Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
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Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Con questo thread inizia una serie di occasioni di approfondimento e riflessione, in cui alcuni tra i migliori impianti visti in giro sul Web -italiani, per lo più- verranno paragonati ad un riferimento di cui conosco bene le prestazioni, avendolo misurato ed ascoltato: in questo primo caso sarà il prototipo di Nessie-2.
L'idea è quella di analizzare tutti i parametri elettroacustici -confrontandoli- sempre sottolineando quali sono le loro ripercussioni sulla qualità di ascolto.
Non si tratterà mai di commenti del tipo: "mi piace" o "non mi piace", ma di un'obiettiva rassegna delle forze in campo, in modo di limitare al minimo il possibile (e comprensibile) bias positivo nei confronti dell'uno o dell'altro impianto, il più delle volte basato sulle apparenze.
Una sottolineatura fondamentale, che sarà ripetuta in ogni occasione: l'idea è quella di confrontare impianti omogenei per livello previsto di prestazioni, vale a dire impianti dai quali ci si aspettano prestazioni comparabili, indipendentemente dal prezzo. Non ha infatti alcun senso paragonare due Rogers LS 3/5a con un FullHorn o due Lonpoo con due JBL Everest 67.000. Siete d'accordo su questo ?
Ma ora veniamo al nostro primo impianto "a confronto", che sarà quello di un appassionato particolarmente simpatico e competente, di cui non c'è bisogno di fare il nome perché lo conosciamo tutti, da anni.
L'impianto è composto -fondamentalmente- da due diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 e da due finali Allnic A-5000 DHT.
I diffusori differiscono rispetto a quelli di serie per l'impiego di una tromba radiale, rispetto alla tromba di seconda generazione delle Genuin FS-3 standard: costano circa 10.800 Euro la coppia (16.500 Euro per questa versione, con la tromba speciale).
Visto che si tratterà di un confronto molto tecnico ed assai dettagliato, eviteremo di complicarlo esaminando anche sorgenti e preamplificatori.
La scelta di questo impianto come (primo) termine di paragone nasce appunto dall'osservazione che si tratta di un impianto tutt'altro che economico e poco sofisticato, ed ha quindi potenzialità senz'altro assai più elevate rispetto a quelle della media degli impianti Hi-End più conosciuti.
Partiamo dai finali di potenza, che sono due bellissimi monofonici Allnic A-5000 DHT, che impiegano le celeberrime valvole finali 300b (triodi a riscaldamento diretto), precedute da due stadi sempre a valvole, come pure a valvole è implementato il raddrizzamento nell'alimentazione. Costano circa diciottomila Euro la coppia. Eccoli in foto, qui sotto.
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F.C.
L'idea è quella di analizzare tutti i parametri elettroacustici -confrontandoli- sempre sottolineando quali sono le loro ripercussioni sulla qualità di ascolto.
Non si tratterà mai di commenti del tipo: "mi piace" o "non mi piace", ma di un'obiettiva rassegna delle forze in campo, in modo di limitare al minimo il possibile (e comprensibile) bias positivo nei confronti dell'uno o dell'altro impianto, il più delle volte basato sulle apparenze.
Una sottolineatura fondamentale, che sarà ripetuta in ogni occasione: l'idea è quella di confrontare impianti omogenei per livello previsto di prestazioni, vale a dire impianti dai quali ci si aspettano prestazioni comparabili, indipendentemente dal prezzo. Non ha infatti alcun senso paragonare due Rogers LS 3/5a con un FullHorn o due Lonpoo con due JBL Everest 67.000. Siete d'accordo su questo ?
Ma ora veniamo al nostro primo impianto "a confronto", che sarà quello di un appassionato particolarmente simpatico e competente, di cui non c'è bisogno di fare il nome perché lo conosciamo tutti, da anni.
L'impianto è composto -fondamentalmente- da due diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2 e da due finali Allnic A-5000 DHT.
I diffusori differiscono rispetto a quelli di serie per l'impiego di una tromba radiale, rispetto alla tromba di seconda generazione delle Genuin FS-3 standard: costano circa 10.800 Euro la coppia (16.500 Euro per questa versione, con la tromba speciale).
Visto che si tratterà di un confronto molto tecnico ed assai dettagliato, eviteremo di complicarlo esaminando anche sorgenti e preamplificatori.
