AMPLI: un 3d con una dedica precisa (Mariorossi)
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Standing ovation
Ed ora TUTTI IN PIEDI... arriva il primo vero e proprio colpo di genio progettuale: l'ampli di Blomley, del 1971 !!!
L'idea è semplice quanto geniale: spostare la suddivisione dei due rami del push-pull di uno stadio a monte, sfruttando la maggiore linearità di stadi in corrente...
Qui sopra lo schema a blocchi; qui sotto la spiegazione della maggiore linearità dei diodi pilotati in corrente...
Segue
F.C.
L'idea è semplice quanto geniale: spostare la suddivisione dei due rami del push-pull di uno stadio a monte, sfruttando la maggiore linearità di stadi in corrente...
Qui sopra lo schema a blocchi; qui sotto la spiegazione della maggiore linearità dei diodi pilotati in corrente...
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Standing ovation, segue...
E questa è l'implementazione dell'ampli di Blomley pubblicata su Wireless World nel 1971...
Un ampli talmente all'avanguardia che non ne esiste uno simile in giro...
Ovviamente abbiamo davanti l'implementazione da Kit... supereconomica e poco potente...
Non immaginate che cosa si potrebbe fare con una topologia del genere, se implementata ad alto livello...!!!
Roba da mandare al supermercato il 99 per cento degli ampli che conoscete (esclusi quelli a valvole...).
Saluti
F.C.
Un ampli talmente all'avanguardia che non ne esiste uno simile in giro...
Ovviamente abbiamo davanti l'implementazione da Kit... supereconomica e poco potente...
Non immaginate che cosa si potrebbe fare con una topologia del genere, se implementata ad alto livello...!!!
Roba da mandare al supermercato il 99 per cento degli ampli che conoscete (esclusi quelli a valvole...).
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Sopra alle nuvole...
Se l'ampli di Blomley era la prova dell'esistenza in natura della genialità, qui ne abbiamo da Premio Nobel...
D2S... Square Law... vale a dire la soluzione definitiva al problema della distorsione d'incrocio...
Un volo da brividi sopra le nuvole... dove il sole acceca !!!
Questa è l'implementazione essenziale , con i Mosfet come elementi attivi... polarizzati grazie alla nonlinearità complementare dei BJT.
GENIO ASSOLUTO...! Altro che Kondo, Mark Levinson e Nelson Pass...!!!
Segue versione complementare...
F.C.
D2S... Square Law... vale a dire la soluzione definitiva al problema della distorsione d'incrocio...
Un volo da brividi sopra le nuvole... dove il sole acceca !!!
Questa è l'implementazione essenziale , con i Mosfet come elementi attivi... polarizzati grazie alla nonlinearità complementare dei BJT.
GENIO ASSOLUTO...! Altro che Kondo, Mark Levinson e Nelson Pass...!!!
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Sopra alle nuvole...
Ed ecco lo schema D2S (Square law) applicato integralmente, con i transistor finali polarizzati grazie alla nonlinerità dei mosfet piloti...
Ora la solita domanda: "Quanti ampli Hi-End, progettati dai (presunti) Padreterni di ogni dove, utilizzano soluzioni a questo livello di genialità...??? Ripeto: GENIALITA', NON SOFISTICAZIONE...!!!"
Nessuno... vero Bebo ??? vero, Montanucci...???
Saluti
F.C.
Ora la solita domanda: "Quanti ampli Hi-End, progettati dai (presunti) Padreterni di ogni dove, utilizzano soluzioni a questo livello di genialità...??? Ripeto: GENIALITA', NON SOFISTICAZIONE...!!!"
Nessuno... vero Bebo ??? vero, Montanucci...???
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Dulcis in fundo
Ed infine ecco l'idea più antica, di un anno più anziana del Feedback...vale a dire il Feedforward...!!!
Semplice e geniale... è l'unica tecnica che permette di ipotizzare l'ANNULLAMENTO TOTALE DELLA DISTORSIONE...
Il come è spiegato qui sopra: si compara il segnale in uscita da un ampli con quello di ingresso e si riporta la distorsione ricavata in uscita, ma in controfase (vale a dire sul terminale opposto del trasduttore...).
Et voilà, la distorsione scompare (finché l'ampli correttore ce la fa...).
Segue
F.C:
Semplice e geniale... è l'unica tecnica che permette di ipotizzare l'ANNULLAMENTO TOTALE DELLA DISTORSIONE...
Il come è spiegato qui sopra: si compara il segnale in uscita da un ampli con quello di ingresso e si riporta la distorsione ricavata in uscita, ma in controfase (vale a dire sul terminale opposto del trasduttore...).
Et voilà, la distorsione scompare (finché l'ampli correttore ce la fa...).
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Dulcis in fundo...
La correzione, anzi l'annullamento, della distorsione mediante il Feedforward si può implementare anche senza dover collegare a ponte i due finali (quello principale e quello di correzione...). Ecco la soluzione alternativa, ripresa da un articolo su WIRELESS WORLD DEL 1974... Ripeto millenovencentosettantaquattro... 37 anni fa...
Per favore... guardatevi intorno e ditemi se vedete all'orizzonte alcun ampli di questo genere, magari marchiato Accuphase, o Viola, o Vitus... o fate voi...!!!
E invece...
Segue subito
F.C.
