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da steo » martedì 6 dicembre 2011, 7:58
Sinceramente la posizione secondo cui un woofer con bordo in foam sia da buttare una volta che il foam si sia polimerizzato e quindi sbriciolato mi sembra estremamente talebana e poco attinente alla logica di un uso domestico dell'altoparlante.
In effetti, una ribordatura fatta a regola d'arte riporta l'altoparlante alle specifiche originali o, perlomeno, ci si avvicina al 99%. E per "regola d'arte" intendo secondo i criteri più volte espressi ad es. da Betti: foam della giusta cedevolezza, ribordatura, nel caso degli HPD tannoy, con incollaggio sulla parte posteriore del cono, incollaggio con la giusta quantità di colla per non appesantire il cono, controllo integrale della funzionalità dei componenti dell'altoparlante, eventuale rimagnetizzazione dei magneti stanchi. Quella dello scollaggio, poi, "che porta via pezzi di cono" sinceramente è una bufala: i miei coni, recentemente ribordati, perfetti erano prima e perfetti sono ora. E il suono non ne ha risentito manco un po'.
Vogliamo esagerare nell'essere filologicamente corretti? Possiamo dire che i concentrici non sono più originali, ma sono tornati al loro stato originario di funzionalità.
Quanto poi al fatto che solo gli altoparlanti con bordo in foam siano degli oggetti da considerarsi "usa e getta", vogliamo parlare un po' diffusamente degli indurimenti dei bordi in gomma? O dei tagli che si creano in quelli in tela trattata? E delle specifiche di cedevolezza che variano col passare dei decenni, sia per per quelli in gomma sia per quelli in tela?
Alla fin fine, i bordi in foam, che ogni 10-15 anni devono essere sostituiti, ti obbligano a riportare, o almeno ad avvicinare tantissimo, le specifiche orginarie; quelli in gomma e in tela, che magari apparentemente sembrano a posto, lavorano per una vita al di fuori dei parametri iniziali. Bell'affare!
E quanti di voi, amanti del filologicamente corretto, fanno controllare i magneti dei propri oggetti d'antan? Bordi perfetti e, magari, magneti spompati?
O, forse, ci si vuole convincere che l'unica via da seguire sono i nuovi altoparlanti a tutti i costi, più leggeri, più potenti, più performanti, più stabili nel tempo, ecc. ecc.?
Teniamo presente che nella maggior parte dei casi l'ascolto domestico avviene a livelli civili, non con i picchi di cui parliamo qua di 130 db, per cui l'usura degli altoparlanti, magari nati per uso pro, è piuttosto relativa.
In ogni caso, io mi "accontento". Se a qualcuno gli rode che ci sia gente "che si accontenta", se ne faccia una ragione.
E buona musica a tutti.