La scelta di questo impianto come (primo) termine di paragone nasce appunto dall'osservazione che si tratta di un impianto tutt'altro che economico e poco sofisticato, ed ha quindi potenzialità senz'altro assai più elevate rispetto a quelle della media degli impianti Hi-End più conosciuti.
Partiamo dai finali di potenza, che sono due bellissimi monofonici Allnic A-5000 DHT, che impiegano le celeberrime valvole finali 300b (triodi a riscaldamento diretto), precedute da due stadi sempre a valvole, come pure a valvole è implementato il raddrizzamento nell'alimentazione. Costano circa diciottomila Euro la coppia. Eccoli in foto, qui sotto.
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Come abbiamo appena accennato, i diffusori dell'impianto del nostro amico appassionato sono una "versione speciale" delle Blumenhofer Genuin FS-3 MK2, in cui la corta tromba di seconda generazione è sostituita da una più sostanziale tromba radiale, realizzata in legno massello. Alla vista appare anch'essa di seconda generazione, per cui ci attendiamo molta meno distorsione da nonlinearità dell'aria nella gola rispetto alle "solite" trombe Altec, JBL, ecc... di prima generazione. Ne abbiamo parlato qui: https://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/ ... ?f=6&t=107
La scelta di una tromba diversa e di dimensioni maggiori potrebbe essere dovuta a DUE motivi tecnici, entrambi più che validi:
1)- La tromba più grande consente di spostare il taglio col woofer più in basso, limitando l'intermodulazione causata dall'escursione del woofer.
2)- La nuova tromba consente l'impiego di un driver da 1,4" (36 mm. di gola) al posto di quello da 1" (25 mm di gola) impiegato nelle Genuin FS-3 MK2 di serie; all'ascolto questo significa una bella differenza, specialmente se il taglio è a 1200 Hz o meno ancora. Ecco qui sotto la foto:
La nuova tromba ha però un grosso difetto: come tutte le radiali presenta un restringimento dell'angolo di irradiazione orizzontale nei pressi della frequenza di taglio inferiore. E questo colora le riflessioni, tendendo così a ridurre l'efficacia dell'Effetto Haas nell'attenuare percettivamente (di 9-10 dB) le riflessioni stesse. Vedremo che il nostro amico appassionato ha tenuto conto di questo problema, allontanando i diffusori da TUTTE le pareti...
Osservate con attenzione cosa accade dell'angolo di irradiazione di tutte le trombe radiali, al loro estremo inferiore di impiego:
Lo ripeto: è un problema di TUTTE le trombe radiali, ed è stato in gran parte risolto solo ricorrendo ad ampie flange aggiuntive, che però ne rendono proibitive le dimensioni (tant'è che se ne vedono solo sulle grandi trombe Pro degli anni '70). All'ascolto questo restringimento crea problemi nei nostri ambienti tipici -assai riflettenti- mentre ne crea di assai minori con gli arredi tradizionali giapponesi (il che spiega la popolarità delle trombe radiali dalle loro parti).
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F.C
La scelta di una tromba diversa e di dimensioni maggiori potrebbe essere dovuta a DUE motivi tecnici, entrambi più che validi:
1)- La tromba più grande consente di spostare il taglio col woofer più in basso, limitando l'intermodulazione causata dall'escursione del woofer.
2)- La nuova tromba consente l'impiego di un driver da 1,4" (36 mm. di gola) al posto di quello da 1" (25 mm di gola) impiegato nelle Genuin FS-3 MK2 di serie; all'ascolto questo significa una bella differenza, specialmente se il taglio è a 1200 Hz o meno ancora. Ecco qui sotto la foto:
La nuova tromba ha però un grosso difetto: come tutte le radiali presenta un restringimento dell'angolo di irradiazione orizzontale nei pressi della frequenza di taglio inferiore. E questo colora le riflessioni, tendendo così a ridurre l'efficacia dell'Effetto Haas nell'attenuare percettivamente (di 9-10 dB) le riflessioni stesse. Vedremo che il nostro amico appassionato ha tenuto conto di questo problema, allontanando i diffusori da TUTTE le pareti...
