Mi spiace che Daniele64 se la sia presa sul personale, che non era proprio mia intenzione, e del resto, delle sua polemica con Edoardo non ne so, non ne sapevo, e non ne voglio sapere niente.
Ma a leggere il suo post, quello poi quotato da Michele, non mi pare si possa equivocare molto, ed ho risposto per quello che ho vissuto sulla mia pelle, e non posso che ribadire quanto già espresso, perchè non amo leggere letture parziali di quella che è stata la storia della grande sonorizzazione, che in mancanza di contradditorio potrebbero apparire come assodate.
Mi scusi Daniele64, ma io non sono d'accordo, quando leggo:
Sto solo dicendo che JBL e' 10 anni avanti a tutti(da sempre)....e che,anche se per scelta strategica non vende piu' componenti da assemblare ma prodotti finiti(che costano e possono anche non piacere),rimane pur sempre uno scalino in piu' su tutti...per dimensione,Know-how,affidabilita',longevita' dei ricambi e non per ultimo per numero di brevetti depositati,senza dimenticare la moltitudine di paper AES che fanno storia pubblicati da gente che lavora-va per loro.
Da qui il confronto improponibile con Faital,B&C,Eighteensound......quando riusciranno a rappresentare un quarto di cio' che rappresenta JBL magari ne riparleremo.....anche di posacenere.
Un saluto.....sempre IMHO
Affermazioni come "JBL 10 anni avanti a tutti (da sempre)".......mi spiace, non le posso accettare.
Naturalmente non disconosco affatto il merito di JBL, ben prima che gli altri si mettessero a fare prodotti elettroacustici, come ho precisato.
Nel 1960, un driver come il 375 (o 2440), tra l' altro di derivazione Western Electric (c'è chi maligna anche su questo, ma non io), era effettivamente non solo 10, ma anche 30 anni avanti, su questo non ci piove. Come avanzatissimo era ed è il pur datato 2450, cosa che segnalai a suo tempo ed in numerose diverse occasioni.
Solo che gli audiofili non lo conoscono, perchè non è mai stato montato su una cassa hi-fi, e dubito fortemente che sulle riviste se ne sia mai parlato.
Ma lasciamo perdere il componente singolo e parliamo di sistemi completi in opera, che sono poi quelli che DEVONO funzionare:
Questo era il sistema di punta che JBL offriva sul mercato per tutti gli anni '80, assiemato con un prodotto denominato 4770 della prima "Sound Power Series", che oltre a campeggiare sulla copertina di un bel libro di John Eargle, era diffusa in quegli anni come la loro principale immagine pubblicitaria.
http://www.jblproservice.com/pdf/Sound% ... /4770A.pdf
Nel mentre che JBL insisteva con questa configurazione fiacca, a radiazione diretta fino a circa 800 Hz, ed oltremodo affetta da elevata distorsione e carenza di gittata, tutti gli altri nomi contemporanei operavano già da tempo con trombe su tutta la gamma (Martin, Klipsch), o comunque caricati (Turbosound), oppure, come nel caso di Meyer ed EAW, con trombe per frequenze superiori a circa 100 Hz,
ma evitando nel modo più assoluto di assegnare la gamma media ai woofer da 15", che è stato il più grosso errore compiuto da JBL nei suoi sistemi (e non solo in questo).
Un sistema di tal fatta è affetto da tante e tali cancellazioni di fase da offrire un disastro di risposta da poco sopra ai 100 Hz, (c'è anche un ben noto AES Paper della stessa JBL sull' argomento), variabile per ogni diverso punto di ascolto in sala, e tale da mettere il fonico nell' impossibilità di fare assolutamente nulla per rendere l' ascolto omogeneo e gradevole, perchè quello che sentirà lui sarà completamentediverso da ciò che sente il resto del pubblico.
E' a questa soluzione che gli altri hanno fatto "cagare gli spilli", tant'è vero che si dovette aspettare Bill Gelow ed il sistema HLA, giunto un bel po' di anni dopo, per vedere una cassa JBL sufficientemente direttiva e con una tromba per frequenze medio basse.
Ma nel frattempo erano passati 10 anni, gli altri avevano fatto sfracelli e JBL non è mai più stata in grado di riguadagnare la fama del passato in quest' ambito, che si è frammentato in mille rigagnoli di eccellenti oggetti che costano ancora dei bei soldi sul mercato dell' usato, o se preferite, di rinverdire il MITO di cui si vuole a tutti i costi parlare.
Come ho fatto presente, per il MITO c'è il bellissimo sito che tutti conosciamo, che ho segnalato nel mio post precedente, ma la storia vera e vissuta ha segnato un percorso un po' diverso da quello che appare dall' assolutista post di Daniele64.
Naturalmente IMHO
Marcello Croce
"Se il suono scadente fosse fatale, l' audio sarebbe la prima causa di morte". Don Davis