Forse ho trovato la soluzione (monovia + sub)
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Forse ho trovato la soluzione (monovia + sub)
Ho lavorato in silenzio, da settimane, e ieri finalmente sono riuscito ad ascoltare una versione convincente di quello che potrebbe essere una specie di "coltellino svizzero" HiFi, vale a dire un impianto adatto a risolvere la massima parte dei soliti problemi.
Domani sera vedrò di postarvi qualche foto ed il risultato di alcune misure, ma prima vi racconto qualcosa sull'idea.
Faccio una premessa: io considero il mio FullHorn "per Aleandro" come il potenziale modello "Top" di un possibile mio catalogo, ma dopo averne costruiti due mi sono reso conto di quanto sia incredibilmente surdimensionato, rispetto all'attuale concorrenza. Che senso ha proporlo, se non a cifre appunto paragonabili a quelle che altri non esitano ad esigere pur offrendo molto meno...?
Il Paragon (la mia versione, ad altezza dimezzata) è altrettanto potente, ma alla fine risulta più versatile a livello di collocazione in ambiente e quindi ingombra decisamente meno. E' anche meno costoso da realizzare, ma filtrarlo passivamente è stata un'impresa che non dimenticherò facilmente.
Il Poliedro risolve tutti i problemi di collocazione, in cambio di pochissimi deciBel di efficienza in meno, ma condivide i Sub (quindi la gamma bassa profonda) con i due sistemi sopra elencati. L'ultima versione, messa a punto in questi giorni, ha una naturalezza di emissione impressionante... ancor meglio di quando l'impianto è stato ascoltato dai diversi appassionati che ne hanno riferito entusiasticamente. Questo impianto dovrebbe essere d'ora in poi la mia bandiera...
A questo punto cosa manca...?
Manca una cosa semplice ma importante, vale a dire un impianto meno costoso e più semplice da gestire, che possa essere proposto per due motivi fondamentali:
1)- E' un impianto intermedio, per chi vuol disfarsi dei vecchi ciofegoni asfittici che ha in casa, prima che i woofers si ritrovino con le sospensioni sfarinate e le bobine che grattano sul traferro... Più avanti me lo potrà ridare indietro, alla stessa cifra, passando ad un Poliedro o al Paragon...
2)- E' un impianto che consente a chi ha già in casa qualcosa di valido (p.es. una coppia di B&W 800/802D) di dare indietro appunto i vecchi diffusori, aggiungendo una cifra ragionevole.
Quindi non stiamo parlando di un vero modello a catalogo, ma di uno schema con molte possibili implementazioni, che vi spiegherò nel prossimo post.
Segue
F.C.
Domani sera vedrò di postarvi qualche foto ed il risultato di alcune misure, ma prima vi racconto qualcosa sull'idea.
Faccio una premessa: io considero il mio FullHorn "per Aleandro" come il potenziale modello "Top" di un possibile mio catalogo, ma dopo averne costruiti due mi sono reso conto di quanto sia incredibilmente surdimensionato, rispetto all'attuale concorrenza. Che senso ha proporlo, se non a cifre appunto paragonabili a quelle che altri non esitano ad esigere pur offrendo molto meno...?
Il Paragon (la mia versione, ad altezza dimezzata) è altrettanto potente, ma alla fine risulta più versatile a livello di collocazione in ambiente e quindi ingombra decisamente meno. E' anche meno costoso da realizzare, ma filtrarlo passivamente è stata un'impresa che non dimenticherò facilmente.
Il Poliedro risolve tutti i problemi di collocazione, in cambio di pochissimi deciBel di efficienza in meno, ma condivide i Sub (quindi la gamma bassa profonda) con i due sistemi sopra elencati. L'ultima versione, messa a punto in questi giorni, ha una naturalezza di emissione impressionante... ancor meglio di quando l'impianto è stato ascoltato dai diversi appassionati che ne hanno riferito entusiasticamente. Questo impianto dovrebbe essere d'ora in poi la mia bandiera...
A questo punto cosa manca...?
Manca una cosa semplice ma importante, vale a dire un impianto meno costoso e più semplice da gestire, che possa essere proposto per due motivi fondamentali:
1)- E' un impianto intermedio, per chi vuol disfarsi dei vecchi ciofegoni asfittici che ha in casa, prima che i woofers si ritrovino con le sospensioni sfarinate e le bobine che grattano sul traferro... Più avanti me lo potrà ridare indietro, alla stessa cifra, passando ad un Poliedro o al Paragon...
2)- E' un impianto che consente a chi ha già in casa qualcosa di valido (p.es. una coppia di B&W 800/802D) di dare indietro appunto i vecchi diffusori, aggiungendo una cifra ragionevole.
