Crimini (pubblicitari) estivi

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lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » domenica 26 gennaio 2025, 19:09

non è vero che non ci sono foto chiare, qui si capisce meglio com'è fatta la iper-tromba:

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Si capisce anche l'asimmetria: non è solo per distribuire gli effetti residui di diffrazione su una banda ampia, serve anche per non mettere il TW a distanza siderale dal medio! Certo che diventano tanto ma tanto ingombranti... Però che scena che fanno.


Queste dovrebbero essere le top dei top, siamo sul milioncino di euro se non ho capito male:
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i super ricchi per ora si accontentino delle trombe sferiche; in futuro per soli 500mila euro di sovrapprezzo iper-trombe anche a loro. Basta solo che noi si riesca a farcele stare fisicamente: quella del mediobasso diventerà immensa...

A proposito di medio-basso, notate che la tromba è a compressione nulla. :cry:

Per i bassi la solita colonna di WF a RD. Se spendete un milione avete pieno diritto a non dover sopportare il fastidiosissimo imgombro della tromba dei bassi, mi pare il minimo. Lasciate tranquillamente le scomodità dei full-horn ai meno fortunati.

Luca

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » domenica 26 gennaio 2025, 19:37

unica Acappella senza la "iconica" tromba:

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mi sono concesso il termine "iconico" perché sono stupito di non averlo incontrato nel loro sito. Sicuramente sono stato disattento, così riparo al mio errore. Scherzo: a loro merito l'assenza!

Tower due vie con mid-wf da 10", poco meno di 10mila euro. Notare la grandiosa abilità dei progettisti: un 10 pollici -pure in grado di riprodurre le medie!- che scende a 20Hz con 91dB di efficienza!!! Neppure gli autocostruttori riescono a tanto, manco mettendolo appiccicato al pavimento.

Il TW è da 1" e quella corta tromba sarebbe una mini implementazione della iper-sferica-tromba. Rimango della mia idea, niente tromba a sfera, iper o semplice che sia.


Sul sito è linkata la prova di una rivista tedesca; vi si enumerano molti pregi di questa cassa e un solo, ma gravissimo, difetto: non si può fare il bi-wiring. Non le mandano a dire!


Volete ancora altre Acappellate? Eccovi il loro sito:

https://www.acapella.de/


Luca

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » domenica 26 gennaio 2025, 20:30

https://fleetwoodsound.com/product/excelsior/

avete reminiscenze di classici? made in USA o design italiano fate voi:
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certo non è USA, ma neppure Italia:
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ma casca solo a guardarlo!



l'originale:
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siccome sono tempi in cui si riciccia tutto, si sono messi a rifarlo. 14k in bianco, 16k a colori, 22k finito ciliegio. 22mila euro!!!! :shock:

Una serie limitata, 100 esemplari in noce canaletto, è purtroppo esaurita. Se volevate fare invidia agli amici dovevate darvi una mossa prima.



Ovviamente non è che gli americani possano sfigurare:
Pricing:
Excelsior Standard version $ 19,600
Excelsior SQ $ 33,000
Floor stand (torrefied wood with cast iron base) $ 2,300
non chiedetemi la differenza tra versione SQ e quella normale per poveri, a soli 19k$6, che svetta per rapporto prezzo qualità.


Luca

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » martedì 11 febbraio 2025, 11:45

da autorevole rivista hifi

https://www.audioreview.it/vintage/naim ... toria.html


si parla di uno degli integrati più famosi della storia hifi, questo cucciolo:

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l'articolo celebrativo è recente, fine 2024. Vi si raccontano tante cose ma in realtà contiene un solo concetto, suona bene. Però esposto in modo più sofisticato. Esempi:

non è solo leggenda: il Nait 1 è un pezzo di storia concreta, capace di ricordarci che la missione finale dell’hi-fi è sempre la stessa – farci godere la musica, senza se e senza ma.
pezzo di storia... missione... (ma Mission è un'altra azienda), godimento... Si parte subito decisi: incensamento & soggettivismo. Questa è la linea, che sia chiaro a tutti, senza se e senza ma (espressione orribile IMHO).