Osservate con attenzione cosa accade dell'angolo di irradiazione di tutte le trombe radiali, al loro estremo inferiore di impiego:
Lo ripeto: è un problema di TUTTE le trombe radiali, ed è stato in gran parte risolto solo ricorrendo ad ampie flange aggiuntive, che però ne rendono proibitive le dimensioni (tant'è che se ne vedono solo sulle grandi trombe Pro degli anni '70). All'ascolto questo restringimento crea problemi nei nostri ambienti tipici -assai riflettenti- mentre ne crea di assai minori con gli arredi tradizionali giapponesi (il che spiega la popolarità delle trombe radiali dalle loro parti).
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Ora ritorniamo per un attimo alla foto di uno dei diffusori Blumehnofer Genuin FS-3 MK2, impiegato nell'impianto che analizzeremo e confronteremo.
Si vede un woofer da 10"/25cm. con la solita sospensione "a gommone", il che non è per nulla una buona notizia. In effetti la Blumenhofer impiega woofers con le assai migliori sospensioni pieghettate nei due modelli superiori della stessa gamma: le Genuin FS-1 ed FS-2. Non solo ma nelle Genuin FS-3 è impiegato un woofer con magnete in ferrite, mentre nei due modelli superiori sono impiegati woofers con magnete in Alnico, notoriamente meno distorcenti in gamma media.
E qui è il momento di aprire una prima e breve pausa di riflessione. Ci sono aziende -come la Blumenhofer- che hanno un catalogo piuttosto vasto ed una politica di prezzi severa, ma comprensibile: se vuoi un prodotto superiore DEVI essere disposto a spendere MOLTO di più. Infatti i due modelli con i woofers "giusti" costano, rispettivamente, 17,7 mila Euro (per le FS-2, con woofer da 12"/32cm. Alnico) e 29 mila Euro (per le FS-1, con woofer da 15"/38cm. Alnico), contro i circa 16,5 mila Euro delle nostre Genuin FS-3 MK2 con tromba radiale, della foto qui sotto.
La Blumenhofer dichiara un rendimento pari a 92 dB per questi diffusori, le cui dimensioni suggeriscono un volume interno comunque inferiore a 60 litri. Noi impiegheremo queste due informazioni (oltre al diametro del woofer) per simulare un diffusore ottimale, bass reflex come le FS-3 MK2. Ecco qui sotto il risultato della simulazione con HornResp: in alto la curva per il caso della emissione emisferica (cassa a filo del muro, montata in una nicchia, cioé con una collocazione assolutamente improbabile), mentre la curva in basso -più scura- mostra il caso, normale, in cui il diffusore sia operato lontano da pareti riflettenti. A dire il vero, la curva effettiva partirà dalla gamma bassa della curva inferiore, fino a congiungersi con la gamma alta della curva in alto, gradualmente, nell'intervallo di frequenze in cui il pannello frontale inizia ad essere efficace come baffle (indicativamente sopra 4-500 Hz., frequenza oltre la quale la radiazione tende ad essere emisferica). Purtroppo quasi tutti i programmi di simulazione -ed Hornresp per primo- tendono ad ignorare questo comportamento. Notate l'ottima estensione verso il basso della risposta: ci sono i 40-45 Hz...!
Nel prossimo post parleremo di escursione e di massimo livello di emissione, tenendo conto della potenza degli ampli Allnic A-5000 DHT (10 W ciascuno)
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F.C.
Si vede un woofer da 10"/25cm. con la solita sospensione "a gommone", il che non è per nulla una buona notizia. In effetti la Blumenhofer impiega woofers con le assai migliori sospensioni pieghettate nei due modelli superiori della stessa gamma: le Genuin FS-1 ed FS-2. Non solo ma nelle Genuin FS-3 è impiegato un woofer con magnete in ferrite, mentre nei due modelli superiori sono impiegati woofers con magnete in Alnico, notoriamente meno distorcenti in gamma media.
E qui è il momento di aprire una prima e breve pausa di riflessione. Ci sono aziende -come la Blumenhofer- che hanno un catalogo piuttosto vasto ed una politica di prezzi severa, ma comprensibile: se vuoi un prodotto superiore DEVI essere disposto a spendere MOLTO di più. Infatti i due modelli con i woofers "giusti" costano, rispettivamente, 17,7 mila Euro (per le FS-2, con woofer da 12"/32cm. Alnico) e 29 mila Euro (per le FS-1, con woofer da 15"/38cm. Alnico), contro i circa 16,5 mila Euro delle nostre Genuin FS-3 MK2 con tromba radiale, della foto qui sotto.
