Restauro vintage.....quando occorre?

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Paolo51
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Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » venerdì 17 agosto 2012, 10:10

Immagine

Visto che in questi giorni si è parlato di....... restauro sì, restauro no nell'altra sezione Hi-fi che passione, mi sembra più appropriato discuterne quì.

Avevo terminato la mia risposta nell'altro post sui miei Lek TL 12 Point-One del 1951 affermando come essi fossero ancora in grado di funzionare correttamente ed in maniera eccellente nonostante i quasi 60 anni di onorato servizio.
I Leak TL 12 sono collegati in un'altra mia saletta e sono a posto, fino a quando....forse...un giorno....dovranno essere oggetto di cure. Ma si vedrà.

Quelli invece che vedete in foto sono un'altra coppia, sempre della mia collezione, collegati a pre Leak Point-One del 1954 ed a diffusori Tannoy Lancaster. Ora questa coppia è stata oggetto di intervento da parte mia solamente nella componentistica e cioè nei condensatori di segnale, sostituiti con caps paper-in-oil Nos- d'epoca ed alcune resistenze Allen-Bradley originali.
NON HO SOSTITUITO I CONDENSATORI DI FILTRO.

Quando li acquistai tempo fa, questi finali lavoravano ancora bene ma alcuni componenti non dimostravano più la "freschezza" originale per cui, se li volevo ascoltare in maniera perfetta, avrei dovuto per forza di cose intervenire.

Questo mio discorso per affermare che (come più volte detto ieri) ci sono apparecchi costruiti in modo professionale,tenuti bene,che non hanno subito più di tanto le ingiurie del tempo ed ancora possiamo goderceli in assetto originale ma ci sono anche apparecchi nei quali bisogna "metterci le mani", sempre da chi è competente e non pasticcione!

Si deve considerare comunque che io non stia parlando di pre o finale degli anni settanta ma di apparecchi del 1950,1960!!
Capite bene che là dove occorre intervenire, occorre intervenire,senza se e....... senza ma.

Un'ultima riflessione sui Leak TL12 Point-One : questi finali hanno una particolarità non trascurabile che li fa "suonare" magicamente: la sezione di filtraggio della tensione anodica che alimenta tutte le valvole non impiega condensatori elettrolitici ma bensì condensatori in CARTA E OLIO, robusti, affidabili e sonicamente insuperabili.

P.P.

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » venerdì 17 agosto 2012, 15:53

Immagine

Questo splendido TANNOY 12" Monitor Gold non ha certamente bisogno di restauro!

Funziona perfettamente da oltre quarant'anni e non presenta alcun cedimento. I componenti sono di un livello qualitativo straordinario.
Il suono? Solo chi lo ha veramente ascoltato bene......... può dire come sia.

Non so se fra 40 anni i diffusori costruiti oggi si presenteranno ancora così !!

P.P.

audiofilofine
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da audiofilofine » sabato 18 agosto 2012, 7:29

scusa
ma secondo te un condensatore carta e olio di 40 anni fa mai usato funziona meglio di uno usato ?
ciapàl sòt che lè un biscott

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » sabato 18 agosto 2012, 9:53

audiofilofine ha scritto:scusa
ma secondo te un condensatore carta e olio di 40 anni fa mai usato funziona meglio di uno usato ?
Dipende. Se quello usato è Ok allora tutto funziona bene, altrimenti è meglio sostituirlo.

I condensatori che io impiego nei miei restauri sono condensatori a norma militare, per usi governativi-militari, robustissimi datati 1968/69. Sono costruiti in maniera eccellente e non hanno perdite. Sono perfetti e restituiscono tutte le caratteristiche proprie di questi particolare caps.
Quell invece presenti in alcuni finali di gran pregio, come appunto i Leak TL 12.1, possono (SOTTOLINEO POSSONO,perchè in alcuni miei apparecchi non sono in perdita....) evidenziare perdite e ciò si spiega per vari motivi:

si sono danneggiati per sbalzi di tensione istantanei
sono stati tenuti in ambienti con forte tasso di umidità
gli involucri con il tempo non sono più a tenuta stagna

P.P.

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » sabato 18 agosto 2012, 12:42

Ho ascoltato molti diffusori in oltre 40 anni di passione per l'hi-fi e la musica e forse qualcosa posso dire in merito, giudizi e considerazioni comunque sempre personali.
Quando si fanno affermazioni per così dire "oltranziste e assolutiste", come spesso mi capita di leggere, mi piacerebbe che queste fossero dettate da esperienze, molte esperienze...

Ritornando alle mie Tannoy Lancaster con gli splendidi coassiali DUAL-CONCENTRIC da 15", che non hanno bisogno di restauri perchè costruite con maestria ed eccellenza tecnica e non si SBRICCIOLANO, posso TRANQUILLAMENTE affermare che il loro responso sonico mi piaccia e parecchio. Non solamente a me comunque......

