Eccomi... Ora vi racconterò di un esperimento che feci 15 anni fa mentre scrivevo le 18 Linee Guida per l'APAT.
Mi procurai due ampli di eguale potenza, di cui uno era a valvole (il Single Ended di EL34 di Nuova Elettronica, che è un poco controreazionato), mentre l'altro era una scheda con quattro canali da 10 Watt ciascuno, a transistor.
Per capire la differenza nella modalità del clipping, sintetizzai una forma d'onda particolare: una mezza semionda a frequenze alternate (1-1,25 KHz), che inviavo quattro volte, con intervalli di mezzo secondo, seguita da altri quattro campioni di polarità negativa...
L'impulso lo avevo filtrato verso il basso, eliminando la componente in continua, ed avevo anche alzato di una decina di dB la gamma bassa sotto 250 Hz, ottenendo questo spettro:

- Impul_orig_spet.jpg (58.8 KiB) Visto 13042 volte
Notate i due spettri leggermente diversi in alto, ma complementari. Alternandoli il fonometro avrebbe letto una risposta lineare, ancorché in pendenza.
Attenzione al rinforzo in gamma bassa, che permette di simulare lo spettro tipico delle percussioni basse: ed appunto così suona.
La cosa si è rivelata preziosa per individuare anche all'ascolto la percentuale di clipping oltre la quale il suono sarebbe stato percepito come distorto.
Segue
F.C.