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audiofilofine
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ma com'è

Messaggio da audiofilofine » venerdì 22 aprile 2011, 17:20

ieri girovagando per i siti della lista di croce sono capitato sul sito atc
ho curiosato un po e ho visto che i diffusori home hanno risposte in frequenza che al massimo arrivano 50 hz ( i 40 o 30 sono sotto di moltissimi db)

di riflesso mi è venuto da pensare che se questi diffusori hanno queste risposte in frequenza per evidenti limiti fisici gli altri molto meno studiati avranno risposte molto peggiori.
come mai allora tutti con diffusori di ben più bassa macellazione sentono bassi profondi e alti altissimi? :D
forse l'idea dei bassi è un po confusa e si scambiano i colpi di grancassa per bassi profondi e il tin tin ( passatemi il rintintin)dei piatti per altissimi e purissimi?
mi è sfuggito qualcosa?
ciapàl sòt che lè un biscott

F.Calabrese
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Re: ma com'è

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 22 aprile 2011, 17:30

audiofilofine ha scritto:...come mai allora tutti con diffusori di ben più bassa macellazione sentono bassi profondi ...?
Domanda strepitosa...! :D

Me la sono posta anch'io, al Top Audio, mentre ascoltavo "Yulunga" dei Dead Can Dance dalle Sonus Faber ex-Fenice...

Ebbene, la fondamentale a 40 (quaranta !) Hz si udiva appena, mentre in un "normale" impianto ben performante essa dilaga letteralmente nell'ambiente, come un alito di vento...

Eppure stavo ascoltando due coni da 15"/38 cm. e quattro medio bassi decisamente sostanziali... in un mobile rigido come lo scafo di una corazzata...!

MI SEMBRA IL CASO DI DIRE LA VERITA'.... (sulle basse vi hanno preso in giro selvaggiamente... per almeno due decenni).

ma voi lo sapete già...

Il problema è che NON IMMAGINATE QUANTO...!!!


Saluti
F.C.

Paolo Eugeni

Re: ma com'è

Messaggio da Paolo Eugeni » venerdì 22 aprile 2011, 17:34

audiofilofine ha scritto:ieri girovagando per i siti della lista di croce sono capitato sul sito atc
ho curiosato un po e ho visto che i diffusori home hanno risposte in frequenza che al massimo arrivano 50 hz ( i 40 o 30 sono sotto di moltissimi db)

di riflesso mi è venuto da pensare che se questi diffusori hanno queste risposte in frequenza per evidenti limiti fisici gli altri molto meno studiati avranno risposte molto peggiori.
come mai allora tutti con diffusori di ben più bassa macellazione sentono bassi profondi e alti altissimi? :D
forse l'idea dei bassi è un po confusa e si scambiano i colpi di grancassa per bassi profondi e il tin tin ( passatemi il rintintin)dei piatti per altissimi e purissimi?
mi è sfuggito qualcosa?
Mah, per verificare se i bassi profondi ci sono il test è semplice,generatore di segnali o un disco test...che poi si intendano bassi profondi il TUNZ TUNZ da discoteca,quello è dovuto a scarsa conoscenza :D :D

F.Calabrese
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Re: ma com'è

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 22 aprile 2011, 17:44

Paolo Eugeni ha scritto:Mah, per verificare se i bassi profondi ci sono il test è semplice,generatore di segnali o un disco test...che poi si intendano bassi profondi il TUNZ TUNZ da discoteca,quello è dovuto a scarsa conoscenza :D :D
Oddio... magari con il generatore o con il disco test ci sono pure...

Il problema è che nelle incisioni, quando i bassi profondi ci sono, sono a livelli decisamente alti(*), superiori alle possibilità della massima parte dei diffusori domestici a bassa efficienza.

Tra l'altro, la musica da discoteca moderna (p.es. la House) tende a contenere bei livelli di frequenze da 25 a 40 Hz... che negli impianti convenzionali non fanno altro che intermodulare...

Saluti
F.C.

(*): E' indispensabile perché siano udibili...

bepi67
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Re: ma com'è

Messaggio da bepi67 » venerdì 22 aprile 2011, 17:57

E poi sarebbe sufficiente un programmino che fa l'analisi di spettro per farsi una idea di come vengono distribuite le frequenza all'interno di un brano musicale.
Varrebbe la pena però che qualcuno, competente (magari Fabrizio o Marcello), buttasse giù dei ranges di frequenza e la corrispondente classificazione.