Le Tannoy possono sonorizzare CHIESE, TEATRI, RISTORANTI, BAR, IPPODROMI, STADI, ecc............., ma sono indicate in primo luogo per sonorizzare ambienti domestici e devono essere collegate ad elettroniche di qualità. Per qualità intendo qualità e non pseudo pre-finali come se ne vedono "in giro", che in quanto a requisiti hi-fi, beh...lasciano a desiderare.

Ciao,
P.P.

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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da audiofilofine » sabato 18 agosto 2012, 16:32

se lo dici tu...................... :mrgreen: :mrgreen:
ciapàl sòt che lè un biscott

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » sabato 18 agosto 2012, 19:22

Ritornando a parlare dell'argomento specifico e non del suono di questo o quel componente vintage, si può certamente affermare che il restauro occorra in tutti quei casi in cui l'elettronica o il diffusore non siano più in grado di riprodurre correttamente il suono.
Alle volte si può e si deve restaurare un componente per renderlo più sicuro, specialmente quando sia molto datato.
Quì mi riferisco per lo più ad apparecchi a valvole degli anni cinquanta o sessanta che possono manifestare problemi di alterazioni di correnti o tensioni dovuti a componenti passivi in avaria.

Il restauro più o meno invasivo dipende, come è stato già detto, dall'usura e dallo stato in cui si trova l'apparecchio.Può essere che si debba intervenire in maniera molto contenuta oppure in modo più spinto o ancora che non si debba intervenire per nulla. Dipende, appunto da vari fattori.

Il problema più eclatante che si osserva quando, ad esempio, ci si trova di fronte ad un finale a valvole è quello della sua sezione alimentatrice, solitamente impiegante un filtro a Pi-Greco a LC o RC (induttanze o resistenze e condensatori).
Il più delle volte se la resistenza o la bobina di filtro sono usurate e i condensatori (nella maggioranza dei casi elettrolitici) sono in perdita si manifestano problemi di tensioni sballate che si ripercuotono sul segnale amplificato e sul buon funzionamento generale.
Le conseguenze più o meno estreme sono:

ronzii vari.
hum di fondo forte.
Valvola raddrizzatrice (quando è prevista) che si arrossa e tende pericolosamente ad esaurirsi.
Valvole finali che di fatto......fanno la stessa fine.

In questi casi è indispensabile sostituire i componenti passivi, le resistenze di filtro della tensione anodica, o la bobina di filtro se prevista che si surriscalda o addirittura è in corto. Inoltre occorre cambiare i "famigerati" condensatori elettrolitici con altri possibilmente di ottima qualità, rispettando ovviamente i valori corretti originali.

E' vero che i condensatori elettrolitici se non lavorano e non sono percorsi dalla tensione anodica adeguata, quindi se si tiene fermo per molto tempo il finale, tendono ad andare in avaria perchè l'elettrolita al loro interno si secca ma è altrettanto vero che questi componenti assai delicati purtroppo si deteriorano con il passare del tempo.
Sono soggetti a stress non indifferenti soprattutto quando accendiamo l'amplificatore. Non ci si fa caso o non si sa ma ai condensatori di filtro, tutte le volte che spostiamo la levetta on/off del nostro finale, arriva in una frazione di secondo una "botta di tensione" tremenda che certamente incide sul loro stato.

P.P.

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » giovedì 23 agosto 2012, 10:52

Immagine 1
Immagine 2
Immagine 3
Immagine 4

Vediamo ad esempio lo stato dei componenti del famoso finale mono LEAK TL 12 PLUS (foto 1).
Questo finale è del 1962 e quando l'ho acquistato diversi anni fa si trovava in perfetto stato originale, ossia non era mai stato fatto alcun restauro. Il problema era che il Leak era "fermo" da tempo e cioè non era stato collegato da più di una decina d'anni.
Nella foto 2 si vede l'insieme dei componenti montati sulla basetta di bachelite e si può osservare come il layout generale sia davvero ordinato e ben realizzato. In tutti i finali Leak è presente questo tipo di cablaggio e risulta abbastanza facile poter intervenire in modo corretto.
La prima cosa da fare in questo caso non è accendere e vedere che cosa succede, perchè così facendo si provocano guai seri alla componentistica, soprattutto ai condensatori elettrolitici e a quelli di segnale che in questo caso sono in carta/olio.
La prima soluzione, la più facile,è quella di dare tensione al finale (con tutte le valvole montate e collegato al carico ed alla sorgente) in modo graduale attraverso un trasformatore tipo variac e piano piano,ma non troppo per via della valvola raddrizzatrice, aumentare il variatore fino alla tensione normale di rete (220 volt circa).
Un lavoro comunque che deve durare "pochi secondi".
A questo punto potremo misurare le capacità dei condensatori e vedere il loro valore sotto tensione.

continua...
P.P.

