JBL 4333A ed amplificazione

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wiking
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JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » lunedì 7 novembre 2011, 12:43

Leggo su VHF (sull'ex-mia sezione grandi sistemi classici) che un vecchio amico e compagno di liceo, col quale non ci si vede praticamente piú, ma che nonostante tutto mi sta a cuore (mi sta a cuore che non prenda fregature) chiede lumi sull'ennesimo trito e ritrito argomento, ovvero come amplificare due JBL 4333A.
Rispondo al quesito, ovviamente facendolo da questo forum (magari qualcuno potrà avvisarlo), perchè, a parte i divertenti trascorsi liceali con l'autore del 3D in questione, ritengo che a) il tema sia sempre attuale, dato l'alto numero di esemplari di JBL grandi di quel periodo ancora circolanti e scambiate a quotazioni da brividi sui vari mercatini, e b) di poterlo fare con cognizione di causa, avendo avuto, tra tante JBL di quella decade (anni '70), proprio le 4333A. Che ho usato con piacere, ed interfacciato, negli anni in cui mi hanno accompagnato nell''impianto principale, con svariate elettroniche.

Innazitutto rimando a quanto scrissi sia su VHF:
http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... _ID=144724

che qui:
viewtopic.php?f=6&t=323

E' un peccato che i 3D più completi ed esaustivi, che scrissi un lustro fa su VHF, non siano più reperibili (almeno, io non li trovo più da tempo).

In ogni caso, invito a leggere i due linkati, ed a corollario, e specificatamente per le 4333A, queste poche ma per me essenziali linee guida:

1) Le 4333A nascono con l'opzione per la biamplificazione attiva, sfruttatela!!!.
Contrariamente alle sorelle maggiori 4350, che prevedevano unicamente la biamplificazione attiva (con la rete di filtro unicamente sulle tre vie superiori, ovvero sopra i 250Hz), le 4333A possono anche essere monoamplificate. Ma secondo me, in qs configurazione vanno al 50%. Quindi quando potete, biamplificate attivamente con un buon crossover attivo, anche analogico, dato che si tratta di replicare il semplice incrocio della casa previsto, sulle 4333, a 800Hz, a 12 dB/ottava, punto.

2) Se proprio vi ostinate a monoamplificarle :oops: , non lesinate su qualità e quantità.
Una amplificazione a stato solido è quasi tassativa, considerando le caratteristiche del 2231A da 15" pollici in quel carico. Non ci si faccia ingannare dai 94dB/W/m di efficienza circa: quel woofer in quel carico richiede spinta e controllo. Inoltre le vie superiori, in monoamp, sono drasticamente attenuate per abbassare la loro efficienza a quella del woofer. Per cui i Watt servono, anche e soprattutto perché, come avrete capito, buona parte di questi, specie in monoamp, vanno assolutamente sprecati. Io usavo, per il breve periodo in cui le monoamplificai, un Levinson 23.5: inesauribile, grande prestazione in gamma bassa, palcoscenico immenso, buona interazione con il driver 2420 e soprattutto col tweeter 2405 "in altissimo" (a tratti tagliente, qui opportunamente smorzato dal carattere "calante" del 23.5).
Insomma, a gamma intera scordatevi monotriodini, ma anche push-pull di bassa potenza. I p-p di EL-34 suonano deliziosamente, ma in monoamp sulle 4333A le faranno suonare "piccole", e con un basso poco potente ed ancor meno frenato. Assicurandovi il clipping appena decidete di suonare a livelli appena appena realistici. E non pensiate che un P-P di KT-88 vada meglio: l'ex-mio ARC VT-50, da solo, neppure ce la faceva, nei miei oltre 40mq. Pur superando i 50W x ch.

