i sububebi
Moderatore: F.Calabrese
Re: i sububebi
Scusate un attimo, ma uno che prima tesse lodi sperticate ad apparecchi vintage e poi apre un Thread dicendo che oggi si ascolta meglio di 30 anni fa e che i talebani del vintage sono sordi, mi sembra un attimo bipolare, voi che dite?
Re: i sububebi
Punchbass ha scritto:Scusate un attimo, ma uno che prima tesse lodi sperticate ad apparecchi vintage e poi apre un Thread dicendo che oggi si ascolta meglio di 30 anni fa e che i talebani del vintage sono sordi, mi sembra un attimo bipolare, voi che dite?
Perchè? Non sei mai andato da un concessionario di macchine che considera le sue macchiane sempre le migliori? Lo fanno anche quelli plurimarche con tutte le marche che vendono......
Mi sembra che la chiave di lettura di quelle dichiarazioni siano quelle di Audiofilofine e Pisani.
C'era un tempo durante il quale bastava conoscere le persone giuste, saper scrivere in modo elegante e fluente, avere capacità di suggestione ed ecco che si poteva iniziare a girare per il modo a fare la bella vita nei luoghi più eleganti ed esclusivi, ostriche, champagne, lenzuola di seta, spero pure qualche femmina locale, bella la vita.
il problema è che quelli erano gli anni 80 quando anche i socialisti riuscivano ad arricchirsi, ma dopo? Cosa è successo dopo? Dove sono finiti amici, viaggi, hotel di lusso, ristoranti esclusivi, femmine sessualmente aggressive? Tutto scomparso? Dove sono finiti tutti quelli che compravano gli impianti più cari della terra? Non ascoltano più musica?
Ora, se ci basta l'interpretazione audiofilonesca ci si guarda questo e si capisce tutto https://www.youtube.com/watch?v=_1-YsnH3KSY
Poi c'è l'altro grande argomento che è la CRISI, crisi che non fa più vendere niente e la gente elimina prima il superfluo come lo stereo.
Scusate ma mi sembra di aver letto dei numeri di vendita riguardanti i beni di lusso che sono più alti di quanto lo siano mai stati, cosa è successo?
Io qualche idea c'è l'ho, ma sono mie inferenze senza possibilità di trovare dei riscontri e quindi me le tengo, ma l'argomento che porrei è questo:
Cosa è successo al mercato dei beni di lusso dell'audio? Perchè chi prima aveva capacità di orientamento del mercato continua a cambiare campo di azione? Prima beni di lusso top, poi vintage, adesso mainstream.
Saluti
Michele
Re: i sububebi
Ciao.Punchbass scripsit:
Scusate un attimo, ma uno che prima tesse lodi sperticate ad apparecchi vintage e poi apre un Thread dicendo che oggi si ascolta meglio di 30 anni fa e che i talebani del vintage sono sordi, mi sembra un attimo bipolare, voi che dite?
Io, al riguardo, ho un'idea più banale.
La persona definita bipolare mi sembra sol un disonesto e nulla più.
Gianluca, Verona
Re: i sububebi
http://forum.videohifi.com/discussion/3 ... er-il-2014
Se volete leggere un pò di progetti di vita, il link è indicativo.
Non manca la RoundMap (cito testualmente!)... Mah
Gianluca, Verona
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Gianluca, Verona
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Re: i sububebi
Forse che i ricchi non buttano i soldi ma preferiscono investire? Auto di lusso, arte, orologi preziosi, gioielli, mobili, antiquariato etc.. sono investimenti, se fatti bene perdono pochissimo valore nel tempo, anzi di solito ne acquistano. Non è che i prodotti per l'"hi-end" in realtà hanno poco valore intrinseco reale? Voglio dire: un diffusore da cinque sei cifre, rispecchia prestazioni o valore che giustifichi il suo prezzo? Lo stesso dopo 10 anni quanto ha conservato del suo valore? Sono mai stati innovativi? Forse sono prodotti che non sono pensati per durare nel tempo ma solo per essere cambiati con il successivo prodotto che promette mirabilia e riempie la bocca e la penna del marketing, in tutte le sue forme? E finisce regolarmente nel dimenticatoio o in discarica. Forse troppi prodotti, che cambiano troppo velocemente e senza una vera evoluzione, un'impronta di fabbrica? In fondo se ci penso una volta era l'hi-fi, ed era a portata di tutte le tasche, tenevi lo stereo finché funzionava, era alla stregua di un'elettrodomestico. Poi negli 80 è arrivato l'hi-end, sono sparite quel poco di specifiche tecniche, la differenza era fatta allora dal prezzo: più alto = migliore, sempre, poi magari portato a casa andava peggio del compatto giapponese, ma la colpa allora erano i cavi... le sinergie... e in ultima "l'ambiente" (si scopriva così che non erano pensati per suonare in case normali ma camere anecoiche o salette magiche) ma non era dato capirne la logica, era come la magia nera, conosciuta solo da pochi stregoni.. l'unica strada era la scopiazzatura di "impianti di riferimento", ma bisognava essere rapidi...uno o due mesi dopo l'asticella si era già alzata e il gioco doveva ricominciare... Forse, realisticamente, i prodotti di questo settore non sono per ricchi, perché non possono avere intrinsecamente un alto valore riconosciuto globalmente?Poi c'è l'altro grande argomento che è la CRISI, crisi che non fa più vendere niente e la gente elimina prima il superfluo come lo stereo.
Scusate ma mi sembra di aver letto dei numeri di vendita riguardanti i beni di lusso che sono più alti di quanto lo siano mai stati, cosa è successo?
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Re: i sububebi
Hai centrato un punto di importanza a dir poco fondamentale.soundofsilence ha scritto:... Forse, realisticamente, i prodotti di questo settore non sono per ricchi, perché non possono avere intrinsecamente un alto valore riconosciuto globalmente?
Ragioniamoci insieme. Se al posto di un bravissimo prosatore, come Bebo, ed al posto di due autocostruttori evoluti (come GPM e Giussami) ci fossero stati dei recensori tecnicamente preparati (e non invidiosi, professionalmente...), OGGI AVREMMO UN VALORE UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO per l'Audio di qualità estrema, perlomeno in Italia. Spiego meglio.
Se agli appassionati venisse infatti prospettata una gerarchia di prestazioni onestamente corrispondente con la realtà, si otterrebbe un duplice effetto favorevole. Da una parte chi propone configurazioni più valide e performanti sarebbe spinto ad aumentare i prezzi, trovando comunque clienti. Dall'altra parte, al contrario, gli appassionati meno disposti a spendere si troverebbero a scegliere tra oggetti di costo minore ma di prestazioni proporzionali (mentre oggi acquistano a prezzi ben superiori, venendo illusi su una qualità che sta solo nella fantasia dei recensori...).
Saluti
F.C.