La verità sulle elettroniche vintage

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wiking
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Agi e compagnia

Messaggio da wiking » sabato 30 aprile 2011, 19:33

Marcello benvenuto tra di noi, e...che dire, il tuo sistema vintage è davvero particolarissimo.
Il pre, prodotto oltre 30 anni dalla Audio General Incorporated, porta la firma di David Spiegel, ed è un progetto modernissimo per l'epoca, il finale M2 di Yamaha faceva parte del materiale serio prodotto da qs grande azienda, e le 4343 non hanno alcun bisogno di presentazioni. Nessuno di qs prodotti rappresenta attualmente lo stato dell'arte (beh, in alcuni parametri l'AGI non è facilmente raggiungibile ;) ), ma certo l'asticella piazzata trent'anni fa da qs poker di apparecchi è dannatamente alta! :) ;)
Biamplificare le 4343 è necessario.

digitoergosum
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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da digitoergosum » sabato 30 aprile 2011, 20:25

Grazie del tuo commento. Non sono in molti a conoscere l'AGI. In un altro forum, leggevo che, secondo l'autore che lo conosceva bene e ne possedeva uno, non saranno più di tre o quattro persone, in Italia, ad averlo. Credo che sia una esagerazione, ma certamente fu (è) un pre di nicchia. Sono in molti a contattarmi chiedendomelo. Finora ho tenuto duro, per due principali motivi:
1. Ho paura che poi, pentito, cercherei di ricomprarlo e non riuscirei più a ritrovarlo, soprattutto nelle condizioni in cui l'ho tenuto io;
2. Non sono capace di fare affari, non è il mio campo, pertanto non lo venderei ma lo scambierei solamente con qualcosa di mio preciso interesse, che in questo momento sarebbe un amplificatore valvolare in classe A preferibilmente italiano con almeno 35 w. di potenza. Non sarebbe uno scambio facile.
Un altro dei motivi, non meno importante, è che a mio figlio piace tantissimo e sta sognando che glielo lascio in eredità. Spero non si auguri addirittura una morte prematura.
:shock:

wiking
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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da wiking » sabato 30 aprile 2011, 20:38

digitoergosum ha scritto:Grazie del tuo commento. Non sono in molti a conoscere l'AGI. In un altro forum, leggevo che, secondo l'autore che lo conosceva bene e ne possedeva uno, non saranno più di tre o quattro persone, in Italia, ad averlo. Credo che sia una esagerazione, ma certamente fu (è) un pre di nicchia. Sono in molti a contattarmi chiedendomelo. Finora ho tenuto duro, per due principali motivi:
1. Ho paura che poi, pentito, cercherei di ricomprarlo e non riuscirei più a ritrovarlo, soprattutto nelle condizioni in cui l'ho tenuto io;
2. Non sono capace di fare affari, non è il mio campo, pertanto non lo venderei ma lo scambierei solamente con qualcosa di mio preciso interesse, che in questo momento sarebbe un amplificatore valvolare in classe A preferibilmente italiano con almeno 35 w. di potenza. Non sarebbe uno scambio facile.
Un altro dei motivi, non meno importante, è che a mio figlio piace tantissimo e sta sognando che glielo lascio in eredità. Spero non si auguri addirittura una morte prematura.
:shock:
Tienlo. Lo usano in Italia più di 4 persone, ma non tantissimi di più. Riccardi (un "vecchio" tecnico riparatore mio amico conosciutissimo nell'ambiente da oltre 30 anni) ne descrive le peculiarità circuitali in termini entusiastici, e non è tecnico di facili entusiasmi. Personalmente, ne ho visti diversi, ma in particolare ne ho ascoltato uno, inserito nel conosciutissimo set-up di un mio amico qui a Milano. Che dire. Uno dei pochi pre a ss che mi siano davvero rimasti impressi.
Nonostante gli anni sul gobbo!!
Cosa ancor più incredibile: 30-35 anni fa le elettroniche a valvole erano al 95% mature, quelle a ss decisamente meno, per cui onore alla ancor più ammirabile eccezione!

digitoergosum
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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da digitoergosum » sabato 30 aprile 2011, 20:48

Ti dirò di più. Circa tre settimane fa ho portato in un negozio di un gentilissimo e professionale venditore di hi-end, il mio pre AGI per ascoltare degli amplificatori valvolari usati ma di qualità. Dopo le prove con gli amplificatori ho voluto provare ad ascoltare, con gli stessi amplificatori, anche altri pre...e ti assicuro che l'AGI rimaneva il più "pulito" di tutti. Mi ha colpito, soprattutto, il suono di una spazzola di un CD jazz. Era veramente difficile intenderlo così, appunto, pulito come con l'AGI. Devo anche dire che ho ascoltato dei pre sui 3 - 4.000 euro. Era inutile ascoltare qualcosa di più performante...sarebbe stata solo pura curiosità, e data la gentilezza del negoziante, non mi andava di illuderlo che avrei potuto acquistare qualcosa di più caro.