Che so Bassi: 20-100 Hz;
Medio bassi 100-500 Hz...etc....

Almeno ci si fa una idea comune della cosa, e si parla la stessa lingua ;)

E si capisce anche come la potenza decresce mediamente all'aumentare della frequenza, per cui per i treble bastano pochi watt a differenza dei bassi.

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

audiofilofine
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Re: ma com'è

Messaggio da audiofilofine » venerdì 22 aprile 2011, 18:06

mi spiego meglio
leggo su una rivista o in un forum che qualcuno dice di sentire bassi profondi da una coppia di diffusori tower o peggio ancora da citofoni..
non è che posso andarmi a comprare i diffusori per fargli il test

la mia domanda era del tipo
se la panda i 200 all'ora se li sogna perchè qualcuno dice di toccarli ogni giorno magari anche su un sentiero di campagna?
ciapàl sòt che lè un biscott

Paolo Eugeni

Re: ma com'è

Messaggio da Paolo Eugeni » venerdì 22 aprile 2011, 18:06

F.Calabrese ha scritto:
Oddio... magari con il generatore o con il disco test ci sono pure...

Il problema è che nelle incisioni, quando i bassi profondi ci sono, sono a livelli decisamente alti(*), superiori alle possibilità della massima parte dei diffusori domestici a bassa efficienza.

Tra l'altro, la musica da discoteca moderna (p.es. la House) tende a contenere bei livelli di frequenze da 25 a 40 Hz... che negli impianti convenzionali non fanno altro che intermodulare...

Saluti
F.C.


Verissimo, ci sono pezzi di House capaci di mettere in crisi qualsiasi impianto poco muscoloso...io intendevo la classica "botta" a 60-80 Hz...
(*): E' indispensabile perché siano udibili...
Questa è una grande verità che molti ignorano...

Paolo Eugeni

Re: ma com'è

Messaggio da Paolo Eugeni » venerdì 22 aprile 2011, 18:07

audiofilofine ha scritto:mi spiego meglio
leggo su una rivista o in un forum che qualcuno dice di sentire bassi profondi da una coppia di diffusori tower o peggio ancora da citofoni..
non è che posso andarmi a comprare i diffusori per fargli il test

la mia domanda era del tipo
se la panda i 200 all'ora se li sogna perchè qualcuno dice di toccarli ogni giorno magari anche su un sentiero di campagna?
Perchè ama sparare ca@@ate :D :D :D :D

audiofilofine
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Re: ma com'è

Messaggio da audiofilofine » venerdì 22 aprile 2011, 19:17

si certo e posso capirlo se lo sparare ca--ate gli da la michetta ma tutti gli altri che non ci guadagnano niente?
probabilmente la verità è che la maggior parte non ha nessuna cultura musicale ne orecchio .

mi ricordo che gli ultimi anni che andavo alle fiere non riuscivo a stare più di 3 minuti in quasi tutte le salette,stranamente quelle dove rimanevo più tempo erano quasi sempre deserte..
mi ricordo per esempio delle strepitose tdl rstm ,l'addetto mise un disco in cui si sentiva qualcuno dare una pacca forte su un animale e urlare qualcosa poi partiva la musica ,non sono un esperto di musica classica,una overture molto orecchiabile e ripetitiva , una dinamica...da pelle d'oca ,ebbene eravamo solo in due ad ascoltare ....e ci sarei stato per ore nonostante la musica fosse il mio genere preferito..
fuori dalle solite salette dove suonavano la piva c'era sempre la fila invece....
ciapàl sòt che lè un biscott

Marcello Croce
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Re: ma com'è

Messaggio da Marcello Croce » sabato 23 aprile 2011, 4:33

bepi67 ha scritto:E poi sarebbe sufficiente un programmino che fa l'analisi di spettro per farsi una idea di come vengono distribuite le frequenza all'interno di un brano musicale.
Varrebbe la pena però che qualcuno, competente (magari Fabrizio o Marcello), buttasse giù dei ranges di frequenza e la corrispondente classificazione.

Che so Bassi: 20-100 Hz;
Medio bassi 100-500 Hz...etc....