3) In biamp attiva l'opzione preferibile è un buon ss in basso (Levinson, Bryston, o perchè no, uno dei tanti finali pro di cui parliamo! ;) ), in alto possiamo giocarci la carta di un buon valvolare, o di un buon finale ss (magari in classe A), ma anche in qs caso, non scenderei sotto i 40 Watt x ch in un ambiente casalingo di circa 4omq. pena una compressione dinamica avvertibile. Ovvero, anche qui il mio ARC VT-50 (KT-88), seppur meno piacione :) del CJ MV-50 (EL-34), si dimostrava più prestante per la bisogna! L'ideale, col senno di poi, sarebbe magari, in alto, un p-p di EL-34 moderno e prestante come il VTL-ST85 (ne ho un ottimo ricordo).

4) Va da sè che l'opzione ideale sarebbe l'esclusione totale della rete passiva interna, un buon x-over attivo digitale, ed il pilotaggio diretto su ogni trasduttore (accorgimento adottato dai più smart). Ne guadagnerà non soltanto la dinamica, ma anche la trasparenza complessiva (infatti, come ho innumerevoli volte affermato, la qualità intrinseca di molti trasduttori JBL era/è certamente superiore a quella dei progetti nei quali venivano/vengono inseriti)

5) Fuori da qs temi tecnici resta la questione relativa all'opportunità o meno di un acquisto del genere. Ok l'amore per il vintage, ma portarsi a casa una coppia di queste lavatrici significa necessariamente riportarle alle specifiche progettuali (e non tutti sono in grado di farlo, previa verifica delle effettive condizioni elettriche di trasduttori e componenti filtro), esattamente come nessuno si sognerebbe di correre in una gara di auto storiche senza rimettere a nuovo meccanicamente una vettura di 30 o 40 o 50 anni. Lapalissiano. Per i diffusori di quell'epoca è la medesima cosa. Questo impegna dal punto di vista del tempo, sbattimento, soldi. Ed il ripristino riguarda trasduttori, filtro, mobile. Dimenticavo: considerare l'ignobile vaschetta posteriore coi 4 contatti a molla :cry:

Insomma, oggetti di indubbio grande fascino, ma se il costo per l'operazione "acquisizione più trasporto più ripristino integrale" (pena il rischio concreto di ascoltare un prodotto che potrebbe essere la pallida ombra di quel che fu) è superiore a quella di una coppia di attuali (ehm...lo dico senza averle mai ascoltate, mi limito ai feedback positivi che continuo a leggere, è solo un esempio, potrei citare al loro posto le ottime Klipsch RF-7 :) ), Cervin Wega 215 attuali.....beh, iniziamo a ragionarci sopra... :mrgreen:

pepe57
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da pepe57 » lunedì 7 novembre 2011, 17:54

wiking ha scritto:.......................
1) Le 4333A nascono con l'opzione per la biamplificazione attiva, sfruttatela!!!.
Contrariamente alle sorelle maggiori 4350, che prevedevano unicamente la biamplificazione attiva (con la rete di filtro unicamente sulle tre vie superiori, ovvero sopra i 250Hz), le 4333A possono anche essere monoamplificate. Ma secondo me, in qs configurazione vanno al 50%. Quindi quando potete, biamplificate attivamente con un buon crossover attivo, anche analogico, dato che si tratta di replicare il semplice incrocio della casa previsto, sulle 4333, a 800Hz, a 12 dB/ottava, punto.

