Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

La sezione principale

Moderatore: F.Calabrese

landscape1

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da landscape1 » martedì 20 dicembre 2011, 17:56

F.Calabrese ha scritto:
dufay ha scritto:Ricordo che l'idea è sempre quella di riuscire ad ingannare i sensi e far credere al cervello di aver di fronte cantanti e strumenti veri...

Ci riesce meglio un sistema direttivo o ad ampia dispersione?
Ti confesso che mi piacerebbe davvero tanto avere il tuo assenso -Dufay- su una questione così importante, direi fondamentale... (ed anche quello di Lanscape1 !)

Ci proverò con due diverse spiegazioni:

1)- Immagina di voler scattare una foto -un ritratto- ma in un ambiente le cui pareti sono tinte di giallo o di verde...
Se impieghi una lampada non direttiva, la luce sul viso prenderà una forte dominante del colore delle pareti...
Al contrario, con un faretto direttivo avrai luce bianca ed ombre scure...

2)- Spiegazione più complessa: ho accennato tempo fa del fatto che noi percepiamo facilmente la grandezza dell'ambiente che ci circonda, anche ad occhi chiusi, semplicemente da come esso riflette la nostra voce. Questo NON avviene grazie alla "quantità" di riverbero (che può essere elevato anche in un corridoio...) né grazie ai tempi di arrivo delle prime riflessioni (che sono brevi anche in un Auditorium, se consideriamo le riflessioni dalle poltroncine o da oggetti e pareti vicine...). Molto verosimilmente noi percepiamo la dimensione in base a quanto fitte sono le risonanze in gamma bassa.

Spiego meglio. In un ambiente piccolo la prima risonanza è spesso superiore a 50 Hz e, se si sale di un'ottava sopra, si trovano ancora forti risonanze discrete. In un Auditorium la prima risonanza sarà collocata sotto 20 Hz, e sopra 50-80 Hz le risonanze saranno talmente fitte da essere singolarmente non individuabili...

Ecco dunque spiegata la fortissima differenza tra la gamma bassa degli ambienti domestici e quella delle Sale dall'acustica migliore...

Ora arriviamo al punto, e poniamo due configurazioni a confronto:

a)- La prima configurazione è quella tradizionale, con diffusori non direzionali (alle basse), collocati in ambiente in modo di interagire con le pareti, producendo fortissime anomalie di risposta in gamma bassa... Le risonanze della stanza ci saranno più o meno tutte... e saranno quelle di un ambiente piccolo... e saranno così forti da mascherare del tutto quelle dell'ambiente (grande) ove è stata registrato il brano musicale che si ascolta.

b)- La seconda configurazione è un sistema direttivo fino alle basse frequenze (o con diffusiri vicinissimi ed un Sub nearfield come quello inventato da Queledsasol)... L'ascolto in campo ravvicinato permetterà di riconoscere le risonanze originalmente contenute nell'incisione, dato che quelle del piccolo ambiente d'ascolto saranno eliminate o contenute sia dalla posizione ravvicinata sia dalla direttività del sistema. (E' ovvio che una elevata direttività anche in gamma media ed alta non fa altro che rendere più coerente l'ascolto...).

Che ne pensi, Dufay... (e Landscape...) ?

Siete convinti...???

Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: mentre scrivevo questo post mi sono reso conto di un possibile e rivoluzionario sviluppo in materia di progettazione dei subwoofers: ne riparliamo su un thread a parte, dopo che avrò fatto alcune misure.
Ciao Fabrizio
in linea di principio il tuo discorso mi persuade
però è altrettanto vero che i diffusori che maggiormente ricreano "l'ambienza"
lo fanno per mezzo delle frequenze medie
che poi la corretta riproduzione dei registri bassi
possa essere effettuata meglio
con accorgimenti come quelli da te proposti
nessuno te lo nega
però mi chiedo:
quanti audiofili sentono il bisogno di una riproduzione della gamma bassa più corretta?
Secondo me, pochissimi

chiaro_scuro

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da chiaro_scuro » martedì 20 dicembre 2011, 18:04

Per la mia poca esperienza, un ambiente domestico moderatamente arredato e non troppo assorbente sul medio-alto se viene adeguatamente illuminato (dispersione omogenea al variare della frequenza) suona meno schifoso di quello che si possa pensare. Se ci si trova in questa condizione la distanza d'ascolto la scegliamo a nostro piacere a seconda di quanto ci si vuole avvicinare al suono diretto.