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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » giovedì 23 agosto 2012, 11:34

Precisazione:
è chiaro comunque che prima di accendere il finale occorra controllare sia visivamente che con un tester eventuali ed EVIDENTI avarie nei componenti e cercare di cogliere i punti critici e più usurati.


Dalla misura delle tensioni anodiche presenti ai capi dei condensatori elettrolitici (di quello principale-foto 3), di quelli di segnale nonché di quelli catodici delle valvole EL84 (i due verdi a destra nella foto 4), potremo osservare se esse siano giuste oppure no, confrontandole con i dati del circuito elettrico del TL 12 Plus.

Ci si potrà rendere conto anche delle eventuali perdite dei 4 condensatori di segnale in carta/olio attraversati dalla tensione anodica. Se così fosse occorrerebbe sostituirli con altri di uguale valore e possibilmente di pari qualità.
Lo stesso discorso vale per i condensatori elettrolitici che dopo lunghi anni di non funzionamento tendono ad andare in avaria e nel preciso istante in cui accendiamo l’apparecchio “vedono” un ripple di tensione notevole che li fa andare in corto.
Esiste un altro metodo di dare una graduale e lenta tensione di rete al finale che è quello più sofisticato e più efficace. Esso consiste nel costruirsi un piccolo raddrizzatore a diodi da inserire al posto della valvola raddrizzatrice.
Questo circuito è in grado di svolgere “il lavoro” di livellamento e filtraggio della tensione anodica in tutta sicurezza e non è assolutamente critico come lo può essere la valvola rettificatrice.
Per fare questo si dovranno smontare tutte le valvole e scollegare sia il carico che la sorgente ed il pre.
Si potrà perciò alimentare molto gradualmente la tensione in entrata fino alla tensione di rete e via via controllare lo stato dei componenti e delle tensioni. Durata del lavoro: circa 2 / 3 ore.

Alla fine potremo rimontare i tubi e ricollegare il tutto e rimisurare le varie tensioni in gioco, i valori dei componenti e vedere che cosa ci sia da sostituire, rispettando sempre l'aspetto filologico dell'insieme. Della serie: NON SOSTITUIRE TUTTO E SEMPRE ma solo quello che effettivamente non risponde più ai requisiti originali.

P.P.

Paolo51
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Re: Restauro vintage.....quando occorre?

Messaggio da Paolo51 » venerdì 24 agosto 2012, 12:59

Il restauro che in seguito ho fatto sulla coppia di Leak TL 12 Plus del 1962 ha riportato in assetto quasi originale il layout interno dei finali. La sostituzione di alcuni componenti passivi comunque non ha stravolto nulla, nel senso che i due Leak funzionao e "suonano" perfettamente come prima.

Qualcuno mi potrà domandare come faccio ad affermare questa cosa:
semplicissimo, ho altre coppie di Leak TL 12 Plus uguali, con componentistica originale, che funzionano molto bene e quindi...ho potuto fare i confronti.

VALVOLE dei due finali.
le valvole originali montate erano Mullard, tutte e 10, 5+5 in ogni finale. Per prima cosa ho testato con il provavalvole la loro efficienza, il fattore di conduttanza mutua - GM e successivamente, dato che tutte avevano dato esiti molto buoni, le ho rimontate e ho rimisurato il tutto con i finali accesi.
A parte qualche piccolo sbilanciamento delle valvole finali EL84, ossia la coppia di un finale era leggermente diversa dall'altra nei valori di efficienza, il resto era ok.
Occorre considerare che le quattro EL84 Mullard hanno lavorato parecchio, per circa 40 anni! Nonostante questo erano/sono (i Leak sono tuttora in funzione in una delle mie sala di ascolto) valvole dotate di una robustezza infinita e offrono una musicalità eccellente.
Come non utilizzarle...!

Se viceversa qualche valvola non dovesse presentare valori corretti o semplicemente fossero in via di esaurimento, allora occorrerebbe cambiarle. Ci sono due modi di operare la sostituzione:

1) sostituire i tubi esauriti o poco efficienti con altri d’epoca uguali
2) sostituirli tutti con altri sia d’epoca che di attuale produzione (in questo caso tranne la raddrizzatrice GZ34)

La prima soluzione prevede una ricerca più difficile e più accurata ma offre un buon compromesso.
La seconda risulta un pò più facile e dà ottimi risultati.

Consiglio:
come ho sottolineato poco sopra, non si deve sostituire la valvola GZ34 con un’altra di moderna produzione. Questa valvola è troppo importante e determina il “suono” generale del finale.
Oggi purtroppo non ci sono in commercio alternative valide alle GZ34 Mullard,Philips,Brimar, ma repliche di bassa qualità e poco affidabili. Ho provato molte GZ34 di attuale produzione e in tutti i casi il risultato è stato inferiore alle originali.

P.P.

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