incredibilmente vero e ridicoloche sono poi i cavi e la catena giusta per quella cassa![]()
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La passione NON basta.
Moderatore: F.Calabrese
Re: La passione NON basta.
Re: La passione NON basta.
A proposito di domande, mi e' capitato di leggere di sistemi di cancellazione del cosidetto ITC (inter-channel cross-talk). A base di DSP, anche se in passato un costruttore ha cercato di ottenere lo stesso risultato dotando ciascun diffusore di altoparlanti aggiuntivi sfasati. Cosa ne pensi Fabrizio ?Magari con qualche domanda in più potrei essere io stesso incoraggiato ad approfondire su quel che volete.
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Re: La passione NON basta.
Bravissimo...!gfm ha scritto: ↑mercoledì 29 maggio 2024, 21:32A proposito di domande, mi e' capitato di leggere di sistemi di cancellazione del cosidetto ITC (inter-channel cross-talk). A base di DSP, anche se in passato un costruttore ha cercato di ottenere lo stesso risultato dotando ciascun diffusore di altoparlanti aggiuntivi sfasati. Cosa ne pensi Fabrizio ?Magari con qualche domanda in più potrei essere io stesso incoraggiato ad approfondire su quel che volete.
Si tratta di Mattew Polk, i cui diffusori avrebbero meritato accoglienza assai migliore rispetto a quella che ebbero.
Sarò fuori per un paio di giorni, ma al ritorno ne farò volentieri un thread dedicato.
Grazie per il suggerimento !!!
F.C.
Re: La passione NON basta.
Avendo un po' di tempo ho fatto qualche esperimento sulla cancellazione del crosstalk inter-channel, se volete qui c'e' una breve descrizione:
http://emmegieffe.altervista.org/elabor ... onora.html
http://emmegieffe.altervista.org/elabor ... onora.html
Re: La passione NON basta.
Ottimo lavoro Gfm.
Aggiornaci se notassi cose interessanti nell'uso.
Il capitolo rapporto tra cancellazione crosstalk e tecniche di registrazione è il punto principale.
In mancanza di info sulle registrazioni disporre di un sistema di cancellazione regolabile è interessante. Con il digitale si può e non fa danni, ai tempi del kit che citi generare il ritardo era un incubo e anche rinunciandoci un po' di op-amp erano assicurati.
Direi che il motivo di interesse maggiore delle Polk Audio era proprio generare meccanicamente il delay.
Ho notato che sono stati sviluppati sistemi che in cuffia fanno il lavoro contrario: aggiungono del crosstalk per simulare l'ascolto in cassa. Con tanto di dispositivi GSM per cui la scena resta ferma rispetto alla stanza anche girando la testa.
Notevoli, ma non ne ho nessuna cognizione diretta.
Credo siano rivolti a chi missa in cuffia. Idea che suona bizzarra, ma nell'home studio il problema dell'inadeguatezza degli ascolti in cassa è notevole.
In quell'ambito hanno idee non molto condivisibili in fatto di hi-fi e missano pensando alle dock station, mica all'ascolto con un impianto decente. Però hanno esigenza di ascoltare senza colorazioni e sono molto più pragmatici degli audiofili: nessuna cuffia viene usata senza un apposito plugin di correzione.
Luca
Aggiornaci se notassi cose interessanti nell'uso.
Il capitolo rapporto tra cancellazione crosstalk e tecniche di registrazione è il punto principale.
In mancanza di info sulle registrazioni disporre di un sistema di cancellazione regolabile è interessante. Con il digitale si può e non fa danni, ai tempi del kit che citi generare il ritardo era un incubo e anche rinunciandoci un po' di op-amp erano assicurati.
Direi che il motivo di interesse maggiore delle Polk Audio era proprio generare meccanicamente il delay.
Ho notato che sono stati sviluppati sistemi che in cuffia fanno il lavoro contrario: aggiungono del crosstalk per simulare l'ascolto in cassa. Con tanto di dispositivi GSM per cui la scena resta ferma rispetto alla stanza anche girando la testa.
Notevoli, ma non ne ho nessuna cognizione diretta.
Credo siano rivolti a chi missa in cuffia. Idea che suona bizzarra, ma nell'home studio il problema dell'inadeguatezza degli ascolti in cassa è notevole.
In quell'ambito hanno idee non molto condivisibili in fatto di hi-fi e missano pensando alle dock station, mica all'ascolto con un impianto decente. Però hanno esigenza di ascoltare senza colorazioni e sono molto più pragmatici degli audiofili: nessuna cuffia viene usata senza un apposito plugin di correzione.
Luca
Re: La passione NON basta.
Ne ho uno anch'io, si tratta di un piccolo dispositivo che tra l' altro permette di simulare con le cuffie l' ascolto di alcuni ben noti modelli di diffusori. A mio parere funziona, evita l' effetto "suono dentro la testa".Ho notato che sono stati sviluppati sistemi che in cuffia fanno il lavoro contrario: aggiungono del crosstalk per simulare l'ascolto in cassa.
Peccato che richieda il collegamento al PC di cui utilizza la capacita' di elaborazione.
Certo che se gli audiofili fossero meno amanti dell' antiquariato e piu' aperti agli sviluppi tecnologici...