Non basta l'ascolto...???
Moderatore: F.Calabrese
Non basta l'ascolto...???
Scusare l'ignoranza
Cosa serve a misurare un dac?
Non basta una prova d' ascolto se piace il suono o no e si abbina bene all' impianto che uno possiede?
Cosa serve a misurare un dac?
Non basta una prova d' ascolto se piace il suono o no e si abbina bene all' impianto che uno possiede?
-
- Messaggi: 42375
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: Non basta l'ascolto...???
Considero questa la "domanda suprema", per cui oserò tentare di darvi risposta, ma non nel modo categorico di "chi sà", bensì intavolando insieme un ragionamento atto a raggiungere la risposta mediante semplici ragionamenti logici.
Partiamo da una banale constatazione: quanti di voi conoscono amici appassionati che siano pienamente e definitivamente soddisfatti del loro impianto...? Io nessuno, eppure bazzico nel settore da 1973 almeno...
Ipotizziamo infatti di andare insieme in visita presso uno dei tanti super-appassionati che hanno impianti sofisticatissimi ed anche a volte costosissimi. Chiediamo loro di ascoltare un brano di musica barocca ed osserviamo con attenzione se il brano è riprodotto con la giusta ambienza, tridimensionalità e senza rumori di fondo che tradiscano trattarsi di una registrazione. In alcuni impianti avremo effettivamente tutte queste caratteristiche favorevoli, unite.
Ora però chiediamo all'appassionato di poter ascoltare qualcosa di "energico", come il finale dell'Ottava Sinfonia di Mahler (registrato dal vivo: non quelli compressi dei CD e dei Files...), oppure il solito "Another Brick in The Wall" dei Pink Floyd, a volume 1:1, cioé a 124-126 dB di Picco Lineare. Nel 90 per cento dei casi l'appassionato ci spiegherà di aver rinunciato alla possibilità di ascoltare bene e senza distorsione a questi livelli, magari in cambio di maggiore raffinatezza ai bassi livelli.
A questo punto -fate bene attenzione- invitiamo l'appassionato ad ascoltare un impiantino basilare, da appena seimila Euro (settemila con le elettroniche): il Nessie che molti di voi conoscono bene. Il risultato sarà che l'ascolto ai bassi livelli sarà indistinguibile da quello dei più costosi impianti dei super-appassionati, mentre The Wall ve lo potrete godere a livelli che quasi "tira vento in salotto", senza alcuna distorsione e, soprattutto, con bassi corti e definiti.
Questa qui sopra è una lunga premessa, che può essere riassunta da: "I super-appassionati, nonostante la loro vastissima esperienza di decenni di ascolti ed a dispetto della loro disponibilità a spendere MOLTO di più degli acquirenti di Nessie, hanno RINUNCIATO a qualcosa... pagando di più."
ORA FATE BENE ATTENZIONE: stiamo forse parlando di stupidi...? NO... perché per guadagnare quanto occorre per mettersi in casa super-diffusori come Avantgarde Trio, Cessaro Beta/Gamma, Acapella Triolon Excalibur, Focal Grand Utopia, ed i relativi super-amplificatori Mc Intosh, Audio Research, Viola, Burmester, ecc... si deve pur fare un lavoro impegnativo e di elevata redditività, vale a dire un lavoro che richiede grande intelligenza.
Ed allora dove sta il problema...?
SEMPLICE...! IL PROBLEMA E' NEL METODO...!!!
Il super-appassionato compone il suo impianto appunto MEDIANTE PROVE D'ASCOLTO, che si svolgono necessariamente nei negozi o presso amici appassionati, o, più raramente, alle mostre. Ancor più raramente vengono concessi apparecchi in prova, da ascoltare inserendoli nel proprio impianto.
In tutti questi casi il risultato delle prove è:
a)- Previsto -anzi prevedibile- se chi seleziona gli apparati ha cognizione precisa delle loro caratteristiche, soprattutto di interfacciabilità.
b)- Puramente casuale, se il criterio di scelta è estetico, di convenienza o semplicemente di suggestione indotta dalla pubblicità e dalle recensioni.
