Leonida... hai ragione...!

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Moderatore: F.Calabrese

Gios
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da Gios » lunedì 12 settembre 2016, 13:32

F.Calabrese ha scritto: Io scrivo che lui ha ragione quando attribuisce alle facoltà superiori del cervello umano la possibilità di modificare la sensazione percepita. Questo può accadere per suggestione... oppure può essere il frutto di un condizionamento causato da pregiudizi tecnici letti su riviste o comunque assorbiti.
In quanto a fantasie in libertà e voli pindarici, nemmeno <Hi-Fi Foum Libero> smentisce il sentimento diffuso che blog/forum ne siano stracolmi.
Permettetemi perciò di dissentire dall'uno (FC) e dall'altro (Leo), perché entrambi pensano all'essere umano come semplice animale senziente manipolabile da terzi [¿quando nelle vesti di cliente?] e, ovviamente, anche da se stesso. —chi non ha mai barato almeno una volta giocando un solitario e convincendosi d'aver comunque vinto, alzi la mano!

È vero solo in parte, perché l'essere umano é un MACCHINA e come tutte le macchine può avere elementi di differenza che non ne determinano la necessità di scarto quando sottoposti ad un controllo di qualità. L'orecchio e il metodo con cui il cervello tratta i segnali provenienti da esso é una di questi sistemi-macchina che differiscono in ciascuno.

Bisognerebbe aver chiaro in testa che se tutti padiglioni auricolari, gli ossicini, la coclea, i neuro sensori, il nervo acustico ed il tronco encefalico sono diversi é certo che i suoni del mondo esterno da loro catturati, trasmessi ed elaborati lo saranno in modo leggermente o pesantemente differente —chiedetelo ad un sordastro ad esempio…, né più né meno come potrebbe accadere in macchine elettroacustiche che, seppur predisposte per lo stesso compito, lo eseguono in modo diverso a seconda della natura, dimensione e finanche peso dei materiali impiegati.
Lascio perdere pooi i fatti culturali perché chiaramente un indiano o un arabo intende la musica in modo diverso da noi occidentali.

In particolare, la conformazione fisica degli elementi costituenti l'orecchio fa' si che ad alcuni non piacciano o diano fastidio certi suoni o certe frequenze, le stesse che invece entusiasmano altri. A me, ad esempio, danno abbastanza fastidio i sovracuti di trombe, flauti, clarinetti e sassofoni; a mia moglie, invece, lo stesso succede con le note della pedaliera dell'organo.

Quindi: le misure financo perfette di un sistema di diffusione sonora o di una qualsivoglia incisione, possono caratterizzare, per l'appunto, un sistema/incisione perfetti, ma non un sistema/incisione che PIACE!

A dispetto delle perfette risposte lineari in frequenza e di un SPL adeguato a riprodurre la dinamica della Cincinnati Orchestra, lo stesso sistema di diffusori ABC piacerà a Tizio, ma non a Caio e sarà scartato a priori da Sempronio cui nulla cale di avere 120/130dB di SPL, perché tanto ascolta solo musica in sottofondo. Un sistema con un'enfasi di 10dB a 10-15KHz piacerà invece a Pippo, che ha una sensibilità uditiva alle alte frequenze inferiore alla media.
Il mondo é più complesso di quello che un progettista o venditore di HiFi potrebbe affrontare, per questo cerca di ridurlo ai soli pochi elementi con i quali ha dimestichezza, ignorando e tralasciando deliberatamente gli altri.

L'unico metodo per far meglio apprezzare un sistema di riproduzione sonora ad un fruitore é riprendere a fargli studiare, ascoltare e suonare musica fin dall'asilo.
Se ha già passato l'età dell'asilo, che spenda i suoi soldi prima in biglietti di sale da concerto, teatri lirici etc.. poi nello stereo, sennò sarà la solita voce che parla senza sapere! ;)

Buon pomeriggio,

/Giò

PS1 Un paio di settimane fa' sono stato a Lugano per le bande in piazza del "Blues to Bop". Per bande intendo personaggi come Popa Chubby, Barbara Kerr, Roy Roberts, Dave Keyes, Johnny Rawis, mica bruscolini… Peccato gli impianti allestiti facessero praticamente tutti schifo (un po' meno, ma non troppo, quello di Piazza della Riforma, la più grande)
Se i vari MC (no, lui non c'entra, era per indicare la tipologia di personaggio) pensassero un po' di più a far suonar bene gli impianti piuttosto che a farli suonare forte, sarebbe molto meglio! Non c'é pace nell'HiFi domestica, ma nemmeno nella PA; se Atene piange, Sparta non ride!
Per fortuna "Blues to Bop" é gratuito, per cui me ne sono andato senza rimpianti dopo aver passato non più di 10 minuti per piazza :(

PS2 non capisco però perché nei paesi anglosassoni (UK e USA soprattutto), questi impianti siano più curati di quelli italiani o ticinesi (che poi sono sempre italiani). Per caso che i tecnici anglofoni abbiano sviluppato un impianto uditivo più qualitativo che quantitativo?