Per favore... guardatevi intorno e ditemi se vedete all'orizzonte alcun ampli di questo genere, magari marchiato Accuphase, o Viola, o Vitus... o fate voi...!!!
E invece...
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Dulcis in Fundo: made in Italy
Ottobre 1994... Wireless World... un lampo di luce acceca i lettori che ne sfogliano le pagine...
E' con grande probabilità la soluzione progettuale più avanzata in assoluto, nel campo degli amplificatori SS (ma in qualsiasi altro... volendo).
Ed è l'idea di un Italiano speciale: il Prof. Stochino... che in un colpo solo riesce a progettare e realizzare la cosa più vicina all'AMPLI PERFETTO che si possa pensare... Uno schema con Feedforward in cui l'ampli di correzione interviene tramite un trasformatore il cui nucleo NON è sollecitato dal segnale...
Di Stochino conosco solo la voce, al telefono: l'amico che mi aveva promesso di farmelo incontrare non c'è più; era il Presidente della Sezione Italiana dell'AES.
Gli esprimo e confermo qui la mia ammirazione...
Saluti
F.C.
P.S.: Poco tempo dopo questo post ho avuto modo di incontrare Stochino, ad un incontro AES all'Università. Gli ho espresso tutta la mia ammirazione, e lui mi ha raccontato il perché abbia rinunciato a produrre il suo capolavoro. Troppa mafietta nell'HiFi...!!!
E' con grande probabilità la soluzione progettuale più avanzata in assoluto, nel campo degli amplificatori SS (ma in qualsiasi altro... volendo).
Ed è l'idea di un Italiano speciale: il Prof. Stochino... che in un colpo solo riesce a progettare e realizzare la cosa più vicina all'AMPLI PERFETTO che si possa pensare... Uno schema con Feedforward in cui l'ampli di correzione interviene tramite un trasformatore il cui nucleo NON è sollecitato dal segnale...
Di Stochino conosco solo la voce, al telefono: l'amico che mi aveva promesso di farmelo incontrare non c'è più; era il Presidente della Sezione Italiana dell'AES.
Gli esprimo e confermo qui la mia ammirazione...
Saluti
F.C.
P.S.: Poco tempo dopo questo post ho avuto modo di incontrare Stochino, ad un incontro AES all'Università. Gli ho espresso tutta la mia ammirazione, e lui mi ha raccontato il perché abbia rinunciato a produrre il suo capolavoro. Troppa mafietta nell'HiFi...!!!
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Ho "messo in cima" questo thread per sottolineare che il suo significato non è certo quello di proporre schemi di ampli (magari per eventuali autocostruttori, che con essi farebbero veramente meraviglie...).
Nello scorrere questi post dovreste, a mio parere, riflettere sul pericolo costituito dai recensori che non ne capiscono nulla di tecnica... quelli per cui tutti questi schemi sono solo disegnini sullo schermo e per i quali quel che conta è lo spessore del pannello frontale...
In questi tempi di crisi economica -per le riviste soprattutto- è facile che i collaboratori più esperti finiscano per essere sostituiti da volonterosi appassionati, pronti a farsi suggestionare da alette e mega-connettori... col risultato di moltiplicare in peggio la situazione di degrado progettuale già esistente.
I Forum hanno un notevole potere di giudizio e di indirizzo, ma male lo impiegano.
Saluti
F.C.
Nello scorrere questi post dovreste, a mio parere, riflettere sul pericolo costituito dai recensori che non ne capiscono nulla di tecnica... quelli per cui tutti questi schemi sono solo disegnini sullo schermo e per i quali quel che conta è lo spessore del pannello frontale...
In questi tempi di crisi economica -per le riviste soprattutto- è facile che i collaboratori più esperti finiscano per essere sostituiti da volonterosi appassionati, pronti a farsi suggestionare da alette e mega-connettori... col risultato di moltiplicare in peggio la situazione di degrado progettuale già esistente.
I Forum hanno un notevole potere di giudizio e di indirizzo, ma male lo impiegano.
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Sarebbe interessante un analisi dei vari ampli in classe D,T... T-amp,Ice power B&O,Hypex,la tecnologia dei Powersoft che se non ricordo male usa nei modelli di fascia alta i DSP per correggere la distorsione introdotta dalle correnti di ritorno degli AP,avevano pubblicato un articolo su questo...
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Re: AMPLI: un 3d con una dedica precisa
Avevo già pronta la scansione di questa tabella, da WW del 2000, nella quale si legge che il rendimento effettivo dei Classe-T (D) non è poi così alto da giustificare i dubbi sul loro comportamento sia in saturazione che ai bassissimi livelli.Paolo Eugeni ha scritto:Sarebbe interessante un analisi dei vari ampli in classe D,T... T-amp,Ice power B&O,Hypex,la tecnologia dei Powersoft che se non ricordo male usa nei modelli di fascia alta i DSP per correggere la distorsione introdotta dalle correnti di ritorno degli AP,avevano pubblicato un articolo su questo...
Solo i finali di maggiore potenza raggiungono quel 90 per cento che ne giustifica l'esistenza, ma non ancora il giudizio di qualità. (Però attenzione: il dato di rendimento è dubbio, quando il circuito non include i finali di potenza...)
I Powersoft con il circuito di sintesi di nuovi parametri per gli altoparlanti andrebbero provati: spero di poterlo fare presto.
Saluti
F.C.