il valore di un prodotto anche hifi e
Moderatore: F.Calabrese
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Ecco che cominciano i problemi...se il punto di equilibrio ė raggiunto a un livello di quantità troppo alto sono fermo.
Devo alzare i margini e ci sono vari modi
Agire sul valore che viene riconosciuto al mio prodotto,ecco che poi si vendono delle belle scatole...il valore aggiunto mi permette di raggiungere il punto di pareggio prima..guardate quando sballate un prodotto apple,klipsh,rolex,sf....tanto per...
Capite ora quanto costa?fogli protettivi in ogni dove,certificati...garanzie,fogli di controllo,scatole,cofanetti vellutati in pelle,depliants...è una libidine.
Probabilmente avrei potuto spendere invece in un tweeter meno scarso,ma il marketing mi dice di no.e i dati di mercato pure..chisså quanti prodotti sono migliori di sf ma restano sugli scaffali.
Devo alzare i margini e ci sono vari modi
Agire sul valore che viene riconosciuto al mio prodotto,ecco che poi si vendono delle belle scatole...il valore aggiunto mi permette di raggiungere il punto di pareggio prima..guardate quando sballate un prodotto apple,klipsh,rolex,sf....tanto per...
Capite ora quanto costa?fogli protettivi in ogni dove,certificati...garanzie,fogli di controllo,scatole,cofanetti vellutati in pelle,depliants...è una libidine.
Probabilmente avrei potuto spendere invece in un tweeter meno scarso,ma il marketing mi dice di no.e i dati di mercato pure..chisså quanti prodotti sono migliori di sf ma restano sugli scaffali.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
La produzione viene limitata per mantenere alti gli standard qualitativi....
I tempi di consegna si allungano,si aumenta il portafoglio clienti,si lavora sul venduto,bisogna aspettare per avere certi prodotti...il valore dell'usato cresce..tutto perchė?suonava meglio il diffusore sf?era preciso il rolex?la ferrari era la migliore auto sportiva?
no probabilmente no,si poteva fargli alle minima un crossover piū performante...ma le minima le vendono da 20 anni..le klipsh da 50...
Dunque scusate la divagazione,decido di rifare la scatoletta bella laccata anche io...opto per tutti gli orpelli e sposto il mio prodotto in un segmento più alto grazie magari a qualche recensione ho fatto qualche inevitabile compromesso.
I tempi di consegna si allungano,si aumenta il portafoglio clienti,si lavora sul venduto,bisogna aspettare per avere certi prodotti...il valore dell'usato cresce..tutto perchė?suonava meglio il diffusore sf?era preciso il rolex?la ferrari era la migliore auto sportiva?
no probabilmente no,si poteva fargli alle minima un crossover piū performante...ma le minima le vendono da 20 anni..le klipsh da 50...
Dunque scusate la divagazione,decido di rifare la scatoletta bella laccata anche io...opto per tutti gli orpelli e sposto il mio prodotto in un segmento più alto grazie magari a qualche recensione ho fatto qualche inevitabile compromesso.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Non dimentichiamo che se voglio fare un prodotto diffusore a tromba il mio concorrente ė klipsh...avantguarde...cessaro.
dicevo adesso ho il progetto che compete,ho il vantaggio di fare la prima mossa, scelgo io il prodotto,come farlo suonare,ho lo svantaggio che non ho ancora prodotto un paio di diffusori e che probabilmente il capitale di rischio ė troppo.
del resto devo assolutamente pensare a come industrializzare quel diffusore e come commercializzarlo.
La commercializzazione di supponiamo 100 coppie annue presuppone forse la consegna di 20 coppie per gli ascolti e un magazzino tanto piu grande quanto piū lunghi sono i tempi di produzione...che al momento sono autocostruite..
dicevo adesso ho il progetto che compete,ho il vantaggio di fare la prima mossa, scelgo io il prodotto,come farlo suonare,ho lo svantaggio che non ho ancora prodotto un paio di diffusori e che probabilmente il capitale di rischio ė troppo.
del resto devo assolutamente pensare a come industrializzare quel diffusore e come commercializzarlo.
La commercializzazione di supponiamo 100 coppie annue presuppone forse la consegna di 20 coppie per gli ascolti e un magazzino tanto piu grande quanto piū lunghi sono i tempi di produzione...che al momento sono autocostruite..
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Pur anche avendo tenuto i margini per i ricarichi dobbiamo pur conoscere le politiche di vendita dei nostri concorrenti,i margini di guadagno che lasciano,sarebbe bello che fate tutti i conti e poi scoprite che il modello cioè i prodotti cui volete competere non hanno mercato,o che i negozianti non li tengono proprio se non dietro richiesta del cliente,o che le politiche commerciali dei vostri competitors sono troppo aggressive,vi obbligassero a negozi marginali..
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Bhe se vogliamo, dopo aver individuato il prodotto,individuato il segmento di mercato,fatto le dovute ricerche di mercato,anche avere la speranza di venderlo a un negozio e farcelo pagare non è sufficiente che suoni tollerabilmente bene,che sia relativamente innovativo,ragionevolmente accattivante,che abbia recensioni magnifiche,occorre accontentare le aspettative di profitto del lavoro del negoziante.se noi fossimo al posto suo andremmo forse a promuovere un prodotto come il nostro?
O magari preferiremmo le agitate acque dei nostri fornitori...immaginarsi che in certe regioni non si trovi nemmeno un cliente e che in altre si debba passare da un grossista.. non è essere pessimisti.
Le venti coppie con l'obiettivo di 5 coppie per punto vendita annuo potrebbero diventare una chimera.
