Configurazioni e incubo pianistico
Moderatore: F.Calabrese
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Ricordo anche a Fabrizio che Luca utilizza windows 10 io mac che ho provato con diversi software. 3 computer di generazioni diverse (da 10 anni fa fino ad un anno fa) e 2 diverse interfacce (Breeze e Topping) in tutti i casi ho avuto problemi.
i sistemi su base mac sono forse i più utilizzati al mondo per l'ascolto di musica in impianti di alto livello. Ad esempio Audio Natali li ha sempre utilizzati anche per i suoi impianti top.
i sistemi su base mac sono forse i più utilizzati al mondo per l'ascolto di musica in impianti di alto livello. Ad esempio Audio Natali li ha sempre utilizzati anche per i suoi impianti top.
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Re: Configurazioni e incubo pianistico
Rileggendo i vostri commenti ai primi ascolti di Nessie, e ricordando bene io stesso cosa ho ascoltato, mi rendo perfettamente conto di quanto sia complesso il caso, sia tecnicamente che dal punto di vista psicoacustico.tola ha scritto: ↑lunedì 12 luglio 2021, 13:54Ricordo anche a Fabrizio che Luca utilizza windows 10 io mac che ho provato con diversi software. 3 computer di generazioni diverse (da 10 anni fa fino ad un anno fa) e 2 diverse interfacce (Breeze e Topping) in tutti i casi ho avuto problemi.
i sistemi su base mac sono forse i più utilizzati al mondo per l'ascolto di musica in impianti di alto livello. Ad esempio Audio Natali li ha sempre utilizzati anche per i suoi impianti top.
Dal punto di vista tecnico la vera difficoltà è che nessun servizio di streaming fornisce (a quanto io ne sappia) dei Test-File contenenti -per esempio- delle sinusoidi o degli sweep, o dei multisine. Disponendo di quelli sarebbe semplicissimo analizzare l'ingresso AES/EBU del DCX e le sue uscite.
Quanto alle fantasiose ipotesi sulla "colpa" dei finali o dei trasduttori, esiste un criterio statistico banalissimo che permette di escluderle senza discutere: N0N ACCADE MAI che due finali presentino lo stessissimo difetto (p.es. distorsione di incrocio), e tanto meno accade che un difetto compaia in almeno OTTO diversi altoparlanti (i sistemi di Luca A. e quello di Tola hanno 4 satelliti ciascuno, che peraltro sono stati tutti misurati, UNO PER UNO, non solo nella risposta, ma anche per la distorsione, anche fino a livelli decisamente alti (110 dB...). E se ci fosse una "vibrazione" a 65 dB, questa diventerebbe una specie di suono del rullante, a 110 dB...!!!
E qui arriviamo alla componente psicoacustica, che emerge evidente quando si confrontano i risultati di confronti che si negano a vicenda... per cui in almeno uno dei casi l'ascoltatore ha riferito facendo confusione, o peggio.
Non solo: io ho personalmente udito la "vibrazione", nel corso della sperimentazione, due giorni prima che Lucaesse venisse a ritirare il suo impianto. Con me era presente la mia compagna, che la può descrivere con le stesse mie parole: il tipico scampanellamento prodotto da assenza di Dither. A riprova -quando lo abbiamo ascoltato- il difetto era presente solo nel brano di Bach (variazioni Goldberg), che è inciso assai basso, mentre era del tutto assente nel brano di pianoforte di Marco Lincetto, che è inciso a livelli almeno dieci dB superiori, ma anche di più.
Il guaio è che io non sono più riuscito a ricreare l'effetto, anche starando volutamente il mixer di Windows (limitato a 16 bit -44,1KHz) rispetto al formato delle interfacce (24 Bit-96KHz). Questo lo sa bene Lucaesse, con il quale abbiamo ascoltato addirittura la versione MP3 Pro delle variazioni Goldberg, senza il benché minimo difetto.
Tutto questo per dire che il problema è chiaramente di origine informatica, e certamente si presenta per colpa di qualche conflitto tra i formati di trasmissione e ricezione. Per esempio è chiaro che, se in ricezione si adottano i 24 Bit e se il Dither è regolato per questa risoluzione, ESSO RISULTERA' ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE, per cui del tutto inefficace, quando il File immesso sarà, per esempio, a 16 Bit, e magari per giunta troncato dal controllo di volume del PC o dell'interfaccia.