2) Se proprio vi ostinate a monoamplificarle :oops: , non lesinate su qualità e quantità.
Una amplificazione a stato solido è quasi tassativa, considerando le caratteristiche del 2231A da 15" pollici in quel carico. Non ci si faccia ingannare dai 94dB/W/m di efficienza circa: quel woofer in quel carico richiede spinta e controllo. Inoltre le vie superiori, in monoamp, sono drasticamente attenuate per abbassare la loro efficienza a quella del woofer. Per cui i Watt servono, anche e soprattutto perché, come avrete capito, buona parte di questi, specie in monoamp, vanno assolutamente sprecati. Io usavo, per il breve periodo in cui le monoamplificai, un Levinson 23.5: inesauribile, grande prestazione in gamma bassa, palcoscenico immenso, buona interazione con il driver 2420 e soprattutto col tweeter 2405 "in altissimo" (a tratti tagliente, qui opportunamente smorzato dal carattere "calante" del 23.5).
Insomma, a gamma intera scordatevi monotriodini, ma anche push-pull di bassa potenza. I p-p di EL-34 suonano deliziosamente, ma in monoamp sulle 4333A le faranno suonare "piccole", e con un basso poco potente ed ancor meno frenato. Assicurandovi il clipping appena decidete di suonare a livelli appena appena realistici. E non pensiate che un P-P di KT-88 vada meglio: l'ex-mio ARC VT-50, da solo, neppure ce la faceva, nei miei oltre 40mq. Pur superando i 50W x ch.

3) In biamp attiva l'opzione preferibile è un buon ss in basso (Levinson, Bryston, o perchè no, uno dei tanti finali pro di cui parliamo! ;) ), in alto possiamo giocarci la carta di un buon valvolare, o di un buon finale ss (magari in classe A), ma anche in qs caso, non scenderei sotto i 40 Watt x ch in un ambiente casalingo di circa 4omq. pena una compressione dinamica avvertibile. Ovvero, anche qui il mio ARC VT-50 (KT-88), seppur meno piacione :) del CJ MV-50 (EL-34), si dimostrava più prestante per la bisogna! L'ideale, col senno di poi, sarebbe magari, in alto, un p-p di EL-34 moderno e prestante come il VTL-ST85 (ne ho un ottimo ricordo).

4) Va da sè che l'opzione ideale sarebbe l'esclusione totale della rete passiva interna, un buon x-over attivo digitale, ed il pilotaggio diretto su ogni trasduttore (accorgimento adottato dai più smart). Ne guadagnerà non soltanto la dinamica, ma anche la trasparenza complessiva (infatti, come ho innumerevoli volte affermato, la qualità intrinseca di molti trasduttori JBL era/è certamente superiore a quella dei progetti nei quali venivano/vengono inseriti)

5) Fuori da qs temi tecnici resta la questione relativa all'opportunità o meno di un acquisto del genere. Ok l'amore per il vintage, ma portarsi a casa una coppia di queste lavatrici significa necessariamente riportarle alle specifiche progettuali (e non tutti sono in grado di farlo, previa verifica delle effettive condizioni elettriche di trasduttori e componenti filtro), esattamente come nessuno si sognerebbe di correre in una gara di auto storiche senza rimettere a nuovo meccanicamente una vettura di 30 o 40 o 50 anni. Lapalissiano. Per i diffusori di quell'epoca è la medesima cosa. Questo impegna dal punto di vista del tempo, sbattimento, soldi. Ed il ripristino riguarda trasduttori, filtro, mobile. Dimenticavo: considerare l'ignobile vaschetta posteriore coi 4 contatti a molla :cry:

Insomma, oggetti di indubbio grande fascino, ma se il costo per l'operazione "acquisizione più trasporto più ripristino integrale" (pena il rischio concreto di ascoltare un prodotto che potrebbe essere la pallida ombra di quel che fu) è superiore a quella di una coppia di attuali (ehm...lo dico senza averle mai ascoltate, mi limito ai feedback positivi che continuo a leggere, è solo un esempio, potrei citare al loro posto le ottime Klipsch RF-7 :) ), Cervin Wega 215 attuali.....beh, iniziamo a ragionarci sopra... :mrgreen:
Quoto tutto a parte il punto 4.
Ho provato a tri e quadriamplificare le 4343 e le 4350 usando sia xover analogici che digitali (nel caso specifico (Pioneer D23 e Accuphase DF45) ma se forse ( e sottolineo il forse) in triamplificazione il risultato poteva essere valutato anche comparabile in quanto si riusciva ad ottenere un suono più dinamico e solo poco meno omogeneo, in quadri malgrado l' impegno di alcuni amici che hanno provato strumentalmente a lungo a mediare la cosa, lo scollamento fra le vie era maggiormente percepibile (la pressione era molto elevata, ma a livelli che poi non uso mai).
A livello di trasparenza (e qui bisognerebbe mettersi d' accordo forse sui termini) non mi pare che nessuno abbia mai riscontrato differenze apprezzabili.
Diciamo che in biamp, usando due finali adeguati, il risultato convinceva maggiormente tutti quelli che hanno nel tempo ascoltato questo confronto.
In ogni caso, io sono dell' avviso che se in gamma bassa ci si mette un finale da 3/400 watt e sul resto un 3/400 watt i + raffinati possibile (che siano entrambi a ss o ss+ tt poi dipende dai gusti), il risultato è davvero interessante.
:) :)
Pietro