PS3 siccome compriamo impianti per ascoltare musica e non musica per ascoltare impianti, suggerisco una nuova, ben registrata e piacevole (per me) incisione jazz: Roberto Olzer Trio – The Moon and the Bonfires (Sawato). Sul suo sito un paio di tracce sono liberamente fruibili.

F.Calabrese
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 12 settembre 2016, 14:52

Mah... che volete che dica...!

Io ho iniziato ad ascoltare diffusori HiFi quando avevo 13 anni (ne ho 59) e ricordo bene come il mio parere coincidesse abbastanza da vicino con quello dei miei coetanei anche loro appassionati. Ci piacevano le KEF 104ab; odiavamo le AR 2ax e le AR5, mentre per le AR 3a e le LST nutrivamo amore ed odio insieme. Salendo di livello trovavamo entusiasmanti (ma faticose all'ascolto) le Klipschorn, e via via peggiori le la Scala, le Corwall, le Heresy. Caso a parte per Magneplanar e Bose, amate da alcuni e vomitevoli per altri.

Poi -un pomeriggio- ascoltai una coppia di AR 3a pilotate da un integrato Scott a valvole... e rimasi di sasso...
Anni prima avevo ascoltato pre e finale CM-Laboratories... e le JBL Paragon... decisamente altra roba...
Per non parlare di quelle Electrovoice (forse un Kit) con un bicono come mid e con il woofer in polistirolo (mitiche !).

Ecco... questi tre ascolti furono per me il campanello di allarme, che mi faceva intuire quando miserabile fosse la reale qualità dei miei precedenti ascolti.

La conferma definitiva avvenne con l'ascolto di "Profondo Rosso" in Studio (Trafalgar) con woofers e drivers Gauss, con il segnale del 16 piste...
Fino ad allora avevamo semplicemente scherzato !!!

In due parole: è facile illudersi del buon livello qualitativo dei "soliti impiantini"... fino a che non si ha l'occasione di ascoltare qualcosa di serio...!!!

Poi... soltanto poi si riesce a comprendere quanto mancasse rispetto alla VERA HiFi...!

E' chiaro che ignoranza e suggestione si alternano.

Saluti
F.C.

ciroschi
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da ciroschi » lunedì 12 settembre 2016, 14:59

Salve,
Vi ringrazio per il "grande", però dobbiamo chiarire bene il "grande". Se vi riferite al peso, avete indovinato, sono "grande", :twisted: se è per altro,
lo dovrebbe dire uno psicologo, dopo avermi analizzato. :D Solo per informazione, ho fatto di peggio. :mrgreen:
Saluti.
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

Ute
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da Ute » lunedì 12 settembre 2016, 16:49

ciroschi ha scritto:Salve,
scusate l'intromissione, voglio aggiungere un fatto che mi capita spesso, quando invito qualche "audiofilo" a casa mia. Già da qualche anno, costruisco una scatoletta di legno,
ben verniciata e presentabile, la metto sul trafo di alimentazione del mio ampli a valvole, è tutti sentono delle differenze in meglio del suono. La prova la faccio varie volte,
per dare al malcapitato, la possibilità di ascoltare bene, quando poi gli dico che dentro non cé niente, assolutamente niente, si offendono e se ne vanno un po incazzati. :mrgreen:
Non capisco il perché, cosa gli ho fatto di male, voi avete una spiegazione? :mrgreen:
Saluti.
Secondo le teorie di Scardamaglia, è possibilissimo che tu abbia introdotto una variabile senza saperlo.

Daniele Pucciarelli
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da Daniele Pucciarelli » lunedì 12 settembre 2016, 19:22

Ute ha scritto:
ciroschi ha scritto:Salve,
scusate l'intromissione, voglio aggiungere un fatto che mi capita spesso, quando invito qualche "audiofilo" a casa mia. Già da qualche anno, costruisco una scatoletta di legno,
ben verniciata e presentabile, la metto sul trafo di alimentazione del mio ampli a valvole, è tutti sentono delle differenze in meglio del suono. La prova la faccio varie volte,
per dare al malcapitato, la possibilità di ascoltare bene, quando poi gli dico che dentro non cé niente, assolutamente niente, si offendono e se ne vanno un po incazzati. :mrgreen:
Non capisco il perché, cosa gli ho fatto di male, voi avete una spiegazione? :mrgreen:
Saluti.
Secondo le teorie di Scardamaglia, è possibilissimo che tu abbia introdotto una variabile senza saperlo.
Potrebbe anche essere vero. Però va dimostrata.
Altrimenti tutti a farsi le scatole dei più disparati materiali, così, ad kazzum.....per poi posizionarle in qua e là.....