Quindi non stiamo parlando di un vero modello a catalogo, ma di uno schema con molte possibili implementazioni, che vi spiegherò nel prossimo post.
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Passiamo alla configurazione del nuovo impianto... anzi... alle configurazioni, che sono diverse.
Abbiamo come elemento di base una coppia di satelliti piccolissimi (appena DIECI LITRI LORDI), vale a dire il doppio di una Rogers LS 3/5a.
Questi satelliti ospitano un monovia Pro da 97 dB/1W/1m, accordato in modo di scendere linearmente fino a 150 Hz o meno... La risposta di questo monovia sale dritta fino a 20 KHz, ma è possibile ipotizzare una versione con un piccolo driver e tromba di seconda generazione, tagliato alto. La caratteristica di questi satelliti è una distorsione incredibilmente bassa, che deriva dal fatto che sono progettati per impieghi a potenze molto più elevate rispetto a quelle che occorrono per normali ascolti domestici. Diciamo che con i due monovia semplici sono arrivato a 120 dB di picco lineare a 4 metri senza apparente distorsione... ed anche le misure mostrano valori dell'ordine dello 0,1% a livelli di 85-90 dB A QUATTRO METRI... (non al solito metro a cui misurano le riviste, ma poi nessuno ascolta così vicino...!).
Ovviamente non si può ascoltare con una risposta tagliata a 150 Hz, per cui occorre almeno un Sub, che sarà null'altro che la parte bassi del "due vie serio", per l'occasione filtrato attivamente e pilotato da un Thomann E-800 a ponte. Un Sub da quasi 100 dB/1W/1m, il cui rendimento decresce molto gradualmente verso le bassissime, ma che riproduce i 30 Hz e persino i 22 Hz, nel mio salone, anche operando lontano da ogni parete (mascherato da tavolinetto).
La "combinazione base" di UN Sub e due satelliti ha dimostrato di poter sfiorare i 120 dB di Picco Lineare a 4 metri, in un salone di 250 metri cubi, con solo occasionali accensioni delle spie rosse del finale del Sub... Diciamo che in un ambiente così vasto sarebbe più sensato impiegare DUE Sub, magari amplificati separatamente e con un bel filtro passivo a monte dei finali.
Attenzione... il monovia consente di impiegare facilmente il pilotaggio in corrente... che comporta una incredibile limpidezza all'ascolto. La contropartita sta nel fatto che un finale valvolare in corrente, da 10-15 watt per canale, va bene per la solita musica idiofila, ma non certo per i Pink Floyd...
Comunque depotenziando altri due Thomann E-800 (collegati a ponte) e sostituendoli al finalino a valvole in corrente, si ottiene ancora una volta una resa limpidissima, con in più il vantaggio che la distorsione è bassissima anche alle tradizionali misure.
La versione massima di questo sistema potrebbe avere una o due coppie di Sub, eventualmente configurati a dipolo. Nel caso la coppia sia una, i due Sub andrebbero disposti uno a ridosso della parete di fondo e l'altro avanti, verso il punto di ascolto, mascherato da tavolinetto. Se invece le coppie sono due, allora si potrebbero ruotare di 90 gradi ed addossare alle due pareti laterali, sempre configurati a dipolo, cioé in controfase l'uno rispetto all'altro.
In sintesi: un sistema componibile, con tante configurazioni possibili, che non avrà un prezzo di listino, ma solo un "costo della differenza", vale a dire l'importo da aggiungere al reso dei vecchi diffusori. E' ovvio che le configurazioni più complesse è logico che vadano a sostituire sistemi più sofisticati e costosi, mentre la "configurazione base" è prevista nel caso di resi di valore minimo.
A domani sera per il resto.
Cosa ne pensate...???
Saluti
F.C.
Abbiamo come elemento di base una coppia di satelliti piccolissimi (appena DIECI LITRI LORDI), vale a dire il doppio di una Rogers LS 3/5a.
Questi satelliti ospitano un monovia Pro da 97 dB/1W/1m, accordato in modo di scendere linearmente fino a 150 Hz o meno... La risposta di questo monovia sale dritta fino a 20 KHz, ma è possibile ipotizzare una versione con un piccolo driver e tromba di seconda generazione, tagliato alto. La caratteristica di questi satelliti è una distorsione incredibilmente bassa, che deriva dal fatto che sono progettati per impieghi a potenze molto più elevate rispetto a quelle che occorrono per normali ascolti domestici. Diciamo che con i due monovia semplici sono arrivato a 120 dB di picco lineare a 4 metri senza apparente distorsione... ed anche le misure mostrano valori dell'ordine dello 0,1% a livelli di 85-90 dB A QUATTRO METRI... (non al solito metro a cui misurano le riviste, ma poi nessuno ascolta così vicino...!).
