Nuovo iscritto al forum
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Nuovo iscritto al forum
Dammi il tempo di rifletterci: ora è tardi e domani devo uscire all'alba...
Saluti
F.C.
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F.C.
Re: Nuovo iscritto al forum
Ok grazie
Re: Nuovo iscritto al forum
In alternativa al 2496 pro avrei pensato al trac 408 sembrerebbe avere le stesse caratteristiche
Qualcuno lo conosce?
Grazie
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Re: Nuovo iscritto al forum
Attenzione... il vero equivalente (con ingressi digitali) è questo... https://www.thomann.de/it/the_t.racks_fir_dsp_408.htm
Purtroppo io non l'ho ancora provato né so di amici che lo hanno.
Saluti
F.C.
Purtroppo io non l'ho ancora provato né so di amici che lo hanno.
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F.C.
Re: Nuovo iscritto al forum
Infatti è vero costa molto di più del dcx 2496 pro che però non si trova
Forse conviene aspettare
Forse conviene aspettare
Re: Nuovo iscritto al forum
scusate la mia ignoranza - non ho seguito bene la discussione - ma visto che ci sono difficolta' a reperire il Behringer in questione, perche' non e' possibile usare semplicemente un DAC seguito da un crossover elettronico di tipo analogico? Per quanto riguarda il costo, sarebbe comparabile se non inferiore.
Re: Nuovo iscritto al forum
ciao Gfm, in generale sono due soluzioni diversissime.
Nello specifico di Nessie, le impostazioni che Fabrizio usa non sono replicabili dagli X-over analogici. Ammettendo una pendenza minore dei tagli si potrebbe ma occorrerebbe poter impostare indipendentemente passa alto e passa basso e disporre di un minimo di equalizzazione.
Un cross dedicato sarebbe praticabilissimo se le elevate pendenze del digitale fossero ritenute sacrificabili, comperando apparecchi generici sul mercato ne esce un costo multiplo della soluzione originale ma con alcuni limiti. Quanto grandi non saprei, l'unica opinione con un fondamento sarebbe quella di Fabrizio.
Per esperienza personale, avere un sub e non poter regolare i tempi di arrivo è una notevolissima limitazione. Anzi, proprio una sventura.
Opinione personale: i cross-over analogici generici hanno ben poco senso. A meno che un costruttore di altoparlanti non calibri il progetto in funzione di questi. Esempio: sono disponibili comunemente apparecchi con incrocio LR 24dB/oct, quindi è logico che un produttore di diffusori proponga un modello da multiamplificare calibrato per funzionare con quel tipo di taglio. Ma affinchè funzioni dovrà modellare la risposta delle vie in modo opportuno. Incrociare due altoparlanti qualsiasi con un cross standard porta a risultati pesantemente casuali. A meno che siano entrambi lineari in un intervallo di frequenze molto molto ampio. Se poi fossero uguali l'incrocio si che verrebbe bene!
Luca
Nello specifico di Nessie, le impostazioni che Fabrizio usa non sono replicabili dagli X-over analogici. Ammettendo una pendenza minore dei tagli si potrebbe ma occorrerebbe poter impostare indipendentemente passa alto e passa basso e disporre di un minimo di equalizzazione.
Un cross dedicato sarebbe praticabilissimo se le elevate pendenze del digitale fossero ritenute sacrificabili, comperando apparecchi generici sul mercato ne esce un costo multiplo della soluzione originale ma con alcuni limiti. Quanto grandi non saprei, l'unica opinione con un fondamento sarebbe quella di Fabrizio.
Per esperienza personale, avere un sub e non poter regolare i tempi di arrivo è una notevolissima limitazione. Anzi, proprio una sventura.
Opinione personale: i cross-over analogici generici hanno ben poco senso. A meno che un costruttore di altoparlanti non calibri il progetto in funzione di questi. Esempio: sono disponibili comunemente apparecchi con incrocio LR 24dB/oct, quindi è logico che un produttore di diffusori proponga un modello da multiamplificare calibrato per funzionare con quel tipo di taglio. Ma affinchè funzioni dovrà modellare la risposta delle vie in modo opportuno. Incrociare due altoparlanti qualsiasi con un cross standard porta a risultati pesantemente casuali. A meno che siano entrambi lineari in un intervallo di frequenze molto molto ampio. Se poi fossero uguali l'incrocio si che verrebbe bene!
Luca
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Re: Nuovo iscritto al forum
Quando si collegano più apparecchi analogici in cascata c'è sempre il rischio di compromettere il rapporto Segnale/Disturbo, per non parlare dei problemi in ordine ai collegamenti delle terre...gfm ha scritto: ↑giovedì 29 giugno 2023, 20:22scusate la mia ignoranza - non ho seguito bene la discussione - ma visto che ci sono difficolta' a reperire il Behringer in questione, perche' non e' possibile usare semplicemente un DAC seguito da un crossover elettronico di tipo analogico? Per quanto riguarda il costo, sarebbe comparabile se non inferiore.

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F.C.
Re: Nuovo iscritto al forum
grazie, ora mi e' chiaro. Si potrebbe pensare a una soluzione digitale sviluppata ad-hoc, cosa pero' piu' problematica dal punto di vista "commerciale" che da quello tecnico.
Re: Nuovo iscritto al forum
lucaesse ha scritto: ↑giovedì 29 giugno 2023, 21:32
Un cross dedicato sarebbe praticabilissimo se le elevate pendenze del digitale fossero ritenute sacrificabili, comperando apparecchi generici sul mercato ne esce un costo multiplo della soluzione originale ma con alcuni limiti. Quanto grandi non saprei, l'unica opinione con un fondamento sarebbe quella di Fabrizio.
Luca
Il DCX utilizza un DSP cioe' un particolare microprocessore - e il relativo programma - per realizzare il filtraggio digitale.
Oggi pero' e' anche possibile lavorare completamente in hardware, grazie alla disponibilita' di logiche programmabili (FPGA)
a prezzo ragionevole.
Questo e' un veloce test che ho fatto oggi: un crossover a 900Hz.
Come processore ho usato un FPGA collegato (tramite I2S) a una schedina DAC che fornisce le due uscite analogiche.
Come e' noto, i filtri di tipo FIR - come quello che si vede qui - hanno l' utile caratteristica di poter essere facilmente realizzati a fase lineare.
Utilizzando poi dei chip DAC con regolazione interna del volume si potrebbe anche "equalizzare" il tutto.