Julian Vereker, fondatore di Naim, era un personaggio carismatico, con la passione per le corse automobilistiche e una visione pionieristica dell’audio. Non trovando nulla che soddisfacesse le sue orecchie, decise di costruirselo. Da questa impresa nacque il Nait 1, un piccolo amplificatore integrato (poco più grande di mezza unità standard) che ha rivoluzionato i concetti di potenza, dinamica, emozione.
soliti accenni biografici e si ribadisce che trattasi di apparecchio rivoluzionario.

ma la sintonia con i Linn Kan II è quasi leggendaria. Queste casse, nate sulla scia dell’esperienza BBC (vedi LS3/5a), sono più trasparenti e aperte rispetto ad altri mini-monitor coevi, e con il Nait 1 creano una sinergia che incolla all’ascolto per ore.
suggerimento utile, notare la mancanza di ogni riferimento tecnico. Peccato perché le Kan sono concepite per stare a parete e spunti tecnici per capire il senso dell'accoppiata ce ne sarebbero.


ecco come suona:
Note d’ascolto: anima e grinta

Ascoltare il Nait 1 è come tornare ogni volta nella trattoria preferita: cibo genuino, atmosfera familiare e la sensazione di aver ritrovato i sapori di sempre. Può sembrare un paragone un po’ culinario, ma rende l’idea: c’è un’anima dentro questo amplificatore, un calore e una densità timbrica che avvolgono l’ascoltatore.

Gamma alta: luminosa ma mai aggressiva.
Gamma media: satura di colori, piena, capace di scolpire le voci e gli strumenti come fossero tridimensionali.
Basso e medio-basso: un mix di autorevolezza e agilità, senza ossessioni da “controllo assoluto” che spesso tolgono corpo alla musica.

Non è un amplificatore neutro o iper-analitico in senso moderno; è piuttosto una macchina del divertimento, che sa trasmettere slancio e fisicità. Forse “nasconde” qualcosa in termini di raffinatezza se confrontato con elettroniche di ultima generazione, ma pochi riescono a regalare lo stesso coinvolgimento.
se vi piace questa prosa leggetevi tutto il pezzo, diversamente avete capito: qui si parla di densità timbrica e anima, mica pinzillacchere.


quest’amplificatore ha realmente mostrato un nuovo modo di intendere la riproduzione audio, incentrato sul groove e sull’energia della musica. La sua potenza nominale è solo un numero sulla carta, perché all’ascolto il piccolo Naim governa diffusori ben più impegnativi di quanto ci si aspetterebbe.
groove ed energia più di quanto la potenza lascerebbe intendere. E la potenza è:
Parliamo di un piccolo gigante da soli 15 watt per canale che, in realtà, sembrano ottanta.
15W, esatto. Non saprei come farli sembrare 80, neppure se fosse un monotriodo, non un normale stato solido.



apparecchio consigliato sull'usato:
Conclusioni e consigli d’acquisto

Il mercato hi-fi sa essere complicato: fra top di gamma esagerati e ottimi prodotti di fascia media, l’usato rimane spesso la via più rapida per ottenere prestazioni di alto livello a costi ridotti. Nel caso del Nait 1, i prezzi variano dagli 800 ai 1.200 euro, a seconda delle condizioni e se è stato revisionato da un centro autorizzato Naim.
il rapporto euro/watt è meglio non calcolarlo.... :(

prosegue

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » martedì 11 febbraio 2025, 13:47

vediamo che c'è dentro:

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tra il trasformatore e il pannello post. con i connettori a banana (solo quelle, siamo inglesi) c'è tutto il finale. Dissipazione garantita dal contenitore, niente alette. Direi un finalino ai minimi termini, magari eroga un po' più dei 15W dichiarati ma molto oltre non si può andare.

In alto, decorato dai condensatori gialli, il pre phono, alla sua sinistra lo stadio di linea. Lo stadio phono ha qualche motivo di interesse e pure le prese RCA, per il resto connessioni DIN. Hanno un senso tecnico, ma noiose da usare e fastidiose assai se dovete saldarle.


schema:

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graficamente fa schifo, al momento non trovo di meglio, è comunque analogo ad altri che ho trovato in rete. Appena posso lo sostituisco. Dovrebbe essere concettualmente uguale per le prime tre serie.

Per quanto possibile, date un occhio alla struttura del finale:

Ingresso differenziale, non resistenze di degenerazione locale sugli emettitori. Non specchio di corrente, pozzo di corrente ad alimentarlo.

Vas con singolo transistor ad emettitore comune, non degenerazione locale, caricato da pozzo di corrente.