Non so a voi, ma un mondo "totalmente casuale" non lo concepisco; per cui se qualcuno riesce a dimostrare che una scatola di legno su un trafo "fa suonare diversamente l'impianto", lo accetterei volentieri. E leggerei anche la relazione di tale studio con grande interesse.

In ogni caso, SE questa variabile fosse "percepibile", è IMPORTANTE anche darle un PESO rispetto alle altre variabili presenti.
Altrimenti siamo al "vale tutto".

Buon lavoro! :D
Daniele Pucciarelli - autocostruttore diffusori RD

leonida
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da leonida » martedì 13 settembre 2016, 6:54

Ute ha scritto:
ciroschi ha scritto:Salve,
scusate l'intromissione, voglio aggiungere un fatto che mi capita spesso, quando invito qualche "audiofilo" a casa mia. Già da qualche anno, costruisco una scatoletta di legno,
ben verniciata e presentabile, la metto sul trafo di alimentazione del mio ampli a valvole, è tutti sentono delle differenze in meglio del suono. La prova la faccio varie volte,
per dare al malcapitato, la possibilità di ascoltare bene, quando poi gli dico che dentro non cé niente, assolutamente niente, si offendono e se ne vanno un po incazzati. :mrgreen:
Non capisco il perché, cosa gli ho fatto di male, voi avete una spiegazione? :mrgreen:
Saluti.
Secondo le teorie di Scardamaglia, è possibilissimo che tu abbia introdotto una variabile senza saperlo.
Ha introdotto una variabile,anche abbastanza sensibile, al risultato finale.
Qualsiasi oggetto posto sopra un trasformatore di un'apparecchiatura in funzione , anche un semplice foglio di carta, genera un preciso fenomeno( per quanto abbondantemente mi risulti), fenomeno in grado di provocare una sensibile variazione della qualità sonora percepita, almeno in soggetti sensibili ed allenati, ed in sistemi in grado di manifestare differenze di qualsiasi genere.
Ne discutei con Luca Chiomenti circa sei anni fa, Luca si era accorto del fenomeno, e fu proprio lui a riportarmi l'esperimento che aveva effettuato con fogli di carta differenti, non sapendo comunque darsi una qualsivoglia spiegazione.
Gli spiegai quale era a mio parere la causa, la stessa che oggi, con maggior dovizia di conoscenza, mi permette di rendere il fenomeno ripetibile in ogni caso è condizione, ed acquisibile da qualsiasi soggetto.
Ovviamente, dal punto di vista elettrico nessuna variazione fisica misurabile potrà avvenire al semplice posizionamento di un foglio di carta su un oggetto come un trasformatore, ma non è sul lato elettrico che si dovrà indagare per poter scoprire quale rapporto causa effetto produce costantemente una prevedibile differenza la quale,, in funzione della'oggetto utilizzato, è in grado di generare una variazione, inesistente a qualsiasi strumento, ma perfettamente percepibile come maggiorazione del livello di volume di una x porzione dello spettro acustico.
Meglio o peggio è in funzione del gradimento o meno dell'esaltazione percepita di una x porzione dello spettro acustico in un determinato contesto acustico.
La causa del fenomeno, una volta perfettamente inquadrata, può essere incanalata inella produzione di un sensibile ed oggettivamente condiviisibile incremento della qualità sonora percepita.

leonida
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da leonida » martedì 13 settembre 2016, 7:00

Daniele Pucciarelli ha scritto:
Ute ha scritto:
ciroschi ha scritto:Salve,
scusate l'intromissione, voglio aggiungere un fatto che mi capita spesso, quando invito qualche "audiofilo" a casa mia. Già da qualche anno, costruisco una scatoletta di legno,
ben verniciata e presentabile, la metto sul trafo di alimentazione del mio ampli a valvole, è tutti sentono delle differenze in meglio del suono. La prova la faccio varie volte,
per dare al malcapitato, la possibilità di ascoltare bene, quando poi gli dico che dentro non cé niente, assolutamente niente, si offendono e se ne vanno un po incazzati. :mrgreen:
Non capisco il perché, cosa gli ho fatto di male, voi avete una spiegazione? :mrgreen:
Saluti.
Secondo le teorie di Scardamaglia, è possibilissimo che tu abbia introdotto una variabile senza saperlo.
Potrebbe anche essere vero. Però va dimostrata.
Altrimenti tutti a farsi le scatole dei più disparati materiali, così, ad kazzum.....per poi posizionarle in qua e là.....

