » martedì 4 novembre 2014, 19:26

Leonida Scardamaglia, il filosofo dell'Hi Fi.

Lo dico con rispetto.

Alfredo Di Pietro
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da Alfredo Di Pietro » martedì 4 novembre 2014, 19:34

F.Calabrese ha scritto:...A riprova: avete notato quanto raramente gli appassionati postino recensioni dettagliate...? (Paura di sbagliare ???)...
Saluti
F.C.
Le recensioni dettagliate sono faticose, richiedono esperienza e preparazione.

La sicurezza di un operatore, l'opinione che lui stesso ha del suo prodotto, condizionano il tipo di test che è disposto ad accettare.
Non tutti vedono di buon occhio che un volenteroso ficchi troppo il naso nelle loro cose.

Per questo tipo di professionisti va bene la recensione superficiale, patinata, letteraria.

Chi è davvero sicuro della bontà di quanto fa, in genere non pone queste limitazioni.

IMHO

F.Calabrese
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 novembre 2014, 22:24

Alfredo Di Pietro ha scritto:...
Chi è davvero sicuro della bontà di quanto fa, in genere non pone queste limitazioni.
...e sbaglia...!

...perchè il settore pullula di piccoli e grandi ricattatori...!!!


Non chiedetemi di rifare i nomi: sono uno dei pochi che li fa da sempre...

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » martedì 4 novembre 2014, 23:30

Alfredo Di Pietro ha scritto:Leonida Scardamaglia, il filosofo dell'Hi Fi.

Lo dico con rispetto.
Abitualmente filosofare è inteso come sinonimo di vaneggiamento sul nulla sostanziale.
Filosofare è invece chiedersi il perchè delle cose rifiutando il luogo comune ed il preconcetto, ostacoli alla reale conoscenza.

C'è da scommettere che ogni convenzione corrente, ogni idea pubblica, sia una sciocchezza poichè è convenuta ai più, scriveva Chamfort nelle sue Maximes.
Certamente un vero filosofo non si lascerà mai convincere da convenzioni correnti ed idee pubbliche.

Penso quindi che per filosofo intendi un soggetto amante della conoscenza e ricercatore del vero oltre le apparenze.
Nel qual caso, accetto come un complimento.
Grazie

Giuseppe Scardamaglia

F.Calabrese
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 novembre 2014, 23:42

leonida ha scritto: Abitualmente filosofare è inteso come sinonimo di vaneggiamento sul nulla sostanziale.
Filosofare è invece chiedersi il perchè delle cose rifiutando il luogo comune ed il preconcetto, ostacoli alla reale conoscenza.

C'è da scommettere che ogni convenzione corrente, ogni idea pubblica, sia una sciocchezza poichè è convenuta ai più, scriveva Chamfort nelle sue Maximes.
Certamente un vero filosofo non si lascerà mai convincere da convenzioni correnti ed idee pubbliche.

Penso quindi che per filosofo intendi un soggetto amante della conoscenza e ricercatore del vero oltre le apparenze.
Nel qual caso, accetto come un complimento.
Grazie

Giuseppe Scardamaglia
E' così... è un complimento...

Perché è proprio di questo che c'é necessità oggi, in campo Hi-Fi...!

C'è bisogno di capire come sia stato possibile che degli imbonitori da fiera di paese siano riusciti a dirigere riviste e forum...

C'è necessità di capire come distinguere gli operatori seri (se ve ne sono) da quei tanti squallidi pataccari che vantano la loro "professionalità" nel mungere i loro clienti, deridendoli.

C'è bisogno di riflettere e di approfondire.

Grazie Leonida.

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » mercoledì 5 novembre 2014, 0:53

F.Calabrese ha scritto:
leonida ha scritto:...
In conclusione: il suono percepito, vivo o riprodotto, a causa di una precisa fenomenologia, non risulta essere lo stesso esistente in quella situazione, ma una versione percepita sostanzialmente in modo alterato dall'ascoltatore, ed assolutamente non paragonabile alla qualità di quanto avrebbe dovuto percepire.
La qualità percepita, rispetto alla qualità e quantità di informazioni potenziali, mi risulta essere ben inferiore a quella del formato mp3.
Sto affermando che , non per sua colpa, ma a causa di precisi fenomeni, il cervello elabora le informazioni sonore con una qualità inferiore all'MP3.
Ovviamente per poterlo affermare devo avere la possibilità di confrontare le due versioni. Dovrò quindi essere in grado di ottenere tutt'altro risultato da quello apparente, intervenendo sull'origine dei fenomeni distorcenti senza, pertanto, alcun cambiamento elettroacustico nel sistema di riproduzione.

Giuseppe Scardamaglia
Semplicemente da incorniciare... !!!

Con queste parole hai finalmente trovato una definizione incredibilmente precisa delle capacità discriminanti -all'ascolto- dell'appassionato medio...!!!

Infatti quel che dici è provato dal fatto che quasi tutti gli appassionati inesperti confondono facilmente un originale 16 Bit/44,1 KHz con la versione MP3-Pro, a 320 KBits/s.