Stadio d'uscita a simmetria semicomplementare, notate il diodo in parallelo alla resistenza sull'emettitore del pilota PNP che non c'era nello schemino Maranz recentemente postato da Fabrizio C. Controllo corrente a riposo con VBE multipler.



Esattamente quello che all'epoca avreste visto in un progetto per l'autocostruzione. Non male per un apparecchio rivoluzionario. Non è che la topologia dica tutto, tra un progetto a regola d'arte e uno dimensionato a membro di segugio ci passa un abisso, anche se lo schema pare identico.

Però è chiaro che questo schema è quanto di più banale si possa concepire, ovviamente basato sulla controreazione.


E' dotato di protezioni con costante di tempo, sensibili anche alla tensione, nulla di esoterico e men che meno originale; assumendo che la bassa potenza abbia consentito di tararle super lasche, potremmo aspettarci una erogazione di corrente buona rispetto alla potenza dichiarata.

Possibilissimo che, nei suoi limiti, suoni bene ma nulla suggerisce che possa fare miracoli. In particolare non ci si può aspettare molto di buono se portato al clipping. Sono 15W dichiarati, magari sono di più nella realtà ma sicuramente non sono 80!

Non ho nulla contro questo finalino, molto contro il fatto che venga spacciato per chissà quale trovata tecnicamente innovativa.


Piccola nota a demerito:

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se leggete la nota sui cavi scoprirete che con i cavi sbagliati c'è il caso che oscilli. Pensatela come volete ma io trovo molto disdicevole la pratica di dimensionare le compensazioni in modo non affidabile. Comunque non c'è problema pratico: vi vendono i loro cavi e siete a posto.

Luca

segue...

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » martedì 11 febbraio 2025, 16:21

vediamo il phono:

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si tratta di due amplificatori a 2 transistor in cascata.

Lo schema a due transistor con un NPN e un PNP è quanto di più antico, battuto solo da due transistor uguali in cascata. I due transistor uguali avevano senso agli inizi dell'epoca al silicio, quando i PNP erano più ostici da produrre e più costosi.

L'ampli dovrebbe essere dei primi anni '80, all'epoca alcuni japponesi usavano degli op-amp a discreti incasinatissimi di pozzi, specchi e altre diavolerie. Personalmente non sono un entusiasta della complicazione non giustificata.

Questo ha concezione opposta: gli ampli sono semplicissimi ma la riaa è splittata in due: l'attenuazione degli acuti è la rete RC (quindi passiva) tra i due ampli, la linearizzazione della parte bassa è ottenuta in retroazione nel secondo amplificatore.

Dubito che il Nait abbia la possibilità di battersi con i giapponesi super tech in fatto di misure. L'audiofilo può però invocare migliori caratteristiche sonore, adducendo vari motivi. Uso sicuramente moderato della controreazione, i giapponesi sparavano il gain open loop alle stelle; la presenza di una riaa parzialmente passiva; la non adozione dei pozzi, specchi e diavolerie assortite, spesso accusati di misurare bene ma suonare maluccio.

Rimane uno schema che in fatto di risorse impiegate è più oneroso solo dello stadio singolo a 2 bjt (a volte 3, mettiamolo l'inseguitore in uscita!) con riaa in retroazione, tipico dei giapponesi economici anni '70, poi soppiantato dagli IC op-amp.


Personalmente ci vedo un paio di limiti rilevanti:

E' alimentato da una tensione singola modesta, quindi non si può pretendere che svetti per accettazione.

I transistor di ingresso lavorano con una discreta tensione tra collettore ed emettitore, quindi caldi a meno di avere correnti di polarizzazione ridotte, non bene per il rumore; inoltre le reti di controreazione devono avere impedenze elevate per non caricare il secondo transistor, per nulla bene per il rumore.


I due condensatori elettrolitici nelle reti di retroazione hanno il vantaggio di lavorare polarizzati in continua, grazie all'alimentazione singola, la struttura a due stadi impone che siano due. Si sarebbe potuto eliminarli, occorre riconcepire completamente i due amp ma in teoria fattibile, al costo di ammettere un condensatore tra primo e secondo stadio.

I condensatori in ingresso e uscita sono elettrolitici. Anch'essi contenti di lavorare polarizzati in CC, ma pur sempre la scelta più economica.


