il valore di un prodotto anche hifi e
Moderatore: F.Calabrese
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Oggi il bacino di utenze di un negozio è rimasto pressochè immutato rispetto 30 anni fa,ma l'offerta di prodotti ė infinitamente maggiore..come del resto il numero di concorrenti...è cambiato il mercato in senso tecnico sta diventando concorrenziale e veloce.
questo spiazza un po tutti...prima avevi consumatori abitudinari,abbastanza pigri,affezzionati a un marchio,piuttosto disinformati dalle riviste,che cercavano nel rivenditore un servizio,e un caldo abbraccio in un rapporto fiduciario.
Ora hai una massa di persone che poi sono le stesse di prima e questo è un guaio,che sono grazie al web più informati,più disinvolti,consapevoli,che se fanno una domanda capiscono che tipo di venditore hanno di fronte,quali prodotti spinge,che distributori lo servono,che ricarichi adotta...che servizio dà...poi trae le sue conclusioni....
questo spiazza un po tutti...prima avevi consumatori abitudinari,abbastanza pigri,affezzionati a un marchio,piuttosto disinformati dalle riviste,che cercavano nel rivenditore un servizio,e un caldo abbraccio in un rapporto fiduciario.
Ora hai una massa di persone che poi sono le stesse di prima e questo è un guaio,che sono grazie al web più informati,più disinvolti,consapevoli,che se fanno una domanda capiscono che tipo di venditore hanno di fronte,quali prodotti spinge,che distributori lo servono,che ricarichi adotta...che servizio dà...poi trae le sue conclusioni....
-
- Messaggi: 42376
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Analisi lucidissima, la tua...!Svarione ha scritto:...
prima andavi dal negoziante!..che sapeva che tu non importavi,
Non saltavi la filiera distributiva o sfruttavi le differenze di cambio,o comperavi da uno stockista,...la sua concorrenza era gestita dai distributori...
Mi fa ricordare dell'accesa discussione con Quirino Cieri, in occasione del TAV 2009, con Bebo a due metri, che assisteva.
In due parole: Cieri mi ricordò che una grande Azienda, come la JBL, poteva tritarlo, un professionista come me... se non stava nei ranghi... Ed io gli replicai, non proprio a bassa voce, che questo lo avevano fatto (anche con me) negli anni '80, quando noi professionisti non avevamo altro canale d'acquisto per i finali ed i trasduttori necessari per i nostri impianti... Ma oggi (e nel 2009) c'è Thomann... che con 20 Euro o meno ti spedisce anche duecentomila watt di finali ed una tonnellata di trasduttori...!
C'è da aggiungere che le scorrettezze e le vessazioni poste in essere dai grandi importatori degli anni pre-'90 sono state tali da renderli definitivamente invisi non solo ai professionisti, ma anche agli stessi negozianti, molti dei quali lavorano più su e-Bay che non attraverso i normali canali di vendita (e di fornitura).
Ma tutto questo non significa affatto che per gli appassionati la situazione sia migliore.
Per esempio, chi acquista in rete non può "riportare in negozio" il prodotto se questo non soddisfa i suoi gusti.
Lo può fare se si tratta di un prodotto difettoso... ma una volta aperto l'imballo sta solo al buon cuore del fornitore riprendersi l'oggetto.
Lo so che le norme dicono diversamente... ma provateci... DOPO aver pagato... a ripensarci...!
Il vecchio negoziante aveva invece l'interesse di mantenere il rapporto con il cliente, per cui spesso riprendeva indietro alla pari, se non era passato troppo tempo.
Saluti
F.C.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Buongiorno sig. Calabrese,si altri tempi,oggi si rende un pacco aperto...amazon,si viene rimborsati dalle truffe,paypal...ma ci pensa come cambia il mondo?
La musica è un file...il video è un file...il denaro si sposta come un file,le agenzie,gli intermediari,i negozi esistono solo per il servizio che è il loro valore aggiunto,altrimenti chiuderanno...i consumatori sono scaltri...guardi che fine stanno facendo i cd..o che hanno fatto altri prodotti...
E non stiamo parlando di crollo dei consumi derivante dalla crisi economica..no...quella si aggiunge...sto pensando proprio a come all'evolversi della tecnologia spariscono o si ridimensionano i prodotti.