Però è anche vero che ascoltatori esperti, come tanti di noi, riescono facilmente a riconoscere la differenza tra un File 16 Bit/44,1 KHz ed uno 24 Bit /96 KHz... anche quando quest'ultimo è il prodotto di un semplice ricampionamento del primo.

Quindi è arrivato il momento di ammettere la "sordità-molto-relativa" di certi appassionati, che per questo riescono a non accorgersi delle distorsioni enormi e delle profonde alterazioni di risposta tipiche dei diffusori "domestici", specie dei "Tower". Non facciamone una colpa, ma una semplice constatazione.

A riprova: avete notato quanto raramente gli appassionati postino recensioni dettagliate...? (Paura di sbagliare ???)

Leonida. tu sai bene che nel profondo io sono convinto che molte delle tue osservazioni siano geniali. Quel che non mi convince, il più delle volte, è dove vadano a parare... ;)

Comunque complimenti.

Saluti
F.C.
La tua non è proprio l'interpretazione che volevo comunicare.
Viviamo nel 2014, l'evoluzione tecnologica grazie alla ricerca, ha prodotto in ogni settore innegabili avanzamenti.
La qualità video, ad esempio, si è evoluta dal bianco e nero al colore,dagli schermi piatti, ai grandi schermi, dall'Hd al 4k, un vero abisso in circa trent'anni.
La ricerca riguardante la qualità musicale, invece?
Che cosa ha prodotto ?
Sostanzialmente zero.

Si procede a tentoni, per cambi progressivi, alla ricerca dell' "accoppiamento felice" o del " giusto interfacciamento"
Il risultato è sempre quello che capita, nella maggioranza dei casi assolutamente non voluto.
Non potrebbe essere altrimenti in un settore i cui massimi esperti non riescono ancora, dopo cinquant'anni a spiegare la causa delle differenze percepite in ogni parte del mondo fra ciascun elemento che costituisca una catena di riproduzione.

Ed infatti le differenze...

Fra differenti ciabatte: eziologia sconosciuta.
Fra differenti cavi di alimentazione: eziologia sconosciuta.
Fra differenti spine prese e connessioni elettriche: eziologia sconosciuta.
Fra differenti lettori cd: eziologia sconosciuta
Fra differenti convertitori eziologia sconosciuta:
Fra diversi amplificatori: eziologia sconosciuta.
Fra differenti mobili x elettroniche: eziologia sconosciuta.
Fra differenti cavi di ogni genere: eziologia sconosciuta.
Fra differenti diffusori: eziologia sconosciuta.
Fra differenti componenti elettronici: eziologia sconosciuta.

Può un settore dove la quasi totalità delle cause determinanti questa o quella variazione perfettamente percepibile, garantire un risultato certo a chi dovesse convincersi che all'aumento di spesa debba necessariamente corrispondere un incremento della qualità del risultato?

La risposta è: assolutamente no.

Può, allo stato attuale, essere corretto un sistema di riproduzione, non alterando il segnale originale ma individuando con certezza la causa del mancato risultato ?

La risposta è assolutamente no.

La causa dell'incerto risultato non può, per logica, risiedere nelle microscopiche imperfezioni dei componenti del sistema, presunte come determinanti senza alcuna prova certa.
Apparentemente Inspiegabile la sostanziale non incidenza in campo video, di quei componenti accessori, cavi piedini, connettori,spine et similia che in campo audio hanno invece determinato, la creazione di un vero e proprio settore merceologico.
Nessun produttore di accessori audio ha mai fornito misure per poter spiegare la causa dell'eventuale superiorità del proprio prodotto.
Perchè?
Perchè non può, perchè non ne possiede!
Ha però ascoltato e notato la differenza nel bene o nel male, non sapendo assolutamente , purtroppo, da dove questa deriva.
Nonostante la zero conoscenza e l'assoluto empirismo, il prodotto costa dalle settanta alle centinaia di volte il costo dell'equivalente commerciale a livello di funzionalità!!
Nel video, tecnologie impossibili per comuni mortali, proiettori 4 k e schermi ad altissima risoluzione, funzionanti senza alcun accessorio coadiuvante e con certezza di risultato.
In audio invece, tecnologie tradizionalissime alla portata di chiunque, prezzi da fantascienza, e zero certezze, anzi altissime probabilità se non addirittura certezza di flop assoluto!

Qualcuno crede ancora alla favola delle salette sfortunate nelle mostre audio?
Qualcuno può credere che non sia stato fatto il possibile da personaggi "conoscenti" , per poter ottenere un decente risultato?

Il disastro acustico è semplicemente frutto di ignoranza riguardo le cause impedienti un corretto se non entusiasmante risultato musicale.
Nient'altro.
Giustamente qualcuno fa notare che non c'è mai il tempo per l'ottimizzazione.
Ah, il tempo tiranno per definizione!
Il tempo necessario, ore, giorni se non mesi o addirittura anni per poter cavar fuori un risultato decente, ammesso e non concesso, non è che la dimostrazione lampante dell'applicazione di un procedimento assolutamente trial&error, metodo necessario ed imprescindibile a causa dell'imprevedibilità dei risultati, metodo la cui applicazione non è che la naturale conseguenza dell'assenza di conoscenza di ciò che determina la/le cause dei fenomeni acustico/percettivi.