wiking
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » lunedì 7 novembre 2011, 19:09

Grazie Pietro del tuo feedback.
Il settaggio in multiamplificazione, quindi by-passando il filtro passivo totalmente, di sistemi a 4 vie come le 4343 e 4350 puó risultare appena più complesso di quello di un sistema tre vie come le 4333 di cui parliamo, ma non é impresa improba. Certo, il passaggio dalla mono all biamp mista, cosí come é consentita di default sulle JBL citate, è già un primo e consistente passo avanti, drammaticamente avvertibile.
Sulla necessità di (almeno) biamplificare, e di farlo usando amplificazioni potenti, addirittura strapotenti sul basso, siamo pienamente d'accordo. Lo sottolineo perchè "di là" leggevo l'intenzione di usare, in monoamp, quindi a gamma intera, sulle 4333, in un locale all'incirca 40 mq, come il mio che conosci, un solo Klangfilm da sette watt per canale. Vorrei metter in guardia: poi rischiamo di leggere, come nel thread sul pre per le Martin Logan, un giudizio severo, ben al di là delle effettive responsabilità dell'oggetto provato.

pepe57
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da pepe57 » martedì 8 novembre 2011, 23:22

wiking ha scritto:Grazie Pietro del tuo feedback.
Il settaggio in multiamplificazione, quindi by-passando il filtro passivo totalmente, di sistemi a 4 vie come le 4343 e 4350 puó risultare appena più complesso di quello di un sistema tre vie come le 4333 di cui parliamo, ma non é impresa improba. Certo, il passaggio dalla mono all biamp mista, cosí come é consentita di default sulle JBL citate, è già un primo e consistente passo avanti, drammaticamente avvertibile.
Sulla necessità di (almeno) biamplificare, e di farlo usando amplificazioni potenti, addirittura strapotenti sul basso, siamo pienamente d'accordo. Lo sottolineo perchè "di là" leggevo l'intenzione di usare, in monoamp, quindi a gamma intera, sulle 4333, in un locale all'incirca 40 mq, come il mio che conosci, un solo Klangfilm da sette watt per canale. Vorrei metter in guardia: poi rischiamo di leggere, come nel thread sul pre per le Martin Logan, un giudizio severo, ben al di là delle effettive responsabilità dell'oggetto provato.
7 watt sulle 4333?Mi sa che non immagina cosa lo aspetti!
:)
Provo a dirglielo allora!
Pietro

Michele
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da Michele » mercoledì 9 novembre 2011, 17:04

Marco il link a VHF riinvia alla pagina dell'indice.

Saluti
Michele

wiking
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » mercoledì 9 novembre 2011, 17:41

Fino a prima del loro stop di ieri rimandava alla pagina effettiva, avevo controllato. Probabilmente sarà andato perso ancora qualche contenuto, nella giornataa di ieri, peccato.

wiking
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » giovedì 10 novembre 2011, 2:31

Ho controllato ora.

