In quanto a fantasie in libertà e voli pindarici, nemmeno <Hi-Fi Foum Libero> smentisce il sentimento diffuso che blog/forum ne siano stracolmi.F.Calabrese ha scritto: Io scrivo che lui ha ragione quando attribuisce alle facoltà superiori del cervello umano la possibilità di modificare la sensazione percepita. Questo può accadere per suggestione... oppure può essere il frutto di un condizionamento causato da pregiudizi tecnici letti su riviste o comunque assorbiti.
Permettetemi perciò di dissentire dall'uno (FC) e dall'altro (Leo), perché entrambi pensano all'essere umano come semplice animale senziente manipolabile da terzi [¿quando nelle vesti di cliente?] e, ovviamente, anche da se stesso. —chi non ha mai barato almeno una volta giocando un solitario e convincendosi d'aver comunque vinto, alzi la mano!
È vero solo in parte, perché l'essere umano é un MACCHINA e come tutte le macchine può avere elementi di differenza che non ne determinano la necessità di scarto quando sottoposti ad un controllo di qualità. L'orecchio e il metodo con cui il cervello tratta i segnali provenienti da esso é una di questi sistemi-macchina che differiscono in ciascuno.
Bisognerebbe aver chiaro in testa che se tutti padiglioni auricolari, gli ossicini, la coclea, i neuro sensori, il nervo acustico ed il tronco encefalico sono diversi é certo che i suoni del mondo esterno da loro catturati, trasmessi ed elaborati lo saranno in modo leggermente o pesantemente differente —chiedetelo ad un sordastro ad esempio…, né più né meno come potrebbe accadere in macchine elettroacustiche che, seppur predisposte per lo stesso compito, lo eseguono in modo diverso a seconda della natura, dimensione e finanche peso dei materiali impiegati.
Lascio perdere pooi i fatti culturali perché chiaramente un indiano o un arabo intende la musica in modo diverso da noi occidentali.
In particolare, la conformazione fisica degli elementi costituenti l'orecchio fa' si che ad alcuni non piacciano o diano fastidio certi suoni o certe frequenze, le stesse che invece entusiasmano altri. A me, ad esempio, danno abbastanza fastidio i sovracuti di trombe, flauti, clarinetti e sassofoni; a mia moglie, invece, lo stesso succede con le note della pedaliera dell'organo.
Quindi: le misure financo perfette di un sistema di diffusione sonora o di una qualsivoglia incisione, possono caratterizzare, per l'appunto, un sistema/incisione perfetti, ma non un sistema/incisione che PIACE!
A dispetto delle perfette risposte lineari in frequenza e di un SPL adeguato a riprodurre la dinamica della Cincinnati Orchestra, lo stesso sistema di diffusori ABC piacerà a Tizio, ma non a Caio e sarà scartato a priori da Sempronio cui nulla cale di avere 120/130dB di SPL, perché tanto ascolta solo musica in sottofondo. Un sistema con un'enfasi di 10dB a 10-15KHz piacerà invece a Pippo, che ha una sensibilità uditiva alle alte frequenze inferiore alla media.
Il mondo é più complesso di quello che un progettista o venditore di HiFi potrebbe affrontare, per questo cerca di ridurlo ai soli pochi elementi con i quali ha dimestichezza, ignorando e tralasciando deliberatamente gli altri.
L'unico metodo per far meglio apprezzare un sistema di riproduzione sonora ad un fruitore é riprendere a fargli studiare, ascoltare e suonare musica fin dall'asilo.
Se ha già passato l'età dell'asilo, che spenda i suoi soldi prima in biglietti di sale da concerto, teatri lirici etc.. poi nello stereo, sennò sarà la solita voce che parla senza sapere!

Buon pomeriggio,
/Giò
PS1 Un paio di settimane fa' sono stato a Lugano per le bande in piazza del "Blues to Bop". Per bande intendo personaggi come Popa Chubby, Barbara Kerr, Roy Roberts, Dave Keyes, Johnny Rawis, mica bruscolini… Peccato gli impianti allestiti facessero praticamente tutti schifo (un po' meno, ma non troppo, quello di Piazza della Riforma, la più grande)
Se i vari MC (no, lui non c'entra, era per indicare la tipologia di personaggio) pensassero un po' di più a far suonar bene gli impianti piuttosto che a farli suonare forte, sarebbe molto meglio! Non c'é pace nell'HiFi domestica, ma nemmeno nella PA; se Atene piange, Sparta non ride!
Per fortuna "Blues to Bop" é gratuito, per cui me ne sono andato senza rimpianti dopo aver passato non più di 10 minuti per piazza

PS2 non capisco però perché nei paesi anglosassoni (UK e USA soprattutto), questi impianti siano più curati di quelli italiani o ticinesi (che poi sono sempre italiani). Per caso che i tecnici anglofoni abbiano sviluppato un impianto uditivo più qualitativo che quantitativo?
PS3 siccome compriamo impianti per ascoltare musica e non musica per ascoltare impianti, suggerisco una nuova, ben registrata e piacevole (per me) incisione jazz: Roberto Olzer Trio – The Moon and the Bonfires (Sawato). Sul suo sito un paio di tracce sono liberamente fruibili.