Che il computer sia Windows o Mac OS non fa alcuna differenza, in questo contesto.
Ora fate bene attenzione: noi abbiamo avuto tra le mani la soluzione ideale a questo problema, che sarebbe l'interfaccia M2Tech EVO Two, che ha un secondo ingresso digitale (SPDIF), che permette di forzare il formato in uscita su 24 Bit - 96KHz, qualunque sia il formato dei dati in arrivo...
MA...
Ma le mie misure (=registrazioni SPDIF) hanno dimostrato che essa non implementa un Dither di tipo tradizionale, ed infatti il rumore di fondo diminuisce al diminuire del livello di volume in uscita (mentre con il Dither resterebbe costante).
Più tardi vi ri-posterò i due grafici di confronto tra l'uscita dall'interfaccia Edirol e quella appunto dalla EVO Two.
Saluti
F.C.
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Re: Configurazioni e incubo pianistico
E come la mettiamo con la riproduzione effettuata attraverso lettori CD o comunque meccaniche che non siano il PC che continuano a presentare il problema? Ora non so se nel copia incolla che hai fatto del vecchio 3ad ci sia ancora qualcosa a riguardo, ma se la memoria non mi inganna il problema persisteva anche in tal caso.
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Io utilizzo questo su TIDALF.Calabrese ha scritto: ↑lunedì 12 luglio 2021, 15:32
Dal punto di vista tecnico la vera difficoltà è che nessun servizio di streaming fornisce (a quanto io ne sappia) dei Test-File contenenti -per esempio- delle sinusoidi o degli sweep, o dei multisine. Disponendo di quelli sarebbe semplicissimo analizzare l'ingresso AES/EBU del DCX e le sue uscite.
Saluti
F.C.
https://tidal.com/album/69325844
Ci sono sinusoidi, rosa, sweep e altri toni di test.
Bastava chiedere.
Quindi adesso di possono fare tutti i test del caso.
Michele
Ultima modifica di mic_bz il lunedì 12 luglio 2021, 18:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Configurazioni e incubo pianistico
Tengo a precisare che il vecchio thread NON è stato cancellato, ma ritornerà presto in linea, non appena risolto il problema, vale a dire PRESTO.Steinbeck J. ha scritto: ↑lunedì 12 luglio 2021, 15:48E come la mettiamo con la riproduzione effettuata attraverso lettori CD o comunque meccaniche che non siano il PC che continuano a presentare il problema? Ora non so se nel copia incolla che hai fatto del vecchio 3ad ci sia ancora qualcosa a riguardo, ma se la memoria non mi inganna il problema persisteva anche in tal caso.
Togliendolo dalla vista ho coinvolto molti di voi in un piccolo "esperimento di psicoacustica", consistente nel fatto che ora non potete rileggere i vostri commenti, che sono peraltro talmente numerosi (eravamo quasi a mille post) da rendere impossibile per chiunque ricordarseli tutti.
Notate anche che io non ho "spostato" i post, ma li ho solo fotografati con lo screenshot e li ho riprodotti nel nuovo thread, IN ORDINE, TERMINANDO CON QUELLI IN CUI SI PARLA DELL'AGGIORNAMENTO DI ROON.
A quel punto, in un consesso logico, si darebbe dedotto che il problema era lì e si sarebbe partiti alla ricerca della soluzione...
Ed invece...
Invece è accaduto che è partita una interminabile raffica di supposizioni e di illazioni, nove volte su dieci basate sul nulla assoluto... e spesso in totale contraddizione tra di loro.
Ora fermatevi a pensarci: siete sicuri per davvero che esista un problema...?
Beh... pensateci... in quel caso tutti i primi commenti di ascolto sarebbero stati scritti da ascoltatori suggestionati o incapaci di avvertire un qualcosa poi descritto come "insopportabile"... Dunque avremmo un interessante caso, in cui un numero di ascoltatori presumibilmente esperti posta incredibili sciocchezze, lodando un impianto "inascoltabile"...
Ora però attenzione... che se i primi commenti non erano frutto di suggestione o inesperienza... allora questo dovrebbe essere accaduto in occasione degli ascolti successivi...!