La Blumenhofer dichiara un rendimento pari a 92 dB per questi diffusori, le cui dimensioni suggeriscono un volume interno comunque inferiore a 60 litri. Noi impiegheremo queste due informazioni (oltre al diametro del woofer) per simulare un diffusore ottimale, bass reflex come le FS-3 MK2. Ecco qui sotto il risultato della simulazione con HornResp: in alto la curva per il caso della emissione emisferica (cassa a filo del muro, montata in una nicchia, cioé con una collocazione assolutamente improbabile), mentre la curva in basso -più scura- mostra il caso, normale, in cui il diffusore sia operato lontano da pareti riflettenti. A dire il vero, la curva effettiva partirà dalla gamma bassa della curva inferiore, fino a congiungersi con la gamma alta della curva in alto, gradualmente, nell'intervallo di frequenze in cui il pannello frontale inizia ad essere efficace come baffle (indicativamente sopra 4-500 Hz., frequenza oltre la quale la radiazione tende ad essere emisferica). Purtroppo quasi tutti i programmi di simulazione -ed Hornresp per primo- tendono ad ignorare questo comportamento. Notate l'ottima estensione verso il basso della risposta: ci sono i 40-45 Hz...!
Nel prossimo post parleremo di escursione e di massimo livello di emissione, tenendo conto della potenza degli ampli Allnic A-5000 DHT (10 W ciascuno)
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Abbiamo visto che la nostra simulazione ci ha fornito dati coerenti con le specifiche Blumenhofer, compresa la frequenza di taglio inferiore (40 Hz): e questo vuol dire che le specifiche Blumenhofer sono (ammirevolmente) serie. Quindi proseguiamo facendo simulare ad Hornresp l'escursione massima per le Genuin FS-3 MK2 pilotate da un ampli da 10 Watt, come appunto gli Allnic A-5000 DHT. Ecco qui sotto...
Il risultato è interessante: al di sopra di 35 Hz l'escursione non supera i 5 mm. e pertanto rientra certamente entro le potenzialità del woofer. In assenza di dati più precisi (come l'altezza della bobina del woofer e del traferro), ci accontenteremo di questa simulazione -con 10 W, vale a dire con la potenza dell'ampli impiegato- passando a tradurla in deciBel, sempre con il software di simulazione Hornresp (*).
Qui sopra potete vedere il massimo livello di emissione ad un metro, con 10 watt, e con le Genuin FS-3 MK2 lontane dalle pareti, come appunto sono impiegate nell'ampio ambiente d'ascolto del nostro simpaticissimo appassionato. Se la curva vi sembra strana, prendetevela con Hornresp...
Comunque i livelli massimi vanno dai 95 dB (ad un metro) a 40 Hz ai 104 dB ad 80-90 Hz... Sono valori affidabili fino a 3-400 Hz., mentre a frequenze superiori andrebbe tenuto conto dell'effetto del pannello frontale: una cosa che Hornresp non fa. Ci saranno utili per compararli con quelli del nostro sistema di confronto, calcolati nello stesso modo.
(*) Qui dovremmo aprire una lunga e complessa parentesi sulla verosimiglianza delle simulazioni effettuate con il software Hornresp, che io non amo affatto, ma che impiego proprio perché è assai popolare tra autocostruttori ed esperti, che possono quindi facilmente ripercorrere i miei ragionamenti, verificandoli.
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F.C.
Il risultato è interessante: al di sopra di 35 Hz l'escursione non supera i 5 mm. e pertanto rientra certamente entro le potenzialità del woofer. In assenza di dati più precisi (come l'altezza della bobina del woofer e del traferro), ci accontenteremo di questa simulazione -con 10 W, vale a dire con la potenza dell'ampli impiegato- passando a tradurla in deciBel, sempre con il software di simulazione Hornresp (*).
Qui sopra potete vedere il massimo livello di emissione ad un metro, con 10 watt, e con le Genuin FS-3 MK2 lontane dalle pareti, come appunto sono impiegate nell'ampio ambiente d'ascolto del nostro simpaticissimo appassionato. Se la curva vi sembra strana, prendetevela con Hornresp...
