Toscanaccio ha scritto: ↑venerdì 15 gennaio 2021, 16:39
La linearità del dispositivo in sé stesso ci potrebbe portare un po' fuori strada...
E' esattamente come dici...
Quel che manca per davvero alla cultura diffusa in materia di HiFi è purtroppo la cognizione degli effetti delle nonlinearità reali, vale a dire quelle che si verificano nelle VERE ed effettive condizioni di impiego. E l'articolo di Russell O. Hamm è stato forse il primo ad affrontare il problema.
Io da ventenne o poco più ho progettato diversi grandi impianti da concerto, e ricordo perfettamente il fatto che i test di ascolto si facevano prevalentemente in condizioni di sovraccarico -magari leggero- ma comunque di sovraccarico... perché
quelle sarebbero state le
VERE condizioni di impiego.
Anni dopo un tecnico dei Pink Floyd mi spiegò che lui -per ogni tour- teneva un conteggio dei guasti e delle parti da sostituire per conto di chi era a capo. Mi disse che -nel caso in cui non vi fossero stati danni- il tour successivo sarebbe partito con meno ampli e diffusori, visto che appunto se ne poteva fare a meno...
A chi ci legge potrà sembrare che questi ragionamenti siano quanto di più lontano ci possa essere dalla vera Alta Fedeltà, ma non è così.
Nel comporre ogni impianti HiFi occorre infatti fare sempre i conti con la coperta corta costituita dalla potenza degli ampli, dall'efficienza dei diffusori e dalla grandezza degli ambienti d'ascolto. E solo un impianto stra-surdimensionato (leggi FH per Aleandro con finali GM-400) potrebbe passare indenne dalla pratica di dover sacrificare comunque qualcosa.
Questo qui è solo uno spunto: se vi va ne discutiamo, delle "finezze progettuali" che fanno suonar bene un impianto anche in condizioni dove un impianto analogo cederebbe, appunto senza quelle accortezze.
Saluti
F.C.