Ciao.

dufay
Messaggi: 715
Iscritto il: lunedì 18 ottobre 2010, 0:38

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da dufay » martedì 20 dicembre 2011, 18:39

chiaro_scuro ha scritto:Per la mia poca esperienza, un ambiente domestico moderatamente arredato e non troppo assorbente sul medio-alto se viene adeguatamente illuminato (dispersione omogenea al variare della frequenza) suona meno schifoso di quello che si possa pensare. Se ci si trova in questa condizione la distanza d'ascolto la scegliamo a nostro piacere a seconda di quanto ci si vuole avvicinare al suono diretto.

Ciao.

Molto, molto ma molto meno schifoso... ;) E se la dispersione è veramente ampia ed omogenea si può pure gironzolare per la stanza ascoltando, battendo il piedino o sculettando senza problemi.

Marcello Croce
Messaggi: 665
Iscritto il: sabato 23 ottobre 2010, 1:32

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da Marcello Croce » martedì 20 dicembre 2011, 19:13

dufay ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:Per la mia poca esperienza, un ambiente domestico moderatamente arredato e non troppo assorbente sul medio-alto se viene adeguatamente illuminato (dispersione omogenea al variare della frequenza) suona meno schifoso di quello che si possa pensare. Se ci si trova in questa condizione la distanza d'ascolto la scegliamo a nostro piacere a seconda di quanto ci si vuole avvicinare al suono diretto.

Ciao.

Molto, molto ma molto meno schifoso... ;) E se la dispersione è veramente ampia ed omogenea si può pure gironzolare per la stanza ascoltando, battendo il piedino o sculettando senza problemi.
Niente di più sbagliato.
Non puoi andare proprio da nessuna parte perchè appena ti sposti fuori centro, senti solo la cassa che hai di fronte e le riflessioni brevi causate da quella stessa cassa sulla parete laterale a cui ti avvicini.
Tutto il suono percepito si sposta con te da quella stessa parte, e finisci per sentire un solo canale.
L' altra cassa scompare, e con essa la sterofonia e la cosiddetta "immagine".

Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

F.Calabrese
Messaggi: 42375
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » martedì 20 dicembre 2011, 20:34

dufay ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:Per la mia poca esperienza, un ambiente domestico moderatamente arredato e non troppo assorbente sul medio-alto se viene adeguatamente illuminato (dispersione omogenea al variare della frequenza) suona meno schifoso di quello che si possa pensare. Se ci si trova in questa condizione la distanza d'ascolto la scegliamo a nostro piacere a seconda di quanto ci si vuole avvicinare al suono diretto...
Molto, molto ma molto meno schifoso... ;) E se la dispersione è veramente ampia ed omogenea si può pure gironzolare per la stanza ascoltando, battendo il piedino o sculettando senza problemi.
No... non è così... ha ragione Marcello...

Anzi... domandatevi come mai l'immagine stereo non collassa sul diffusore più vicino, non appena il ritardo supera quei 3-5 millisecondi che fanno subentrare l'Effetto Haas...

In rari casi questo può accadere perché l'incisione è stata effettuata con microfoni lontani tra loro, per cui contiene essa stessa i ritardi opportuni... ma quante incisioni del genere ci sono, in giro...??? Una su cento, se va bene.
Il rimanente 99 per cento delle incisioni dovrebbe collassare sul diffusore più vicino, quando ci si allontana dalla mezzeria...

Se questo non avviene (ed in certi casi NON avviene...) vuol dire che la somma del campo diretto e delle riflessioni prodotti dal diffusore controlaterale supera di una decina di dB l'emissione diretta e le riflessioni dal diffusore più vicino...

In due parole: un disastro...!

Ne riparliamo più tardi: per ora rifletteteci...

Saluti
F.C.

Paolo Eugeni

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da Paolo Eugeni » martedì 20 dicembre 2011, 20:47

landscape1 ha scritto: però mi chiedo:
quanti audiofili sentono il bisogno di una riproduzione della gamma bassa più corretta?
Secondo me, pochissimi
:shock: :shock: :shock: :shock:

La corretta riproduzione della gamma bassa è , almeno per me, la cosa fondamentale...

