Che fatica... rivolgersi ad uno che proprio non vuol capire...G.P.un tizio ha scritto:3) Direi che la faccia tosta ce l'abbia il SOMARO, visto che i miei lavori sono pronti da sentire da anni (e ogni anno se ne aggiungono). Basta che il SOMARO alzi quel grosso c.ulo dalla sedia e vada a vedere. Tra l'altro il fatto che il SOMARO sia così contrario ai limitatori dimostra senza ombra di dubbio che non abbia la minima idea di come si lavora in una discoteca.
4) Se il SOMARO crede che abbia bisogno di copiare quelle cretinate di impianti che fa lui è proprio messo male. Ma molto. Tra l'altro io non ho proprio nulla da dimostrare. Semmai è meglio che inizi a dimostrare qualcosa lui, invece di continuare a ciarlare.
5) Ma come? Il SOMARO prima dice che non vanno usati i limitatori, poi dice che vanno usati. Ohibò. Poi afferma che la certificazione è sicuramente falsa. In base a cosa? Ne ha mai vista una? Ha mai visto uno dei sistemi cui le "certificazioni" si riferiscono? No, né ne ha mai fatta una, per un fatto di una semplicità sconcertante: non si tratta di certificazioni, bensì di relazioni tecniche in base alle quali il cliente (il gestore del locale) AUTOCERTIFICA. Se non sa questo, che è la base di tutto, è evidentissimo che NON SA DI COSA STA PARLANDO. Ma si sa: quando uno è un incompentente, blatera a vanvera e meno sa le cose più blatera.
Il DPCM n.215 del 16/04/99 prescrive che il "tecnico competente" indichi al gestore del locale quali accortezze attuare perché "non sia comunque possibile" eccedere i limiti di esposizione del pubblico e di immissione verso l'esterno (Art.1).
Il modo corretto di operare è quello di dimensionare le potenze degli amplificatori e la sensibilità dei diffusori in modo che l'impianto sia naturalmente limitato, salvo aggiungere un limitatore per impedire al DJ di far danni...
Il modo "cretino" di procedere è quello di impiegare comunque un impianto 20 dB più potente (=cento volte), limitandolo in modo di perdere 20 dB di risoluzione... ma non solo... Avete mai ascoltato gli effetti dinamici orrendi che provocano i limitatori...? Mettete un CD di Disco Music, con percussioni che accompagnano una voce che a volte fa pausa, e ve ne accorgerete...
Io ne ho tratto due semplici deduzioni:
1)- La "non manomissibilità" di qualsiasi compressore-limitatore NON E' CERTIFICABILE da alcun tecnico competente onesto: basta infatti predisporre un cavetto dalle uscite del mixer all'ingresso dell'apparato che segue il limitatore, per bypassarlo in qualche secondo... Ben diverso è il caso in cui l'impianto sia stato dimensionato correttamente... caso in cui il bypass potrebbe solo arrecare danno all'impianto, ma non porterebbe che ad un lieve superamento dei limiti.
2)- La qualità dell'audio compresso e limitato di oltre 10 dB è talmente compromessa, che il pubblico abbandonerebbe di corsa il locale... per cui è normale che il gestore disattivi il limitatore (magari all'insaputa del "tecnico competente").
3)- Il monitoraggio in continuo presso i recettori può avere il valore di deterrente solo e soltanto se è effettuato a cura e spese delle vittime delle immissioni. Diversamente... beato chi ci crede !!!
Come potete leggere, la mie sono obiezioni pacate ed assolutamente indiscutibili... mentre dall'altra parte si urla "somaro" invece di portare esempi concreti e verificabili (p.es. con una telefonata ai vicini...).
http://www.youtube.com/watch?v=JI247eL6vjs
Saluti
F.C.