ARIDATECE i controlli di tono

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bepi67
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ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da bepi67 » martedì 26 ottobre 2010, 15:11

Sull'onda dell'audio-integralismo i costruttori non si sono fatti pregare due volte a togliere i secondo me UTILISSIMI controlli di tono.
Risultato: i costruttori risparmiano, gli utenti sono contenti per acquistare un oggetto più figo...pagandolo di più.

Ho visto gli schemi di un amplificatore Marantz nella sua versione normale ed Audiophile (cioè senza controlli di tono): differenza nell'audiophile ci sono dei componenti in meno e l'amplificatore costa di più....ma si può essere più pirla di così?

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

F.Calabrese
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da F.Calabrese » martedì 26 ottobre 2010, 15:43

I controlli di tono scompaiono in coincidenza con l'arrivo dei "cavi speciali"...

E NON è un caso...

Mantenendo i controlli di tono, infatti, chiunque avrebbe potuto scoprire che l'effetto del "nuovo e mirabolante cavo XXY", appena acquistato al costo di una utilitaria... era in effetti minore della regolazione di alti e/o bassi anche soli 1-2 dB in più o in meno...!!!

Il che ci deve far pensare tutti insieme sulla probabilità statistica che questo accada casualmente, vale a dire con i protagonisti che agiscono in buonafede...

Quasi nessuna...? Vero ??

Mi raccomando... applauditeli sempre quando passano per strada !!!

Saluti
F.C.

alberto

Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da alberto » martedì 26 ottobre 2010, 17:37

beh,
NI,
meno roba,
magari di pessima qualità,
pongo sul percorso del segnale, meglio dovrebbe essere ....
forse posso vagamente sopperire con un DRC,
così,
per allineare gli scompensi dovuti al posizionamento dei diffusori nel locale

bepi67
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da bepi67 » martedì 26 ottobre 2010, 18:14

alberto ha scritto:beh,
NI,
meno roba,
magari di pessima qualità,
pongo sul percorso del segnale, meglio dovrebbe essere ....
forse posso vagamente sopperire con un DRC,
così,
per allineare gli scompensi dovuti al posizionamento dei diffusori nel locale
Basta farlo di buona qualità, magari passivo, integrato nel preamplificatore e diventa trasparente al segnale.
Se poi uno vuol proprio fare il purista può inserire un bypass (come fanno i consumer giapponesi, ma loro normalmente usano controlli di tono piuttosto scadenti).

Invece è comodo per compensare magari i diffusori troppo attaccati alla parete, senza scomodare il DRC (che diciamolo è una bella complicazione e neanche tanto banale da settare), oppure registrazioni stridule


Ciao
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F.Calabrese
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da F.Calabrese » martedì 26 ottobre 2010, 18:55

Leggendo sui controlli di tono mi è venuto in mente un ascolto di due giorni fa, molto intrigante.

Sabato sera ho rilevato col mio fonometro i livelli durante l'esecuzione della Sinfonia Fantastica di Berlioz nella Sala Santa Cecilia, qui a Roma. Posterò i grafici non appena riuscirò a convertirli in JPEG ed a spiegarli.

Il V movimento è stato eseguito ad 81,9 dB"A" di Livello Equivalente, vale a dire di livello energetico medio, con picchi di circa 115 deciBel (lineari, non ponderati).

Domenica mattina ho rippato un CD di quel brano, diretto da Boulez, ed ho chiesto alla mia compagna di regolare il volume dell'impianto sino ad imitare quello ascoltato la sera prima in Auditorium... Al primo ascolto eravamo poco al di sotto, ma l'equalizzazione scelta era quella che "suona meglio", non quella strumentalmente più perfetta.

A questo punto ho cambiato equalizzazione e corretto appena il livello...

Da non crederci... con l'equalizzazione lineare il livello ottimale d'ascolto era di 82,1 dB"A" Leq... vale a dire lo stesso del Concerto della sera prima...!!!

Come dire che basta un ritocco minimo alla curva di risposta per rendere accettabile un livello d'ascolto (POCO) più basso di quello reale...!

La questione è in realtà più complessa... ma vado a preparare i grafici !

Saluti
F.C.

cactus_atomo
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da cactus_atomo » venerdì 29 ottobre 2010, 15:37

bepi67 ha scritto:Sull'onda dell'audio-integralismo i costruttori non si sono fatti pregare due volte a togliere i secondo me UTILISSIMI controlli di tono.
Risultato: i costruttori risparmiano, gli utenti sono contenti per acquistare un oggetto più figo...pagandolo di più.

Ho visto gli schemi di un amplificatore Marantz nella sua versione normale ed Audiophile (cioè senza controlli di tono): differenza nell'audiophile ci sono dei componenti in meno e l'amplificatore costa di più....ma si può essere più pirla di così?