Ebbene... la condizione "a" è appunto quella del nostro sistemino Nessie, in cui l'interfacciamento tra TUTTE le componenti è stato studiato ed ottimizzato da personale che ha competenze, esperienza e strumentazione.
Di converso, la condizione "b" è quella del 99 per cento degli impianti HiFi, compresi quelli dei super-appassionati con decenni di "esperienze d'ascolto".
SIAMO ONESTI ED AMMETTIAMOLO: l'appassionato che sente "suonar bene" un diffusore o un ampli in un negozio o ad una mostra, non ha in realtà alcuna garanzia né la benché minima possibilità di conoscere in anticipo quale sarà il risultato dell'inserzione di quell'apparecchio nel suo impianto.
Questo semplicemente perché l'appassionato nel 99 per cento dei casi non conosce quali sono i VERI problemi di interfacciamento, che nella realtà sono ignorati persino da una congrua percentuale di progettisti, compresi quelli delle maggiori Aziende. Ed i negozianti fan finta di sapere...
Questa è solo una prima parte della mia risposta alla "domanda suprema"...
Segue
F.C.
Re: Non basta l'ascolto...???
....da qui fra le altre cose il mercato assurdo dei cavi....
-
- Messaggi: 42375
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: Non basta l'ascolto...???
Di qui in avanti cercherò di arricchire la mia risposta alla "domanda suprema" con una serie di esempi.
Partiamo da un caso banale: quello delle testine dei giradischi.
Immaginate di avere una ventina di testine, tutte di gran marca e prestazioni.
Immaginate di avere un numero di giradischi, con vari bracci...
Soprattutto immaginate di disporre di almeno una ventina di Pre, da scambiare in occasione di prove d'ascolto.
Ora fermatevi a pensare: quante sono le possibili permutazioni di tutta questa mercanzia...? TROPPE perché possiate ascoltare TUTTE le possibili combinazioni. E già questo vi dovrebbe far capire che la combinazione migliore ha molte più probabilità di sfuggirvi, rispetto a quelle che ha di essere da voi azzeccata... (i motivi qui di seguito).
Uno dei motivi per cui le prove di ascolto vi daranno un risultato fuorviante è che la gran parte delle testine MM fornisce i suoi migliori risultati quando è caricata con impedenze dell'ordine dei 60-80-100 mila ohm... ma TUTTI I PRE PHONO HANNO UN'IMPEDENZA D'INGRESSO DI 47 MILA OHM, cioé inferiore...!!!
Ne deriverà che vi convincerete tutti del fatto che le testine MM siano inferiori alle MC (Moving Coil), che in realtà sono meno efficienti ed hanno un rumore di fondo anche dieci volte superiore, vale a dire meno risoluzione ai bassi livelli.
Interfacciare le testine MC è più facile, ma i limiti fisici del rumore termico escludono assolutamente che con esse possiate ottenere le stesse prestazioni dinamiche delle testine MM bene interfacciate. (una specie purtroppo inesistente).
Ragionamenti simili si potrebbero fare per i vari giradischi ed i vari braccetti, le cui risonanze potranno essere più o meno eccitate -CASUALMENTE- a seconda della posizione del giradischi rispetto ai diffusori ed alle pareti, oltre che dell'estensione in basso della risposta dei diffusori.
In sintesi: se provate a tirare un paio di dadi, scegliendo in questo modo l'abbinamento migliore, avrete le stesse probabilità di trovarlo che avreste dopo giorni, anzi settimane di prove d'ascolto, in condizioni non controllate.
Ve l'ho già raccontato: quando al Gruppo Editoriale Suono -circa 50 anni fa- provammo a confronto sei testine MM bene interfacciate, contro una MC di costo e prestazioni estreme... beh... nessuno riuscì ad avvertire la benché minima differenza all'ascolto, nonostante la commutazione diretta e nonostante i sei ascoltatori fossero tra i massimi esperti italiani (Nuti, Giussani, Gatta, Arnklit...).
