Biamplificazione con crossover elettronico

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Bluenote
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da Bluenote » sabato 2 giugno 2012, 20:08

Ecco i componenti dell'impianto:

Sorgente: Pc Win7+Jriver17-M2Tech Evo-Dac-Clock
Pre: Leben Rs28cx
Finale: Yamamoto A-08s
Diffusori: Avantgarde Duo G2

Come mi e' stato suggerito qui ho collegato direttamente l'interfaccia evo al behringer in digitale con un cavo Aes/ebu. Ho utilizzato le uscite 1-4 per collegare i sub delle Avantgarde in bilanciato e le 2-5 per il finale che in biwiring amplifica le due trombe
Per quanto riguarda i settaggi, come dicevo prima, sono stato costretto a tenere il gain in ingresso al minimo. Ho scelto 170hz come frequenza d'incrocio dato che la tromba dei medi da li' comincia a lavorare. Ho disattivato equalizzazione e le altre diavolerie del crossover.
Il risultato e' stato molto deludente confrontato con quello classico con pre e convertitore. Trovo interessanti invece gli ingressi analogici del Behringer passando per il pre ed il convertitore evo dac ovviamente, anche se non paragonabile per trasparenza e raffinatezza rispetto a quello classico. I cavi di segnale utilizzati con il behringer sono degli economici Corsair, gli altri sono piu' "audiofili" e non credo siano loro a fare la differenza. Dov'e' l'errore ?
Ciao
Maurizio

peter walker
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da peter walker » sabato 2 giugno 2012, 23:12

Ciao Blunote, anche io avevo un problema, avevo i cassoni onken che rimbombavano da paura e avevo preso in considerazione il dcx 2496, poi mi sono chiesto se fosse stato meglio usare un eq analogico solo sull'ampli del wf, detto fatto, equalizzo il wf con un behr. ultraq e le trombe con un xover classico analogico passivo con ottima componentistica, risultato la brillantezza e dinamica delle 845 sulle trombe e la sostanza delle el34 sul wf il tutto pilotato da un pre uguale al tuo (rs28c) ma la prima versione. Comunque ho sentito il behr. dcx 2496 da audiofilofine in analogico e il suo impianto era favoloso......(ma era un'altro impianto)
......come fa questo amore che dall'ansia di perdersi, ha avuto in un giorno la certezza di aversi......

Nyquist
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da Nyquist » sabato 2 giugno 2012, 23:26

Bluenote ha scritto:Dov'e' l'errore ?
Bluenote ha scritto: devo impostare il gain dell'ingresso a -15, che e' il minimo,
qui
Bluenote ha scritto: e lo stesso devo fare con le uscite
e qui
Michele V.

F.Calabrese
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da F.Calabrese » sabato 2 giugno 2012, 23:59

Nyquist ha scritto:
Bluenote ha scritto:Dov'e' l'errore ?
Bluenote ha scritto: devo impostare il gain dell'ingresso a -15, che e' il minimo,
qui
Bluenote ha scritto: e lo stesso devo fare con le uscite
e qui
Mi spiace deluderti... ma questa è la regolazione che ha dato i migliori risultati tra oltre 30 diverse equalizzazioni che io ho provato...

Il caso è -forse- più semplice del previsto...

Il problema è nelle trombe delle Avantgarde, che non scendono in realtà sotto 270 Hz, se ricordo bene...

Dunque la scelta di una frequenza di taglio inferiore determina un buco della risposta in gamma bassa, che ha conseguenze abbastanza drammatiche nella resa delle grandi compagini orchestrali... (spariscono i violoncelli...)

Prova dunque a tagliare ad almeno 250 Hz e vedrai che l'ingresso digitale riguadagnerà la sua logica dignità...!

Provare per credere !!!

Saluti
F.C.

Nyquist
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da Nyquist » domenica 3 giugno 2012, 8:00

si certo.
15+15 db di attenuazione digitale con una risoluzione di 24 bit......

poi, se leggi bene, scrive che invece passando per gli ingressi analogici va meglio.
presumo senza variare la frequenza di taglio
questo secondo te cosa significa?
Michele V.

EDOARDO
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da EDOARDO » domenica 3 giugno 2012, 8:59

tagliare una tromba al di sotto della sua fc effettiva è uno dei più grandi errori che si possano fare con le trombe..me ne sono accorto anch'io..pena un suono veramente sgradevole..responsabile spesso in passato di un cattivo suono su questi sistemi..ecco perchè esistono le misure..

