ma in tutto il mondo negli anni 60 ci saranno statioblomov ha scritto:So, once upon a time -
- the family would gather happily around the Altec alter, and -
12.000 teatri ?
Moderatore: F.Calabrese
ma in tutto il mondo negli anni 60 ci saranno statioblomov ha scritto:So, once upon a time -
- the family would gather happily around the Altec alter, and -
Ce ne erano almeno seimila nella sola Italia...Tiromancino ha scritto:12.000 teatri ?
Per cui in totale, ad oggi (agosto 2011), abbiamo 8.092 comuni.F.Calabrese ha scritto:Ce ne erano almeno seimila nella sola Italia...Tiromancino ha scritto:12.000 teatri ?
(tra cui quello della mia famiglia, aperto nel 1949)
Saluti
F.C.
...en passant...oblomov ha scritto:FC PLANS
Authentic
HIGH-FIDELITY
"DO-IT-YOURSELF" DESIGNS"
(come modelli...Bova/Ferilli...)
Michele ha scritto:Non si tratta di abitazioni più piccole, né di mancanza di passione per l'ascolto della musica, ma di perdita di cultura del buon ascolto, di scollamento del mercato dell'hifi da quello dell'elettronica di consumo, inteso come circolazione commerciale ampia non come costi d'altronde un Iphone costa 700€ che non sono pochi.Simone ha scritto:Forse perchè le abitazioni sono sempre più piccole ? O solo perchè trattasi di massimizzazione dei profitti per le aziende produttrici ? O tutte e due ?oblomov ha scritto:
Speranzoso/pubblicitario tentativo di flagship/vintage nel 2004. Avranno venduto qualche esemplare ? Ed ora in catalogo solamente:
The Jacket
Portable Wireless Bluetooth Speaker
http://www.alteclansing.com/products/the-jacket/
In ogni caso la HIFI è definitivamente defunta, basta osservare i cataloghi on-line per capirlo. Quindi cosa è rimasto agli appassionati se non spostare l'attenzione al settore pro ?
Quando si decise di fare dell'hifi un segmento di mercato di lusso si è semplicemente deciso di renderlo di nicchia mentre settori che partivano da prezzi altissimi si diffondevano sempre più grazie all'abbassamento di questi ultimi, vedi l'informatica o la telefonia mobile.
Le aziende hanno sempre cercato la massimizzazione dei profitti, quelle grandi e quelle piccole, ma quando si è iniziato a vendere meno e le grandi hanno allentato, le piccole non sono riuscite ad innovare e rendere il loro prodotto accessibile ad ampi strati di popolazione, anzi si sono sempre di più concentrati sulle nicchie.
Saluti
Michele
sono d'accordo su tutto...violone 32' ha scritto:a mio parere, da addetto ai lavori, trovo che ai nostri giorni ,la musica non viene più vissuta dalle nuove generazioni come un elemento culturale o ludico.
io ho 48 anni, quando ne avevo 14 e fino ai 20-25 con i miei amici ci si trovava in casa per ascoltare in compagnia l'ultimo lp acquistato ( non sto parlando di classica, ma dei successi del tempo sia Rock che pop ,o Disco ecc. ecc. ( poi quando ci si appartava con la tipa, era inprescendibile lo stereo che sciogliesse l'atmosfera ....)va da se che la qualità la si cercasse.......ora , da quello che vedo dagli amici e amiche dei figli della mia compagna ( siamo entrambi reduci da un fallimentare matrimonio, ma io non ho figli ) la musica viene esclusivamente usata come si tiene accesa una luce per non stare al buio.....ovviamente sto parlando in senso generale.....quindi in una situazione del genere in qui l'elemento musica viene usufruito solo in senso di consumo e non come attore principale di un dato momento ..o di necessità fisica per chi non ne può fare a meno, non credo che la qualità della riproduzione abbia ,per le "masse" la minima importanza.
Vi è mai capitato di uscire da un cinema e trovare qualcuno che si lamenti della pessima qualità audio del film che ha appena visto? forse noi della nostra generazione....
verissimo ,io sono il primo dei linkatori.....però io parlavo proprio di qualità, che proprio per le nuove tecnologie è stata sostituita dalla fruibilità.....però vuoi mettere il trovarsi insieme ad ascoltare un disco......ma forse è un discorso generazionale...Max ha scritto:Non condivido del tutto, violone. Il momento in cui si ascoltava insieme è stato sostituito da una condivisione più "fluida" in cui ci si passa i link in chat o li si condivide sui social network. Viene privilegiata l'accessibilità del materiale a scapito della qualità della riproduzione, ma il salto in termini di fruibilità che c'è stato con le nuove tecnologie è qualcosa di portata difficilmente metabolizzabile. Ovviamente ogni cosa ha un costo, e qui è stata sacrificata la qualità di riproduzione.
Poi si continua ad andare ai concerti, a me pare.