Comunque i livelli massimi vanno dai 95 dB (ad un metro) a 40 Hz ai 104 dB ad 80-90 Hz... Sono valori affidabili fino a 3-400 Hz., mentre a frequenze superiori andrebbe tenuto conto dell'effetto del pannello frontale: una cosa che Hornresp non fa. Ci saranno utili per compararli con quelli del nostro sistema di confronto, calcolati nello stesso modo.
(*) Qui dovremmo aprire una lunga e complessa parentesi sulla verosimiglianza delle simulazioni effettuate con il software Hornresp, che io non amo affatto, ma che impiego proprio perché è assai popolare tra autocostruttori ed esperti, che possono quindi facilmente ripercorrere i miei ragionamenti, verificandoli.
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
PASSIAMO ORA AL CONFRONTO CON L'IMPIANTINO "NESSIE-2"... che potete vedere nella foto qui sotto. Il confronto è omogeneo, perché abbiamo la gamma alta affidata ad un driver da 1"/25mm. contro quello da 1,4"/36 mm delle Blumenhofer Genuin FS-3 MK2: il vantaggio delle Blumenhofer è ampiamente compensato dal fatto che Nessie-2 ha quattro woofers da 10"/25cm., due dei quali nei satelliti (dove riproducono sia la gamma media che quella bassa) e due nei piccoli Sub collocati a terra, "a mò di tavolinetto" (possibilmente coperti e nascosti da un piano di marmo o vetro scuro).
Quel che rende maggiormente omogeneo il confronto è il costo dei due sistemi di diffusori, che è di 16.500 Euro per questa versione della Genuin FS-3 MK2, con la tromba speciale, mentre Nessie-2 potrebbe costare poco più della metà.
Ora fate bene attenzione: invece di una simulazione -per individuare efficienza ed estensione in basso della risposta- impiegheremo UNA VERA MISURA, eseguita sui due piccoli Sub di Nessie-2, che misurano ciascuno 45 x 45 x 33 cm., pilotati con mezzo watt ciascuno. eccola qui sotto...
Come potete vedere l'efficienza misurata è compresa tra i 96 e gli oltre 100 dB/1W/1m., mentre per la risposta occorre accontentarsi di un taglio a 45 Hz., che però diventano 30 Hz se si aggiunge un terzo Sub perfettamente identico, ma collocato in angolo ed amplificato separatamente.
Nel prossimo post vedrete i risultati di una simulazione assai particolare.
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F.C.
Quel che rende maggiormente omogeneo il confronto è il costo dei due sistemi di diffusori, che è di 16.500 Euro per questa versione della Genuin FS-3 MK2, con la tromba speciale, mentre Nessie-2 potrebbe costare poco più della metà.
Ora fate bene attenzione: invece di una simulazione -per individuare efficienza ed estensione in basso della risposta- impiegheremo UNA VERA MISURA, eseguita sui due piccoli Sub di Nessie-2, che misurano ciascuno 45 x 45 x 33 cm., pilotati con mezzo watt ciascuno. eccola qui sotto...
Come potete vedere l'efficienza misurata è compresa tra i 96 e gli oltre 100 dB/1W/1m., mentre per la risposta occorre accontentarsi di un taglio a 45 Hz., che però diventano 30 Hz se si aggiunge un terzo Sub perfettamente identico, ma collocato in angolo ed amplificato separatamente.
Nel prossimo post vedrete i risultati di una simulazione assai particolare.
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Purtroppo Hornresp non consente una simulazione verosimile della configurazione di Sub a doppia cavità, come quello di Nessie-2, perché non può tenere conto di alcuni elementi fondamentali, come l'accoppiamento diretto tra l'emissione anteriore del woofer e quella del condotto della cavità anteriore, che è profonda pochissimi centimetri. Per risolvere questo problema sono stato costretto a simulare il Sub di Nessie-2 come fosse un normale bass-reflex, tenendo tuttavia conto sia della presenza del pavimento sia di quella della seconda unità a breve distanza. Operando in questo modo la curva di risposta che si ottiene dalla simulazione è pressoché identica rispetto a quella misurata (vedi al post precedente), compreso il valore di efficienza. La sola piccola differenza è che il reflex simulato scende pochi Hz in più, ma vedremo che il terzo Sub di Nessie-2, collocato in angolo, andrà ancora meglio... (e non in teoria, ma alle VERE misure). Ecco la risposta simulata:
Come potete ben vedere -sia dalla simulazione che dalle misure- l'efficienza della componente meno efficiente del sistema Nessie-2 è dai cinque agli otto deciBel superiore rispetto a quella dei diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2. E questo significa che -a parità di livello emesso- a Nessie-2 occorreranno potenze dalle tre alle sei volte inferiori, rispetto a quelle necessarie per pilotare le Genuin FS-3.