Se dunque durante le vostre prove d'ascolto avete avvertito differenze tra le varie testine (anche MM), state pur tranquilli che quelle prove d'ascolto sono state condotte sbagliando qualcosa. Ed i loro risultati sono erronei.
Vi pare un modo di procedere efficace a rimuovere gli errori...??? A me NO.
Segue
F.C.
Partiamo da un caso banale: quello delle testine dei giradischi.
Immaginate di avere una ventina di testine, tutte di gran marca e prestazioni.
Immaginate di avere un numero di giradischi, con vari bracci...
Soprattutto immaginate di disporre di almeno una ventina di Pre, da scambiare in occasione di prove d'ascolto.
Ora fermatevi a pensare: quante sono le possibili permutazioni di tutta questa mercanzia...? TROPPE perché possiate ascoltare TUTTE le possibili combinazioni. E già questo vi dovrebbe far capire che la combinazione migliore ha molte più probabilità di sfuggirvi, rispetto a quelle che ha di essere da voi azzeccata... (i motivi qui di seguito).
Uno dei motivi per cui le prove di ascolto vi daranno un risultato fuorviante è che la gran parte delle testine MM fornisce i suoi migliori risultati quando è caricata con impedenze dell'ordine dei 60-80-100 mila ohm... ma TUTTI I PRE PHONO HANNO UN'IMPEDENZA D'INGRESSO DI 47 MILA OHM, cioé inferiore...!!!
Ne deriverà che vi convincerete tutti del fatto che le testine MM siano inferiori alle MC (Moving Coil), che in realtà sono meno efficienti ed hanno un rumore di fondo anche dieci volte superiore, vale a dire meno risoluzione ai bassi livelli.
Interfacciare le testine MC è più facile, ma i limiti fisici del rumore termico escludono assolutamente che con esse possiate ottenere le stesse prestazioni dinamiche delle testine MM bene interfacciate. (una specie purtroppo inesistente).
Ragionamenti simili si potrebbero fare per i vari giradischi ed i vari braccetti, le cui risonanze potranno essere più o meno eccitate -CASUALMENTE- a seconda della posizione del giradischi rispetto ai diffusori ed alle pareti, oltre che dell'estensione in basso della risposta dei diffusori.
In sintesi: se provate a tirare un paio di dadi, scegliendo in questo modo l'abbinamento migliore, avrete le stesse probabilità di trovarlo che avreste dopo giorni, anzi settimane di prove d'ascolto, in condizioni non controllate.
Ve l'ho già raccontato: quando al Gruppo Editoriale Suono -circa 50 anni fa- provammo a confronto sei testine MM bene interfacciate, contro una MC di costo e prestazioni estreme... beh... nessuno riuscì ad avvertire la benché minima differenza all'ascolto, nonostante la commutazione diretta e nonostante i sei ascoltatori fossero tra i massimi esperti italiani (Nuti, Giussani, Gatta, Arnklit...).
Se dunque durante le vostre prove d'ascolto avete avvertito differenze tra le varie testine (anche MM), state pur tranquilli che quelle prove d'ascolto sono state condotte sbagliando qualcosa. Ed i loro risultati sono erronei.
Vi pare un modo di procedere efficace a rimuovere gli errori...??? A me NO.
Segue
F.C.
-
- Messaggi: 42375
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: Non basta l'ascolto...???
Nei prossimi post vi racconterò di tanti altri motivi per i quali le prove d'ascolto condotte da normali appassionati conducono inesorabilmente verso scelte sbagliate.
Un esempio lo avete a disposizione da poco, qui sul Forum: si tratta del thread sulle misure sui DAC, che dimostra il fatto che le prestazioni di quasi tutti i DAC attuali dipendono dalla maggiore o minore vulnerabilità alle frequenze ultrasoniche ed alle radiofrequenze che hanno le elettroniche collegate a valle.
Stiamo però parlando di caratteristiche quasi mai (anzi mai...) rese note da chi quelle elettroniche le fabbrica. Ve lo immaginate un costruttore di pre e/o finali che vi avvisa del fatto che le sue creature funzionano male se collegate ad uno dei DAC più recenti e performanti...???