Ovviamente non si può ascoltare con una risposta tagliata a 150 Hz, per cui occorre almeno un Sub, che sarà null'altro che la parte bassi del "due vie serio", per l'occasione filtrato attivamente e pilotato da un Thomann E-800 a ponte. Un Sub da quasi 100 dB/1W/1m, il cui rendimento decresce molto gradualmente verso le bassissime, ma che riproduce i 30 Hz e persino i 22 Hz, nel mio salone, anche operando lontano da ogni parete (mascherato da tavolinetto).
La "combinazione base" di UN Sub e due satelliti ha dimostrato di poter sfiorare i 120 dB di Picco Lineare a 4 metri, in un salone di 250 metri cubi, con solo occasionali accensioni delle spie rosse del finale del Sub... Diciamo che in un ambiente così vasto sarebbe più sensato impiegare DUE Sub, magari amplificati separatamente e con un bel filtro passivo a monte dei finali.
Attenzione... il monovia consente di impiegare facilmente il pilotaggio in corrente... che comporta una incredibile limpidezza all'ascolto. La contropartita sta nel fatto che un finale valvolare in corrente, da 10-15 watt per canale, va bene per la solita musica idiofila, ma non certo per i Pink Floyd...
Comunque depotenziando altri due Thomann E-800 (collegati a ponte) e sostituendoli al finalino a valvole in corrente, si ottiene ancora una volta una resa limpidissima, con in più il vantaggio che la distorsione è bassissima anche alle tradizionali misure.
La versione massima di questo sistema potrebbe avere una o due coppie di Sub, eventualmente configurati a dipolo. Nel caso la coppia sia una, i due Sub andrebbero disposti uno a ridosso della parete di fondo e l'altro avanti, verso il punto di ascolto, mascherato da tavolinetto. Se invece le coppie sono due, allora si potrebbero ruotare di 90 gradi ed addossare alle due pareti laterali, sempre configurati a dipolo, cioé in controfase l'uno rispetto all'altro.
In sintesi: un sistema componibile, con tante configurazioni possibili, che non avrà un prezzo di listino, ma solo un "costo della differenza", vale a dire l'importo da aggiungere al reso dei vecchi diffusori. E' ovvio che le configurazioni più complesse è logico che vadano a sostituire sistemi più sofisticati e costosi, mentre la "configurazione base" è prevista nel caso di resi di valore minimo.
A domani sera per il resto.
Cosa ne pensate...???
Saluti
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Mi permetto di anticipare una domanda logica: "Perché un impianto del genere non deve avere un prezzo di listino...???"
La risposta è semplice.
Questo impianto nasce proprio per dimostrare agli appassionati che hanno in casa i modelli top di B&W, Sonus Faber, Pro-Ac e quant'altro, che è possibile passare a sistemi dieci volte più efficienti e potenti ed anche dieci volte meno distorcenti, appunto con un costo ragionevole.
Da ogni cambio io trarrei un duplice utile:
1)- Dimostrerei a tutti i FUTURI potenziali clienti che esiste un upgrade specifico rispetto ai loro diffusori (ed ampli).
2)- Potrei comunque rivendere l'usato, ricondizionandolo con nuovi trasduttori e nuovi filtri, per cui con una vita operativa estesa ben oltre qualsiasi possibile aspettativa.
Dal secondo cliente in poi -infatti- io potrei offrire la scelta tra il mio sistema ed una delle coppie di B&W, SF, ecc... prese indietro e ricondizionate... arricchendo il "catalogo" con offerte con un look più tradizionale.
Così facendo dimostrerei anche -e nel modo migliore- la superiorità del mio approccio progettuale...
Saluti
F.C.
La risposta è semplice.
Questo impianto nasce proprio per dimostrare agli appassionati che hanno in casa i modelli top di B&W, Sonus Faber, Pro-Ac e quant'altro, che è possibile passare a sistemi dieci volte più efficienti e potenti ed anche dieci volte meno distorcenti, appunto con un costo ragionevole.
Da ogni cambio io trarrei un duplice utile:
1)- Dimostrerei a tutti i FUTURI potenziali clienti che esiste un upgrade specifico rispetto ai loro diffusori (ed ampli).
2)- Potrei comunque rivendere l'usato, ricondizionandolo con nuovi trasduttori e nuovi filtri, per cui con una vita operativa estesa ben oltre qualsiasi possibile aspettativa.