In qs momento risultano non più visibili agli utenti tutti i 3D anteriori al 1 gennaio 2011... :o :o :o :o :o :o :o

Mi rendo conto che la banda abbia un costo, il forum è loro e lo gestiscono come credono, ci mancherebbe. Certo è un peccato vedere vaporizzati tanti importanti ed impegnativi (spesso costati fatica per la ricerca di materiale e documentazione) contributi (e mica parlo soltanto dei miei, ci mancherebbe :D ).

wiking
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » giovedì 10 novembre 2011, 8:54

Assolutamente da incorniciare ciò che Pepe57 ha appena scritto di là, in replica a chi si ostina a voler pilotare le 4333 con 7 (sette) watt (ma facciomogliele pilotare, con 7 watt, se è così convinto. Sembra di rileggere la pagliacciata del "pre per le Martin Logan").
Così qualcuno scriverà (inizialmente, beninteso) che 7 watt sono la morte loro, per aggiungere dopo qualche settimana che il risultato è insoddisfacente, che il basso delle 4333A è lungo :lol: :lol: :lol: , la scena è lillipuziana :lol: :lol: :lol: , e via coi difetti tipici di ogni amplificazione sottodimensionata!!! (attribuiti anche in qs caso al componente sbagliato, così come in "abbiamo ascoltato" sono state attribuite all'Ls-22 colpe non sue, e ciò è avvenuto per banali errori metodologici di indagine):

le Patrician tengono tanti watt e non credo che ci sia chi le pilota con 7.
Le Hartsfield invece hanno + di 50 anni, le pilotavano con i watt che c'erano, questo non significa che fossero consigliate in abbinamento a finali da 7 watt...
Possiedo delle KHorn che dichiarano circa 10 dB di efficienza in + delle 4333
e ci collego dei finali a valvole da 8, 20, 40 watt.
Mi piace molto, per ccerti versi l' 8 watt, però se "spingo" a fondo, allora capita che la corda la mostrano quasi anche i 40 watt.
Per me, quindi, resta sempre una scelta personale e basata anche su cosa e come uno voglia ascoltare.
Ma 4333 con 7 watt, personalmente non le concepisco.
Non amo l' alta potenza, ma credo che in questo caso piuttosto che 7 ci attaccherei 700 + 700 watt.
Meno raffinato, ma anche meno distorto.

GLUIGI
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da GLUIGI » giovedì 10 novembre 2011, 22:06

Ho ascoltato due settimane fa le 4333 A con un vecchio finale mc intosh mc 2500.Il suono era molto buono e la potenza del finale 500 + 500 W mi sembrava proporzionata al diffusore.
Le 4333 A si divoravano quasi tutta quella potenza come se niente fosse.
Senza suonare peraltro a livelli altissimi.
Gianni

wiking
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Re: JBL 4333A ed amplificazione

Messaggio da wiking » lunedì 14 novembre 2011, 11:54

GLUIGI ha scritto:Ho ascoltato due settimane fa le 4333 A con un vecchio finale mc intosh mc 2500.Il suono era molto buono e la potenza del finale 500 + 500 W mi sembrava proporzionata al diffusore.
Le 4333 A si divoravano quasi tutta quella potenza come se niente fosse.
Senza suonare peraltro a livelli altissimi.
Gianni
Beh, non è certo tra i finali da ricordare.... :mrgreen:
La sensazione che tutto si fermi oltre un certo limite accomuna tutti i finali Mc con autoformers, anche i meno vetusti (non a caso la rincorsa alle iperpotenze da 1,2 e 2 kiloWatt dei modelli a ss di punta), e ne abbiamo parlato molte volte. Certamente (prova fatta) il delta in termini dinamici tra i due finali che provai a gamma intera sulle mie 4333A, ovvero un Levinson 23.5 (finali primi anni 90, concepito un lustro prima) ed un McIntosh mc-252 (uscito da pochissimo di produzione) pendeva tutto a favore del vecchio ;)

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