MA GLI ASCOLTATORI SONO GLI STESSI: LUCA A., TOLA, LUCAESSE... ecc...!!!






QUINDI ESISTE UNA SOLA SPIEGAZIONE che salvaguarda la lucidità e la validità sia dei primi che dei successivi commenti... ED E' QUELLA CHE TRA I PRIMI ED I SUCCESSIVI ASCOLTI SIA CAMBIATO QUALCOSA.
Ed in effetti -almeno per Luca Anzalone- la situazione è esattamente questa: prima dell'aggiornamento di Roon tutto suonava meravigliosamente... e solo dopo quell'aggiornamento si è creato un problema sui soli brani di pianoforte (aggiungo: quelli registrati a basso livello).
Quindi la soluzione è abbastanza semplice, anche se collocata per due metà nei diversi piatti di una bilancia: attendibilità e modifica del contesto tecnico.
Mi raccomando: non fare confusione e provate voi stessi a porre i pezzi sulla scacchiera, e vedrete che nove ipotesi su dieci non si reggono assolutamente in piedi.
Io ho la mie idee e credo di avrvi fornito tutti i dati dai quali ho tratto le mie deduzioni, ed anche queste stesse...!
Saluti
F.C.
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Ora fermatevi a pensarci: siete sicuri per davvero che esista un problema...?
SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fabrizio abbi pietà e non parlare di spicoacustica (prima di farci innervosire oltremodo...). da qualche parte c'è un problema tecnico e mi sembra evidente che non si sia ancora capito dove, Luca propende per l'amplificatore e dalle prove che ha fatto ne ha motivo.
Hai nuovamente scritto di streeming, ma sia da me che da Luca il problema c'è con i file salvati su hard disk. Non ascolto musica in streeming e di cd rippati con sonate per pianoforte ne ho migliaia e tutti danno il problema, mai avuto problemi d'ascolto con l'impianto precedente che nell'ultimo periodo suonava con la Breeze ed il computer era lo stesso di ora.
SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fabrizio abbi pietà e non parlare di spicoacustica (prima di farci innervosire oltremodo...). da qualche parte c'è un problema tecnico e mi sembra evidente che non si sia ancora capito dove, Luca propende per l'amplificatore e dalle prove che ha fatto ne ha motivo.
Hai nuovamente scritto di streeming, ma sia da me che da Luca il problema c'è con i file salvati su hard disk. Non ascolto musica in streeming e di cd rippati con sonate per pianoforte ne ho migliaia e tutti danno il problema, mai avuto problemi d'ascolto con l'impianto precedente che nell'ultimo periodo suonava con la Breeze ed il computer era lo stesso di ora.
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Sono in vacanza al mare (non è vero, mi sto godendo un Nessie quadrifonico avendo in ostaggio quello di Zenone48), quindi sono possibili effetti da insolazione.
Prova 1: si prende un impianto sicuramente funzionante e si usano i satelliti di Nessie come casse. Chiedo la conferma di Fabrizio, ma sono sicuro che non patirebbero sino a volumi nemmeno troppo bassi. Se il piano non stride, satelliti ok.
Occhio che se le due casse del satellite si toccano potrebbero vibrare e produrre rumori molesti. Specie se appoggiano su superficie non rigida, ancorché picciculenta. Tola se hai dubbi e non vuoi staccare dal bluetac, spessore leggermente dalla parte opposta al blutaaack. Meglio lasciare mezzo millimetro di aria. Tutto per stare molto rilassati, un problema del genere sarebbe stato evidente da subito.
Prova 1 bis: idem ma con e800. Un po' da incontentabili, ma meglio non lasciare alcun dubbio. Se l'impianto test ha uscite di linea no problem. Altrimenti una sorgente che tiri l'impedenza bassina dei thomann senza difficoltà e usare i pot del thomann.
Prova 2: inserire il dcx e pilotarlo in analogico. Se non esiste disturbo, Nessie funziona. Siccome si è tanto parlato di dither, potendo arriverei qui con fonti rigorosamente analogiche, intendo un bel giradischi con su un disco di sicura epoca pre-digitale. Tripla A, insomma. Questo perché problemi da carenza di dither non vengono risolti dal passaggio in analogico, anzi. Non è che una doppia conversione possa migliorare un'incisione con errori tecnici! Chiaro che siamo sempre a spaccare il capello in 4 con la massima calma e pedanteria.
