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C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 20:32
da queledsasol
Prendo a prestito le parole di MAXIMUS nel film "IL GLADIATORE" per dire che anche nel nostro piccolo mondo c'è stato il sogno di riprodurre ESATTAMENTE la Realtà ........
......un sogno che per molti si è trasformato in incubo...................con un esodo e stillicidio di tantissimi appassionati.................... :cry: .
Poi molto recentemente ........ timidamente........si è fatta strada la convinzione che.......La realtà non è riproducibile ............per cui il vecchio sogno
........è nel Tempo appannato ................................e siamo ad...............OGGI....................... ;) .
La domanda è....................per chi vuole rispondere..............Il sogno di riprodurre ESATTAMENTE la Realtà,è realizzabile.......o........ NO....?

Ciao, ;)

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 21:15
da jurop
Dal mio punto di vista la risposta è semplice.

Una realtà è una realtà, una simulazione è una simulazione, questo per definizione.

Però se una simulazione è convincente, allora è appagante. Non sarà MAI appagante tanto quanto la realtà, ma ci si potrà avvicinare.
E se questa simulazione soddisfa, IMHO abbiamo raggiunto il risultato desiderato.
(Quando siamo contenti di come abbiamo speso i nostri dindini, abbiamo avuto la soddisfazione che cercavamo, quindi...)

Avanti il prossimo!

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 21:43
da Michele
Oggi si può riprodurre in modo molto realistico un evento sonoro, non chitarrine e mandolini, ma strumenti come la batteria, almeno gli impianti di Fabrizio che ho sentito ci riescono, ma si tratta di ingannare i nostri sensi, un inganno dei sensi non è la realtà.

Saluti
Michele

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 22:04
da audiofilofine
il sogno potrebbe essere meglio della realtà

ma manca la base su cui costruire il sogno
le registrazioni e la cultura musicale.

il cinema agli inizi era solo un piccolo schermo su cui si proiettavano immagini bianco e nero
ma tutti erano in grado di capirlo
per questo
oggi il cinema è uno spettacolo
di colori,suoni ed effetti speciali.
e la ricerca per fare sempre di meglio continua..
con l'hi fi invece tutto è fermo da 50 anni.
anzi invece che andare avanti è andato indietro perchè la gente
non ha nessuna cultura nè musicale nè sul modo migliore per riprodurla
e quindi nessuno è disposto ad investire tempo e denaro per cercare di fare di meglio.

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 23:19
da Max
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Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: giovedì 16 agosto 2012, 23:44
da jurop
Tendenzialmente, se penso alle persone che conosco, la maggior parte di quelli con cultura musicale la musica anche la suonano ;)

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: venerdì 17 agosto 2012, 0:17
da F.Calabrese
So di stare per scrivere una cosa che vi spiazzerà in molti... ma mi sembra doveroso farlo, a questo punto...

Tantissimi anni fa lessi di un esperimento condotto nientemeno che da Harry Olson, in cui si fece suonare un'Orchestra nel Tanglewood Shed (un Auditorium gigantesco...) e poi si fece ascoltare la registrazione, se ricordo con dodici ampli a valvole da 40 Watt ed altrettanti diffusori RCA LC-1. I commenti dell'epoca furono di una sostanziale eguaglianza tra originale e riprodotto...

Alla prima lettura, questo esperimento mi strappò un sorriso...

Anni dopo amplificai vari strumenti, tra cui un violino a solo, all'interno del PalaEur, con un sistema a tromba particolarmente sofisticato (con trombe coniche disegnate sulla copertura dei singoli settori del pubblico)...
E quel violino lo ricordo ancora benissimo... sembrava lì...!

Nove anni dopo fu la volta dell'amplificazione dell'Orchestra Sinfonica della Rai, all'interno della Basilica di San Petronio, una delle cinque chiese più vaste in Italia... e con un Tempo di Riverbero di ben 11 secondi...! L'impianto, che impiegava bassi direttivi per la prima volta in Italia, era stato suddiviso in sei sezioni, disposte lungo i 140 metri di lunghezza della cattedrale...

Ebbene... in quella occasione era possibile ascoltare l'Orchestra... poi la prima sezione di impianto con ancora l'Orchestra... poi la seconda e le terza sezione di impianto, a distanze di 56 e 90 metri dai musicisti, per cui il segnale originale si poteva considerare inesistente... Ed accidenti... suonava nello stesso modo... in tutte e tre le posizioni...!

Infine l'esperienza più inquietante, perché condotta con microfoni da 10 Euro e quattro diffusori in plastica, due vie attivi...
In una chiesa sconsacrata, a Napoli, amplicammo una piccola orchestra di strumenti antichi, più Norma Winstone... (lei sì, amplificata con un microfono Shure SM-63... almeno...). Ebbene, fin dalle prove i musicisti si alternavano tra la sala ed il loro strumento, ascoltando stupefatti la naturalezza con cui venivano emessi in sala gli altri strumenti...

Nemmeno a dirlo... il concerto fu memorabile, nonostante la povertà dei mezzi a disposizione...