Ma quel che fa ancor più la differenza, tra i due impianti ed in gamma bassa, è il livello massimo di emissione, a parità di escursione del woofer.
Nei post che precedono avete visto il risultato delle Genuin FS-3: da 95 a 104 dB in gamma bassa, vale a dire sotto 2-300 Hz. (cioé dove la potenza serve...!). Ecco invece qui sotto i risultati di una simulazione approssimativa per i bassi di Nessie-2, che -lo anticipo- non hanno problemi a raggiungere dai circa 110 dB a ben 118 dB in gamma bassa profonda, con l'escursione che potete vedere nell'ultimo grafico in basso. Una superiorità schiacciante, che nessun "mi piace" o "non mi piace" può negare.
Il margine di vantaggio di Nessie-2 è in realtà superiore, perché la simulazione è quella di un sistema reflex, con UN solo minimo di escursione, mentre i Sub a doppia cavità di Nessie-2 hanno DUE bande di frequenze in cui il woofer è "bloccato" dalla risonanza (nel caso, quella della cavità e del condotto anteriori).
Non solo, ma il comportamento in sovraccarico dei rigidissimi woofer Pro di Nessie-2 non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello del woofer delle Genuin FS-2 MK2, che ha sospensioni morbidissime e del tutto inefficaci nel "riportare indietro" il cono nel caso di un'escursione eccessiva.
Nel prossimo post troverete la conferma di quanto sopra.
Segue
F.C.
Come potete ben vedere -sia dalla simulazione che dalle misure- l'efficienza della componente meno efficiente del sistema Nessie-2 è dai cinque agli otto deciBel superiore rispetto a quella dei diffusori Blumenhofer Genuin FS-3 MK2. E questo significa che -a parità di livello emesso- a Nessie-2 occorreranno potenze dalle tre alle sei volte inferiori, rispetto a quelle necessarie per pilotare le Genuin FS-3.
Ma quel che fa ancor più la differenza, tra i due impianti ed in gamma bassa, è il livello massimo di emissione, a parità di escursione del woofer.
Nei post che precedono avete visto il risultato delle Genuin FS-3: da 95 a 104 dB in gamma bassa, vale a dire sotto 2-300 Hz. (cioé dove la potenza serve...!). Ecco invece qui sotto i risultati di una simulazione approssimativa per i bassi di Nessie-2, che -lo anticipo- non hanno problemi a raggiungere dai circa 110 dB a ben 118 dB in gamma bassa profonda, con l'escursione che potete vedere nell'ultimo grafico in basso. Una superiorità schiacciante, che nessun "mi piace" o "non mi piace" può negare.
Il margine di vantaggio di Nessie-2 è in realtà superiore, perché la simulazione è quella di un sistema reflex, con UN solo minimo di escursione, mentre i Sub a doppia cavità di Nessie-2 hanno DUE bande di frequenze in cui il woofer è "bloccato" dalla risonanza (nel caso, quella della cavità e del condotto anteriori).
Non solo, ma il comportamento in sovraccarico dei rigidissimi woofer Pro di Nessie-2 non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello del woofer delle Genuin FS-2 MK2, che ha sospensioni morbidissime e del tutto inefficaci nel "riportare indietro" il cono nel caso di un'escursione eccessiva.
Nel prossimo post troverete la conferma di quanto sopra.
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Ed ora ecco la conferma più seria ed inoppugnabile delle capacità dinamiche del sistema Nessie-2, alimentato -per la cronaca- con due finalini cinesi a valvole, di cui uno da 45 + 45 Watt e l'altro di 11 + 11 watt (ma il secondo finale -per il driver- è impiegato sempre a meno di un decimo della sua potenza massima).