Dal secondo cliente in poi -infatti- io potrei offrire la scelta tra il mio sistema ed una delle coppie di B&W, SF, ecc... prese indietro e ricondizionate... arricchendo il "catalogo" con offerte con un look più tradizionale.
Così facendo dimostrerei anche -e nel modo migliore- la superiorità del mio approccio progettuale...

Saluti
F.C.
Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Quando lo sentiamo 
Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Senza voler precorrere i tempi, prevedi di pensare per il prossimo futuro una soluzione simile adatta anche a tutti coloro che posseggono diffusori da stand o a torre di fascia più bassa, come ProAc Response, piuttosto che Opera o Harbeth?F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 18 marzo 2019, 1:10
2)- E' un impianto che consente a chi ha già in casa qualcosa di valido (p.es. una coppia di B&W 800/802D) di dare indietro appunto i vecchi diffusori, aggiungendo una cifra ragionevole.
Oppure i risultati avuti con le "simil AR3a" e con "il due vie serio" ti hanno suggerito di desistere dall'attaccare la fascia medio-bassa?
Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Questo sistema mi piace particolarmente...
parlo solo dal punto di vista estetico.
I due satelliti li vorrei dello spessore minimo consentito dal monovia, posizionamento rigorosamente appese al muro.
Il bordo perimetrale del satellite lo realizzerei con del legno massello in modo da arrotondare gli spigoli e il raggio sarebbe uguale allo spessore cassa, o addirittura più grande.
In questo modo i satelliti sarebbero più in continuità con la superficie del muro.
I Sub dovrebbero essere due per canale, in modo da adottare un AP. più piccolo, così la cubatura si riduce e si possono mimetizzare meglio nell' ambiente.
Mauro
parlo solo dal punto di vista estetico.
I due satelliti li vorrei dello spessore minimo consentito dal monovia, posizionamento rigorosamente appese al muro.
Il bordo perimetrale del satellite lo realizzerei con del legno massello in modo da arrotondare gli spigoli e il raggio sarebbe uguale allo spessore cassa, o addirittura più grande.
In questo modo i satelliti sarebbero più in continuità con la superficie del muro.
I Sub dovrebbero essere due per canale, in modo da adottare un AP. più piccolo, così la cubatura si riduce e si possono mimetizzare meglio nell' ambiente.
Mauro
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Decisamente la fascia medio bassa la possono affrontare solo Aziende più strutturate, le quali però non hanno (ormai è accertato, dopo tanti anni) i progettisti in grado di risolvere certe problematiche. Se li avessero avuti, avrebbero già avanzato proposte simili.bobgraw ha scritto: ↑lunedì 18 marzo 2019, 16:49Senza voler precorrere i tempi, prevedi di pensare per il prossimo futuro una soluzione simile adatta anche a tutti coloro che posseggono diffusori da stand o a torre di fascia più bassa, come ProAc Response, piuttosto che Opera o Harbeth?F.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 18 marzo 2019, 1:10
2)- E' un impianto che consente a chi ha già in casa qualcosa di valido (p.es. una coppia di B&W 800/802D) di dare indietro appunto i vecchi diffusori, aggiungendo una cifra ragionevole.
Oppure i risultati avuti con le "simil AR3a" e con "il due vie serio" ti hanno suggerito di desistere dall'attaccare la fascia medio-bassa?
Saluti
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
In realtà il satellite ha spigoli volutamente acuti... e non a caso...Mauro1 ha scritto: ↑lunedì 18 marzo 2019, 22:16Questo sistema mi piace particolarmente...
parlo solo dal punto di vista estetico.
I due satelliti li vorrei dello spessore minimo consentito dal monovia, posizionamento rigorosamente appese al muro.
Il bordo perimetrale del satellite lo realizzerei con del legno massello in modo da arrotondare gli spigoli e il raggio sarebbe uguale allo spessore cassa, o addirittura più grande.

E' però piccolissimo e profondo appena 16 cm., il che rende possibile appenderlo p.es. ai lati di uno schermo.
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F.C.
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
E questo è il Sub, le cui dimensioni sono 60 x 60 x 40 cm.
Quello che vedete è un prototipo grezzo, che però può essere richiesto con qualsiasi finitura, come nel caso del satellite.

A domani per le misure.
Saluti
F.C.
Quello che vedete è un prototipo grezzo, che però può essere richiesto con qualsiasi finitura, come nel caso del satellite.

A domani per le misure.
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Re: Forse ho trovato la soluzione (nuovo sistema)
Gentilmente... non incoraggiamo gli scopiazzatori... che tanto l'oggetto non è più in produzione e poi non è nemmeno lo stesso.
Grazie
F.C.
Grazie
F.C.