Oggi in moto io uso lo smartphone con le cuffiette come navigatore satellitare...non pago le mappe...
La musica è un file...il video è un file...il denaro si sposta come un file,le agenzie,gli intermediari,i negozi esistono solo per il servizio che è il loro valore aggiunto,altrimenti chiuderanno...i consumatori sono scaltri...guardi che fine stanno facendo i cd..o che hanno fatto altri prodotti...
E non stiamo parlando di crollo dei consumi derivante dalla crisi economica..no...quella si aggiunge...sto pensando proprio a come all'evolversi della tecnologia spariscono o si ridimensionano i prodotti.
Oggi in moto io uso lo smartphone con le cuffiette come navigatore satellitare...non pago le mappe...
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
La crisi dell'hifi non la sentono tutti in ugual misura,ci sono realtà diverse ..c'è chi investe...c'è chi chiude,se uno sà cogliere le opportunità della musica liquida potrebbe farsi un pacco di soldi,li il tasso di crescita è alto...vi sono anche interessanti prospettive nel settore dell'ottimizzazione acustica ambientale,
nel tweaking dei prodotti stock,nella personalizzazione degli impianti,....nell'interfacciamento tablet hifi.
Non credo che ci si debba fossilizzare sul raggiungimento di questo o quel parametro misurabile,sull'utilizzo di quel componente particolare...per quella strada l'hifi muore.
Diventa un prodotto che consumer non è più,ma nemmeno più soddisfa il consumatore evoluto.
Diventa un lusso,un prodotto per un élite,poco ambito da chi ostenta status symbol perché richiede troppe conoscenze,investimenti,difficilmente ostentabile,...troppo costoso per i giovani.
nel tweaking dei prodotti stock,nella personalizzazione degli impianti,....nell'interfacciamento tablet hifi.
Non credo che ci si debba fossilizzare sul raggiungimento di questo o quel parametro misurabile,sull'utilizzo di quel componente particolare...per quella strada l'hifi muore.
Diventa un prodotto che consumer non è più,ma nemmeno più soddisfa il consumatore evoluto.
Diventa un lusso,un prodotto per un élite,poco ambito da chi ostenta status symbol perché richiede troppe conoscenze,investimenti,difficilmente ostentabile,...troppo costoso per i giovani.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Quanti di quelli che leggono questi forum saprebbero confezionare un impianto budget?
Aspettate prima di pensare il solito cd player,si può evitare di comperarlo...forse anche il preamplificatore, forse molti hanno in casa due computer e due tablet e due smartphone....capitooo
Ma noi pensiamo ai massimi sistemi e ci giochiamo il futuro...il nostro futuro...tante professioni sono sparite,mestieri spariti..ne sono sorti degli altri...attenzione che a deindrustializzare si fa alla svelta...piū che a costruire.
guardate quante realtà perse nel motociclismo,marchi spariti...oggi gli investimenti minimi nel settore non sono piū alla portata dei assemblatori...restano poche realtà produttive che poi fanno capo a pochi gruppi...poi qualche marchio che sopravvive grazie alla lungimiranza familiare il resto ko.
Produzione in cina,asia,e uguale per le bici,le tv....stiamo delegando la produzione di massa e non solo...apple produce lå...qqui finisce che l'audio costruttore farà il riparatore del finale cinese...se capirà come ripararlo.
Mia moglie,la seconda per la veritå ,rimase stupita che le dicessi che dovevo riparare il pc ...beh rimase poi delusa quando mi vide sostituire una scheda...loro le schede le riparano...saldatore,stagno ...e cervellino..
Quelli lavorano a 200$ mese ma chi si presta a saldare essendo che abbassa le sue prospettive di vita arriva anche al quadruplo...ecco perché spostano le aziende da un posto all'altro...a un certo punto non trovano operai disposti per quei salari a prendersi tumori ed esaurimenti....la fabbrica italiana che delocalizza fa danni in due paesi.