Almeno ci si fa una idea comune della cosa, e si parla la stessa lingua ;)

E si capisce anche come la potenza decresce mediamente all'aumentare della frequenza, per cui per i treble bastano pochi watt a differenza dei bassi.

Ciao
Ciao Pino,
parlare la stessa lingua sarebbe non solo auspicabile, ma ahimè, con gli argomenti in ballo, diventa addirittura indispensabile, altrimenti capirsi sarà impossibile, ed io sono dell' idea che la maggioranza dei casi di fraintendimenti sul forum (mi riferisco sopratutto ai miei trascorsi sull' altro), sono imputabili tranquillamente alla mancanza di precise convergenze su aspetti che definire fondamentali è poco.
Hai sollevato, ad esempio, quello dell' altezza dei suoni musicali, cioè una delle grandezze più importanti e basilari in merito.
Beh ecco qui di seguito come stanno le cose:

Immagine

Credo che guardare questa scala di grandezze, riferita a suoni emessi da strumenti musicali, sia probabilmente una sorpresa per molti.

I Bassi sono considerati quelli a partire da da 20.6 fino a 65.41 Hz, cioè dal MI zero al DO due
(questa non è neanche un' ottava)

I Medio-Bassi sono considerati quelli a partire da 73.42 fino a 196 Hz, cioè dal RE due al SOL tre
(questa è circa un' ottava e mezza)

I Medi sono considerati quelli a partire da 220 Hz fino a 440 Hz, cioè dal LA tre al LA quattro
(questa è un' ottava esatta), e contiene, la nota MEDIA per eccellenza, il DO quattro la cui frequenza è par a 261,4 Hz

I Medio-Alti sono considerati quelli a partire da 493.9 Hz fino a 1318.5 Hz, cioè dal SI quattro al MI sei
(questa è un' ottava e mezza)

Gli Alti sono consderati quelli a partire da 1397 fino a 4186 Hz, cioè dal FA sei al DO otto
(un' altra ottava e mezza)
Attenzione che questo è l' ultimo tasto del pianoforte.

Gli Altissimi sono considerati quelli a partire da 4186 Hz a 16744, cioè dal DO otto al DO dieci.
SI tratta di due ottave, nelle quali pochissimi strumenti musicali possiedono una fondamentale, eccettuato l' organo e senza considerare strumenti a percussione metallici.

Io credo che la maggior parte degli appassionati siano abituati ad attribuire significati diversi alle varie gamme di frequenze, probabilmente influenzati da quello che un tempo era l' azione dei CONTROLLI DI TONO, da tempo scomparsi dagli amplificatori.
Difficile infatti sentirli parlare di "altissimi", mentre è consueto sentirli parlare di "bassi profondi, infrasonici, subsonici tellurici" ed altro. Ma ahimè, questi bassi profondi contengono in realtà un mucchio di note, la cui percezione ha bisogno pure di pressioni elevate, data l' insensibilità dell' orecchio a quelle frequenze, che le rende praticamente inudibili se emesse a pressioni inferiori a circa 60 dB, ed infatti un tempo esiteva il cosiddetto "LOUDNESS" per ascolti a volumi moderati, che sono però tipicamente quelli domestici e per la maggior parte del tempo.

Il controllo dei BASSI, ad esempio, operava quasi sempre comprendendo anche i 120 Hz, quindi in realtà, sforando assai in gamma Medio Bassa, mentre quello degli ALTI, il più delle volte realizzato per operare a partire da 8000 se non 10000 Hz (si trattava di filtri "a scaffale"), era posizionato in realtà in gamma Altissima.
In questo modo, l' intervento di entrambi diventava PARTICOLARMENTE UDIBILE, ma probabilmente hanno dato luogo ad una errata concezione delle gamme di frequenza.

Se i "bassi veri" sono quindi quelli al di sotto del RE due a 73.4 Hz, dove abbiamo ancora ben 16 note al di sotto di esso almeno con il pianoforte, uno si domanda come si devono ritenere tutti quei sistemi di altroparlanti "ad alta fedeltà" che non emettono niente al di sotto di questa frequenza, se non le loro armoniche, e che in pratica impongono un ascolto con "pesatura A" incorporata. :lol:

O vogliamo forse chiederci a cosa servono quei 16 semitoni, che equivale a dire cosa ci fanno quei 16 tasti nel pianoforte? :lol: :lol:

Marcello Croce

(CONTINUA)
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis

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