Questo pre è più interessante del finale, ma palesemente nulla che possa definirsi innovativo mentre per sicuro è realizzato in modo molto economico. Direi che non è assolutamente all'altezza del mito. Io la RC passiva la vedrei meglio in uscita, ma poi ci va un buffer persino in un ampli integrato e direi che Naim era molto intenzionata a risparmiare. Anche l'aspetto dei potenziometri conferma.

Luca

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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 12 febbraio 2025, 10:48

Ho portato alla massima attenzione questa discussione in omaggio agli ultimi e bellissimi post sul Naim Nait.

Di mio aggiungo che l'uscita del pre è di collettore, per cui il guadagno (e quindi la controreazione) sono influenzati dall'impedenza di carico. Ma per fortuna si tratta della sezione Pre di un ampli integrato...

Notate l'assoluto anonimato dello schema della sezione finale...

Ci siamo cascati tutti, nel furbissimo marketing inglese di quegli anni.


Saluti
F.C.

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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 12 febbraio 2025, 10:48

Ho portato alla massima attenzione questa discussione in omaggio agli ultimi e bellissimi post sul Naim Nait.

Di mio aggiungo che l'uscita del pre è di collettore, per cui il guadagno (e quindi la controreazione) sono influenzati dall'impedenza di carico. Ma per fortuna si tratta della sezione Pre di un ampli integrato...

Notate l'assoluto anonimato dello schema della sezione finale...

Ci siamo cascati tutti, nel furbissimo marketing inglese di quegli anni.


Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da bobgraw » giovedì 13 febbraio 2025, 12:18

lucaesse ha scritto:
martedì 11 febbraio 2025, 11:45

si parla di uno degli integrati più famosi della storia hifi, questo cucciolo:

il rapporto euro/watt è meglio non calcolarlo.... :(
Bellissima analisi Luca.
Tra me e me osservo - solo a mò di chiacchiericcio - che al solo ascolto non ho mai capito né gli apprezzamenti delle riviste e neppure il successo riscosso dagli amplificatori Naim, perlomeno di quelli che ho ascoltato a casa di amici e nei mitici punti di aggregazione audiofila di quegli anni.
E comunque senza l'iconografia di Julian Vereker e Ivor Tiefenbrun, il movimento hi end non sarebbe mai esploso così prepotente.

lucaesse
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Re: Crimini (pubblicitari) estivi

Messaggio da lucaesse » sabato 15 febbraio 2025, 16:50

Fabrizio e Bobgraw grazie per l'apprezzamento!

Il discorso sul Nait 1 potrebbe continuare, purtroppo per il momento non ho tempo. Sarebbe comunque un po' OT: in questo 3D era interessante la discrepanza tra la leggenda e come questo ampli viene descritto VS la reale consistenza tecnica. Un'analisi tecnica precisa andrebbe in altro 3D.

Segnalo però che l'alimentazione riportata sullo schema è +/- 25V che è eccessiva rispetto alle prestazioni per cui è accreditato il Nait 1. O è un errore o, ed è probabile, lo schema si riferisce ad una versione successiva; pare che Naim abbia progressivamente aumentato la potenza.




Approfitto per segnalare il top in fatto di tweeter con le pieghette:

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doppio soffietto.PNG
doppio soffietto.PNG (518.09 KiB) Visto 602 volte
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è una parte di un complicato sistema amplificato che cuba la bellezza 80-100K, non ho trovato un riferimento attualissimo.


se vi gusta:

https://legacyaudio.com/products/view/valor


in una presentazione si citano padri illustri, giudicate voi se a proposito o no:
The radiation of these cross-firing tweeters converge with the radiation from the mouth of the co-axial wave-guide in a timely manner. As this acoustic coupling happens in the very near proximity the listener is in a "post-convergent position" as opposed to pre-convergent or divergent as in the rays of Don Keele's excellent CBT design.
starebbe in questo redazionale:

https://www.audioholics.com/tower-speak ... udio-valor


buon fine settimana a tutti!

Luca


p.s. l'elettronica di bordo permette di cambiare vari parametri di settaggio ma anche il volume e non so che altro da smartphone e apposita app, in modo da rendere inutile un pre-amp. Molto bello, ma voi lo fareste un investimento in un sistema che potrebbe essere zittito da un problema software o comunque di interfacce informatiche? Tra i problemi di obsolescenza e la diffidenza per il servizio di assistenza di piccoli produttori hi-end io avrei serissimi dubbi. Anche se fossero le casse migliori del mondo.

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