Si tratta del tracciato fonometrico della prima prova di ascolto, con il solito brano finale: "Another Brick in The Wall" dei Pink Floyd, misurato ad oltre due metri di distanza dai diffusori ed in un salone da 250 metri cubi. Il picco massimo raggiunge i 120 dB, confermando i valori simulati (la potenza di Picco degli ampli è doppia, rispetto a quella misurata con segnali sinusoidali ed espressa in valore RMS).
Notate che i valori di Picco Lineare, rilevati ogni secondo (curva in alto, in verde) sono mediamente dai 20 ai 30 dB superiori rispetto ai valori integrati (Leq) a passi di un secondo (e ponderati con la curva "A": curva in basso, in blu): esattamente come accade quando il sistema NON satura "segando i picchi"... (come tristemente fa la massima parte degli impianti Hi-End).
Segue
F.C.
Si tratta del tracciato fonometrico della prima prova di ascolto, con il solito brano finale: "Another Brick in The Wall" dei Pink Floyd, misurato ad oltre due metri di distanza dai diffusori ed in un salone da 250 metri cubi. Il picco massimo raggiunge i 120 dB, confermando i valori simulati (la potenza di Picco degli ampli è doppia, rispetto a quella misurata con segnali sinusoidali ed espressa in valore RMS).
Notate che i valori di Picco Lineare, rilevati ogni secondo (curva in alto, in verde) sono mediamente dai 20 ai 30 dB superiori rispetto ai valori integrati (Leq) a passi di un secondo (e ponderati con la curva "A": curva in basso, in blu): esattamente come accade quando il sistema NON satura "segando i picchi"... (come tristemente fa la massima parte degli impianti Hi-End).
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Re: Impianti a confronto: (1)- Blumenhofer + Allnic
Metto in pausa per un attimo la discussione, prima di passare al confronto tra gli ampli... (che risulterà ancora più sanguinario, perché i due Allnic A-5000 DHT costano la bellezza di circa diciottomila Euro (anzi, 22.000 Euro per la versione potenziata posseduta dal nostro amico appassionato), contro le poche centinaia di euro dei miei Yarland FV-34B (sui bassi) ed FV-34C (sui driver).
A presto
F.C.
A presto
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Blumenhofer + Allnic Vs, Nessie 2: gli ampli
Passiamo ora ad esaminare gli amplificatori impiegati nei due impianti a confronto, partendo dal sofisticatissimo impianto Blumenhofer + Allnic A-5000 DHT.
Apprendo proprio ora -dal proprietario dell'impianto- che i suoi esemplari sarebbero stati "upgradati" qui in Italia, raddoppiandone quasi la potenza grazie all'adozione delle nuove valvole 300b XLS della Emission Labs, le cui caratteristiche sono visibili qui: http://www.emissionlabs.com/datasheets/EML300B-XLS.html
Personalmente ho parecchi dubbi sulla effettiva fattibilità pratica di un upgrade che -se condotto seriamente- comporterebbe l'elevazione della tensione di alimentazione da 500 a 575/600 Volt, il che richiede la sostituzione del trasformatore di alimentazione. Non solo, ma per ottenere la maggiore potenza la stessa Emission Labs indica come necessario il cambio dell'impedenza del primario del Trasformatore d'Uscita, vale a dire la sua sostituzione. E se io avessi due finali di questo prezzo e valore, mi guarderei bene dal farli smontare e rimontare da altri che non fossero la Casa madre...
Ma soprattutto VI INVITO A GUARDARE CON ATTENZIONE questa immagine, presa dalla prova degli Allnic A-5000 da parte di Stereophile (e quindi sicura) che mostra l'interno dell'ampli Allnic A-5000 DHT provato. Noterete che i sette condensatori (elettrolitici) sono relativamente di piccole dimensioni, per cui è verosimile ritenere che siano stati dimensionati per tensioni inferiori a 450-500 Volt. Solo i due dell'alimentazione sono più grandi e ben dimensionati.
Dunque l'eventuale upgrade che raddoppi quasi la potenza dovrebbe comportare la sostituzione di tutti questi condensatori. Ma -se osservate- essi sono tutti collegati in modo volante, per cui i dovrebbe far spazio ai nuovi e più ingombranti e si dovrebbe ricablare quasi tutto il finale... Un lavoro lungo e costoso, per guadagnare una decina di Watt appena...
Nel prossimo post parleremo di condensatori di alimentazione...
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F.C.