O magari preferiremmo le agitate acque dei nostri fornitori...immaginarsi che in certe regioni non si trovi nemmeno un cliente e che in altre si debba passare da un grossista.. non è essere pessimisti.
Le venti coppie con l'obiettivo di 5 coppie per punto vendita annuo potrebbero diventare una chimera.
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Vi state rendendo conto che vi ho fatto toccare con mano come se ripetiamo passo passo tutti i passaggi necessari per una vendita attraverso i canali tradizionali ci ritroviamo peggio di chi ci ha preceduto....perché oltretutto arriviamo per ultimi,quindi avremo una rete distributiva peggiore,clienti marginali,profitti minori a paritå di altre condizioni rispetto ai nostri competitori,un prodotto che dovremo peggiorare se vogliamo sopravvivere....e non siamo ancora entrati nell'industrializzare nulla,andremo a cercare di semplificare i crossover,subfornitori più economici...
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
A questo punto siamo a un bivio:
1-rimettiamo in piedi un altro progetto di diffusore,studiato il mercato che ne possa assorbire una quantità ancor minore cioè nel lusso sfrenato diciamo 20 coppie annue numerate e stop.
2-usciamo dalla rete di vendita tradizionale e studiamo un metodo di vendita innovativo,che salti piè pari la filiera distributore negozio
1-rimettiamo in piedi un altro progetto di diffusore,studiato il mercato che ne possa assorbire una quantità ancor minore cioè nel lusso sfrenato diciamo 20 coppie annue numerate e stop.
2-usciamo dalla rete di vendita tradizionale e studiamo un metodo di vendita innovativo,che salti piè pari la filiera distributore negozio
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Comunque sia l'aziendina non può più essere quella da cui si era partiti..produrre un diffusore è diverso che farne 20 o 100,una cartotecnica..le fustelle..il magazzino degli imballaggi le qtà minime ci sono..
I collaboratori....la manodopera qualificata...non è uno scherzo.
i subfornitori,...falegnameria,verniciatura....
Il magazzino ricambi....la catalogazione dei pezzi di ricambio,le fiere chi le fa?chi resta a produrre?
La segretaria che parli le lingue,un alter ego del titolare,un magazziniere sveglio...un furgoncino...
L'assemblaggio va fatto in locali idonei da persone attente ai controlli di qualità richiesti...
bisogna essere in grado di fare l'assistenza di seguire i clienti..
di seguire le esportazioni,...sono tante le cose che girano dietro quel klipshorn eh
I collaboratori....la manodopera qualificata...non è uno scherzo.
i subfornitori,...falegnameria,verniciatura....
Il magazzino ricambi....la catalogazione dei pezzi di ricambio,le fiere chi le fa?chi resta a produrre?
La segretaria che parli le lingue,un alter ego del titolare,un magazziniere sveglio...un furgoncino...
L'assemblaggio va fatto in locali idonei da persone attente ai controlli di qualità richiesti...
bisogna essere in grado di fare l'assistenza di seguire i clienti..
di seguire le esportazioni,...sono tante le cose che girano dietro quel klipshorn eh
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
Ho trovato un tread che reputo istruttivo nel forum veramente bello di 17 pagine ma che mi ha dato molto e ho letto di un fiato..l'ho resuscitato e messo negli imperdibili....
Cordiali saluti
Cordiali saluti
-
- Messaggi: 10
- Iscritto il: giovedì 11 giugno 2015, 12:54
Re: il valore di un prodotto anche hifi e
mi permetto di quotarti dal "basso" dell mia esperienza, fotocopia della tua (con la sola sostituzione di ESA al posto di CERN e Politecnico di Torino al posto della Sapienza).l_pisani_54 ha scritto:La realtà del nostro (intendo italiano) disastro ha molte facce.
Ci sono molti giovani che non sono disposti a fare pratica per imparare, ma ci sono anche persone che cercano di sfruttare la voglia di inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi ci sono industrie troppo piccole per poter competere a livello di tecnologia e ricerca, che finiscono gambe all'aria, perché se produci oggetti con poco valore aggiunto, sarai fatto fuori di chi produce in paesi con mano d'opera più a buon mercato.
Poi molti industriali, negli anni passati, hanno delocalizzato in maniera selvaggia per produrre a costi (ma non necessariamente a prezzi di vendita) sempre più bassi in Romania, poi in Moldavia, poi magari in Transnistria, dimenticando che gli operai italiani non avrebbero potuto comprare i loro prodotti perché ormai senza reddito, ma nemmeno quelli di quei paesi, perché pagati una miseria.
Due anni fa, mio figlio, laureato con il massimo di voti alla triennale di Fisica alla Sapienza, ha ricevuto un'offerta da una ditta romana di elettronica.
Chiese quanto sarebbe stato retribuito e gli risposero: "nulla, ti fai un po' di pratica."
Gli rispose che ci avrebbe pensato (si fa per dire), proprio in quei giorni ricevette la risposta positiva dal Cern di Ginevra, dove andò a fare tre mesi di pratica, ben pagato, e dove è tornato un anno dopo, rimanendoci più di un anno, sempre a fare pratica (Technical Student), pagato questa volta anche di più (non dico quanto perché mi vergogno un po', visto che ha preso parecchio più di me.
Qui tra un po' rimarranno solo i raccomandati e quelli che non sanno o non hanno voglia di fare nulla.
Ma io credo che in questi nostri figli, emigranti di lusso, alberghi ancora il desiderio di tornare a vivere e lavorare a casa loro.