Non so a voi, ma un mondo "totalmente casuale" non lo concepisco; per cui se qualcuno riesce a dimostrare che una scatola di legno su un trafo "fa suonare diversamente l'impianto", lo accetterei volentieri. E leggerei anche la relazione di tale studio con grande interesse.

In ogni caso, SE questa variabile fosse "percepibile", è IMPORTANTE anche darle un PESO rispetto alle altre variabili presenti.
Altrimenti siamo al "vale tutto".

Buon lavoro! :D
Perfettamente d'accordo.

ciroschi
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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da ciroschi » martedì 13 settembre 2016, 8:53

Salve,
ce solo un piccolo problema riguardo a quello che ho scritto, non succede assolutamente niente, sul trafo ci potete mettere quello che volete, ma non succede niente.
Solo nel cervello di chi ascolta, succede qualcosa perché, si aspetta che succeda qualcosa. Altro esempio/esperimento che ho fatto; a casa di un amico con impianto formato
da, diffusori Infinity RS1, quattro colonne, ampli per i bassi Krell, ampli per i medio-alti Audio Research M300 mono. 10 persone all'ascolto, un ascoltatore, "devi mettere
l'AR sui bassi, secondo me suona meglio", padrone di casa "OK, Ciro dammi una mano, Pasquà nun' cagnà niente fa finta", alla riaccensione l'ascoltatore, "visto che suona meglio di prima?" Ovviamente hanno annuito quasi tutti, Pasquale a Glauco, "ma non abbiamo cambiato niente". etc. Quindi, di che parliamo? :twisted: :twisted: :twisted:
Non parlerò assolutamente di quello che io e altro amico cosa abbiamo combinato agli "idiofili" in vari top audio. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti.


PS= leggete bene lo scritto in fondo, sotto il mio nome, grazie.
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da gigigi » martedì 13 settembre 2016, 9:39

Leonida ha scritto:Qualsiasi oggetto posto sopra un trasformatore di un'apparecchiatura in funzione , anche un semplice foglio di carta, genera un preciso fenomeno( per quanto abbondantemente mi risulti), fenomeno in grado di provocare una sensibile variazione della qualità sonora percepita, almeno in soggetti sensibili ed allenati, ed in sistemi in grado di manifestare differenze di qualsiasi genere.
Ne discutei con Luca Chiomenti circa sei anni fa, Luca si era accorto del fenomeno, e fu proprio lui a riportarmi l'esperimento che aveva effettuato con fogli di carta differenti, non sapendo comunque darsi una qualsivoglia spiegazione.
Gli spiegai quale era a mio parere la causa, la stessa che oggi, con maggior dovizia di conoscenza, mi permette di rendere il fenomeno ripetibile in ogni caso è condizione, ed acquisibile da qualsiasi soggetto.
Ovviamente, dal punto di vista elettrico nessuna variazione fisica misurabile potrà avvenire al semplice posizionamento di un foglio di carta su un oggetto come un trasformatore, ma non è sul lato elettrico che si dovrà indagare per poter scoprire quale rapporto causa effetto produce costantemente una prevedibile differenza la quale,, in funzione della'oggetto utilizzato, è in grado di generare una variazione, inesistente a qualsiasi strumento, ma perfettamente percepibile come maggiorazione del livello di volume di una x porzione dello spettro acustico.
Meglio o peggio è in funzione del gradimento o meno dell'esaltazione percepita di una x porzione dello spettro acustico in un determinato contesto acustico.
La causa del fenomeno, una volta perfettamente inquadrata, può essere incanalata inella produzione di un sensibile ed oggettivamente condiviisibile incremento della qualità sonora percepita.
Ragazzi, per me Leonida è troppo forte...non ce la faccio...
Per fortuna c'è Ciroschi che è ancora più forte... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Re: Leonida... hai ragione...!

Messaggio da F.Calabrese » martedì 13 settembre 2016, 10:46

Quello dei biglietti da visita (riscaldati col phon) e poi collocati sopra ad un trasformatore di alimentazione è un esperimento a cui sono stato sottoposto anch'io.

Ovviamente non ho udito alcuna differenza tra l'ascolto con e senza biglietto...

Mancava la componente suggestiva (mi veniva da ridere...) !

Credo che questo caso illustri meglio di ogni altro il VERO meccanismo di certi tweak.

D'altra parte lo stesso Leonida/Scardamaglia esclude influenze fisiche tali da causare le differenze percepite.

Saluti
F.C.

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