Questo è il thread sulle misure: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9941
Segue più tardi: per ora mi prendo una pausa, in attesa dei primi vostri commenti.
Saluti
F.C.
Un esempio lo avete a disposizione da poco, qui sul Forum: si tratta del thread sulle misure sui DAC, che dimostra il fatto che le prestazioni di quasi tutti i DAC attuali dipendono dalla maggiore o minore vulnerabilità alle frequenze ultrasoniche ed alle radiofrequenze che hanno le elettroniche collegate a valle.
Stiamo però parlando di caratteristiche quasi mai (anzi mai...) rese note da chi quelle elettroniche le fabbrica. Ve lo immaginate un costruttore di pre e/o finali che vi avvisa del fatto che le sue creature funzionano male se collegate ad uno dei DAC più recenti e performanti...???



Questo è il thread sulle misure: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... f=5&t=9941
Segue più tardi: per ora mi prendo una pausa, in attesa dei primi vostri commenti.
Saluti
F.C.
Re: Non basta l'ascolto...???
La presenza di componenti ultrasoniche, spesso derivanti da un alimentatore switching non abbastanza filtrato, è abbastanza facile da verificare.
Anni fa avevo un segnale a 40 kHz nell'etere che mi trovavo sovrapposto ad ogni misura.
B67
Anni fa avevo un segnale a 40 kHz nell'etere che mi trovavo sovrapposto ad ogni misura.
B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !
Re: Non basta l'ascolto...???
Basta l'ascolto?
No, ne abbiamo già parlato; un mio 3d che prende spunto da un pre Fosi fa giusto un esempio di come integrando l'ascolto con la conoscenza tecnica degli apparecchi si giunga a conclusioni
più affidabili. Qualche motivazione al volo:
Il mercato ha accolto spesso apparecchi non correttamente funzionanti. Non sempre è evidente all'ascolto ma al portafoglio si, è solo questione di tempo.
Cambiare un pezzo dell'impianto per volta non necessariamente porta al miglior risultato, anche se fosse sempre un miglioramento. Pensare di poter necessariamente giungere ad un risultato ottimale è, dal punto di vista logico, una gratuita corbelleria. L'impianto va pianificato nel suo complesso, farlo senza considerare gli aspetti tecnologici è masochistico. Perché non anche bendati?
È vero che alcuni aspetti dell'ascolto sono difficilmente comprensibili tecnicamente. Meno di quanto non si creda, ma l'affermazione, imho, è realistica. In altri misure e ascolto sono congruenti . A volte le misure possono facilmente evitare problemi che l'ascolto evidenzierebbe con molto più lavoro. Si pensi all'interfacciamento ampli diffusori. Peccato che i dati tecnici siano spesso non dichiarati, o lo siano in forma minima e non affidabile. Perché?
Le mostre. Insomma, anni e anni di impegno degli audiofili, apparecchi sempre più prestigiosi e il risultato? Suono medio in assoluto in netto peggioramento e in relazione ai costi del tutto inconsistente. L'impressione è che tutti abbiano perso la trebisonda, un minimo di consapevolezza tecnica avrebbe aiutato a tenere una rotta sensata. Perché si sentono impianti, teoricamente sofisticati e magari con dei pregi, dal suono con difetti macroscopici?
L'ascolto è soggettivo: questo mi piace; non vuol dire migliore. Difficilissimo intendersi, poi.
L'ascolto è specifico: questo è meglio. Ok, meglio per te in quel preciso impianto. Non dice molto sulle qualità intrinseche dell'apparecchio.
L'ascolto non consente confronti, se non immediati. Difficile memorizzarlo o renderlo condivisibile ad altri. Pensate a quanto successo in passato in fatto di CDplayer: provato A di gamma media, suona bene; provato B di gamma alta - lussuosissimo! - suona bene. Scandalo!!! Sono la stessa macchina! È scontato dire che all'ascolto la cosa doveva essere evidente? Per me no, se volete darmi del sordo non mi offendo. Magari che alle misure fossero identici qualche sospetto...
