Ciao FabrizioF.Calabrese ha scritto:Ti confesso che mi piacerebbe davvero tanto avere il tuo assenso -Dufay- su una questione così importante, direi fondamentale... (ed anche quello di Lanscape1 !)dufay ha scritto:Ricordo che l'idea è sempre quella di riuscire ad ingannare i sensi e far credere al cervello di aver di fronte cantanti e strumenti veri...
Ci riesce meglio un sistema direttivo o ad ampia dispersione?
Ci proverò con due diverse spiegazioni:
1)- Immagina di voler scattare una foto -un ritratto- ma in un ambiente le cui pareti sono tinte di giallo o di verde...
Se impieghi una lampada non direttiva, la luce sul viso prenderà una forte dominante del colore delle pareti...
Al contrario, con un faretto direttivo avrai luce bianca ed ombre scure...
2)- Spiegazione più complessa: ho accennato tempo fa del fatto che noi percepiamo facilmente la grandezza dell'ambiente che ci circonda, anche ad occhi chiusi, semplicemente da come esso riflette la nostra voce. Questo NON avviene grazie alla "quantità" di riverbero (che può essere elevato anche in un corridoio...) né grazie ai tempi di arrivo delle prime riflessioni (che sono brevi anche in un Auditorium, se consideriamo le riflessioni dalle poltroncine o da oggetti e pareti vicine...). Molto verosimilmente noi percepiamo la dimensione in base a quanto fitte sono le risonanze in gamma bassa.
Spiego meglio. In un ambiente piccolo la prima risonanza è spesso superiore a 50 Hz e, se si sale di un'ottava sopra, si trovano ancora forti risonanze discrete. In un Auditorium la prima risonanza sarà collocata sotto 20 Hz, e sopra 50-80 Hz le risonanze saranno talmente fitte da essere singolarmente non individuabili...
Ecco dunque spiegata la fortissima differenza tra la gamma bassa degli ambienti domestici e quella delle Sale dall'acustica migliore...
Ora arriviamo al punto, e poniamo due configurazioni a confronto:
a)- La prima configurazione è quella tradizionale, con diffusori non direzionali (alle basse), collocati in ambiente in modo di interagire con le pareti, producendo fortissime anomalie di risposta in gamma bassa... Le risonanze della stanza ci saranno più o meno tutte... e saranno quelle di un ambiente piccolo... e saranno così forti da mascherare del tutto quelle dell'ambiente (grande) ove è stata registrato il brano musicale che si ascolta.
b)- La seconda configurazione è un sistema direttivo fino alle basse frequenze (o con diffusiri vicinissimi ed un Sub nearfield come quello inventato da Queledsasol)... L'ascolto in campo ravvicinato permetterà di riconoscere le risonanze originalmente contenute nell'incisione, dato che quelle del piccolo ambiente d'ascolto saranno eliminate o contenute sia dalla posizione ravvicinata sia dalla direttività del sistema. (E' ovvio che una elevata direttività anche in gamma media ed alta non fa altro che rendere più coerente l'ascolto...).
Che ne pensi, Dufay... (e Landscape...) ?
Siete convinti...???
Saluti
Fabrizio Calabrese
P.S.: mentre scrivevo questo post mi sono reso conto di un possibile e rivoluzionario sviluppo in materia di progettazione dei subwoofers: ne riparliamo su un thread a parte, dopo che avrò fatto alcune misure.
in linea di principio il tuo discorso mi persuade
però è altrettanto vero che i diffusori che maggiormente ricreano "l'ambienza"
lo fanno per mezzo delle frequenze medie
che poi la corretta riproduzione dei registri bassi
possa essere effettuata meglio
con accorgimenti come quelli da te proposti
nessuno te lo nega
però mi chiedo:
quanti audiofili sentono il bisogno di una riproduzione della gamma bassa più corretta?
Secondo me, pochissimi