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Moderatore: F.Calabrese
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PrandiniFabio
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da PrandiniFabio » domenica 15 luglio 2018, 17:12
ciclochitarrista ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 16:53
Tutti operano in questo modo? È che efficienza raggiungono?
Grazie
Fabio
Sicuramente si.
Basta fare un semplice paragone tra chitarra acustica ed elettrica, suonate egualmente forte l'acustica produce molta più pressione sonora.
Il pianoforte senza tavola armonica, l'arpa senza cassa di risonanza, il violino elettrico.
La differenza è sempre la stessa, cioè la presenza di una cassa/tavola armonica ampiamente vibrante.
Messa in moto dall'energia meccanica, la tavola/cassa va in risonanza, più risonanze ha più lo spettro è completo/equilibrato.
Da qui lo studio delle forme, degli spessori, delle catenature nelle chitarre, le "anime" nei contrabbassi, e così via.
Grazie,
Mi ricordo di un diffusore pubblicizzato su Suono negli anni 70 primi 80, che probabilmente sfruttava le risonanze di una tavola armonica per generare il suono, dall'esterno non si vedeva altro che legno; non gli ho mai dato tanto credito e non lo ho mai ascoltato, ma forse alla luce di questo, potrebbe aver funzionato.
Qualcuno lo conosce?
Saluti
Fabio
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C7P8
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da C7P8 » domenica 15 luglio 2018, 17:22
PrandiniFabio ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 17:12
ciclochitarrista ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 16:53
Tutti operano in questo modo? È che efficienza raggiungono?
Grazie
Fabio
Sicuramente si.
Basta fare un semplice paragone tra chitarra acustica ed elettrica, suonate egualmente forte l'acustica produce molta più pressione sonora.
Il pianoforte senza tavola armonica, l'arpa senza cassa di risonanza, il violino elettrico.
La differenza è sempre la stessa, cioè la presenza di una cassa/tavola armonica ampiamente vibrante.
Messa in moto dall'energia meccanica, la tavola/cassa va in risonanza, più risonanze ha più lo spettro è completo/equilibrato.
Da qui lo studio delle forme, degli spessori, delle catenature nelle chitarre, le "anime" nei contrabbassi, e così via.
Grazie,
Mi ricordo di un diffusore pubblicizzato su Suono negli anni 70 primi 80, che probabilmente sfruttava le risonanze di una tavola armonica per generare il suono, dall'esterno non si vedeva altro che legno; non gli ho mai dato tanto credito e non lo ho mai ascoltato, ma forse alla luce di questo, potrebbe aver funzionato.
Qualcuno lo conosce?
Saluti
Fabio
Una cavata pazzesca!
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ciclochitarrista
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da ciclochitarrista » domenica 15 luglio 2018, 17:42
Si, mi ricordo l'accrocco, chiaramente emette suoni.
Sicuramente fa arredo, fa figo in casa, piace alla moglie, quando il legno è stagionato nel caminetto fa furore.
Per il resto non ho informazioni, ma mi parve già allora "una ca..... pazzesca", come già suggerito da CP78.
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PrandiniFabio
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da PrandiniFabio » domenica 15 luglio 2018, 18:06
In effetti sparì in poco tempo.
Grazie
Fabio
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F.Calabrese
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da F.Calabrese » domenica 15 luglio 2018, 20:11
ciclochitarrista ha scritto: ↑domenica 15 luglio 2018, 16:53
Tutti operano in questo modo? È che efficienza raggiungono?
Sicuramente si.
Basta fare un semplice paragone tra chitarra acustica ed elettrica, suonate egualmente forte l'acustica produce molta più pressione sonora.
Il pianoforte senza tavola armonica, l'arpa senza cassa di risonanza, il violino elettrico.
La differenza è sempre la stessa, cioè la presenza di una cassa/tavola armonica ampiamente vibrante.
Messa in moto dall'energia meccanica, la tavola/cassa va in risonanza, più risonanze ha più lo spettro è completo/equilibrato.
Da qui lo studio delle forme, degli spessori, delle catenature nelle chitarre, le "anime" nei contrabbassi, e così via.