Aspettate prima di pensare il solito cd player,si può evitare di comperarlo...forse anche il preamplificatore, forse molti hanno in casa due computer e due tablet e due smartphone....capitooo
Ma noi pensiamo ai massimi sistemi e ci giochiamo il futuro...il nostro futuro...tante professioni sono sparite,mestieri spariti..ne sono sorti degli altri...attenzione che a deindrustializzare si fa alla svelta...piū che a costruire.
guardate quante realtà perse nel motociclismo,marchi spariti...oggi gli investimenti minimi nel settore non sono piū alla portata dei assemblatori...restano poche realtà produttive che poi fanno capo a pochi gruppi...poi qualche marchio che sopravvive grazie alla lungimiranza familiare il resto ko.
Produzione in cina,asia,e uguale per le bici,le tv....stiamo delegando la produzione di massa e non solo...apple produce lå...qqui finisce che l'audio costruttore farà il riparatore del finale cinese...se capirà come ripararlo.
Mia moglie,la seconda per la veritå ,rimase stupita che le dicessi che dovevo riparare il pc ...beh rimase poi delusa quando mi vide sostituire una scheda...loro le schede le riparano...saldatore,stagno ...e cervellino..
Quelli lavorano a 200$ mese ma chi si presta a saldare essendo che abbassa le sue prospettive di vita arriva anche al quadruplo...ecco perché spostano le aziende da un posto all'altro...a un certo punto non trovano operai disposti per quei salari a prendersi tumori ed esaurimenti....la fabbrica italiana che delocalizza fa danni in due paesi.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
L'unica speranza per i nostri giovani sono di cogliere per primi le opportunità,ma per far questo devono svegliarsi,altrimenti veramente finiscono tutti dietro ai fornelli,o a pascolare le pecore.
Braccia rubate all'agricoltura.
Pensare che questo paese possa e meriti di piū mi sembra doveroso....anche se vedo ancora tanti ormai non più giovani che non sanno cosa fare da grandi.
Braccia rubate all'agricoltura.
Pensare che questo paese possa e meriti di piū mi sembra doveroso....anche se vedo ancora tanti ormai non più giovani che non sanno cosa fare da grandi.
-
- Messaggi: 42376
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Quel che dici, Svarione, è vero... ma esistono comparti della tecnologia che hanno importanza "strategica" e dove la ricerca (anche in scala ridotta) resta importante. Cito ad esempio il caso degli impianti audio di segnalazione incendi, in cui l'intellegibilità deve restare elevata anche in condizioni di elevato rumore di fondo (=caos) ed in ampi spazi riverberanti. E' pur vero che noi siamo abituati ad intervenire solo DOPO il grosso incidente, ma le competenze ci devono essere prima, perché non si creano affatto al volo, né si importano così facilmente (perché ogni progetto è diverso).
Rispetto al passato, quel che cambia è la possibilità di farci soldi... che rimane minima.
Saluti
F.C.
P.S.: Quanto ai giovani, leggevo poco fa di percentuali di bocciati vicine al 60 per cento, e proprio in un Istituto Tecnico..., mentre la media nazionale viaggia al 27%, sempre in questo particolare comparto.
Rispetto al passato, quel che cambia è la possibilità di farci soldi... che rimane minima.
Saluti
F.C.
P.S.: Quanto ai giovani, leggevo poco fa di percentuali di bocciati vicine al 60 per cento, e proprio in un Istituto Tecnico..., mentre la media nazionale viaggia al 27%, sempre in questo particolare comparto.

Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Ma gaber direbbe padri nostri...padri tuoi...
Forse da li si capisce tutto,poi che volete il resto si attacca....misure..teoria del valore di ricardo..ma seminare sul cemento cosa serve?
Volete un esempio? domandiamo se sono più cari i diffusori autocostruiti in kit di nuova elettronica o un paio di diffusori canton plus.
Scusate questi mi sono venuti in mente...conti alla mano supponiamo costino uguale...ma ma...buon lavoro.
Sempre a disposizione
Saluti
Forse da li si capisce tutto,poi che volete il resto si attacca....misure..teoria del valore di ricardo..ma seminare sul cemento cosa serve?
Volete un esempio? domandiamo se sono più cari i diffusori autocostruiti in kit di nuova elettronica o un paio di diffusori canton plus.
Scusate questi mi sono venuti in mente...conti alla mano supponiamo costino uguale...ma ma...buon lavoro.
Sempre a disposizione
Saluti
-
- Messaggi: 1452
- Iscritto il: martedì 19 ottobre 2010, 9:28
- Località: Roma
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
La realtà del nostro (intendo italiano) disastro ha molte facce.