Nyquist
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da Nyquist » domenica 3 giugno 2012, 9:42

vedi, a differenza di quanto ha evidentemente fatto Fabrizio, io il post di Bluenote l'ho letto tutto.
Bluenote dice che ha tagliato a 170hz ed utilizzando gli ingressi digitali ha rilevato una grossa perdita in dinamica e in dettaglio.
dice anche che utilizzando invece gli ingressi analogici "ha avuto dei buoni risultati"
visto che non conosco le Avantgarde ho guardato nel loro sito ed ho appreso che suggeriscono 170hz come ft

non metto in dubbio che con un taglio a frequenza più elevata l'insieme non ne tragga notevole vantaggio,
ma viste le premesse è mia modesta opinione che la "perdita di dettaglio e dinamica" sia il classico effetto dell'attenuazione digitale troppo spinta.
Michele V.

EDOARDO
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da EDOARDO » domenica 3 giugno 2012, 9:57

la frequenza di taglio di una tromba è un parametro acustico-dimensionale..la frequenza del taglio elettronico è cosa ben diversa..se la avantgarde consiglia quel taglio ok anche se non fornisce la pendenza del taglio che già da sola fà cambiare dal giorno alla notte le prestazioni..del sistema..
riguardo all'uso dell'ingresso digitale o analogico....l'esperienza di bluenote è valida altrettanto come quella di fabrizio..perchè non credergli??...anch'io con la mia esperienza con il minidsp provando l'spdif e l'analogico ho notato differenze..però il taglio inferiore di una tromba non è legato alla tipologia di ingresso..se il taglio non è azzeccato..produce un risultato scadente comunque..

Nyquist
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da Nyquist » domenica 3 giugno 2012, 10:27

EDOARDO ha scritto:la frequenza di taglio di una tromba è un parametro acustico-dimensionale..la frequenza del taglio elettronico è cosa ben diversa..se la avantgarde consiglia quel taglio ok anche se non fornisce la pendenza del taglio che già da sola fà cambiare dal giorno alla notte le prestazioni..del sistema..
riguardo all'uso dell'ingresso digitale o analogico....l'esperienza di bluenote è valida altrettanto come quella di fabrizio..perchè non credergli??...anch'io con la mia esperienza con il minidsp provando l'spdif e l'analogico ho notato differenze..però il taglio inferiore di una tromba non è legato alla tipologia di ingresso..se il taglio non è azzeccato..produce un risultato scadente comunque..
non è questione di credere o non credere a Fabrizio.
io ho dato una risposta basandomi su affermazioni di Bluenote e, permettimi, sulle mie competenze e esperienze.
sono meno credibile di Fabrizio?
nessun problema, continuerò a dormire tranquillo.
Michele V.

F.Calabrese
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Re: Biamplificazione con crossover elettronico

Messaggio da F.Calabrese » domenica 3 giugno 2012, 10:37

Nyquist ha scritto:si certo.
15+15 db di attenuazione digitale con una risoluzione di 24 bit......

poi, se leggi bene, scrive che invece passando per gli ingressi analogici va meglio.
presumo senza variare la frequenza di taglio
questo secondo te cosa significa?
Significa che potrebbe esservi un errore nella conversione tra 16 e 24 Bit (per esempio l'assenza di dither).

Oppure può significare che la percezione di "maggiore dinamica" sia semplicemente quella che accompagna una maggiore compressione o una tosatura dei picchi, se l'ascoltatore non è particolarmente esperto.

Vedi, Nyquist, io ascolto con vari Behringer da più di tre anni, e sempre con i controlli in ingresso ed in uscita a -15, perlomeno per i brani "normali". Salgo a -3 o a zero solo con brani come "Another brick in The Wall", e solo con il controllo di ingresso.

A casa mia sono venuti almeno 50 appassionati, cui puoi chiedere quale sia il livello di risoluzione delle mie elettroniche.
Si sente nitidamente la consistenza del polpastrello che scorre sulla corda di una chitarra !!!

Però devo dire che conosco almeno tre appassionati che hanno acquistato un DCX 2496 e lo hanno giudicato immondo...

Questo conferma la mia teoria sul fatto che le prestazioni di un impianto dipendono da una moltitudine di accortezze, che sono in gran parte fuori della portata dell'appassionato che "attacca e stacca"...

Quando vado a casa di amici ed ascolto, ne ho sempre la conferma.

Saluti
F.C.

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