P.S.: Mi è permesso esprimere un parere personale, per cui opinabile, sulla relativa -anzi palese- povertà realizzativa di questi finali, che invece all'esterno luccicano e sono più che pretenziosi...???
Apprendo proprio ora -dal proprietario dell'impianto- che i suoi esemplari sarebbero stati "upgradati" qui in Italia, raddoppiandone quasi la potenza grazie all'adozione delle nuove valvole 300b XLS della Emission Labs, le cui caratteristiche sono visibili qui: http://www.emissionlabs.com/datasheets/EML300B-XLS.html
Personalmente ho parecchi dubbi sulla effettiva fattibilità pratica di un upgrade che -se condotto seriamente- comporterebbe l'elevazione della tensione di alimentazione da 500 a 575/600 Volt, il che richiede la sostituzione del trasformatore di alimentazione. Non solo, ma per ottenere la maggiore potenza la stessa Emission Labs indica come necessario il cambio dell'impedenza del primario del Trasformatore d'Uscita, vale a dire la sua sostituzione. E se io avessi due finali di questo prezzo e valore, mi guarderei bene dal farli smontare e rimontare da altri che non fossero la Casa madre...
Ma soprattutto VI INVITO A GUARDARE CON ATTENZIONE questa immagine, presa dalla prova degli Allnic A-5000 da parte di Stereophile (e quindi sicura) che mostra l'interno dell'ampli Allnic A-5000 DHT provato. Noterete che i sette condensatori (elettrolitici) sono relativamente di piccole dimensioni, per cui è verosimile ritenere che siano stati dimensionati per tensioni inferiori a 450-500 Volt. Solo i due dell'alimentazione sono più grandi e ben dimensionati.
Dunque l'eventuale upgrade che raddoppi quasi la potenza dovrebbe comportare la sostituzione di tutti questi condensatori. Ma -se osservate- essi sono tutti collegati in modo volante, per cui i dovrebbe far spazio ai nuovi e più ingombranti e si dovrebbe ricablare quasi tutto il finale... Un lavoro lungo e costoso, per guadagnare una decina di Watt appena...
Nel prossimo post parleremo di condensatori di alimentazione...
Segue
F.C.
P.S.: Mi è permesso esprimere un parere personale, per cui opinabile, sulla relativa -anzi palese- povertà realizzativa di questi finali, che invece all'esterno luccicano e sono più che pretenziosi...???
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Re: Blumenhofer + Allnic Vs, Nessie 2: gli ampli
Tanto per fare il confronto, ecco l'interno del mio ampli per i driver + tromba: uno Yarland FV-34C costato circa 300 Euro diversi anni fa...
Fate attenzione a due particolari importanti: i condensatori elettrolitici sono solo due coppie: una per l'alimentazione (da ben 470 microFarad) e l'altra per il disaccoppiamento dei catodi delle EL-84 finali (che lavorano a tensioni bassissime). Per il resto sono tutti condensatori al policarbonato e polipropilene... (!)
Ritornate per un attimo al post precedente e guardate bene i condensatori del finale Allnic A-5000 DHT... e vedrete che un sorriso sarà inevitabile.
Per chi avesse il minimo dubbio, ecco un'altra foto dei condensatori di alimentazione del mio finalino Yarland FV-34C... 470uF... un valore che -come vedremo- è intollerabile quando si impiegano raddrizzatori a tubi, come nel caso dei finali Allnic A-5000 DHT. La spiegazione completa la troverete nel prossimo post.
Segue
F.C.
Fate attenzione a due particolari importanti: i condensatori elettrolitici sono solo due coppie: una per l'alimentazione (da ben 470 microFarad) e l'altra per il disaccoppiamento dei catodi delle EL-84 finali (che lavorano a tensioni bassissime). Per il resto sono tutti condensatori al policarbonato e polipropilene... (!)
Ritornate per un attimo al post precedente e guardate bene i condensatori del finale Allnic A-5000 DHT... e vedrete che un sorriso sarà inevitabile.
Per chi avesse il minimo dubbio, ecco un'altra foto dei condensatori di alimentazione del mio finalino Yarland FV-34C... 470uF... un valore che -come vedremo- è intollerabile quando si impiegano raddrizzatori a tubi, come nel caso dei finali Allnic A-5000 DHT. La spiegazione completa la troverete nel prossimo post.
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