Amir sostiene, dopo aver provato un bel po' di DAC, che prestazioni al meglio della tecnologia attuale sono possibili per macchine dal costo basso. È un'informazione interessante, se dovessi ascoltare un DAC di costo elevato? Io direi di sì.
Fabrizio dice: ecco degli aspetti tecnici dei DAC che potrebbero modificare il risultato sonoro e che normalmente non sono considerati. Anche questa un'informazione irrilevante per chi volesse ascoltare dei DAC? Direi di no.
Ascolto e misure devono evolversi di pari passo, se si vuol capire che succede negli impianti. L'alternativa è comporre gli impianti in modo poco più che casuale cercando di imbroccare un buon risultato in un numero ragionevole di tentativi. Cosa che palesemente a molti non riesce!
E se dobbiamo puntare alla fedeltà, due idee sulle caratteristiche dell'evento da replicare e due idee sulla capacità degli impianti di farlo, le misure ce le possono fornire. Io non ci rinuncerei.
Così, tanto per non dover sentire raccontare come "prive di limiti" casse che si fermano a 70Hz o non superano i 100dB.
Luca
No, ne abbiamo già parlato; un mio 3d che prende spunto da un pre Fosi fa giusto un esempio di come integrando l'ascolto con la conoscenza tecnica degli apparecchi si giunga a conclusioni
più affidabili. Qualche motivazione al volo:
Il mercato ha accolto spesso apparecchi non correttamente funzionanti. Non sempre è evidente all'ascolto ma al portafoglio si, è solo questione di tempo.
Cambiare un pezzo dell'impianto per volta non necessariamente porta al miglior risultato, anche se fosse sempre un miglioramento. Pensare di poter necessariamente giungere ad un risultato ottimale è, dal punto di vista logico, una gratuita corbelleria. L'impianto va pianificato nel suo complesso, farlo senza considerare gli aspetti tecnologici è masochistico. Perché non anche bendati?
È vero che alcuni aspetti dell'ascolto sono difficilmente comprensibili tecnicamente. Meno di quanto non si creda, ma l'affermazione, imho, è realistica. In altri misure e ascolto sono congruenti . A volte le misure possono facilmente evitare problemi che l'ascolto evidenzierebbe con molto più lavoro. Si pensi all'interfacciamento ampli diffusori. Peccato che i dati tecnici siano spesso non dichiarati, o lo siano in forma minima e non affidabile. Perché?
Le mostre. Insomma, anni e anni di impegno degli audiofili, apparecchi sempre più prestigiosi e il risultato? Suono medio in assoluto in netto peggioramento e in relazione ai costi del tutto inconsistente. L'impressione è che tutti abbiano perso la trebisonda, un minimo di consapevolezza tecnica avrebbe aiutato a tenere una rotta sensata. Perché si sentono impianti, teoricamente sofisticati e magari con dei pregi, dal suono con difetti macroscopici?
L'ascolto è soggettivo: questo mi piace; non vuol dire migliore. Difficilissimo intendersi, poi.
L'ascolto è specifico: questo è meglio. Ok, meglio per te in quel preciso impianto. Non dice molto sulle qualità intrinseche dell'apparecchio.
L'ascolto non consente confronti, se non immediati. Difficile memorizzarlo o renderlo condivisibile ad altri. Pensate a quanto successo in passato in fatto di CDplayer: provato A di gamma media, suona bene; provato B di gamma alta - lussuosissimo! - suona bene. Scandalo!!! Sono la stessa macchina! È scontato dire che all'ascolto la cosa doveva essere evidente? Per me no, se volete darmi del sordo non mi offendo. Magari che alle misure fossero identici qualche sospetto...
Amir sostiene, dopo aver provato un bel po' di DAC, che prestazioni al meglio della tecnologia attuale sono possibili per macchine dal costo basso. È un'informazione interessante, se dovessi ascoltare un DAC di costo elevato? Io direi di sì.
Fabrizio dice: ecco degli aspetti tecnici dei DAC che potrebbero modificare il risultato sonoro e che normalmente non sono considerati. Anche questa un'informazione irrilevante per chi volesse ascoltare dei DAC? Direi di no.