Ci sono molti giovani che non sono disposti a fare pratica per imparare, ma ci sono anche persone che cercano di sfruttare la voglia di inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi ci sono industrie troppo piccole per poter competere a livello di tecnologia e ricerca, che finiscono gambe all'aria, perché se produci oggetti con poco valore aggiunto, sarai fatto fuori di chi produce in paesi con mano d'opera più a buon mercato.
Poi molti industriali, negli anni passati, hanno delocalizzato in maniera selvaggia per produrre a costi (ma non necessariamente a prezzi di vendita) sempre più bassi in Romania, poi in Moldavia, poi magari in Transnistria, dimenticando che gli operai italiani non avrebbero potuto comprare i loro prodotti perché ormai senza reddito, ma nemmeno quelli di quei paesi, perché pagati una miseria.
Due anni fa, mio figlio, laureato con il massimo di voti alla triennale di Fisica alla Sapienza, ha ricevuto un'offerta da una ditta romana di elettronica.
Chiese quanto sarebbe stato retribuito e gli risposero: "nulla, ti fai un po' di pratica."
Gli rispose che ci avrebbe pensato (si fa per dire), proprio in quei giorni ricevette la risposta positiva dal Cern di Ginevra, dove andò a fare tre mesi di pratica, ben pagato, e dove è tornato un anno dopo, rimanendoci più di un anno, sempre a fare pratica (Technical Student), pagato questa volta anche di più (non dico quanto perché mi vergogno un po', visto che ha preso parecchio più di me.
Qui tra un po' rimarranno solo i raccomandati e quelli che non sanno o non hanno voglia di fare nulla.
Ci sono molti giovani che non sono disposti a fare pratica per imparare, ma ci sono anche persone che cercano di sfruttare la voglia di inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi ci sono industrie troppo piccole per poter competere a livello di tecnologia e ricerca, che finiscono gambe all'aria, perché se produci oggetti con poco valore aggiunto, sarai fatto fuori di chi produce in paesi con mano d'opera più a buon mercato.
Poi molti industriali, negli anni passati, hanno delocalizzato in maniera selvaggia per produrre a costi (ma non necessariamente a prezzi di vendita) sempre più bassi in Romania, poi in Moldavia, poi magari in Transnistria, dimenticando che gli operai italiani non avrebbero potuto comprare i loro prodotti perché ormai senza reddito, ma nemmeno quelli di quei paesi, perché pagati una miseria.
Due anni fa, mio figlio, laureato con il massimo di voti alla triennale di Fisica alla Sapienza, ha ricevuto un'offerta da una ditta romana di elettronica.
Chiese quanto sarebbe stato retribuito e gli risposero: "nulla, ti fai un po' di pratica."
Gli rispose che ci avrebbe pensato (si fa per dire), proprio in quei giorni ricevette la risposta positiva dal Cern di Ginevra, dove andò a fare tre mesi di pratica, ben pagato, e dove è tornato un anno dopo, rimanendoci più di un anno, sempre a fare pratica (Technical Student), pagato questa volta anche di più (non dico quanto perché mi vergogno un po', visto che ha preso parecchio più di me.
Qui tra un po' rimarranno solo i raccomandati e quelli che non sanno o non hanno voglia di fare nulla.
Leonardo
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Ora pensiamo di avere un prodotto,presupposto mica da nulla,supponiamo di dargli un prezzo al dettaglio.. naturalmente avrò preso la scorciatoia chessò trattasi di un diffusore? lo faccio ascoltare a varie persone individuo il massimo che si può cavare dalla rapa,lo posiziono nel suo segmento sui prezzi del suo mercato....che già prevedono tutti i ricarichi commerciali..
Si vediamo di doverci cavare qualcosa dalla rapa,si apre un ventaglio di conti
Dato il prezzo di vendita,calcolate le spese e i costi devì arrivare a una produzione di pareggio che devi assolutamente raggiungere..altrimenti ti mangi il capitale.
Si vediamo di doverci cavare qualcosa dalla rapa,si apre un ventaglio di conti
Dato il prezzo di vendita,calcolate le spese e i costi devì arrivare a una produzione di pareggio che devi assolutamente raggiungere..altrimenti ti mangi il capitale.