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 6 maggio 2011, 11:03

Mi avete fatto venire una grossa curiosità circa il Pre AGI 511. Spiego:

Quando avevo in casa il Mostro di Stereoplay, provai due diversi esemplari di questo pre, confrontandoli con il mio Audiometric (un Adcom...). In tutti e due i casi gli AGI vennero surclassati dall'economicissimo pre.

All'epoca non mi posi molti problemi, ma oggi sarei curioso di vedere lo schema dell'AGI 511, per capire se si è trattato di un semplice problema di interfacciamento (p.es. la presenza di RF...) o altro.

Qualcuno può aiutarmi a trovarlo ?

Grazie fin d'ora.

Saluti
F.C.

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da digitoergosum » sabato 7 maggio 2011, 1:53

Ciao F. Calabrese. Non sono un esperto di hi-fi. Tanti anni fa, l'esperto di hi-fi era un (tuttora) mio amico tedesco che, dovendo tornare in Germania, mi ha venduto il suo impianto che ammiravo da anni. Non ho schemi dell'AGI 511. So che suona bene, e che l'ho confrontato con altri pre molto più moderni. Se ti interessa, ho una copia (con tanto di prove e grafici che non capisco) di un articolo della rivista "Suono" dell'epoca. Se ti interessa te la spedisco per mail. Inoltre, se abiti vicino a me (brescia e dintorni) non ho problemi a fartelo ascoltare, anche a casa tua col tuo impianto. A tua audiofila disposizione.
Marcello

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 maggio 2011, 1:35

Grazie...!!!

Io vivo a Roma (anzi a Bracciano), ma sei sempre benvenuto !!!

Ho ricevuto gli schemi e prometto di studiarli e riferire.

Di nuovo
F.C.

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da digitoergosum » domenica 8 maggio 2011, 1:48

Ho fatto un anno di "scuola" a Velletri. Non ti dico che mestiere che faccio...perchè se sei di quelle parti l'hai già capito.
Se passo da quelle parti (senza moglie che non capirebbe/condividerebbe la passione hi-fi!) passo a trovarti.
A presto.
Marcello

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da digitoergosum » venerdì 27 maggio 2011, 22:25

Dopo più di un mese sono tornati a casuccia Yamaha M2 e AGI 511. Il tecnico mi ha subito detto che sarei restato positivamente colpito dalla resa delle mie elettroniche. Naturalmente, ho pensato che mi volesse influenzare per valorizzare il suo lavoro. Dopo aver collegato i cavi...ho acceso. 'Na botta della miseria! Ho alzato il volume troppo in fretta, abituato a com'era regolato prima il potenziometro. Ora devo aprirlo appena per sentirlo come prima lo sentivo ad ore 12,00 (massimo del volume sopportabile a casa mia prima della "cura Tagliabue da Brescia"). E...suonano veramente bene...meglio! Prima o poi qualcuno di voi dovrà venire ad ascoltare il mio impianto! Ne sono orgoglioso!
Ed intanto proseguo con l'ascolto. Ciao!

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Re: La verità sulle elettroniche vintage

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 30 maggio 2011, 10:44

Verrei volentieri...

Adesso che ci penso, mi hai fatto ricordare di un'idea forse niente male che mi venne tempo fa, quando scrivevo sul Forum di VHF.

L'idea è questa: si potrebbe realizzare una specie di "testa artificiale" con microfoni di misura particolari (in modo di evitare i costosissimi Bruel & Kjaer, ma avendo eguali risultati).
Poi la si potrebbe inviare a casa degli appassionati che lo desiderano, insieme ad un CD che contenga gli opportuni segnali di prova e con un registratore digitale che memorizzi il risultato della misura.

Ne verrebbe fuori una specie di "radiografia" dell'impianto, dalla quale potrebbero scaturire consigli per eventuali miglioramenti.

Ora siamo ancora in pochi ed il tempo che devolvo per rispondere mi impedisce di aggiungere impegni simili, ma quando questo Forum sarà più autonomo dal mio contributo (avverrà... ne sono certo...), prometto di dedicarmi a questa iniziativa.

Saluti
F.C.

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