Spiegazione semplicemente strepitosa...!!!
Grazie a nome di tutti !
Saluti
F.C.
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oblomov
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da oblomov » lunedì 16 luglio 2018, 1:42
...
La tecnica consisteva essenzialmente nell'aggiunta, alla classica strumentazione basso-chitarra-batteria, di strumenti tipici della musica orchestrale quali archi, ottoni, triangoli, timpani e percussioni che mai, in precedenza, erano stati utilizzati nella musica pop
e che venivano registrati e poi sovrapposti (raddoppiandoli e triplicandoli) per ottenere un suono quasi unisono ed arrivare così ad un effetto di riverbero ed un suono più denso, quasi ad avvolgere l'ascoltatore in una massa sonora continua e che lo stesso Spector amava definire "un approccio wagneriano al rock & roll: piccole sinfonie per i bambini".
...
https://it.wikipedia.org/wiki/Wall_of_Sound

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C7P8
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da C7P8 » lunedì 16 luglio 2018, 22:10
oblomov ha scritto: ↑lunedì 16 luglio 2018, 1:42
...
La tecnica consisteva essenzialmente nell'aggiunta, alla classica strumentazione basso-chitarra-batteria, di strumenti tipici della musica orchestrale quali archi, ottoni, triangoli, timpani e percussioni che mai, in precedenza, erano stati utilizzati nella musica pop
e che venivano registrati e poi sovrapposti (raddoppiandoli e triplicandoli) per ottenere un suono quasi unisono ed arrivare così ad un effetto di riverbero ed un suono più denso, quasi ad avvolgere l'ascoltatore in una massa sonora continua e che lo stesso Spector amava definire "un approccio wagneriano al rock & roll: piccole sinfonie per i bambini".
...
https://it.wikipedia.org/wiki/Wall_of_Sound
Infatti sarebbe da capire come vorrebbe correlare Leonessa l'ascolto di questi brani fra i presunti " originali" e quelli riprodotti da un impianto tipo FC.

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Sandrelli
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da Sandrelli » mercoledì 18 luglio 2018, 11:57
F.Calabrese ha scritto: ↑giovedì 12 luglio 2018, 9:42
C'è di più: i brani rippati possono essere convertiti da 16 Bit / 44,1 KHz in 24 Bit / 96 KHz, portando certi convertitori e processori ad operare al massimo delle loro prestazioni. Ancora una volta si tratta di operazioni eseguibili rapidissimamente e non in tempo reale: quindi senza errori.
Segue
F.C.
Ma se il brano in origine è stato registrato a 16/44,1 cosa si pensa di migliorare traslando a 24/96 con quei programmini free ? C'è solo l'aggiunta di zeri e quindi uno spreco inutile di memoria.
Ultima modifica di
Sandrelli il mercoledì 18 luglio 2018, 12:09, modificato 2 volte in totale.
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Sandrelli
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da Sandrelli » mercoledì 18 luglio 2018, 12:07
F.Calabrese ha scritto: ↑giovedì 12 luglio 2018, 10:05
1)- Dei Mc Intosh abbiamo parlato spesso, spiegando (forse solo noi) che il segreto delle loro prestazioni musicali sta (anche) nel fatto che quando clippano non possono inviare Corrente Continua ai diffusori.
Al diffusore no, ma al nucleo del trasformatore si che può andare in saturazione inducendo un pò di distorsione.
Ma poi non sono autotrasformatori traslatori quelli adottati nei Mac ? In tal caso la cc passa.
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F.Calabrese
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da F.Calabrese » mercoledì 18 luglio 2018, 14:22
Sandrelli ha scritto: ↑mercoledì 18 luglio 2018, 12:07
...
Ma poi non sono autotrasformatori traslatori quelli adottati nei Mac ? In tal caso la cc passa.
Passerà pure... ma in parallelo al woofer ci saranno i pochi decimi di ohm della resistenza in DC della parte di avvolgimento condivisa.
Decisamente un corto per qualsiasi DC ed anche per le bassissime frequenze, induttanza permettendo.
Saluti
F.C.