leonida ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2019, 16:07
pragmaticamente, per misurare quello che vorremmo misurare, cosa dobbiamo misurare ed in che modo dobbiamo misurare?
Eventualmente, a misura effettuata, per valutare quello che vorremmo valutare, in che modo la stessa dovrà essere interpretata?
leonida ha scritto: ↑giovedì 4 luglio 2019, 16:10
Possibile che la misura sia altrettanto incerta quanto l'ascolto?
Esistono almeno TRE tipi diversi di misure, che non è il caso di confondere tra di loro.
Esistono le misure "standard", come quelle tipicamente pubblicate sulle riviste, che hanno lo scopo di permettere di comparare le prestazioni di diversi ampli/diffusori con uno stesso set di riferimento, vale a dire con lo stesso segnale di prova, alla stessa distanza, magari anche nello stesso ambiente... Ma sappiamo tutti che queste misure discriminano pochissimo: anzi sono state proprio scelte appositamente per questo motivo... per non creare imbarazzo a "recensori" che parlano sempre e comunque bene di qualsiasi prodotto, buono o pessimo che sia...
Esistono le
misurazioni veramente diagnostiche, vale a dire quelle che di solito i progettisti impiegano PER CAPIRE quale decisione progettuale comporti i potenziali migliori risultati, in prospettiva, all'ascolto. Queste misure si distinguono dalle precedenti per i fatto che sono mirate ad
evidenziare i difetti di ampli e diffusori, per esempio facendoli lavorare in condizioni di parziale sovraccarico (come non è detto che debbano poi realmente operare).
Infine esistono le
misurazioni atte a verificare l'affidabilità degli ascoltatori. Di queste se ne parla purtroppo pochissimo, ma sono importantissime. Cito ad esempio la misura del Livello di Picco Lineare, che, se ben condotta, può fornire all'esperto una indicazione assai affidabile del fatto che l'ampli stia clippando... addirittura di
quanto stia clippando...! Ebbene... se durante una prova d'ascolto si rileva appunto la presenza di clipping... ecco spiegati i commenti degli ascoltatori che avvertono un eccesso di altissime (*) o un senso di artificialità della resa...! Altro esempio: se io misuro lo spettro di due brani musicali, di cui uno risulta tagliato di 20 dB sulle alte, ma l'ascoltatore non si accorge di questa evidenza... beh... sarà facile pensare che il tizio sia un ascoltatore inesperto o in malafede...!
Saluti
F.C.
(*): Ci sono ascoltatori che non se ne accorgono minimamente ed altri cui addirittura piace quel "frizzantino"...