Prova 3: pilotare il dcx in digitale. Serve una fonte sicura che esca xlr standard ebu. EdoFede segnala problemi con jtter eccessivo e impedenza non corretta. Per la mia breve esperienza l'ingresso del dcx è piuttosto tollerante. Nel caso di malfunzionamenti verificate questi aspetti. Occorre considerare che è un apparecchio molto diffuso e che gravi problemi congeniti su questo ingresso non possono esserci. Usato con un segnale ebu ha da funzionare, e in Nessie non fa un lavoro diverso da quello per cui berigher l'ha concepito. Se si riesce nell'intento doppia conferma: Nessie funziona!
Luca
Prova 1: si prende un impianto sicuramente funzionante e si usano i satelliti di Nessie come casse. Chiedo la conferma di Fabrizio, ma sono sicuro che non patirebbero sino a volumi nemmeno troppo bassi. Se il piano non stride, satelliti ok.
Occhio che se le due casse del satellite si toccano potrebbero vibrare e produrre rumori molesti. Specie se appoggiano su superficie non rigida, ancorché picciculenta. Tola se hai dubbi e non vuoi staccare dal bluetac, spessore leggermente dalla parte opposta al blutaaack. Meglio lasciare mezzo millimetro di aria. Tutto per stare molto rilassati, un problema del genere sarebbe stato evidente da subito.
Prova 1 bis: idem ma con e800. Un po' da incontentabili, ma meglio non lasciare alcun dubbio. Se l'impianto test ha uscite di linea no problem. Altrimenti una sorgente che tiri l'impedenza bassina dei thomann senza difficoltà e usare i pot del thomann.
Prova 2: inserire il dcx e pilotarlo in analogico. Se non esiste disturbo, Nessie funziona. Siccome si è tanto parlato di dither, potendo arriverei qui con fonti rigorosamente analogiche, intendo un bel giradischi con su un disco di sicura epoca pre-digitale. Tripla A, insomma. Questo perché problemi da carenza di dither non vengono risolti dal passaggio in analogico, anzi. Non è che una doppia conversione possa migliorare un'incisione con errori tecnici! Chiaro che siamo sempre a spaccare il capello in 4 con la massima calma e pedanteria.
Prova 3: pilotare il dcx in digitale. Serve una fonte sicura che esca xlr standard ebu. EdoFede segnala problemi con jtter eccessivo e impedenza non corretta. Per la mia breve esperienza l'ingresso del dcx è piuttosto tollerante. Nel caso di malfunzionamenti verificate questi aspetti. Occorre considerare che è un apparecchio molto diffuso e che gravi problemi congeniti su questo ingresso non possono esserci. Usato con un segnale ebu ha da funzionare, e in Nessie non fa un lavoro diverso da quello per cui berigher l'ha concepito. Se si riesce nell'intento doppia conferma: Nessie funziona!
Luca
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Occorre considerare che un impianto Nessie con PC come sorgente è composto da un sistema complesso (PC, player, interfaccia e driver, varie ed eventuali) in cui tutti gli elementi si influenzano tra loro e devono funzionare correttamente in quella combinazione. Dall'ingresso del dcx comincia Nessie, che ha un funzionamento molto più semplice: è una catena in cui (in primissima approssimazione, non stiamo parlando di rapporto ampli/cassa) gli elementi non parlano tra loro, un malfunzionamento è molto più facile da individuare.
Luca
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Re: Configurazioni e incubo pianistico
Mi permetto di ripostare la domanda di Steinbeck:
Steinbeck J. ha scritto: ↑lunedì 12 luglio 2021, 15:48E come la mettiamo con la riproduzione effettuata attraverso lettori CD o comunque meccaniche che non siano il PC che continuano a presentare il problema? .
Re: Configurazioni e incubo pianistico
Io non capisco perché viene trattato il problema come un attacco a Nessie, quando casomai è l'opposto. Il problema è complesso, ma va affrontato e risolto.
Una cosa che poteva essere risolta con la buona volontà in pochi giorni è diventato un tormentone estivo con tanto di complotto...
Non riconosco questo forum o per lo meno io non mi ci riconosco piu'.
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