A quanti credono che Mario Bon...

La sezione principale

Moderatore: F.Calabrese

Rispondi
F.Calabrese
Messaggi: 42377
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

A quanti credono che Mario Bon...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 dicembre 2016, 16:03

Quanti di voi credono che Mario Bon possa scrivere come stanno realmente le cose, anche quando ammettere la verità gli costerebbe evidenziare i difetti dei suoi progetti...???

Ebbene... leggete bene qui.
Mario Bon ha scritto: Esiste il problema delle tre pareti?

Si esiste e nasce (forse) dalla incompleta lettura di questo articolo di Allison del 1976.
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... llison.pdf
In particolare si dovrebbe leggere anche le pagina 17 e successive.
Resta comunque il fatto le pareti di una stanza sono sei.
Infatti nell'articolo citato vengono considerate
- tre pareti dietro alla sorgente
- tre pareti dietro all'ascoltatore
e poi vengono combinati i risultati.

Si noti che tra tre pareti mutuamente ortogonali confluenti in uno stesso angolo non si instaurano onde stazionarie.
Mario Bon, -come Allison nel 1976- deve far vendere i diffusori che progetta per Opera ed Unison, per cui, come Allison, è costretto a minimizzare quello che è il maggiore problema dei suoi diffusori.

Diversamente da lui, Glyn Adams -della B&W- ha pubblicato sul Journal of AES uno studio assai rigoroso, che termina con questa constatazione:

Immagine

Letteralmente: << La curva della potenza acustica emessa dopo un breve tempo da quando la sorgente è stata attivata ha lo stesso andamento della soluzione semplificata che considera solo le tre pareti più vicine. Questa particolare soluzione può essere quindi considerata valida per descrivere il "primo arrivo" di energia, comprendente l'emissione diretta dal diffusore e le prime riflessioni dalle pareti più vicine.
La curva della potenza acustica a regime mantiene un andamento in frequenza che segue la curva per i primi arrivi Questo significa che la scelta della collocazione sugli assi x-y-z (rispetto all'angolo) basata sulla soluzione semplificata alle sole pareti più vicine può essere vicina all'ottimale.>>


I risultati dello studio di Glyn Adams si spiegano facilmente: se le prime riflessioni aggiungono o sottraggono energia a quanto inviato alle pareti più lontane, a queste perverrà appunto uno spettro modificato, che non potranno far altro che riflettere come tale.... con le stesse enfasi e cancellazioni...!

Allison, nell'invocare il contributo delle pareti posteriori, dimentica poi che i diffusori sono DUE, mentre l'ascoltatore occupa UNA sola posizione...
E' dunque banale che l'eventuale compensazione delle prime riflessioni prodotte dalla tre pareti più vicine al diffusore destro NON potrà essere efficace anche per quelle prodotte dalle pareti vicine al diffusore sinistro, a meno che l'ascoltatore occupi una posizione simmetrica in un ambiente completamente simmetrico. Ne avete mai visto uno...???

Inoltre l'errore di tutti (M.Bon, Allison ed Adams) sta nel dimenticare che le prime riflessioni creano un importante contributo in termini di impedenza di radiazione, la quale può incrementare anche il rendimento di conversione del woofer a particolari frequenze e diminuirlo ad altre...

Infine: esisto almeno quattro diverse soluzioni al "problema delle tre pareti" ed io le ho utilizzate nei miei impianti, dal 1980 ad oggi. Ebbene... quando si risolve il problema, si avverte sempre un enorme miglioramento della qualità della gamma bassa e dell'ascolto in generale.

Mario Bon prima o poi scoprirà che questo è vero... ma sarà sempre troppo tardi per coloro che hanno acquistato i diffusori da lui progettati...

Saluti
F.C.

F.Calabrese
Messaggi: 42377
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: A quanti credono che Mario Bon...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 dicembre 2016, 16:30

Ed ecco la tardiva e garbatamente canzonatoria risposta di Mario Bon... :lol:
mluxor ha scritto:
Quando leggo nel manuale di istruzioni che si consiglia di tenere il diffusore ad una distanza di almeno 50 cm dal muro posteriore cosa si intende la distanza del woofer dal muro o del pannello posteriore del diffusore ?

Le mie quinta 2006 le ho disposte a circa 20 cm dal muro posteriore e la misura considerata è dal pannello posteriore della cassa (per me è corretto perché a me mi piace :-) ) concettualmente va bene ? la misura precisa è 20 cm oppure devo aggiungere la profondità del diffusore e quella sarebbe la reale distanza dalla parete posteriore ?
Si intende la distanza del woofer dal muro posteriore e comunque se il risultato ti soddisfa vuol dire che va bene.
Come dire... "te le sei comperate perché ti piacevano... ed ora te le tieni con tutti i loro problemi...!"

In fondo questo tipo di risposte certi appassionati se lo meritano, se frequentano certi spazi e pongono le domande a chi NON PUO' risponder loro, sia perché non sa, sia perché non può andar contro gli interessi di chi gli commissiona progetti discutibili.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
Messaggi: 42377
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: A quanti credono che Mario Bon...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 dicembre 2016, 16:58

Il bello è che Mario Bon sa perfettamente che io ho ragione, ma si trincera citando pubblicazioni che -però- alla fin fine confermano in pieno la mia tesi.

Come nel caso di questa pubblicazione della BBC, in cui si cita il caso di una regìa simmetrica, con gravissimi problemi di risposta in gamma bassa.

Immagine

Fateci caso... in gamma bassa c'è un buco di 7-8 dB da 50 a 100 Hz (che si sente... e come...!) ed un rinforzo di altrettanti deciBel da 125 a 250 Hz... ancora più nefasto per l'ascolto...

Ovviamente si tratta di pubblicazioni datate, in cui non sono affatto trattate le soluzioni tecniche al problema, che forse il buon Mario Bon NON CONOSCE o si guarda bene dal pubblicare, per non farsi porre la domanda "e come mai non le hai mai impiegate nei tuoi diffusori...???"

Saluti
F.c.

Rispondi