Giuseppe Scardamaglia

Revenge!
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da Revenge! » mercoledì 5 novembre 2014, 8:16

leonida ha scritto: Può un settore dove la quasi totalità delle cause determinanti questa o quella variazione perfettamente percepibile,

Giuseppe Scardamaglia
come mai, però, il "perfettamente percettibile" decade quando non si sa quale, tra più esemplari diversi, degli oggetti che hai elencato sia connesso?
Ultima modifica di Revenge! il mercoledì 5 novembre 2014, 8:18, modificato 1 volta in totale.

leonida
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Re: Leonida/Scardamaglia ha ragione

Messaggio da leonida » mercoledì 5 novembre 2014, 8:18

Trial & Error


Nel tentare di dare una soluzione ad un problema, finchè non sarà conosciuta esattamente la causa che lo genera, non si potrà, per logica conseguenza, conoscere a priori quale sarà l'effetto del risultato finale.
.
In questa materia è così da sempre: ad illimitate tipologie di effetti percepibili e percepiti all'ascolto non corrispondono, ad oggi, cause individuate con certezza.
I rapporti causa effetto ad oggi ipotizzati sono scientificamente equivalenti a 0, validi solo solo ipotesi, supposizioni, considerazioni,osservazioni etc., al massimo potrebbero avere una validità statistica, ma risultano comunque essere di nullo valore scientifico essendo facilmente falsificabili sia teoricamente che empiricamente.

Quindi l'unico metodo applicabile, riguardo ogni tipologia di tentativo di miglioramento della qualità percepita di una riproduzione musicale, è, allo stato attuale delle conoscenze, il trial and error.
Trial and error = prova ed errore, prova e sbaglia finchè non indovini (o credi di indovinare).

Tentativo ed errore o tentativo attraverso l'errore è il metodo generalmente utilizzato per risolvere problemi, in base ad ipotesi e concetti probabilistici al fine di ottenere conoscenza in assenza di certezze codificate.

Nel trial and error l'apprendimento non scaturisce dal fallimento del tentativo, ma dalla coscienza del fallimento, coscienza che potrà manifestarsi in tempi più o meno brevi, coscienza che provocherà una nuova prova che genererà un nuovo cambiamento, che a sua volta genererà un nuovo fallimento, ed ancora un nuovo cambiamento e così via fino all'eventuale soluzione.
E' il metodo utilizzato dai bambini che cominciano ad avere le prime esperienze.
Questo tipo di approccio contrasta con l'altro metodo per ottenere conoscenza, ovvero "analizza e teorizza", metodo utilizzabile in presenza di certezza della conoscenza-
Una altro metodo , una via di mezzo , si basa sull'applicazione di in un empirismo illuminato, l'applicazione di un determinato metodo in base a concetti teorizzati in precedenza, presunti come corretti ed adeguati al caso da risolvere, e valutarne, infine, le conseguenze pratiche.

Una variante della teorizzazione è l' Insight (letteralmente "visione interna"), termine uche definisce il concetto di "intuizione", nella forma immediata ed improvvisa.
L’insight consiste nella comprensione improvvisa e subitanea della strategia utile ad arrivare alla soluzione di un problema o della soluzione stessa - colloquialmente conosciuto come lampo di genio o con l'espressione inglese: “Aha! Experience”. A differenza di ciò che è considerato problem solving in generale, dove la soluzione del problema è raggiunta tramite una costruzione analitica e consequenziale, l’insight avviene in un unico passo e compare inaspettatamente nella mente del solutore.
L’insight è spesso il risultato di una ristrutturazione degli elementi del problema, anche in assenza di preesistenti interpretazioni.
Una definizione intuitiva del concetto di insight è l'esclamazione "Eureka!", attribuita ad Archimede di Siracusa nel momento in cui scoprì (tramite un insight) il suo noto principio.
Quest'ultimo metodo è inquadrabile nel procedimento cosiddetto euristico dal greco eurisko = scopro , eureka= ho trovato.

Concludendo,il trial & error, l'unico metodo utilizzato in materia di riproduzione musicale, non ambisce a scoprire il perchè una soluzione funzioni, ma semplicemente a trovare una soluzione per lo specifico problema, aspira ad una soluzione rapida e non a tutte le soluzioni e non alla migliore ed infine non ambisce a scoprire la soluzione di problemi similari a quello analizzato, ma si limita al caso particolare.
E' un metodo che per essere applicato, richiede semplicemente di una minima ed anche limitata conoscenza.
E' un metodo che si utilizza quindi in presenza di una limitata e/o totale mancanza di conoscenza, sopperendo, in pratica, alla carenza di conoscenza di metodologie alternative.

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