Una emissione corretta in gamma bassa può letteralmente sconvolgere l'impianto!!

Walterone
Messaggi: 363
Iscritto il: mercoledì 10 novembre 2010, 21:37

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da Walterone » martedì 20 dicembre 2011, 22:24

Paolo Eugeni ha scritto:
landscape1 ha scritto: però mi chiedo:
quanti audiofili sentono il bisogno di una riproduzione della gamma bassa più corretta?
Secondo me, pochissimi
:shock: :shock: :shock: :shock:

La corretta riproduzione della gamma bassa è , almeno per me, la cosa fondamentale...

Una emissione corretta in gamma bassa può letteralmente sconvolgere l'impianto!!
Concordo... 8-)
Un saluto, Walter.

queledsasol
Messaggi: 5730
Iscritto il: mercoledì 13 ottobre 2010, 11:27

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da queledsasol » martedì 20 dicembre 2011, 22:56

Paolo Eugeni ha scritto:Una emissione corretta in gamma bassa può letteralmente sconvolgere l'impianto!!
Dove...ca@@o è la faccina con gli applausi......................non c'è.....................fa' lo stesso.....QUOTONE INTERSTELLARE GALATTICO............. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ciao, :mrgreen:

F.Calabrese
Messaggi: 42375
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 21 dicembre 2011, 0:11

dufay ha scritto:... E se la dispersione è veramente ampia ed omogenea si può pure gironzolare per la stanza ascoltando, battendo il piedino o sculettando senza problemi.
Provo a riproporre il mio quesito a Dufay...

Partiamo da una premessa: a parte la tecnica "Decca Tee" (in cui i tre microfoni possono distare anche due metri tra loro), tutte le altre tecniche di ripresa stereofonica prevedono microfoni coincidenti o vicini (meno di mezzo metro tra il destro ed il sinistro). Mezzo metro equivale a meno di due millisecondi di ritardo: un tempo talmente breve che l'udito fonde i due arrivi di energia e li interpreta come provenienti da una sorgente unica... Appunto...

Ora ipotizzate di spostarvi di più un metro a lato, rispetto alla posizione di ascolto centrale. Diciamo che l'emissione proveniente dal diffusore più vicino dovrebbe anticipare quella proveniente dal diffusore più lontano di oltre 3 millisecondi, vale a dire la soglia oltre la quale scatta l'Effetto Haas.

E cosa fa l'Effetto Haas...? Semplice: attenua fino a 9-10 dB la percezione del segnale che arriva dopo, per cui l'ascoltatore percepisce il diffusore più lontano come se fosse spento... E' ovvio che per percepire una immagine stereo estesa fino al diffusore più lontano, in queste condizioni, occorrerebbe che il segnale emesso da questo fosse di 10 dB (o più) superiore a quello emesso da diffusore più vicino... (o che fosse in anticipo di diversi millisecondi... ma questo può avvenire solo nel caso delle riprese con il "Decca Tree")

Può accadere, questo...? SI... Però pensiamoci un attimo... Non accade di certo con le registrazioni multimicrofoniche, che sono la larghissima maggioranza di quelle reperibili...

Ed allora, quando sentite una immagine stereo ampia, anche ascoltando di lato... non vi viene qualche dubbio...???

Solo uno spunto...

Saluti
F.C.

chiaro_scuro

Re: Perché un sistema direttivo dovrebbe suonare meglio?

Messaggio da chiaro_scuro » mercoledì 21 dicembre 2011, 9:44

Finchè si resta nei dintorni dei diffusori l'immagine collassa su quello più vicino ma se ci si allontana (nel mio caso con i diffusori distanti 1,6 m tra di loro mi allontano a 3-4 m di lato) l'immagine come la sentiamo nel punto di ascolto non esiste più ma il suono, con un impianto che illumina decentemente l'ambiente, resta comunque molto coerente con la registrazione e piacevole all'ascolto.
Sia chiaro, tornando nel punto di ascolto il salto in avanti nella qualità di riproduzione è comunque evidente ma resta comunque indicativo il fatto che un impianto del genere continui a suonare in modo piacevole anche nel resto dell'ambiente.
Comunque non credo dipenda molto dalla direttività quanto dalla dispersione costante su gran parte dello spettro sonoro.

Ciao.

Rispondi