Ciao
ho cominciato a asclltare quando tuti gli ampli avevano controllo di tono, loudness e balance, poiè arrivata l'orda dei controlli, 5 bande, parametrici, escursioni folli..io a essere sincero mai usato un controllo di tono in vita mia, anche allora. E se devo essere sincero quello di cui senmto la mancanza è il potenmziomentro del balance, utilissimo in ambienti asimmetrici ma an che per fare delle prove su uin canale che appare difettoso, e il filtrosubsonico per la parte fono.
Il guaio, per chi all'ìepoica è nato, è che i controli non venivano usati in attenuazione, ma in esaltazione di certe game di frequenza, con il rischio di far clippare l'ampli spesso e volentieri.
Non è poi affatto vero che ci sia una correlazione tra sparizione dei controlli di tono e inserimentoi di cavi, ossia una scelta voluta pewr vedendere ancche questo componente, è abbastanza facile verificaree che i produttori di integrati e pre raramente hanno a caaatalogo dei cavi e se li hanno li hnno aggiunti di recente, per l'effetto moda.
I controlli di tono li fece sparire il minimalismo inglese imperante, furono gli inglesi i primi a dotare i loro amli inizialmente dle tasto diorect e poi a togliere del tutto i toni.
Resto dell'idea che un controllo di ton o in attenuazione possa essere di qualche utlità, ma va realizzato a regola mentre ormai anche i potenziomentri sono spesso scadenti.
Buona musica
enrico

omo biberon
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da omo biberon » venerdì 29 ottobre 2010, 18:58

Il controllo di tono si è evoluto concettualmente come il telecomando: da oggetto utile a droga.
Quando ad ogni traccia ti alzi e pastrocchi, significa che non stai usando i controlli di tono per quello che sono: si fa solo un frenetico zapping.

Dalla parte dei costruttori in vece sono d'accordo: meno componenti, meno manodopera, prezzi più elevati in nome della purezza.
Non dimentichiamo i re-censori che hanno cavalcato l'onda... dietro mazzetta.

rock56
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da rock56 » sabato 30 ottobre 2010, 11:58

Io non ho i controlli di tono, e adesso che ho cambiato ambiente....mi ritrovo a dovere "giocare" con i cavi per trovare il "giusto equilibrio": probabilmente se avessi avuto i controlli di tono avrei risolto immediatamente.
Qualità-non qualità con o senza i controlli di tono? Quando avevo un integrato con il tasto "direct" lo usavo, ma se devo essere sincero....non sentivo differenze :roll:
Prima la musica, ...poi tutto il resto!
Ciao, Maurizio
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da F.Calabrese » martedì 2 novembre 2010, 17:27

cactus_atomo ha scritto:...Non è poi affatto vero che ci sia una correlazione tra sparizione dei controlli di tono e inserimento di cavi, ossia una scelta voluta per vedendere anche questo componente; è abbastanza facile verificare che i produttori di integrati e pre raramente hanno a catalogo dei cavi e se li hanno li hnno aggiunti di recente, per l'effetto moda.
I controlli di tono li fece sparire il minimalismo inglese imperante, furono gli inglesi i primi a dotare i loro amli inizialmente del tasto diorect e poi a togliere del tutto i toni...
VERO... anche se l'avanzata di torme di cavi e cavai è stata di certo facilitata dall'impossibilità di comparare l'efficacia del "cavo x" con il "ritocco Y"...

Aggiungerei un particolare: i controlli di tono possono essere molto utili a chi ascolta a volumi assai diversi, per esempio a chi ha un impianto potente e talvolta lo ascolta a livelli "LIve", altre volte ai normali livelli d'ascolto, altre volte ancora in ascolti serali a volumi più che moderati... In questi casi basta un piccolo ritocco a rendere molto più piacevole l'ascolto...

Non scandalizzatevi...! Il "piccolo ritocco" lo hanno in effetti implementato sistematicamente i costruttori di diffusori inglesi (sarà un caso...???), rialzando la gamma bassa... Questo spiega anche il perché con certi diffusori sia spiacevole elevare il livello d'ascolto, anche senza che si avvertano cenni di distorsione.

Nei miei impianti a tromba utilizzo spesso due o tre equalizzazioni differenti (di poco... pochissimo... a volte solo 1,5 dB di alti in meno...), delle quali la più "morbida" è sempre la più gradita ai livelli estremi (sia verso l'alto che verso il basso...).

Riparliamone !

Saluti
F.C.

stregatto
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Re: ARIDATECE i controlli di tono

Messaggio da stregatto » martedì 2 novembre 2010, 17:49

...chiedendo sempre scusa per la becera ignoranza...
invece di darsi i cricchi sui maroni,con dei cavi dove non riesci mai a capire dove e
come stai equalizzando...e dato che sempre di equalizzazione si parla...
non sarebbe meglio un bel parametrico che quantomeno effettuerebbe una variazione prossima al chirurgico...???

...o forse così sarebbe troppo semplice...!!!

è un mondo dificile!!!
Servo Vostro.
stregatto...

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