In due parole: con i mezzi giusti e con le tecniche più avanzate, è oggi perfettamente possibile amplificare una compagine orchestrale senza che sia possibile individuare difetti e/o diversità tra l'emissione dello strumento e quella del diffusore...

Ma dimenticatevi che questo lo possano fare i ragazzi di qualsiasi Service (le società che noleggiano impianti audio Pro, di qualsiasi potenza...).

Chi ha in mano il know-how per cose del genere fa benissimo a tenerselo ben stretto, tanto più che la massima parte dei fonici non capirebbe l'impiego di pratiche che loro considererebbero eretiche o, quanto meno, strambe...!

Gli artisti -purtroppo- instaurano spesso rapporti di amicizia e collaborazione con fonici di ignoranza tecnica belluina...
...e per questo non si sognano nemmeno la notte di impiegare tecnologie diverse da quelle conosciute ed accettate da questi "soggetti di fiducia" !

Il momento di crisi attuale non invita a fare promozione o investimenti... né a me né ad altri... Forse in futuro...!

Saluti
F.C.

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: venerdì 17 agosto 2012, 0:26
da F.Calabrese
Ho dimenticato il caso più recente...

Sala Santa Cecilia, in Roma: concerto con un paio di brani del famoso pianista Goulda, che fu anche compositore...

Un brano, in particolare, richiedeva violoncello e batteria insieme...

Mentre alcuni tecnici montavano la batteria sul palco, un altro piazzò con discrezione un microfono davanti al violoncello...

Orrore... (???)

NO... anzi...!

Non appena quel microfono venne aperto, sull'impianto-voce normalmente presente in sala... avvenne un piccolo miracolo:
il violoncello acquistò dolcezza e presenza... ma era sempre lui a suonare (grazie ad un sapiente impiego dei delay...).

Insomma: l'impianto audio era assolutamente inavvertibile, ma lo strumento aveva guadagnato in intellegibilità e naturalezza... proprio così... in dolcezza...!!! Il perché è presto detto: la presenza della leggerissima amplificazione ha consentito di suonare più piano lo strumento, quindi senza sforzarlo...

E TUTTI gli strumenti di un'Orchestra producono meno armoniche di alto ordine, quando sono suonati più piano...!!

Dunque l'effetto dell'amplificazione può essere positivo addirittura a livello della stessa emissione primaria...!!!

Saluti
F.C.

P.S.: Non ero io, ad amplificare...!

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: domenica 19 agosto 2012, 19:38
da queledsasol
jurop ha scritto:Dal mio punto di vista la risposta è semplice.

Una realtà è una realtà, una simulazione è una simulazione, questo per definizione.
Esatto..................................fino a qui.......................non ci piove......................... ;)
Però se una simulazione è convincente, allora è appagante. Non sarà MAI appagante tanto quanto la realtà, ma ci si potrà avvicinare.
Ancora esatto..............................ma...........il concetto di appagante..................è soggettivo........................per cui personale;o lo si può rendere......................oggettivo............per quanto possibile...........................? ;)
E se questa simulazione soddisfa, IMHO abbiamo raggiunto il risultato desiderato.
Vedi......................sopra............................ ;)
(Quando siamo contenti di come abbiamo speso i nostri dindini, abbiamo avuto la soddisfazione che cercavamo, quindi...)
Giusto.........................ma personalmente mi sforzo di essere per il massimo possibile oggettivo e critico...............per raggiungere un possibile obbiettivo di reale ...........oggettiva.................somiglianza.......................... ;)

Avanti il prossimo!
Ciao, ;)

Re: C'era una volta un sogno........ROMA.

Inviato: lunedì 20 agosto 2012, 0:36
da F.Calabrese
queledsasol ha scritto:...La domanda è....................per chi vuole rispondere..............Il sogno di riprodurre ESATTAMENTE la Realtà,è realizzabile.......o........ NO....?
Realizzabilissimo... ma dovreste essere disposti ad abbandonare alcune soluzioni tecniche di provata inefficacia...

Prendiamo ad esempio la gamma bassa: esistono configurazioni, come il Double-Bass, che consentono l'eliminazione delle risonanze dell'ambiente... ma nessuno di voi lo ha in casa...!

Prendiamo ad esempio l'elettrostatico ad onda piana teorizzato da Peter Walher, progettista della Quad, nientemeno che nel 1953, e recentemente rivalutato dall'Audio Engineering Society... Lo ha qualcuno...? Qualcuno lo vorrebbe...?

Prendiamo ad esempio il tweeter elettrostatico a tromba di Josef Merhaut, con una risposta lineare quanto quella del microfono di misura B&K... nel 1971...!!!

In due parole: finché vi ostinerete ad accogliere in casa bei mobili laccati ed elettroniche con "maniglioni e lucine", non lamentatevi...

Siete voi stessi che state escludendo ogni possibilità di successo per la vostra impresa...

(A questo si aggiunge la povertà tecnica delle incisioni, ma non di tutte...!)

Saluti
F.C.