Ascolto e misure devono evolversi di pari passo, se si vuol capire che succede negli impianti. L'alternativa è comporre gli impianti in modo poco più che casuale cercando di imbroccare un buon risultato in un numero ragionevole di tentativi. Cosa che palesemente a molti non riesce!
E se dobbiamo puntare alla fedeltà, due idee sulle caratteristiche dell'evento da replicare e due idee sulla capacità degli impianti di farlo, le misure ce le possono fornire. Io non ci rinuncerei.
Così, tanto per non dover sentire raccontare come "prive di limiti" casse che si fermano a 70Hz o non superano i 100dB.
Luca
-
- Messaggi: 42375
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: Non basta l'ascolto...???
lucaesse ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 23:13...
Ascolto e misure devono evolversi di pari passo, se si vuol capire che succede negli impianti. L'alternativa è comporre gli impianti in modo poco più che casuale cercando di imbroccare un buon risultato in un numero ragionevole di tentativi. Cosa che palesemente a molti non riesce!...
Diciamoci pure la cruda verità: NON RIESCE A NESSUNO...!
Altrimenti avremmo decine di appassionati orgogliosi dei loro strepitosi e bensuonanti impianti...
Ed invece...?
Dove sono gli appassionati che NON mettono in vendita qualche pezzo del loro impianto nella speranza di trovare di meglio...???
Dove sono gli appassionati SINCERAMENTE orgogliosi del risultato che hanno raggiunto...?
Io, se mi guardo intorno, non ne vedo alcuno... tranne quei pochi che hanno ragionato e tenuto bene i piedi per terra. Sono tutti qui.
Saluti
F.C.
-
- Messaggi: 686
- Iscritto il: lunedì 4 luglio 2016, 8:43
- Località: Mantova
Re: Non basta l'ascolto...???
Son passato per gli anni 70' quando lo stereo tipo era rappresentato da giradischi ampli con una quarantina di watt e casse grandi il più possibile, magari con woofer da 12". Apparecchi con tante lucine, belli e desiderabili, pre, finali, sintonizzatori, equalizzatori, registratori a cassette, per me, a bobine per chi se lo poteva permettere; pareva di avere una nave spaziale!!! Questo è stata una droga, ed io un drogato fino a qualche anno fa' finché non ho trovato questo blog, e poi poco alla volta ho capito che: o cerchi il luccichio come le allodole o consapevolmente cerchi di ascoltare al meglio la musica; indipendentemente da come è fatto l'impianto il quale deve tendere al massimo risultato prediligendo la tecnica all'estetica.
Re: Non basta l'ascolto...???
F.Calabrese ha scritto: ↑venerdì 12 luglio 2024, 16:05
SIAMO ONESTI ED AMMETTIAMOLO: l'appassionato che sente "suonar bene" un diffusore o un ampli in un negozio o ad una mostra, non ha in realtà alcuna garanzia né la benché minima possibilità di conoscere in anticipo quale sarà il risultato dell'inserzione di quell'apparecchio nel suo impianto.
Questo semplicemente perché l'appassionato nel 99 per cento dei casi non conosce quali sono i VERI problemi di interfacciamento, che nella realtà sono ignorati persino da una congrua percentuale di progettisti, compresi quelli delle maggiori Aziende. Ed i negozianti fan finta di sapere...
Questa è una assodata e sacrosanta verità che anche gli audiofili da melius più incalliti, hanno rilevato ma che non vogliono assolutamente ammettere a se stessi, alternando periodi di sconforto a periodi di cambi compulsivi nella speranza di trovare "la quadra", sulla base dell'apparecchio di volta in volta introdotto, acquistato tra quelli "più rivendibili" e con "maggior sconto rispetto al listino" tra quelli disponibili in quel preciso momento.
P.S. Stupendosi nel mio caso ogni volta del fatto che il mio impianto, ormai da qualche anno, sia fermo agli stessi componenti ed evolva esclusivamente nelle tarature, che per noi non sono cavi o fusibili ma pendenze di incrocio e allineamenti temporali

.